Renzi chi? 2

Ieri grande spettacolo.
L’ho seguito in diretta.
Fantastico, l’esordio.
Legge elettorale: fatto.
Mica vero. Deve andare al senato laddove anche secondo molte voci del PD deve essere migliorata. Già, vedremo. Poi tornerà alla camera , che magari la migliora ancora.
Dunque siamo  di là da venire. Per quanto il patto con Berlusconi a mio avviso reggerà. Se parte del PD verrà a mancare arriverà il soccorso azzurro. Il che vale peraltro anche per tutti gli altri provvedimenti che al momento sono, in gran parte, solo intenzioni.
Il cosiddetto job acts, ad esempio ha bisogno di una legge delega. Chi ha un minimo di consuetudine con il lavoro parlamentare sa che i tempi necessari son piuttosto lunghi.

Ma non è importante.

L’importante è stupire.
Colpire l’immaginazione collettiva e mobilitarla contri cattivi disfattisti.

I “cento giorni di lotta durissima” contro tutti i pantofolai conservatori son riassunti in quella Katana retta da mani, evidentemente femminili, che ricordano l’eroina di Kill Bill.

Per la serie lasciatemi lavorare o vi faccio il culo a strisce.
Ancora fantastico.
I disfattisti d’ogni colore , foggia e dimensioni, son avvertiti.

D’ora in poi c’è una “profonda sintonia” non solo con Berlusconi, ma direttamente con quel popolo che riceverà in media 80 euro netti al mese.
Sempre che la revisione della spesa e il rapporto deficit /Pil lo consentano effettivamente.
E qui siam nella nebbia più fitta: 3% o 2,6%.?

Ma anche questo conta il giusto.
L’impeto renziano è tale da scaraventare il cuore oltre ogni ostacolo.
Insomma: marciare non marcire.
Intanto verso le elezioni europee.

E’ questo volontarismo radicale che piace, e piace molto dopo la lunga stagione, caratterizzata da un riformismo puramente declamatorio e in fin dei conti teologico, nella quale non si muoveva foglia nella morta gora della politica italiana.

La Katana calerà sulle teste imparruccate senza pietà.
Operazione d’igiene pubblica.
Robespierre.
Altro che Grillo.

La fanatizzazione dei propri seguaci , tanti e diversi, in buona e cattiva fede, farà il resto.

Disfattismo e sabotaggio, appunto non devono esser tollerati nei “cento giorni di lotta durissima”.

La critica viene assimilata, quasi spontaneamente di fronte al ciclone Renzi, al suo coraggio superumano e alla sua impavida tenacia, nei termini del tradimento in zona di guerra.

Taci. Il nemico t’ascolta.

L’altra sera ho rivisto Contarello in tivvù.
Diverso nei toni e nei modi da quel che avevo notato con interesse nel mio ultimo post.

Molto diverso.

L’intellettuale ormai iscritto alla lista dell’arruolamento volontario nella guardia nazionale abbandona i toni dialoganti e il fare analitico e chiede al povero malcapitato, volontario anch’esso nell’esercito di Grillo, di rispondere a una semplice domanda con un sì o con un no:
“Ma tu vuoi governare?”

Il poveretto la prende alla larga e mal gliene incoglie.

Eh sì.
Tale è il climax suscitato dall’apparizione del giovane leader su di una scena politica devastata da gran tempo.

Signori, qui si fa l’Italia o si m-u-o-r-e.

Son Renzi: l’ultima spiaggia.
O mi seguite o muoia sansone con tutti i filistei.

Insomma il solco è tracciato.
Non resta che difenderlo dai parassiti che possono infestarlo.

In primo luogo dai nemici interni , da coloro che non hanno ancora capito che il PD è un comitato elettorale sempre più trasversale , reso tale dall’enorme boiata delle primarie aperte. Vero grimaldello per concludere, alfine, la triste e breve storia del PD come partito.

Il partito son io. E voi non contate un cazzo.

Tale è il leader che vi siete scelti cari democratici.

E adesso siete tutti indistintamente ostaggi della sintonia tra leader e popolo. Fin che dura.

E il leader , a mio avviso è bravo,molto abile nell’interpretare il suo ruolo.

D’altra parte la breccia è stata aperta proprio dalla totale , umiliante acquiescenza del PD , della sua classe dirigente all’intero, nell’accogliere a capo chino e senza colpo ferire i dettami di un’austerità a senso unico.
E’ il governo Monti che ha disboscato la giungla del Welfare con l’aiuto del PD e dei sindacati smantellando d’un colpo il sistema previdenziale e costituzionalizzando dalla sera alla mattina il pareggio di bilancio.

Dopo la Thacher, oltre la destra e la sinistra, venne Blair. Dopo Monti e Letta arriva Renzi con un’autostrada aperta davanti alla propria “smisurata” ambizione.

E al momento non ci son santi.

L’ascesa è irresistibile.

O qualcuno ha in animo d’opporsi ai dieci miliardi da distribuire ai dieci milioni? O magari d’opporsi alla tassazione della rendita finanziaria e poco importa che vi sia dentro anche il risparmio.

Tra il nulla di Letta e il poco ma subito di Renzi non c’è gara alcuna.
A parte che 80 euro su meno di 1500 non son percentuale irrisoria.

Che poi Renzi raschi il barile sul quale altri prima di lui avevano appena cominciato a deporre un leggerissimo strato di grasso, non rileva.
L’acqua passata non macina più.

Poi vedremo quanto grasso vi sarà in concreto.

Ripeto che a questo punto importa poco.

Si procede a tappe forzate vincendo ogni inerzia.
Ad annuncio segue annuncio. Si batte il tamburo dei cento giorni.
Qualcosa rimarrà.

Nell’ambito di una situazione sociale disperante per tantissimi quel qualcosa, per l’intanto, basterà .

E poi?
Poi si vedrà.

Il leader è uomo politico di razza nuova.

Affonda il coltello nel burro di una lunghissima stagione di riformismo imbelle. Nel lungo declino di una sinistra disossata nei suoi principi , valori e ideali di riferimento.

Passo dopo passo.

Non ha pretese di progettualità, di visioni del mondo, di politica intesa come capacità d’antivedere le potenzialità e le concrete possibilità che pur s’aprono nella conclamata crisi delle politiche austeritarie.

Tutta roba vecchia.
I balocchi di una sinistra d’antan che s’è auto rottamata aderendo nei fatti alle politiche neoliberiste.

Nessuno speri di battere o anche solo mettere in difficoltà il Leader sul suo stesso terreno.

Nessuno però s’illuda che su quel terreno , oltre ogni destra e ogni sinistra, si possa anche solo lontanamente riscattare il destino di un paese da troppo tempo avviato su di un piano inclinato.
Nessuno s’illuda, ancora una volta dopo Berlusconi, che un uomo solo al comando possa incidere su modelli di governo sempre più caratterizzati dalla loro natura tecnica e contoterzista.

Lo si vedrà tra non molto. Dopo il semestre europeo che, se non sbaglio, Renzi cercherà di gestire all’attacco, stupendo ancora una volta ciò che resta(molto poco) di sinistra nel PD.

Poi a fine anno si tireranno le reti in barca.
Non sarà una pesca miracolosa.

E forse si comincerà a capire che un leader col piglio da amministratore delegato alla Marchionne , per quanto abile, non basta.
Si comincerà, almeno lo spero, a capire che senza un progetto politico alternativo all’Europa attuale non è semplicemente possibile, neppure adottando una prospettiva di medio-lungo periodo, cavarsi dai guai.

A meno che, tanto per dirne una, non vi sia qualche folle che ritiene realistico raggiungere entro il 2020 l’obiettivo del 60% tra debito e Pil imposto dal fiscal compact.

