Tortuga.

Qualcuno (sospetto a colpo sicuro adventur) ha fatto prigioniero un mio commento al post “La Bolognina”, e l’ha trascinato in catene nello spazio infetto di Quarantenopoli (quarantenopoli.blogspot.com), per di più collocandolo, con perfida arte, al numero 100 dei commenti in calce ad un pezzo di Fausto Anderlini. Si tratta di una cattiva azione eseguita da un(forse) cattivissimo soggetto al quale tuttavia non voglio poi male e dunque non lo trascinerò in giudizio (davanti al giudice di pace?) per avermi catturato al solo fine di usarmi come esca per trarre in inganno i suoi interlocutori. Non lo farò perché intuisco che la cattiva azione è stata ideata e poi eseguita a fin di bene. Intanto perché s’incrementano i commenti, ed è noto che tra i bloggers molti commenti equivalgono a molto onore , anche se si svolgono tra sole tre persone, e poi perché Anderlini dal freddo di Albukerke si è detto felice(a prescindere dal contenuto peraltro del tutto fuori contesto) dopo avermi letto : “vado a letto contento”. Bene. Son contento anch’io. Oddio, sarei ancora più contento se voi tre (due col resto di uno) trovaste , prima o poi , un altro boccino per effettuare le vostre dialettiche, raffinate (e colte ,oh molto colte e dotte, oh molto dotte) triangolazioni. Capisco che la ciurma quarantenata ristretta nella vostra Tortuga ha bisogno di un certo sgavazzo  finché non torna bel tempo e salute e vento propizio per tornare a spiegar l’imponente velatura, di cui è (indubbiamente) dotato il vostro vascello. Nondimeno non dovrebbe esser così difficile(coi tempi che corrono) trovare qualcun altro su cui svogliatamente maramaldeggiare in attesa di tornare a solcare i mari  al seguito di nuovi condottieri. Abbiate pazienza presto, molto presto, potrete porre fine alla quarantena. Non mancano nuovi capitani coraggiosi disposti a concedervi una nuova lettera di corsa . Già qualcuno tra loro si scorge all’orizzonte mentre si dirada la spessa bruma partecipazionista  alzata nella  stagione monsonica di congressi e primarie. Democratici , si capisce. Gente niente male, giovani volitivi, sintonici alla parlata emiliana come scrive Anderlini, forse ( mea culpa) ricordando lo ieratico sordomutismo dei (del ) precedente. Come che sia, così va il mondo. Proprio mentre impazza la febbre maiala ti rapiscono col favore dell’oscurità e ti trasportano di peso in un luogo malsano e infetto esponendoti inerme al contagio. E’ peggio di un ambaradan con la emme.

PS. Il mio approccio ai rapporti di amicizia può in effetti essere “sinceramente discutibile”,come scrive MA. Anche quello di Anderlini, devo aggiungere, non è male. Fatto è che ciascuno ha (ed ha avuto) suoi problemi. Meglio non addentrarsi in questa giungla di cavoli miei (nostri). Comunque io resto grato(qualsiasi cosa voglia dire questa parola*) a Mariangiola per tanti stimoli intellettuali , molte discussioni, e diversi suoi scritti , alcuni dei quali conservo ancor oggi tra seppiate carte. Ne ricordo uno dal titolo sempreverde “Tra stato e supermercato”. Sono invidioso invece dell ’ardimento del giovane Fausto,sempreverde anche lui, che gira in lungo e in largo per l’universo mondo. Mi piacerebbe traversare  il Texas orientale di Lansdale ( vedo già adventur che arriccia schifato il naso) e l’America profonda , melmosa  cenciosa, barcollante, rabbiosa , vitale e non disperata,  dipinta/narrata nella prosa di Cormac McCarthy. Quella descritta in “Suttree” per intenderci, ma anche in “Figlio di Dio”. A questo punto adventur, se non fosse quella persona polite che è, s’appresterebbe a scaracchiare disgustato all’eccesso. Mi piacerebbe. Ma sono pigro, stanco e(a torto o ragione) ipocondriaco. E le medicine? Come la mettiamo. Dove diavolo le trovo nei posti remoti nei quali vorrei andare? Vabbè. S’è fatto tardi. Ormai.

* Quel “qualsiasi cosa voglia dire…” ricorreva frequentemente nei testi di Mariangiola e da questi l’ho trasfuso nel mio modo di scrivere e di parlare ,quasi altrettanto frequentemente.

71 Risposte to “Tortuga.”

  1. Andrea Ventura Says:

    “Quella Neue Zeit è diventata una specie di Critica Sociale, ossia un giornale di ex-studenti. E dire che in tutto l’orbe terraqueo non c’è altri fuori di quei quattro gatti!”

    Antonio Labriola a Benedetto Croce il 1° agosto 1898 (cit. in B. Croce “Come nacque e come morì il marxismo teorico in Italia. 1895-1900)

  2. Andrea Ventura Says:

    Nessun disgusto, nessuna invidia, nessun rabbioso calcio al vento, nessuno sputo: nacqui (di molte nascite) con l’antologia “Americana” di Vittorini e l’incanto per “Luce d’Agosto” di Faulkner (tradotto da Elio Vittorini), “Foglie d’erba” di Whitman, i fotografi sociali della Farm Security Administration, poi centinaia di film, l’amore per il western (quello crepuscolare degli anni settanta in particolar modo), il jazz, il mito degli scrittori e dei registi di sinistra, il marxismo americano e, infine, l’esame di Storia americana con Tiziano Bonazzi (27/30).
    Avrei voluto studiare negli Stati Uniti e rimanervi.
    Ora è tutto “sine ira et studio”.

    P.S. – Giuseppe Alberigo, nel dicembre 1982, acconsentì ad una lunga intervista/conversazione su “cattolici, sinistra, storia d’Italia”, che avrei voluto sbobinare e aggiungere, assieme ad altre, alla mia tesi di laurea. In quel contesto mi disse: “Ma chi vuole che legga Croce oggigiorno! Purtroppo!” (Nicola Matteucci invece, che aveva una certa simpatia per me, mi confidò: “I soldi della Cia noi del Mulino li abbiamo presi. La Cia è anche fatta di opere di pace.”)

    [Nei momenti di malumore – pur senz’ombra alcuna di malevolenza – mi chiamò (Antonio Labriola – ndr) un “intellettuale”, un “letterato”, un “indifferente alle lotte della vita”, amatore solo dei “dibattiti delle idee nei libri”, un “epicureo contemplante”, e, ancora, un uomo operoso nello studiare e nello scrivere unicamente per fuggire la noia che lo minacciava; e simili.]

    (Benedetto Croce, supra)

    (dedico ad Arlo, sine ira)

  3. mariangiola Says:

    …MI PARE CHE FOSSE OSCAR WILDE, CHE DICEVA + O -, ANCHE SE PARLANO MALE DI VOI, L’IMPORTANTE E’ CHE NE PARLINO… (ma sto scherzando!)

    PS: CARO AV, PERCHE’ CI HAI TRADITO? SIAMO DAVVERO TROPPO ‘MALATI’ PER I TUOI GUSTI? O TROPPO ‘POCO SERI’?

    O CHE ALTRO?

  4. mariangiola Says:

    PPS: Perchè non sono ammesse le immagini su questo blog?

  5. mariangiola Says:

    QUESTO E’ UN MESSAGGIO DA UNA NAVE PIRATA

    ABBIAMO NOI IL TUO POST “TORTUGA”

    SIAMO DISPOSTI A RILASCIARLO SOLO CONTRO UN LAUTO RISCATTO

    MA IL POST ORMAI E’ CONTAMINATO PER SEMPRE…

    ALZA GLI OCCHI, E LONTANO SULL’ORIZZONTE FORSE VEDRAI UNA FRUSTA BAMDIERA GIALLA…

    RICORDI IL FILM “ORE 10 CALMA PIATTA”?
    (veramente nessuno qui somiglia a Nicole Kidman, però…)

  6. maurozani Says:

    Ciao MA. 1)Scorgo in effetti a pelo dell’onda uno straccio giallo. Non ancora la Jolie Rouge o la Jolly Roger. Non avete ancora ottenuto il permesso di alzare lo stendardo per la guerra di corsa. O sì? E se sì, chi vi ha firmato le credenziali? Ci sono varie possibilità. Immagino.
    Quanto al riscatto. Niente da fare. Preferisco un altro giro di chiglia.

    2) naturalmente non ho la più pallida idea di come si fa a far comparire immagini su questo blog. Non mi sono mai posto il problema.Dovrei?

    Buon vento a te.

  7. mariangiola Says:

    Bè, sarebbe senz’altro più movimentato… purtroppo questo è un ambiente che non conosco affatto, se no potrei ravanarci un po’ e scoprirlo…

    Inoltre, sto rubando tempo prezioso alla CalderoliLastVersion – non che ci sia rimasto più granchè da rubare qua dentro, oltre alle nostre povere vite da dipendenti… – e dico LastVersion; per variare potrei finire l’esame della Brunetta (dei Ricchi e Poveri, quella cornuta).

    Precisazione
    Noi Pirati Appestati in genere non chiediamo il permesso di niente a nessuno… siamo sul filo delle acque territoriali italiane (mi pare che sia 6 miglia), pronti ad uscirne alla prima motovedetta;
    ma il virus che portiamo è aerobico…

  8. maurozani Says:

    Capisco. Tuttavia, non v’imputo la pirateria. I pirati non hanno bisogno di legalità. Qui si parla di corsari, i quali sono sempre al servizio di qualche “governo” e dunque sono legittimati appunto da un’apposito documento : “lettera di corsa e rappresaglia.”
    PS. Le acque territoriali sono fissate a 12 miglia nautiche..per quanto se il virus è aerobico…
    Mi fermo perchè anch’io , per quanto pensionato, sto rubando tempo (non prezioso) ad una roba del tipo : “la sinistra dopo il 1989” sulla quale dovrò concionare stasera ad un centinaio di km da qui.

  9. Andrea Ventura Says:

    No, prima della rivoluzione militar-socialista-populista portoghese, amavo visceralmente quella peruviana – con le medesime caratteristiche msp – di Velasco Alvarado… ma allora non sapevo ancora di essere un fascista di sinistra, era il 1971 e in ottobre mi iscrissi alla Fgci. Avevo quattordici anni! Un depravato involontario!
    (Come chi si scopre invertito dopo il matrimonio!)