Tanto più, aggiungo, lo si capirà se la lista Tsipras otterrà un successo non meramente di bandiera avanzando l’idea che un’altra Europa è non solo possibile ma necessaria e urgente, specie in Italia.
In Italia dove s’è pestata tanta acqua nel mortaio, e dove adesso non ci si può accontentare di dar calci al vento. Per quanto spettacolari.

68 Risposte to “Renzi chi? 2”

  1. Anna Grattarola Romano Says:

    purtroppo è così, ahimè, ahinoi
    Anna

  2. alessandro perini Says:

    Gia’ daccordissimo

  3. claudiopagani Says:

    Mah ; le misure di Renzi – 10 MLD per 10 mln di cittadini – pochi giorni prima delle europee, è un aggiornamento della politica del Comandante Lauro quando distribuiva scarpe e maccheroni prima delle elezioni partenopee o ,se si vuole, di Evita Peron che distribuiva soldi in contanti ai descamisados; solo che , poichè l’invidia sociale è potente , ci sono 50 milioni di italiani che saranno molto incazzati per non avere avuto nulla e questi difficilmente voteranno il PD, o i suoi satelliti ,alle Europee ( si tratta di 5/6 dei potenziali votanti o ,se si vuole, di oltre l’80%; poichè , in tempi post -ideologici, tutto si gioca sugli interessi materiali ( o contro i “vantaggi” riservati agli “altri”) c’ è una vastissima prateria per chi sarà visto come REALE OPPOSITORE a Renzi) : immagino che ci sarà pochissimo spazio per forze “intermedie” di qualsiasi tipo o qualsiasi natura. Dopo le Europee ( che la grande “tangente” elettorale abbia funzionato o no ) si dovrà operare una durissima “spending review” per recuperare ,appunto, la “tangente” e ,allora , saranno dolori. Sarà meglio se Renzi prenderà una botta( e c’è una sola forza che gliela può infliggere) e quindi sarà un po’ meno gagliardo nell’applicare i “tagli”. Nel frattempo c’è , a mio modestissimo avviso , zero spazio per iniziare a ricostruire la “sinistra” .

  4. maurozani Says:

    Caro Claudio, sullo zero spazio siam d’accordo. Non a caso parlo sempre, da tempo, di traversata nel deserto. Ciò tuttavia non deve esser confuso con il voto alla lista che propone il Greco come candidato alla Commissione. Questa è un’ utile operazione elettorale, per tener viva almeno l’idea che ci vuole un’altra Europa, non la ricostruzione della sinistra.

  5. maurozani Says:

    Quanto alle misure di Renzi, se le metti tutte assieme vedrai che toccano ,seppur in diverso modo, una larga parte dell’intero corpo elettorale. Importa poi relativamente poco se verranno , com’è ovvio ridimensionate anche drasticamente in corso d’opera. Ormai la vendita è riuscita. Coloro che ne son destinatari ricominciano a sperare, e dunque a votare. Ergo la televendita renziana otterrà comunque il suo vero risultato , Quello di non farsi sorpassare dal M5S alle europee proprio in vista della gestione italiana del semestre.

  6. maurozani Says:

    Al momento vero zero possibilità che Grillo diventi in Italia il primo partito. Anche per questo tanto vale votare il Greco.

  7. Giovanni Says:

    Cauro Mauro,il paesaggio politico italiano da te descriito con l’acquerello é senz’altro corrispondente alla realtà
    Manca tuttavia l’analisi dei costi che il popolo degli illusi dovrà pagare per aver dato credito al venditore di pentole ed ai suoi ‘ostaggi’
    Non ci resta dunque che piangere ,se la soluzione é semplicemente immaginare e sognare un’altra ‘Europa possibile’,nel momento in cui il vecchio continente dimostra ,oggi piu di ieri, di essere nelle mani degli americani.
    L’idea che mi son fatta é che per almeno per il prossimo decennio l’Europa continuerà ad essere un territorio di libero scambio nelle mani della Nato

  8. claudiopagani Says:

    Vedo , anche da parte di Mauro, troppo “entusiasmo” per il ciclone Renzi :
    1 In Primis: non sono affatto convinto che siano “pari a zero” le probabilità di Grillo di essere primo partito alle Europee e mi spiego: secondo l’ultimo sondaggio ( di oggi) il M5ST è al 22,6%,+ o meno la stessa % di 1 mese fa cioè prima della “catena di espulsioni” e le schifezze relative; un partito “normale” si sarebbe dimezzato; aggiungo che il M5ST è sempre sottostimato nei sondaggi , tanto è vero che prima delle elezioni del 2013 era valutato “al max ” il 18 mentre ottenne il 25 ( il 30% in +).
    2)In Secundis; Berlusconi quando scese in campo ottenne alle prime elezioni politiche il 21% e alle Europee( giugno 1994) il 30.6 stracciando il radicatissimo PDS ; Renzi è lontanissimo da queste performances ; ebbene ,allora , bastarono pochi mesi di “buona politica” e già 6 mesi dopo fu estromesso dal governo ( Dini gennaio 1995); ergo con una “buona politica ” Renzi prende una botta e ,normalmente, Grillo è’ un ottimo performer di campagna elettorale( certo bisogna vedere se ne ha ancora voglia)-
    Quindi non sono cosi pessimista , e non vedo ( e spero di sbagliare ) grande spazio per Tsipras .
    …il 25 maggio vedremo chi ci avrà preso.

  9. maurozani Says:

    Chiamalo entusiasmo se vuoi…

    Quanto a Tsipras lo so bene che c’è poco spazio.

  10. silviodallatorre Says:

    Mi inserisco nel gioco delle previsioni, premettendo che non credo ai sondaggi. In passato vi sono stati errori macroscopici, non so se dovuti ad incapacità o a malafede.
    Renzi dovrebbe superare il trenta. Le promesse, la sua indubbia abilità mediatica ed il bisogno degli italiani di aggrapparsi a una speranza rendono prevedibile un suo successo.
    Grillo dovrebbe avere un risultato inferiore al venti. Nelle elezioni locali nessuna lista del Movimento si è avvicinata a questa soglia. Non credo ciò possa avvenire alle europee. Anche perché il vero obiettivo di grillo non è vincere, ma creare un manipolo di seguaci pronto a seguirlo ciecamente. Per obiettivi che al momento conosce solo Casaleggio o chi lo manovra.
    Tsipras non dovrebbe scendere sotto il sei. Il paragone con la lista Ingroia è del tutto improprio. Se non vi saranno follie (cosa che purtroppo non è da escludere e di cui anzi si hanno alcune avvisaglie) il sei è l’obiettivo minimo cui può ambire una lista di sinistra. In linea con il resto d’Europa.
    La destra è la vera incognita. I vari partiti, sommati, potrebbero avere una forza pari o anche superiore a quella di Renzi. Non è detto, però, che questa volta riescano a mobilitare i loro elettori. In questo caso potrebbero trarne giovamento Renzi e grillo.
    Molto, naturalmente, dipenderà dalla campagna elettorale e dalla percentuale dei votanti. Percentuali basse favoriranno Renzi e tsipras.
    Sono poi curioso di vedere come verrà declinata la polemica contro l’euro e l’Europa. Per quanto mi riguarda sono sempre più convinto che, se la sinistra vuole avere una minima influenza sugli eventi, dovrebbe coordinarsi a livello europeo. E’ evidente che chiunque, anche animato dalle migliori intenzioni, pensasse di risolvere i problemi muovendosi sul piano nazionale si troverebbe in breve tempo, una volta giunto al potere, di fronte a questa alternativa: andare a Canossa, col cappello in mano, dai poteri finanziari sovranazionali; essere travolto, facendo una brutta fine.

  11. Giovanni Says:

    Certamente,in termini assoluti Grillo non confermerà il risultato elettorale delle politiche ma non vi è alcuna ragione per prevedere un successo elettorale di Renzi per due ottimi motivi
    Molti sono gli elettori del Pd che vogliono ridimensionare Renzi,il quale,peraltro,non ha al una vis attrattiva sui ceti intermedi che stanno pagando questa crisi in misura superiore ai ceti popolari
    Basta compulsare la rete per rendersi conto di quali sono gli umori dell’elettorato
    I media di sistema,per fortuna non decidono più le elezioni
    I voti che prenderà il Greco saranno in parte quelli dei sinistrati e in parte i voti di protesta della base dell’ex sinistra del Pd
    Nulla di più nulla di meno
    La comparsa della lista del Greco non danneggia Grillo ma il Pd
    Perciò le tue conclusioni mi paiono affrettate
    Dovresti semmai spiegarci da chi sarebbe manovrato Casaleggio
    Anche Mauro spesso ha fatto affermazioni circa una etero-direzione del M5s ma fino ad oggi non ci ha fornito ne’indizi ne’spiegazioni

  12. maurozani Says:

    A dir la verità non ho mai fatto cenno ad etero-direzioni del M5S. Anzi all’inizio gli ho fatto pure un’apertura di credito.

  13. Giovanni Says:

    Mauro può darsi che mi sbagli,però dammi il tempo di rileggere le ultime 4000 repliche
    Lungi da me l’idea di farti un torto o di ritrattare senza colpa

  14. Giovanni Says:

    Però’ e’sicuro che Silvio lo ha affermato teste’
    Perciò una spiegazione e’intellettualmente dovuta

  15. Giovanni Says:

    Dunque ,Silvio,non sai dirci chi manovra Casaleggio
    Ne ero sicuro
    Di solito infatti il discredito dell’avversario si ottiene con la calunnia
    E la peggiore calunnia per un movimento politico e’quella di essere al servizio di “oscure entità ‘,destinate a restare oscure
    Insomma ,laddove non funziona la disinformazione e la mistificazione,si utilizza la calunnia
    Diversamente il M5s si scontra contro fatti e persone tangibili e perciò nell’ambito del principio di realtà con cui quotidianamente uomini e donne fanno i conti
    E il 25 maggio ci sarà una prima resa di conti
    Io spero,credo e lavoro per fare un gran mazzo al Pd

  16. claudiopagani Says:

    E io, nel mio piccolo, darò il mio voto per ” fare un gran mazzo al PD di Renzi”.
    E ,dopo… chi avrà + filo tesserà + tela.

  17. silviodallatorre Says:

    Scusa il ritardo, giovanni. Credo sia legittimo domandarsi quali forze e quali interessi ci siano dietro un politico. Ciò vale per Obama, per la Merkel, per Napolitano, per Renzi, ma anche per Casaleggio. In questo ultimo caso, tra l’altro, gioca anche il carattere a dir poco enigmatico del personaggio. Due anni fa era completamente sconosciuto. Poi è emerso come una figura tecnica nella veste di curatore del blog di grillo. Alle elezioni politiche dell’anno scorso è stato presentato come cofondatore. Ora si rivela essere il vero padrone del movimento. E non si tratta di un piccolo imprenditore dal look bizzarro. É stato dirigente della Telecom. Lavora in un campo in continua espansione, quello della pubblicità in rete. Ha avuto importanti soci d’affari, anche internazionali. É stato accolto a Cernobbio con tutti gli onori. Guida il partito in modo che definire opaco è un eufemismo: uno staff composto da sconosciuti controlla 160 deputati della repubblica.
    A parte questo, che di per sé può anche non significar nulla (tutti i partiti italiani sono oligarchici) quella che mi pare misteriosa è la linea politica del movimento. Il rifiuto di ogni compromesso ė difficilmente comprensibile. E’ credibile puntare alla maggioranza assoluta? La maggioranza assoluta non la ebbe nemmeno la DC, che pure governò mezzo secolo. E’ credibile rifiutare ogni alleanza, magari transitoria o tattica? Furono a capo di coalizioni Cavour e Giolitti. Mussolini vinse le elezioni grazie a un listone che comprendeva popolari e liberali. Lo stesso Berlusconi ha potuto esercitare la sua egemonia legando a a sé altre forze. Come disse gramsci, fare alleanze, significa fare prigionieri. Precludersi la possibilità di fare alleanze, significa precludersi la possibilità di fare politica. Il movimento non solo si preclude questa possibilità. Rivendica tale scelta come rivoluzionaria. Ma i rivoluzionari della storia furono proprio in questo spregiudicati. Lenin accettò l’aiuto del Kaiser. Mao si alleò con i nazionalisti. Stalin fece un accordo con hitler. Solo beppe grillo pensa di vincere rifiutando ogni dialogo con tutti. E’ normale tutto questo? Chi guida il movimento non è uno stupido, altrimenti non avrebbe creato dal nulla una forza così radicata. Quali sono i suoi reali obiettivi? L’anno scorso io ho votato per il movimento. Speravo scompaginasse la pace dei cimiteri creata dai governi commissariati dalla UE. E’ avvenuto il contrario. Il rifiuto non tanto di dare un appoggio esterno a Bersani, quanto di fare delle credibili proposte alternative (condizionare l’appoggio a uno, due, dieci punti programmatici) ha aperto un’autostrada alle grande intese ( sulla quale la dirigenza del PD si è con gioia lanciata). Con la parziale eccezione della proposta Rodotà alla presidenza della repubblica, non c’è stato un momento, nell’ultimo anno, in cui il movimento abbia cercato di inserirsi nelle contraddizioni della maggioranza. Né sulla politica economica, né su quella sociale, né sulla legge elettorale. La stessa ossessiva polemica contro il PD finisce col favorire il PD. É probabile che a trarne vantaggio sia Renzi, che sta facendo proprie molte delle parole d’ordine del Movimento e, almeno sul breve periodo, rischia di sfondare anche sul piano elettorale.
    In una sola cosa Casaleggio ha avuto successo. Nel creare uno zoccolo duro di seguaci. Ma questo, caro giovanni, è l’aspetto più discutibile del M5s. Il tempo della fiducia fanatica ed incondizionata dovrebbe essere finito da un pezzo. Per questo continuo a chiedere. Dove vuole andare a parare grillo? Quali interessi rappresenta il Movimento? C’è qualcuno dietro a Casaleggio?
    Magari mi sbaglio, ma io la penso così. Scusa ancora il ritardo e la lunghezza.

  18. Giovanni Says:

    Scusami tu Silvio per l’impazienza,ma a mio avviso avresti fatto meglio ad invocare il classico ‘lapsus calami’ per scrollarti di dosso l’accusa gratuita secondo cui Casaleggio sarebbe manovrasto da qualcuno
    Infatti chiunque é in grado di apprezzare lo scarto tra un giudizio politico e un fatto
    E’ legittimo (direbbe D’Alemix)criticare la linea politica di un partito(o movimento) e le decisioni dei suoi dirigenti
    Altra cosa é affermare un fatto denigratorio senza allegare uno straccio di prova e neppure un indizio.
    Il fatto che Casaleggio sia un pò bruttino e quindi timido o ,come appare a te, enignatico non ne fa un eterodiretto
    Il M5s rappresenta 8 milioni e passa di elettori e percio merita di essere rispettato come rappresentanza politica di quegli elettori,
    Ameno che tu non abbia elementi concreti per affermare che rappresenta altri soggetti(Finanza,poteri deviati,Cia FSb,la perfisa Albione,il Vaticano)
    Oppure,come dice il Presidente della camera,una setta di “potenziali stupratori

  19. maurozani Says:

    Giovanni su grillo non c’è bisogno di verificare 4000 repliche. Solo un paio di post dello scorso anno.
    Dopodiché le considerazione di Silvio continuano a convincermi. nella sostanza.
    Se si può scherzare almeno un po’ Casaleggio , dietrologia a parte , mi ricorda il reverendo Jones…quello della bevanda al sapore d’aranciata . Un pochino inquietante lo è.