    Consiglio: La *sinistra fascista : storia di un progetto mancato / Giuseppe Parlato. –
    Bologna : Il mulino, 2000!. – 404 p. ; 22 cm.
    (Il *mulino Ricerca. Storia)

    Ops! Ho sbagliato blog!

  10. mariangiola Says:

    AV, a proposito di msp(f), hai letto Santa Evita?

    Parti degne del Georges Bataille (che peraltro tu, (solo) in quanto bibliotecario, mi ricordi, e che io, a parte quanto di seguito, non amo per niente) de “Le bleu du ciel”.

    Very MSPF, e un necrofilo quanto basta…

    Del resto, il Cadavere di Evita passeggia molto in rete…
    ___________________________________________________

    PIRATI/CORSARI: status giuridico
    Noi siamo ancora nella situazione di Francis Drake “prima” che Elisabeth gli riconoscesse alcun merito…

  11. Andrea Ventura Says:

    Il mio amico ex segretario del Ms-Fiamma Tricolore di Ravenna, che adora i cani (come me, che adoro tutti gli animali, anche quelli di sinistra… ) ha chiamato la sua cagna “Evita”. I “compagni” l’hanno avvelenata e lui è riuscito a salvarle la vita standole accanto lunghi giorni e notti! L’anno scorso…

    Io sono cattolico apostolico romano e noi latinofascisti di sinistra non abbiamo fatto largo uso della pirateria corsara… coglioni che siamo!
    Fitzcarraldi del c… Non ci fosse stato Herzog a riabilitarci…

  12. mariangiola Says:

    Che cosa sarà successo tra Herzog e Klaus Kinsky?

  13. mariangiola Says:

    E poi si scrive Elizabeth…

    Altro che Evita (per non dire poi di Madonna, intendo Ciccone).
    Pessima musica, si salva solo la canzone che cantò anche Joan Baez – Don’t cry for me Argentina -anche se è meglio Cambodja
    E ora basta, vado in Piazzola

  14. maurozani Says:

    Ma il “dopo” arriva presto. Drake diventa addirittura parlamentare oltre che vice-ammiraglio.Pazientate gente. L’importante è non sbagliare cavallo. Come l’ultima volta. Francis invece ha sempre saputo che la Spagna avrebbe, alfine, perso la partita geopolitica. Son cose non difficili peraltro da intuire. Se non avviene(l’intuizione dico) dopo bisogna quarantenarsi per ostinazione, razionalizzando/giustificando(si) a posteriori. Mah. Tutto sommato non mi sono del tutto antipatici gli sconfitti (ma sono poi davvero sconfitti?). Anche se sento più affini coloro che , critici ed autocritici, riconoscono “virilmente” (come direbbe AV) di aver toppato piuttosto clamorosamente. Niente di male, (non troppo almeno). Succede.E’ successo anche a me. Varie volte. L’ultima con lo ieratico sordomuto attualmente riparato anzitempo in quel di Brussels.
    La differenza è che ammetto il dannato svarione. Nella valutazione degli uomini (meno delle donne) raramente ne ho presa una buona.

  15. Andrea Ventura Says:

    Il mondo germanico vero (non anglosassone, salvo eccezioni, come Ezra Pound) adora la follia latina, quella vera, delirante, grandiosa, che sa che il nemico è l’uso del denaro che fanno i giudei e gli inglesi, nemici dell’oro ma adoranti i soldi… ebbene, la dépense bataillana della parte maledetta!
    Unione franco-latina-tedesca… insomma il Sacro Romano Impero, con i ritratti di Marx, Sorel, Donoso Cortes e Berto Ricci.

  16. Andrea Ventura Says:

    Del Bono è un cavallo?
    Fausto Jago Anderlini ha chiaramente scritto quello che era il suo disegno: usare Coffy per sterminare i ds bolognesi che immeritatamente governano.
    Quello cioè che disse apertamente Pasquino, fondandovi sopra la sua sfortunata campagna elettorale (io non lo votai perché è filo-sionista dichiarato e sfegatato).
    Virilmente, in un paese serio, a Fausto, fossi stato un ds, gli avrei allungato la pistola carica, per non fare scandalo, come con Rommel.
    Chi sceglie i cavalli a Bologna?
    Laura Grassi?

  17. maurozani Says:

    Un equino? Di razza? Si vedrà. Il tempo è sempre il miglior giudice. O forse no.Comunque i cavalli a Bologna li scelgono tutti fuorchè i bolognesi che non hanno più , giustamente, alcuna voce in capitolo. Del Bono è stato scelto da primarie svolte tra Bersani, Prodi ed Errani. Tutto il resto è fuffa. Se l’intento del perfido Jago era quello , ebbene è stato inutile e tardivo dato che lo sterminio era già avvenuto.
    Comunque a Rommel non hanno allungato , come nelle migliori tradizioni teutoniche, una pistola . Solo un capsula di cianuro. Ha dovuto morire come quel cialtrone di Goering. E, da Caporetto ad El Alamein, non se lo meritava.