  20. Giovanni Says:

    Mauro,come si dice a Bologma Casaleggio e’un po’ “scartolato”,anzi parecchio
    Insomma ,da quel punto di vista,se vuoi ,inquietante e impresentabile.qualunque figa si asterrebbe dal toccarlo
    Ma la “dietrologia ‘,qualsiasi dietrologia,deve avere un qualche fondamento fattuale
    Poi le opinioni su questo o quello sono tutte accettabili e possiamo liberamente ridere su chi vogliamo.Ci mancherebber
    Anche lo scherno per me va bene
    Tu sai che i miei eroi sono Aristofane e Rabelais

  21. Giovanni Says:

    Mauro,hai visto D’Alema in scimmia davanti a Renzi per un posto qualsiasi in europa?
    Roba da voltastomaco
    E poi gli ipocriti si battono il petto contro la prostituzione minorile
    Ma che esempio ,che educazione ricevono i ragazzi?

  22. claudiopagani Says:

    Per la verita’ , mi risulta che sia stato per primo Martin Schulz ,nel congresso del PSE svoltosi a Roma a fine febbraio , a chiedere a Renzi di inserire il ” caro Massimo nella lista dei commissari italiani” ; e poi ieri il ministro Sigmar Gabriel ( ex presidente dell’ SPD) a ribadire a Renzi , ai margini dell’incontro con Merkel a Berlino, che ” per noi Massimo D’alema commissario europeo è una garanzia assoluta di serietà degli impegni italiani” e ,a questo punto, Renzi ha INVITABILMENTE abbozzato , rendendosi conto che il mondo è molto + grande della città di Firenze e che qualcuno ,in Europa , conosce MDA avendone un giudizio assai +positivo della media dei politicanti italiani.
    Comunque , caro Giovanni, ognuno è libero di avere le sue idiosincrasie così come io , che non faccio e mai farò politica attiva, giudico Renzi un furbastro senza idee/ideali e , per questo paradossalmente, molto + libero di pensare solo e soltanto alla sua carriera; quindi ,proprio per questo, io esprimerò la max avversione nei suoi confronti votando 5ST alle Europee ( pur condividendo poco della loro politica “propositiva”).
    Concludendo , caro Giovanni, come diceva il grandissimo Shakespeare:
    “…Ci sono molte + cose tra il cielo e la terra di quante gli umani possano immaginare…”

  23. Giovanni Says:

    Claudio,mettila come vuoi,ma la stampa riferische che D’Alemix,prima del patetico show ,ha inviato una lettera a Renzi dove ha giurato fedeltà incondizionata e resa senza condizioni
    Quello che verrà non sarà altro che un grazioso regalo di Renzi
    Tra il cielo e la terra ci possono essere tantissime cose,ma l’onore e uno e indivisibile
    Una volta perso,l’onore,,non puoi riacquistarlo al supermercato
    Neppure al mercato della politica

  24. claudiopagani Says:

    Certo, Giovanni “la stampa riferisce che” , ma sono profondamente deluso che un “uomo di mondo” come te prenda per oro colato le “veline” della stampa di regime mai come oggi asservita al potente di turno e alla sua agiografia ( soprattutto in un periodo in cui i proprietari dei media sono LETTERALMENTE con le pezze al culo.)
    In ogni caso poichè ci tengo molto a che tu possa liberamente riflettere su elementi fattuali e non solo sulle “veline ” di regime cerco di riassumere la vicenda :
    1) MDA e Renzie vogliono e ,soprattutto, DEVONO fare una campagna elettorale comune a favore di Schulz ( sarebbe ridicolo che Mda non lo facesse , visto che è Presidente del FEPS ( Foundation on European Progressive Studies) che è emanazione diretta del PES ; sarebbe oltremodo svantaggioso ( e assai criticato all’estero) se facessero una campagna elettorale a favore di Schulz beccandosi continuamente ; quindi hanno concordato una specie di “tregua armata” come avviene sovente tra nemici ( basti pensare alle tregue tra Hamas e l’esercito di Israele).
    La realtà resta quella di una PROFONDA DISISTIMA RECIPROCA di cui sono personalmente testimone ,almeno per la parte di MDA, visto che ieri stesso , pochi istanti dopo il dibattuito giulebboso con Renzie , MDA in un gruppo di amici rispondeva a domanda precisa; ” io d’accordo con quello là su un posto in Commissione? siete proprio fessi: quello è un uomo bugiardo e inaffidabile ,come ha dimostrato nella vicenda Letta, e sarei da ricovero immediato se anche solo pensassi di fare accordi con uno cosi ( sotto questo profilo è perfino peggio di Berlusconi): niente di tutto questo; diciamo che abbiano concordato un patto di non aggressione fino al 25 maggio , dopo di che liberi tutti.”
    E , sono convinto , analogamente ragiona il “premier” ( o sedicente tale).
    2) Renzie , che è palesemente inadeguato come Premier ma anche astuto e “vispo”, dopo i primi viaggi all’estero, si è reso perfettamente conto che ,al di là delle retorica da conferenza stampa, i leader europei lo stanno PESANDO perchè temono che sia solo una versione light e “meno femminara e volgare ” del Sivio nazionale: poichè ha anche constatato che ,inaspettatamente per lui ( forse i suoi lo hanno male informato), MDA è MOLTO CONSIDERATO , non solo negli ambienti PES,il Fiorentino ha freddamente deciso che ,in Europa, la “serva serve” e quindi..
    ; tanto è vero che ,per la presentazione del suo libro , MDA si era rimesso , nella scelta della data, alle compatibilità di Renzie ,il quale ha SCELTO PROPRIO UNA data tra inconto con Merkel e consiglio europeo del 20 marzo ( domani).D’altra parte Renzie capisce che c’è qualche differenza tra la stampa di regime ,in Italia, e la libera stampa in Europa, proprio quell’Europa che gli deve dare il via libera alla grande tangente ” 10 MLD per 10 MLN di elettori
    3) Last but not least; ovviamente, le elezioni europee possono avere 3 esiti :
    .1 Renzi vince con un PD molto oltre il 30 e il 5ST sotto il 20:
    il PROBLEMA che affligge la Merkel è risolto e ponti d’oro a Renzie ;
    .2 Renzi pareggia ( PD verso il 30 , 5ST tra 20 e 25) Merkel resta inquieta e non allarga i cordoni; a quel punto Renzie deve molto appoggiarsi al PES il quale gli ha già detto quale commissario italiano preferisce….; la strada del governo resta assai complicata
    .3 Renzi perde ( PD molto sotto il 30, 5ST con risultato analogo a politiche e a poca distanza) ; Beh ,a quel punto il fiorentino avverte il preavviso di sfratto , cerca di “onorare” il presunto patto con MDA il quale ,però, lo rifiuta , perchè si riapre tutta la partita italiana…
    Questa è lo scenario reale del “presunto patto” che ,quindi è scritto sull’acqua ; certamente questa roba non c’entra nulla con “l’onore di MDA ( e neanche quello ,a dire il vero di Renzi)

  25. maurozani Says:

    Tendo a pensare che Claudio abbia qualche ragione. C’è un evidente patto di non belligeranza. Sotto il quale si scorge una tensione irrisolta. Ciò al di là di ogni considerazione critica che si potrebbe fare sulla puntigliosa ricostruzione degli anni passati svolta da D’Alema. Ma questo è altro paio di maniche. Che peraltro riguarda anche tutto il PSE. Vedi alla voce fiscal compact.

  26. Giovanni Says:

    Mauro,quello che dici può avere un significato relativamente alle contraddizioni in seno al PD,ma non incide sulla mia considertazione di fondo
    Il confronto politico,come confronto di idee,valori e strategie non esistono più
    D’Alema serve a Renzi e Renzi serve a D’Alema.
    E allora tutto si risolve dando qualcosa che serve a personalmente a D’Alema in modo che Renzi non sia molestato da D’Alema e residui dalemiani
    Ognuno difende le sue personali posizioni di potere.
    Centra niente il Pse,che non é certo la terza internazionale ,ma una pura entità metafisica

  27. claudiopagani Says:

    ESATTISSIMO , Giovanni. ” D’Alema serve a Renzi e Renzi serve a D’Alema; quindi non c’è nessun “grazioso regalo” di Renzi a D’Alema; trattasi di pura e semplice real politik ; certamente hai ragione da vendere quando dici che ” la politica non c’è + da tempo” , ma questo è un altro discorso . Cosi come ha perfettamente ragione Mauro Zani quando afferma di avere molto da eccepire sulla “puntigliosa ricostruzione ” di D’Alema: d’altra parte cosa dovrebbe dire MDA ; dichiarare che ha ragione Renzi nel sostenere che ,prima del suo avvento, la classe dirigente di Centro -Sinistra era fatta tutta di “incapaci/nullafacenti”.? meglio lui comunque, che tanti ex dirigenti di alto livello di quel periodo che ,essendosi messi con Renzi, ogni giorno subiscono lo sberleffo del loro nuovo capo sulla loro incapacità di governo( vedi Veltroni, Fassino,ecc.).

  28. Giovanni Says:

    Il pragmatismo politico non ha nulla a che fare con il mero tornaconto personale
    E Renzi e D’Alema pari sono
    Pensano soltanto a conservare o accrescere il proprio potere personale
    Frega niente a questi signori della collettività o come dicevano gli antichi la res pubblica
    Dove sta la realpolitik ?
    Io non la vedo

  29. Giovanni Says:

    “Vabbuò, hai capit’, sì?”. Antonio Bassolino riavvolge il nastro, lo porta a martedì pomeriggio e se la ride di gusto. “Quei due sono uguali, guagliò. Fortuna che uno ha i baff’, ca sinnò…”. Bassolino ha ancora negli occhi la scena dell’abbraccio tra Renzi e D’Alema, e lui – che di D’Alema è stato ministro, nel 1998, primo sindaco a far parte di un governo, e che di Renzi è tifoso sincero – oggi, da battitore libero, si diverte a provocare. “Diciam’ che io ved’ una certa continuità tra il govern’ di Massimo e il govern’ di Matteo”. Tipo? “Tutto. Il rapporto con l’opposizione. Con il Quirinale. Con i poteri. Con il partito. Con le riforme”. Sì, ma amarcord a parte? “Mi sembra una partita chius’, no?”. Chiusa cosa? “Mi sembra chiusa – dice facendosi serio – la partita tra D’Alema e Renzi. E’ un patto chiaro.

  30. claudiopagani Says:

    Caro Giovanni mi fai UN NOME (me ne basta UNO) DI UN politico ad alto livello di governo NEL MONDO che tu possa affermare “pensoso della collettività o come dicevano gli antichi della res pubblica”?

  31. Giovanni Says:

    Merkel ,Putin,Rousseff,Castro,Hu Jintao,Ortega,Rajoy,Solberg ,Reinfeldt ecc..
    Tutti ambiziosi,ma lavorano per la nazione

  32. claudiopagani Says:

    E tu come fai a distinguere ? Andiamo a comprare i premiers all’estero ( compresi i dittatori ) come già facciamo con i calciatori? O è colpa di un difetto nel dna dei soli italiani? O gli italiani sono condannati a priori da una specie di “peccato originale ” ad nationem?
    Io penso ,banalmente, che “soggettivamente” siccome ti sta sul ca…tutta la politica ( non senza ragione) valuti che qualsiasi politico estero sia meglio .
    Tu ,peraltro, affermi di essere sicuro che MDA E Renzie pensano solo ai cazzi loro e PER NIENTE alla nazione. Libero di pensarlo ma mi pari un tantinello prevenuto e ,da un vista probabilistico, assai improbabile ( cioe interesse 100 per se stessi e 0 per la NAZIONE neanche Benito Mussolini)

  33. Giovanni Says:

    E chi sarebbero i dittatori?

  34. claudiopagani Says:

    Non ti rispondo citando Hu jintao perchè non è + il capo della Cina essendo stato sostituito, in libere elezioni, da Xi Jin Pin.
    Per il resto vedi tu , non trascurando di dire che la classe dirigente cinese ,nel suo complesso, è la migliore del mondo avendo portato quella nazione dal medio evo al rango ( per ora) di seconda potenza mondiale. Sono molto preoccupato perchè tu perdi il tempo a discutere con me , mentre dovresti impegnarti a fare proselitismo affinchè la causa comune trionfi il 25 maggio( io puzzo ancora troppo di “democratico” per avere qualche efficacia in un eventuale impegno e ,poi, detto inter nos, non ce la farò mai a travestirmi da demagogo dotato di granitiche certezze , perche ho sempre mille dubbi…)

  35. claudiopagani Says:

    Ottimo sondaggio ( Rai3 -Agorà):
    M5st ( 24,2) a 4 punti dal PD(28,6).
    Alè ,andiamo a schiantare il bamboccione fiorentino!

  36. Giovanni Says:

    Il Foglio 21 marzo

    Martedì scorso, alla fine della presentazione del libro di D’Alema, l’ex presidente del Consiglio, a un certo punto, si avvicina in privato al presidente del Consiglio e gli fa: “Matteo continua così. In Europa spara alto. Non essere rigido. Poi a sistemare le cose e mediare con gli altri ci penso io quando sarò lì”. Renzi in realtà non ha ancora deciso se sarà D’Alema ad andare in Europa a rappresentare nella prossima legislatura l’Italia tra i commissari europei (in ballo c’è anche Paolo De Castro, che potrebbe andare all’Agricoltura, il “ministero” europeo più pesante, quello che gestisce circa un terzo del budget europeo). Ma la strategia di Renzi, D’Alema o non D’Alema, è simile a quella suggerita da Max.

  37. claudiopagani Says:

    Che ossessione la tua Giovanni ! Io ero presente e non ho sentito una tale cagata. Con tutto quello che succede al mondo ,ti vai a leggere Il Foglio fare dietrologie ( del tutto inventate) su MDA, ma perchè? Torno a ripetere , vai a fare a propaganda e smetti di osservare la politica dal buco della serratura.
    Ti dirò poi che se è per rompere i coglioni a me ( visto che siamo in tre recentemente a scrivere su questo blog) ti informo che ci vuole ben altro per rompermeli .
    Ma insomma fai quello che ti pare , ma io , fossi in te , impegnerei il mio tempo in modo “socialmente” + utile perchè la vita è breve…

  38. Giovanni Says:

    Non capisco perché ogni volta che si parla delle prodezze di D’Alemix ti senti chiamato in causa
    Può anche darsi che D’Alema non abbia detto le “cagate”riferite dal giornalista del foglio,ma è un fatto che il corteggiamento e’iniziato con il viaggio a Firenze
    In quell’occasione tu stesso hai riferito che il Mago della politica italiana era andato da Renzi a dispensar consigli non richiesti

  39. claudiopagani Says:

    Oggi , spero con il consenso del proprietario del blog, rivolgo un appello. Rivolgo un appello a Remo perchè torni a dire le sue “cazzate” su questo blog e a sostenere un opinione ,comunque legittima, ma ampiamente minoritaria qui. Forse dirò uno sproposito , ma senza la sua opinione , che ,soprattutto negli ultimi tempi, quasi sempre ho avversato mi sento un pò +” povero”.
    Dai Remo torna tra noi a darle e a prenderle( solo virtualmente per fortuna) come tutti noi!