  18. Andrea Ventura Says:

    Goering si riscattò, e molto, con lo straordinario discorso a sua difesa in quel di Norimberga. Il cianuro lui se lo era procurato per tempo.
    Sul cialtrone, dovrei rivedere la biografia che gli dedicò Irving e che fu stampata da Mondadori, quando ancora si poteva pubblicare Irving senza pericolo di essere devastati da squadracce del Betar organizzate dalla Comunità ebraica romana.

  19. maurozani Says:

    Sai come la penso. Goering non era riscattabile, solo impiccabile, con qualche difficoltà per via della stazza! Ciò nonostante ci sarebbe sempre da fare un discorso rigoroso sui tribunali dei vincitori. Meglio Churchill che aveva in animo di farli fuori sui due piedi per non costituire un precedente. Meglio Longo che fece svolgere un processo. In via breve. Molto breve.

  20. Andrea Ventura Says:

    Sulla sinistra, complice dalla metà degli anni trenta – fra il consapevole e l’inconsapevole – delle potenze anglosassoni, anche tu sai come la penso io!
    Passiamo ad altro, confinante.
    Fiamma Nirenstein (Pdl, ex Lc ora in quota An, sposata con un alto ufficiale dell’IDF), fanatica ebrea sionista e Furio Colombo (ebreo liberal, ex Gruppo ’63 e fraterno amico di Eco, uomo Fiat, ex Psi, ex direttore dell’Unità canagliesco-padellara e travagliesca) si sono opposti (pare attivamente, per mandato della nota lobby) contro la nomina di D’Alema.

  21. Andrea Ventura Says:

    leggasi: alla nomina…

  22. Andrea Ventura Says:

    Dal blog di Paolo Guzzanti:

    “Gli Stati Uniti sono quelli che per due guerre mondiali, di cui la seconda scatenata proprio dall’Italia insieme a Hitler, sono venuti qui da noi a riempire i nostri cimiteri, a rifocillarci, a restituirci dal 1945 libertà e democrazia, poi ricostruzione e sicurezza di fronte alla minaccia sovietica. Tutto ciò che tutti credono di sapere sulle malefatte del cattivo americano sono in genere – come ho potuto appurare documenti alla mano – fabbricazioni del Kgb spacciate specialmente attraverso giornali italiani: così l’assassinio di Kennedy ordito dalla Cia (la versione kgb di Oliver Stone che ormai purtroppo è diventata storia corrompendo i cervelli dei giovani che non studiano ma credono di sapere già tutto) e poi di Moro ucciso dalla Cia, come organizzato e spiegato in dettaglio proprio in un preciso documento del dossier Mitrokhin.

    Gli americani, come mi dicono tutti i miei amici diplomatici, politici, gente comune amici e parenti americani (non dimenticate che io ho una famiglia americana e che mi considero per metà americano, con moglie e figli americani, ma anche amici, colleghi, gente della strada, vicini di casa) non ne possono più di veder crescere pericoli alla pace e alla stabilità e alla libertà democratica che poi tocca a loro un giorno venire a risolovere col loro sangue.

    Non è che gli italiani poi vanno a combattere in Montana o in Oregon per la libertà degli americani (ma un gruppo di pistoleros texani accompagnò Garibaldi nella sua impresa italiana)”.

    Se vuoi leggere il seguito e il prima… http://www.paologuzzanti.it/?paged=3

    In fondo, Guzzanti proviene dall’Avanti!, fu intimo di Nenni… scrive cose che potreste sottoscrivere, tu e Fausto il texano! Lo dico senza astio, consapevole della devastazione operata dalle “forze del bene”.

  23. maurozani Says:

    Non condivido nulla del farneticante Guzzanti. In particolare il cumulo di vere e proprie stronzate depistanti del cosiddetto dossier Mitrokin. Nel quale il suddetto si è fatto prendere volentieri per il culo da un improbabile esperto come tal Scaramella. Già il nome doveva insospettire. Comunque grazie agli USA per la guerra contro Hitler (e, traslatamente contro il suo amico Ford, quello della modello T). Ma da un bel pò di tempo gli americani versano il sangue degli altri il cui colore è rosso come il loro. Il sangue degli americani per me, vale quello di un nigeriano, di un canadese, di un messicano, di un asiatico , di un bielorusso, di un afghano , di un irakeno e (perchè no?) di un italiano. Sottoscrivere Guzzanti? Ma ci fai o ci sei? Ci fai , ci fai….

  24. mariangiola Says:

    No, non si sottoscrive per definizione..

    Del resto, svariate cose tra quelle che dice ormai sono ‘storia’.
    Restano certamente molte lacune, per esempio l’enigma Hyperion, come lo chiama Francesco Imposimato – e prima di lui il regista Renzo Martinelli.

    Vero è che il mondo sarà degli sconfitti -l'”altro”, mondo -, e la parte del vincitore è in qualche modo, dopo il NUovo Testamento, maledetta e sulfurea.

    Inessere commerci con la politica significa di default esporsi a questi rischi – rischi di vera contaminazione -, ma non per questo condividere la sulfureità. Sul filo di un rasoio, sta colui che attraversa/pratica la politica senza contaminarsi, e non parlando di ladri di polli, o di qualsiasi altra cosa.