  40. maurozani Says:

    Nessun dubbio. Nell’ormai lontano 2009 quando ho cominciato a biascicare su questo blog, ho chiarito che tutte le opinioni qui erano benvenute. Tanto è vero che mai ho sbarrato il passo ad alcuno. Dico mai. Caso più unico che raro per un blog.
    Ho permesso infatti anche a chi professava un pensiero chiaramente di destra estrema di intervenire senza alcuna censura.
    Esempio un tale come Andrea Ventura, che certamente non amerebbe esser classificato in alcun modo, se n’è andato da qui. Resta la mia stima per una persona intellettualmente onesta come lui. Una persona perbene nonostante (non è il termine definitorio esatto questo: nonostante) il suo professare idee agli antipodi rispetto alle mie. Idee che combatterei anche in una guerra civile, alla baionetta. Ma il rispetto per la persona nella sua “totalità” e complessità non verrebbe comunque meno. E non de-ridete la mia concezione “eroica”, para – romantica della lotta politica.
    Sarebbe un lungo discorso.
    Ergo non comprendo le ragioni che portano Tedeschi a togliersi di mezzo.
    Se non che a tutti può venire a noia un confronto che si svolge sempre tra tre o quattro persone.
    Aggiungo che in realtà basterebbe andare su FB per riscontrare un confronto molto più vasto e articolato.
    Infatti io continuo a tener in vita sto’ blog solo perché , al di là, dei miei post , a volte(quasi sempre) dettati dall’umore del momento, resiste una platea di lettori che va francamente al di là di ogni mia più rosea aspettativa. Insomma lo volevo chiudere da tempo, dato che qui si pesta acqua nel mortaio. Poi ho cambiato umore e idea almeno due volte perché le ragioni egocentriche hanno prevalso in forma di 4/5mila lettori per ogni post. Gente che qui comunque non interviene.
    A Tedeschi , come a tutti loro , mi limito a dire che può accadere, e in effetti accade che io esageri nei giudizi , mi sbagli o offra analisi sommarie.
    Il problema è che son uomo d’azione. Per carattere. Non è difetto rimediabile.
    Perciò, Tedeschi può tornare esattamente come io (contraddicendomi ) son tornato.

  41. maurozani Says:

    Approfitto(a dimostrazione che a volte scrivo troppo d’impulso) per rettificare un ‘affermazione sbagliata contenuta nell’ ultimo post. Il rapporto al 60% debito/PIL secondo il patto fiscale europeo non va raggiunto nel 2020 ma nel 2035. Non cambia la sostanza del ragionamento dato che si tratta a partire dal 2015 di trovare qualcosa come 58 miliardi ogni anno , a bocce ferme. Impresa impossibile.

  42. Giovanni Says:

    58×20=1160 miliardi,un taglio pari all’intera spesa pubblica,che oggi assorbe la metà dell’intero Pil
    Cosa avevano nella zucca i tecnocrati che hanno firmato il patto trattandosi all’evidenza di un obbiettivo sicuramente non raggiungibile?
    Forse pensavano ad una crescita del Pil pari a 7% su base annua?
    Una chimera,se si considera che dal varo del fiscal compact l’Italia ha perso il 5% del prodotto interno lordo
    E allora bisogna chiedersi qual’e’ il reale obbiettivo perseguito dai tedeschi
    Secondo la mia modesta opinione l’obbiettivo reale mente perseguito e’quello di introdurre in europa un sistema semi coloniale ,attraverso la decostruzione del sistema produttivo e dei servizi
    La spartizione neo coloniale dell’Italia e’ormai nei fatti
    La Francia si è ormai impossessata dell’industria alimentare,delle utility del luxury made in Italy.Gli americani hanno lanciato di fatto un’opa sulle tre maggiori banche italiane,mentre la Germania continua ad espandere la sua politica commerciale ed a rafforzare la sua presenza nel settore assicurativo
    Insomma tutto il plus valore viene esportato fuori dall’Italia .Altro che rientro dei “mitici capitali”
    Di fatto con le liberalizzazioni attuate a partire da 1993,ben prima del varo del fiscal compact sono venute meno tutte le barriere che proteggevano il fragile capitalismo italiano
    Tutto ebbe inizio con la privatizzazione del sistema creditizio gestito dalle famigerate “fondazioni” ,cui fece seguito la vendita di importanti asset pubblici e la privatizzazione di telefoni,luce,gas e acqua
    Ecco allora che nelle mani dei governi che si sono susseguiti furono lasciate la leva fiscale e soprattutto i tagli al welfare
    Oggi siamo arrivati all’osso,non ci sono più spazzi per manovre e manovrine
    Gli stipendi sono giunti al punto di garantire la semplice sopravvivenza,cioè neppure la riproduzione della forza lavoro,si comincia a parlare di tagli alle pensioni
    Il problema si è fatto pressante da quando la riforma Fornero ha scaricato sulle casse dell’Inps le pensioni dei dipendenti pubblici
    Ovviamente non ci sarà nessuna patrimoniale per due ottimi motivi:molti italiani vivono esclusivamente di risparmi e nessun governo reggerebbe ad una misura di questo tipo
    Questo quadro e’ben presente nel cuore e nella mente di coloro che chiedono un’altra europa,un’Europa più solidale verso i paesi mediterranei
    Ma chi chiede un’altra europa dimentica un dato fondamentale e imprescindibile:l’Europa e’soltanto un mercato di libero scambio con una moneta unica
    Come restare in questa Europa visto ch’e’ impossibile uscirne?
    Inutile invocare un’Europa diversa,il problema e’in Italia
    Votare per il Greco e’una fuga dalla realtà

  43. Milli Says:

    Di tutta questa storia dell’Ucraina e della Crimea preferirò ricordare la vita di Svetlana Geier e del regista tedesco Vadim Jendreyko. Spero che arrivi presto in Italia il documentario: Frau mit den 5 Elefanten . Gli elefanti sono 5 romanzi di Dostoevskij. Perchè di mestiere Svetlana fa la traduttrice. Nata a Kiev nel 1023 ha lasciato il suo paese a 20 anni per ritornarci dopo 64 anni. Una vita difficile e complessa come è complessa la storia del 900 in quella parte d’Europa.

    http://ilmanifesto.it/download-pdf-alias-del-22-marzo-2014

  44. Giovanni Says:

    Ti consiglio di vedere Ida,un film ambientato nella Polonia degli anni 60

  45. Milli Says:

    Spero che si riesca a raccogliere le famose 150000 firme per la lista Tzipras (il greco) e poi al voto. Non credo che sarà , come dice Giovanni, una fuga dalla realtà, ma votare per Grillo anche se in funzione anti Pd, per me è impossibile. E poi anche votare Tsipras sarà un colpo a Renzi. Se il M5S si comporterà in Europa come si è comportato nel parlamento italiano, sai le risate che si faranno gli europei! E poi ancora non hanno indicato il loro presidente della commissione europea. Una sorpresa come nell’uovo di pasqua? Se poi non ci riusciremo con le firme non andrò, come promesso, a votare. Ovviamente per Renzi mai. A Napoli diciamo: È ‘no guagliottone: Offesa da lavare con il sangue. L’articolo di Alias era per Remo. Spero di rivederlo presto sul blog. Lo devo ringraziare per la firma alla lista del Greco.
    Giovanni ti aspetto a San Ruffillo sabato prossimo. Una firmettina, no? Se firmi andrò a vedere Ida

  46. Giovanni Says:

    Ma io ho gia firmato perche so che chi vota per il Greco non vota M5s

  47. Milli Says:

    Bene. Andrò a vedere Ida.