    Su Rommel anch’io propendo per la pistola – anche se la testimonianza del figlio Erwin – poi sindaco di Stoccarda, colui che come Antigone diede sepoltura ai suicidati della Baader Meinhof, che nessuno voleva seppellire – rivedere Germania in Autunno -. si arresta al momento in cui, lasciandogli pochi minuti per prendere congedo dal ragazzino, una macchina nera si portò via suo padre il Maresciallo…

    Per AV: indulgi troppo all’antisemitismo; e l’antisemitismo non è politico – ovvero, al momento in cui lo diventi, la politica stessa è già diventata qualche altra cosa (religione, trance, suggestione…ecc.); si finisce per dar ragione al revisionista Ernst Nolte, che sovrappone, con segni diversi ma analogia di forma, “lotta di classe” a “lottadi razza”…

    Attenzione…

  25. mariangiola Says:

    E ora un quesito in contumacia:

    può Fausto essere un ‘capitano coraggioso’ di qualche cosa?,
    oppure al contrario fatti come la descritta vicenda con Cofferati (in cui a mio giudizio prima di ogni altra cosa Fausto ha scontato un certo snobistico solipsismo, e il completo distacco dagli umori della pancia della città), bè, per esempio la vicenda con Cofferati, non segnala forse da parte di FA un bisogno (ahimè, la parola è ‘gregario’) di riconsocersi in un capitano coraggioso diverso/esterno da sè?

    Del resto, io per prima sono una potenziale gregaria – ma preferisco restare dentro le “pance” sociali, piuttosto che sviscerarmi per l’amore di un qualche capitano che, come tutti i marinai, giocoforza prima o poi mi sarà infedele.

    La stessa domanda – muntando il necessario – può essere girata al padrone di questo blog…

    Qua, a dispetto e forse all’insaputa di Errani-Prodi-Bersani, stiamo diventando (o siamo già diventati) una terra delle occasioni perdute: se si deve guardare a un’esperienza pilota, di questi tempi si guarda a Torino e al Piemonte.

    Probabilmente, il tempo per essere/diventare capitani coraggiosi (che non significa avere cariche particolari) non è finito, forse su questo fronte le occasioni sono proprio la perdita di occasioni del ‘territorio politico’ sul quale poggiamo i piedi…

    Certo, il padrone del blog non ha mostrato granchè propensioni ‘gregarie’ – e questa dovrebbe essere (dico dovrebbe) una buona premessa…
    Forse, come lui dice, è stato solamente troppo pigro, mentre i virgulti della vite velenosa crescevano silenziosi (come sono rimasti), ahimè, annaffiati da lui stesso, ignaro della tossicità che in quel modo nutriva assieme a loro…

    C’è anche caso che non abbia sbagliato sulle donne – ma quante donne ci sono tra i virgulti di cui sopra?

    E tu sai bene che è lontano da me qualunque discorso di “genere” – che non sia un genere alimentare et similia – stamattina devo andare alla coop….

  26. Andrea Ventura Says:

    Grazie a Mauro e Mariangiola.
    Ognuno di noi si terrà affettuosamente come care anche le grandi distanze che separano sè stessi dagli amici.
    Insistere è sadismo e mancanza di stile.
    Non sono un sadico, non sono un masochista e ci tengo all’aplomb.
    Tengo molto anche all’amicizia.

  27. maurozani Says:

    No. Nessuna pistola per Rommel. Non avrebbe neppure avuto la forza d’impugnarla dopo il mitragliamento subito sulla via di Berlino, quando fu urgentemente richiamato dal vallo atlantico. Nessuna pistola anche perchè Hitler non se lo poteva permettere , data la popolarità della volpe del deserto. Doveva morire come come un eroe del nazismo ed essere celebrato come tale.
    Per MA. leggi(mi) bene. Mai pensato a FA come ad un capitano coraggioso. Condivido piuttosto le propensioni gregarie.Molto particolari tuttavia. Nel senso di consigliere del principe. E di razionalizzatore “scientifico” delle sue imprese o non imprese. Ciò non comporta da parte mia alcun tipo di giudizio. Altro imputai in un altro blog, e in un’altra stagione a FA. E precisamente il completo travisamento/rovesciamento della mia modesta figura ad uso e consumo del suo ruolo di consigliere. In altri termini non c’era alcun bisogno di sparare alzo zero su un dead man walking per rafforzare, accreditare e evidenziare in pubblico il suo ruolo. O meglio si poteva rinunciare a tal bisogno, in nome di una vecchia consuetudine ,se non amicizia. Fu ciò che chiamai,e ancora e sempre concepirò, come azione maramaldesca.Tutto qua. Ciò precisato, non credo sia il caso di proseguire oltre.Non interessa nessuno e ormai neppure più al neosessantenne padrone di questo blog. Quanto alla mia pigrizia. Sarebbe un lungo discorso. Lo riassumerò così: non sono stato mai davvero consapevole della mia forza. Quando l’avevo. E questo, peggio di un crimine, fu un errore.
    Per AV : capisco e condivido. Davvero.