  48. silviodallatorre Says:

    Vi leggo con interesse ogni giorno, ma non ho il tempo per scrivere. Questo avverrà presumibilmente anche le prossime settimane. Sono quindi costretto ad intervenire nella forma sgradevole del monologo.
    Riguardo a D’Alema, non dubito che con gli amici e la moglie dica tutto il male possibile di Renzi. In pubblico il discorso è però diverso. E questo è quello che conta per chi, come me, D’Alema lo vede solo in televisione. Trovo piuttosto ipocrita la sua perorazione dei lavoratori. Poteva svegliarsi prima. Per esempio quando la Camusso andava a Cernobbio a condividere sorrisi e cicchetti con Mario Monti, mentre dei lavoratori veniva fatto strame senza che i sindacati muovessero un dito. Oppure quando il parlamento italiano prendeva all’unanimità impegni che, se rispettati, provocheranno un arretramento delle condizioni di vita delle classi popolari quale si assiste solo in tempi di guerra. Renzi è un furbastro. Ma in quel parlamento, di cui D’Alema era un autorevole esponente, lui non c’era. Forse un po’ di autocritica al riguardo non farebbe male. Altro che incarichi europei.

  49. silviodallatorre Says:

    Continuo a credere, malgrado i sondaggi, che Renzi prenderà più voti di quanto si pensi. Dieci anni fa la promessa di tagliare l’ICI fece guadagnare a Berlusconi sei punti. Non vedo perché ora dovrebbe andare diversamente con gli 80 euro. Tanto più che di quel denaro le famiglie hanno reale bisogno. Sarebbe forse opportuno criticare Renzi non tanto per le cose giuste che ha promesso ( e che in gran parte non farà) ma per quelle sbagliate che ha già fatto. Per esempio l’incredibile legge elettorale, accettata da tutti per ragioni di interesse o necessità (ivi compreso il M5s che, come al solito, ha fatto una opposizione di facciata).
    Lasciando perdere Renzi D’Alema Grillo Casaleggio e gli altri pupazzi della politica italiana, il punto centrale è però quello toccato da giovanni. La sua descrizione di quanto accaduto negli ultimi due decenni è ineccepibile. Ne traggo, però, conclusioni opposte. L’intero processo di unificazione europea ed in particolare la creazione di una moneta comune hanno favorito la Germania e seriamente danneggiato i paesi mediterranei. Sperare di ritornare alla sovranità politica e monetaria è però un controsenso. La sovranità la abbiamo persa con la seconda guerra mondiale. L’età dell’oro della crescita era altrettanto artificiale di quella che stiamo vivendo. Posso comprendere che gli imprenditori veneti rimpiangano il buon tempo antico dell’evasione fiscale incontrollata, dei capannoni e degli schei a palate. Resta però evidente che quella ricchezza era figlia di particolarissime condizioni sociali, geopolitiche ed economiche e non certo della naturale laboriosità del Nord est, come una imbecille retorica ha ripetuto per anni. Tornare indietro è impossibile. Si può certo uscire dall’unione europea o dall’euro. Non vi saranno, probabilmente, le catastrofi profetizzate. Solo una condizione di dipendenza economica (dalla Germania) e politica (dagli USA) più profonda di prima. Solo nel contesto europeo è possibile una lotta che abbia una minima possibilità di successo. L’unica altra strada, come dice il caso francese, è quella reazionaria e fascisteggiante. È per questo motivo che alle europee voterò Tsipras.

  50. silviodallatorre Says:

    E se anche, come dice giovanni, votare il greco significa essere fuori dalla storia, io lo voterò lo stesso. L’Italia è entrata da tre decenni in una spirale suicidale. Sono eventi che accadono periodicamente. L’ultima volta è stato nel seicento. Come allora è soprattutto nel campo culturale che si manifesta il fenomeno. Pensiamo alla sinistra. Fino agli anni settanta nelle prime pagine dei quotidiani scrivevano pasolini, calvino, moravia , Sciascia, parise ecc. Oggi a dettare la linea è la repubblica ed in particolare eugenio scalfari. Uno che porta sventura a tutti i politici che sostiene e che è afflitto da un narcisismo che gli fa intervistare dall’alto al basso monti, draghi, Napolitano, il cardinal Martini. Giosuè Carducci si limitava a brindare col papa. Eugenio Scalfari sale in cattedra e gli fa la lezione di morale. Il narcisismo senile di scalfari è il corrispettivo dell’erotismo senile di Berlusconi. E che dire dell’altro nuovo faro dalla sinistra italiana, il fatto quotidiano, e del suo nume tutelare Marco Travaglio? Un montanelli dimezzato, che scambia l’analisi politica per l’elenco degli avvisi di garanzia, che va in estesi non appena sente risuonar le manette, la cui più brillante intrapresa è stata quella di resuscitare ( complice santoro) Berlusconi, facendogli sfiorare la vittoria alle ultime elezioni. Oppure dovrei salire nell’iperurania di Massimo Cacciari, che (ne sono quasi sicuro) in cuor suo è rimasto di potere operaio, ma siccome l’apocalisse è inevitabile secondo le scritture, tanto vale cercare di allontanarne il momento. Ciò significa, in concreto, appoggiare i più diversi esponenti della destra italiana: da fazio (ex Bankitalia ) a monti ad Albertini a don verzé. E da ultimo, visto che le disgrazie non vengono mai sole, ecco comparire il blog di grillo, nuovissima fonte di dottrina e sapere, nato per rinnovare la politica e tramutatosi in una fucina di intolleranza e demagogia.
    Il greco sarà male accompagnato. Però non ha nulla a che fare con una tale palude. E questo mi basta e avanza per votarlo. Anche se il mio voto non dovesse servire a nulla.

  51. claudiopagani Says:

    Analisi giustamente spietata e ,sostanzialmente, corretta
    Immaginare ,tuttavia, che Tsipras possa, anche solo in parte,contribuire a correggere i drammatici errori della UE a guida tedesca è come volere vuotare il mare con un secchiello.
    Se, poi, è un puro voto di testimonianza ( come mi pare di capire da diverse argomentazioni presenti su questo blog) allora non si tratta di politica , ma di una specie di “preghiera laica” del tutto al di sotto della analisi drammatica che condividiamo.
    In definitiva se siamo “in guerra” ( sia pure per ora non guerreggiata) allora è necessario fare scelte conseguenti , per quanto piene di rischi.
    Votare il greco è ,a mio avviso, incamminarsi sulla strada giusta senza avere il coraggio di andare fino in fondo.
    Quanto a Renzi 2 considerazioni:
    1) andava “ammazzato nella culla” nel settembre 2012 , quando chiedeva insistentemente le primarie “costringendo ” il pavido e presuntuoso partito di Bersani a “concederle” violando lo statuto del PD ( come definito da Veltroni); in realtà , è stato del tutto evidente dopo, Bersani e i suoi si resero così inadempienti al mandato congressuale del 2009 che gli aveva dato il compito di formare un normale partito dell’ occidente europeo (non USA); evidentemente ,loro stessi INTELLETTUALMENTE non lo ritenevano possibile e stettero lì 4 anni solo in attesa che invitabilmente Bersani diventasse premer. quindi loro , Bersani e i suoi, hanno, consapevolmente o meno, lavorato per il re di Prussia e sono gli ultimi che si possono lamentare.
    2) Quanto ai punti recuperati da Berlusconi con l’ICI si tratta di altra epoca politica ,prima della grande crisi iniziata nel 2008 che ha reso tutti gli italiani consapevoli che siamo in una fase nuova in cui la prospettiva + realistica è il generale e stabile impoverimento di quasi tutti ( tranne il 10 % davvero abbiente) e quindi il popolo è molto + “stressato” e meno disponibile; quindi , certamente Renzi trarrà qualche vantaggio dagli 80 Euro promessi , ma non molto ( tanto è vero che che ,oggi stesso, ha dichiarato che con le Europee non è in ballo il suo governo e quindi non metterà il nome nel simbolo , mentre per le politiche probabilmente si).
    In definitiva riengo realistico che Grillo possa battere il PD renziano ,alle Europee, causando l’implosione di quel partito ( e non confronterei il populismo grillesco , con quello rozzamente fascista del FN in Francia che si avvale di una specifica tradizione nazionalista).
    E poi ,per essere sincero fino in fondo, se neanche Grillo si rivelasse efficace per cambiare il, corso degli eventi assisteremmo ,qui in Italia, vista anche la crisi della leadership berlusconiana, al nascere e al trionfare di un destra reazionaria e “parafascista” quale mai abbiamo conosciuto nel dopoguerra.
    Quindi non vedo nessuna prospettiva davvero STATEGICA di radicamente del blairismo ,”alla RENZI” , perchè la ns società è molto arretrata + dell’inghilterra anni 90 del secolo scorso.
    Un ultimissima osservazione per Silvio.
    In qualche post precedente si “vantava” di aver lasciato Grillo quando fu contro “il progressista” sindaco di Treviso.
    Bene , ho letto che lo stesso sindaco (insieme a quello di Padova) si batte contro quelli che “importunano” i cittadini chiedendo la carità agli angoli delle strade. Come “progressista” , direi che c’è di meglio.