  28. Andrea Ventura Says:

    Allora, buon compleanno e alcuni altri decenni di buone conversazioni!
    I consiglieri, quelli veri, stanno nell’ombra e nel silenzio.
    Quando escono, tendono, giustamente, a occultare il nocciolo e a benedire ecumenicamente.
    La carne è debole… ma questo lo hai già scritto tu, in un contesto che ti vide consigliere sul serio.
    Poi ci sono i “razionalizzatori”, ovvero i propagandisti, e capisco che quando un condottiero giunge in città ci sia fermento.
    Ma alla lunga è stucchevole per tutti.
    Il modello Eugenio Scalfari non lo può sostenere nessun altro che lui, ovvero Scalfari medesimo.
    Fare lo Scalfari de noantri non è bello!
    Poi occorreva una prosa più diretta, più autentica e più sintetica.
    Ma non si può occultare con una prosa diretta, autentica e sintetica!

  29. mariangiola Says:

    Sentire – leggere di dead men walking mi fa un certo male, perchè ho perso di recente una persona molto cara, che per qualchce anno, pur non parendo, è stata veramente tale – e vi assicuro che c’è molta differenza, tra vivo e morto.

    Io al contrario non capisco AV, per cui non posso nè condividere nè altro.
    Non che io voglia continuare all’infinito, ma mi sono oscure certe sue allusioni criptiche e un po’ sinistre.

    Volendo dolersi per quel che accade (mentre ahimè altre e diverse sono le cose di cui sono occupata a dolermi), posso solo notare che nè oggi, e neppure nei tempi recenti di Cofferati mi pare ci sia stato alcun ‘principe’ da consigliare, da queste parti – tutto qui.

    Nesun giudizio – e neppure nessun rimpianto, solo, cercare di capire come ci siamo arrivati – è qui il ‘sadismo’?
    bè, ma ci sono tante altre cose di cui parlare…

  30. Fausto Anderlini Says:

    Da capitano coraggioso a gregario e Scalfari de noantri. Un po’ di misura compagni ! Ho solo dato modeste consulenze ad esponenti del ceto politico. Peraltro quasi sempre modesti. E’ questo risolve la questione del ‘consigliere del Principe’. Capitano coraggioso e’ fuori tema. Sono mancate le circostanze eroiche per poterlo dimostrare (peraltro, volendo seguire, a rovescio, Kipling, mi sembra che qui ci sono individui nati si’ in potenza come giovani capitani, ma poi, raccolti in mare da varie ciurme, andati piuttosto evolvendosi come vecchietti viziati). Gregario per nulla. Il gregario espone una natura servile. E’ uno che ha bisogno di un padrone. Trovandolo da il meglio di se’ (e in certa misura diviene anche socialmente utile). Mi sono sempre considerato superiore a coloro che ho ‘servito’. Al massimo, per chi allora mi sembrava meritevole (come Zani) ‘complementare’. Mai meno, insomma, di un primus inter pares. Questo spiega perche’ non ho mai tratto quei vantaggi che spesso premiano zelanti portaborse e genieri del ‘tallonamento’, cioe’ la specie subdola dei ‘cacciatori di cariche’ (e prebende). [Per inciso, data la necessaria immanenza del principio di cooptazione, quasi tutta la classe politica, oggi ancor piu’ di ieri, e’ composta di individui siffatti]. Resta che per varie ragioni non sono riuscito ad acquisire i presupposti per un esercizio autonomo della leadership politica. Le ragioni sono molte, oggettive e soggettive. Inoltre la fortuna, come insegnano Machiavelli e Guicciardini, ha il suo peso. Percio’ se proprio mi si vuole etichettare malevolmente si parli di me, heideggerianamente, come di un ‘uomo d’azione’ mancato ex ante. Situazione certamente penosa, ma assai meno – a pensarci – di quelli che l’occasione l’hanno avuta e che invece, anziche’ leader (vincenti o perdenti, comunque degni di essere inscritti in questa cerchia), sono residuati come occupatori di posti [piu’ che gregari potremmo chiamarli, come usava l’Ebreo di Treviri, ‘faux frais de la politique’]. Riassumiamo: capitano in potenza, ma senza la prova; consulente ego-centrico; leader abortito per via intra-uterina. Intellettuale modesto. Sicuramente. Per la soddisfazione di Ventura, con una certa inclinazione a scalfareggiare a sproposito. Sarei per escludere il razionalizzatore (cioe’ un paraculo ideologico, come con tono garbato lo Zani vuole alludere). Piuttosto un ‘classificatore’. Infatti mi reputo sociologo con una certa prediposizione alle tassonomie: un dono naturale, cioe’ la capacita’ di trarre tipi da multiversi empirici per via puramente intuitiva, senza neanche bisogno di analisi multivariate. Roba che non c’entra con Scalfari e che scarseggia in tantissimi degli addetti alla professione (concettuali aut quantofrenici). Insomma una certa fatica nella produzione di analisi me la si vorra’ riconoscere. Qui ad Amarillo il tramonto e’ stupefacente. Una linea di fuoco che trapela fra le basse nuvole e l’orizzonte dei great plains. Amarillo e’ sublime. Squallida e desolata. Non c’e’ un’anima in giro, come se avessero tirato una bomba enne. Ma la 66, con i motel abbandonati e le pompe di benzina lasciate alle ortiche, e’ un tempio stupendo della pop art.

  31. Fausto Anderlini Says:

    Ps. Dead man walking, come nel film, e’ esagerato. Tutti marciamo in quella direzione e non e’ il caso di abbandonarsi al vittimismo… .

  32. mariangiola Says:

    Nesuna intenzione malevola da parte mia, caro Fausto, tantomeno accuse di servilismo, caso mai allusione al ruolo di ‘eminenza grigia’ (la quale ha anch’essa bisogno di un ‘principe’, però) – del resto, mi sono, nel mio piccolo, apparentata a te, a parte il distinguo della mia scarsa fiducia, distinguo che peraltro è possibile ora, ovvero nel corso della mia vecchiezza – e si è costruito alimentandosi di delusioni…

    E poi,sai bene come la penso da tempo…

    E’ stato per rispondere a “non mancano nuovi capitani coraggiosi”, poichè, nella mia colpevole ingenuità, mi rifiutavo di guardare oltre le murate del nostro piccolo vascello…

    E ancora mi rifiuto.

  33. Andrea Ventura Says:

    Arlo dove sei?
    Vota le prose e distingui!
    Te lo ordino!

  34. Andrea Ventura Says:

    Criptico e sinistro nelle allusioni?
    Qui siamo al mondo capovolto!
    Lessi tutte le interminabili articolesse di Fausto sul “Domani di Bologna” e avevo già in mente l’omicidio premeditato, poi smisi di acquistare quotidiani e ritornai in me.
    Ma quando tu , Mariangiola, e tu, Fausto, scrivete, a chi vi rivolgete?
    No, non ci siamo!

  35. mariangiola Says:

    Qualcuno di tutti,
    ha conservato un briciolo d’ironia?

  36. Andrea Ventura Says:

    Troppo comoda buttarla sull’ironia.
    No Arlo, no party.

  37. Andrea Ventura Says:

    Finalmente c’è trippa vera per gatti veri.
    Elettromagnetismo allo stadio amarillo!

  38. Andrea Ventura Says:

    L’interrogativo a cui si vuole sfuggire (si vuole sfuggire?) è chiarissimo, e rimuoverlo comporta il rischio di distruggere definitivamente la fiducia e anche ciò che rimane dell’amicizia: ci fu o non ci fu azione maramaldesca di FA ai danni di MZ?
    E, per quel che mi riguarda (?), la scrittura anderliniana sul DdB è Anderlini o un suo gemello?
    L’ironia, si, l’ironia… come appellarsi alla clemenza della corte nella neolingua di legno radical-chic !
    Meglio la clemenza della sentenza, ma a patto di rispondere, riconoscendo fatti e circostanze con “sì, sì” oppure “no, no”.
    Arlo, concordo, Mauro parla chiaro !

  39. mariangiola Says:

    Ah, AV!
    Non nominare ill nome d’Iddio invano…

    Niente ironia?,
    bè, per quello che mi rigarda, non ho riserve di aggressività da sprecare, anche perchè già impegnata in altre ben più concrete trincee – nè, se le avessi, ho l’intenzione o ragione di utilizzarle nei confronti di questi interlocutori…

    Vi leggerò (forse) con piacere, ma per il momento vi saluto; non credo di aver bisogno nè della clemenza della corte (quale corte?) nè di alcun’altra ‘attenunate’ simile passi per la penna veloce di AV.

    E là fuori tutto è già abbastanza inclemente, perchè apprezzi questo ‘gioco’ a base di vecchi rancori dei quali non ho neanche la necessaria contezza; sembra di essere ‘tra moglie e marito’, e com’è noto non è il posto più comodo del mondo…

    Arrivederci.

  40. mariangiola Says:

    PS: In ogni caso, qualunque pretesto si adduca per giustficarne l’assenza,il deficit d’ironia resta un sintomo di cui sarebbe bene preoccuparsi…

    E preoccuparsene sì, che è “scomodo”, specie se si tratta di un’ammissione pubblica.

    Ma noto che le difese sono alte e robuste: il che forse sta a significare che è troppo tardi…la cancrena ormai avanza, irreversibile e graveolente, così non resta altro che tagliare…

  41. Andrea Ventura Says:

    E’ bastato un po’ di vento per dissolvere la nebbiolina radical-chic.
    La vita, anche nelle scorciatoie politiche (socialismo europeo, i poveri, la critica della democrazia, Cofferati, Del Bono, Berlusconi e ambaradàn vari… il tutto in poco più di un anno!) e nei suoi improvvisi imbuti, gole, strettoie, è una questione di schiena diritta e onestà intellettuale.
    Ipse dixit.

  42. Andrea Ventura Says:

    L’ideologia dell’ironia come surrogato del chiarimento, del normale chiarimento! Non oso parlare della verità! Siamo messi bene! Non c’è male! Poi si fanno i convegni su Pasolini e la sua “passione della verità”!
    Franco Fortini e le sue parole penultime… come aveva ragione!