  52. Giovanni Says:

    Vedi Silvio,il paradosso politico é costituito dal fatto che oggi é la destra a chiedere di uscire dall’Europa,in nome dei ceti sociali colpiti dalle politiche austeritarie.
    Il Greco chiede invece un’Europa diversa
    Io personalmente penso che a terrorizzare gli “eurocrati “siano i populisti,
    Un passo indietro della Merkel e C può avvenire soltanto se vi sarà un forte pronunciamento contro questa Europa e non per una Europa diversa
    Insomma é ipotizzabile che i paesi del nord rinuncino a “qualche boccone in più”ma non siano disposti a dividere con noi la malasorte
    Ecco allora la necessità di aprire due fronti:uno in Europa e l’altro in Italia con forze consistenti,cioè con una massa critica di cui il Greco non dispone

  53. maurozani Says:

    Plaudo ancora una volta all’argomentazione di Silvio. Senza riserve.

    PS. Ormai è chiaro che la sfida europea, in Italia, Renzi vuole polarizzarla tra lui e Grillo. Votare il terzo incomodo sta diventando un voto politicamente utile e non di mera testimonianza. Penso di poter apprezzare in tal senso una dinamica positiva proprio negli ultimi giorni. Tra l’altro mi resta da capire che diavolo di gruppo parlamentare potrà mai fare Grillo considerando che dovrà mettersi insieme a ben sette paesi europei. Il voto al GRECO invece ha il chiaro significato di critica nei confronti della grande coalizione che presumibilmente porterà il TEDESCO alla guida della Commissione, la quale , lo ricordo , ha ben scarsi poteri rispetto al Consiglio europeo che è al tempo stesso organo di governo(i) e camera legislativa.
    E il GRECO ha qualche possibilità in più di costituire un gruppo parlamentare.

  54. Giovanni Says:

    Mauro,con chi potrebbe costituire un gruppo parlamentare il greco?

  55. Giovanni Says:

    Ipotiziamo che in Grecia arrivi a prendere 8/9 seggi e in Italia 3 seggi

  56. Paolo Says:

    Mauro,
    Continua a scrivere su questo blog.
    Lo leggo volentieri. Una boccata d’aria fresca.
    Raramente ho voglia di commentare.
    Ma aspetto sempre le tue analisi.
    Anche se non coincidono con le mie.
    Ciao .paolo

  57. claudiopagani Says:

    Mauro temo che ll tuo sia un “desiderio” ammantato da molte speranze , ma infondato.
    Lo schema italiano ( governi di larga intesa a guida “socialista” ,oppure governo “delle sinistre” non risolve i problemi).
    L’abbiamo già visto ,in Italia, nell’inutile divisione dei ruoli tra “riformisti” e “radicali “( da ultimo la separazione consensuale ,all’origine del Pd, tra Veltroni e Bertinotti.).
    Temo che ,oggi come oggi, in Italia il Centro-sinistra sia diviso tra
    – partito del capo ( i democratici)
    – partito della “sinistra antica” ( proiezione italiana di Tsipras); e ,quindi, tuuta la sinistra è da rifondare dalle radici ,senza inutili fughe in avanti.
    Se anche la versione italiana di Tsipras arrivasse al 10 alle politiche poi dovrebbe trattare da posizione subalterna con Renzi.
    No,la Sinistra può rinascere solo se abbandona la nefasta pratica della “governabilita” ( che in fondo chiede anche Tsipras), per ricostruire una nuova cultura -politica e ,nel frattempo , fa dura opposizione ad un governo che , da chiunque guidato e con qualsiasi maggioranza,, non può che essere di “sostanziale subalternità” alle politiche austeritarie di marca tedesca.
    Ma perchè mai la Germania che ,con l’Euro ha fatto Bingo , dovrebbe cambiare , se non per accadimenti davvero traumatici?
    Vedo ,adesso, un sondaggio di Mentana che da il greco al 2,8( molto al di sotto della soglia ,quindi) ; mala tempora…

  58. maurozani Says:

    Mica vero lo da al 2,9. D’altro canto il silenzio stampa è totale. Si offrono platee televisive e giornalistiche solo agli anti europeisti. In modo da convincere a votare il PD-R.
    Per la serie o stai col PD-R o con Grillo o i fascisti di Le Pen.
    Mala tempora!

  59. Milli Says:

    Tsipras apre al M5S? Barbara Spinelli sembra possibilista. Certo Grillo ha detto no a Le Pen. Cosa ne pensate? In Val D’Aosta sarà difficile se non impossibile raggiungere la quota di firme necessaria. Quindi la circoscrizione Nord ovest( Lombardia, Piemonte, Liguria e Val D’Aosta) non potrà votare. Il 4% resta un sogno. Mi sento un po’ male.

  60. Giovanni Says:

    Coraggio Milli,potrai sempre utilmente votare M5s

  61. Giovanni Says:

    Vedi Mauro,il voto anti europeo in Francia un primo risultato lo ha ottenuto
    Wiednam ha prospettato la possibilità che la Bce compri titoli di stato denominati in euro
    Non sono gli eurobond,sia chiaro,ma è il tipico strumento utilizzato dalla Fed per immettere liquidità nel sistema
    Insomma si stampa carta moneta

  62. Giovanni Says:

    Se la proposta Wiedman passa le banche italiane potranno vendere alla Bce 160 miliardi di titoli di stato,acquistati con il prestito della medesima Bce

  63. maurozani Says:

    Calma e gesso, Milli, c’è tempo.

  64. maurozani Says:

    Quanto alla Spinelli ha fatto bene dopo che i grillini han chiarito che con Le Pen non ci vanno.

  65. maurozani Says:

    Grazie Paolo.
    un abbraccio…

  66. Giuseppe Bellanova Says:

    Caro Mauro,
    ricorderai le mie critiche quando ci vedemmo a una festa de L’Unità. Purtroppo erano fondate, ma non sono felice di aver avuto ragione. Mi rallegra solo che oggi siamo molto più vicini nel modo di pensare la politica. Anche su greco dal nome per noi impronunciabile siamo daccordo. Non è (ancora) la ricostruzione della sinistra. Daltronde, senza un forte Partito Comunista, la sinistra non esiste o è una mera stampella dello stato borghese.
    Ciao, compagno ritrovato.
    Giuseppe Bellanova.

  67. Milli Says:

    http://www.esserecomunisti.it/?p=41797
    Operai in Valle D’Aosta

  68. maurozani Says:

    Giuseppe. onestamente io ricordo , credo sia umano, più le lodi (poche) che le critiche (molte). Comunque resto arciconvinto che non c’è bisogno, dato che viviamo in un presente storico che ha alle spalle un passato altrettanto storico, di un partito comunista bensì di un partito Democratico e Socialista. Anzi : democraticoesocialista. Tutto attaccato. Tale è la mia piccola e personale “teoria”. Cui resto affezionato. Da qui passa la ricostruzione della Sinistra.
    Ben ritrovato.

    PS. Ciò ribadito non son tra i pentiti di esser stato un comunista italiano. Anzi ne vado assai fiero.

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