  43. maurozani Says:

    Per MA. Dead man walking l’avevo già usato un’altra volta in un altro blog. Scusa ma non sapevo … Per FA, nessun vittimismo da parte mia, solo un’obiettiva, giustamente fredda, classificazione politica. E poi è vero , andiamo tutti da quella parte…Quanto al resto, c’è tutto un giro intorno a sti capitani coraggiosi che non mi sembra giustificato dal mio testo. Comunque anch’io, quelli che allora mi sembravano meritevoli li consideravo assolutamente complementari. Come dovrebbe esser noto. Quanto , eventualmente (e cioè nel caso in cui si alluda al sottoscritto) ai “residuati occupatori di posti”, vale forse per Tex, non per me. Fu aquila della notte a chiarire che non voleva involarsi nel “cimitero di elefanti” costituito dal parlamento europeo. Per conto mio bastava che aderissi anche molto , molto, criticamente al PD e adesso sarei là. Anzi non ci sarei comunque perchè non mi è piaciuto. Resta agli atti la coerenza dell’ex sindaco. Compresa tutta l’invereconda tiritera sul giovane Edoardo.Ma ormai nessuno si scandalizza più di nulla. Ci si lascia prendere per il culo a gratis. E FA , son sicuro, può trovare(sol che lo voglia) un fumisterio di parole abilmente concatenate per ….razionalizzare(?) a posteriori. Magari dando a me del moralista incarognito e incaponito.Vabbè, Amarillo, cazzo mi ci vedo a cavallo!
    PS. Caro. AV, Andrea, Ventura, inutile che coglioni su critica della democrazia, socialismo europeo , i poveri etc.. In questo spazio virtuale io parlo di politica , seppur da pensionato. E lo faccio a schiena dritta. C’è ancora gente che mi legge. Poca, ma c’è. Scrivo e conciono anche per loro oltre che per mio diletto. Con onestà, e se non ti fa schifo anche con totale sincerità individuale.
    NB. Mi viene in mente che nel cimitero in questione Tex ha ritrovato anche Tiger Jack, l’amico di poche parole. Lo ieratico sordomuto insomma. Auguri…

  44. Andrea Ventura Says:

    Prendi sempre le cose dal verso sbagliato anche quando sono dritte e vanno dritte come una palla di fucile.
    Pazienza.
    Non farò nessuna citazione, sarebbe inutile e stucchevole, ma l’ultimo Flaubert, quello di Bouvard et Pécuchet, calzerebbe…
    Stammi bene.

  45. maurozani Says:

    Forse ,forse questa volta hai ragione..solo questa volta, e solo forse.

  46. Andrea Ventura Says:

    Come è buono lei.

  47. maurozani Says:

    Eh, sì.

  48. Andrea Ventura Says:

    Sai quando si arriva dopo la puzza?

  49. fausto anderlini Says:

    Qui, a Oklahoma city sono in fase di stanca. Citta’ di ordinario buona-mal-gusto americano, anche se da queste parti e’ nato Woody Guthrie. Il computer e’ discreto per cui, mentre la famiglia dorme, ne approfitto per digitacchiare qualcosa.
    Piu’ che un occupatore di posti Tex mi sembra uno di quei pensionati che si applicano a fare le esperienze rimaste in sospeso nella ‘vita precedente’ (cosi il Coffy denominava la sua biografia di capo sindacalista): il sindaco, il parlamentare europeo, il padre, il segretario regionale, il melomane ecc. ecc. In cio’ un vero operaio di matrice turatiana socialista e dopolavorista. Ha ragione Ventura. Pensavo che Tex potesse mettere scompiglio negli equilibri soffocanti fra le varie tribu, e per un certo periodo l’ha fatto egregiamente. E’ in quell’epoca che ho maramaldeggiato con Zani, come con chiunque (con Zani, in particolare, proprio per via del legame libidico e per avere a suo tempo confidato anche in lui come guastatore). Per ironia fu proprio mentre Zani veniva posto fuori dal coro che egli si mise a cantare nel coro. Sino alla confusione finale: mettersi a cantare gregoriano mentre si apriva una fase dodecafonica. La sua terza mozione, ma soprattutto il modo di condurre quei disgraziati alla pugna, e’ stato un capolavoro di imperizia politica. Puro dilettantismo. Il mio tragicomico errore con Tex e’ stato di pensare che sarebbe stato stoicamente sull’isoletta che aveva scelto come ‘nuovo inizio’ della sua vita. Cioe’ di pensare che oltre a un guastatore potesse essere un asceta e un martire, esponendosi a un’eroica sconfitta sulla piazza bolognese.
    Sugli occupatore di posti. Anche Mauro lo e’ stato (con tutti trattamente di quiescenza conseguenti). Gli riconosco tuttavia una natura ‘eccedente’. I posti li ha presi (per non esser da meno nella concorrenza fra colleghi, cioe’ per non passare per fesso) facendogli pero’ schifo (considerandosi al di sopra di essi). E’ la sua doppia, amabile identita’ sulla quale ho diverse volte indugiato.
    La tassonomia del caso per inquadrare/inquadrasri e’ abbastanza facile. Una tavola a doppia entrata: sulle due righe (1/0) la vocazione alla leadership; sulle due colonne la vocazione ai posti. Ne conseguono quattro prifili:
    a) vocazione forte alla leadership/indifferenza, disgusto per i posti: e’ il weberiano leader carismatico, a vocazione profetica, ma qui si ritrovano anche innumerevoli dilettanti-militanti, tutti quelli, in altre parole, che il caso e le vicende della vita li hanno tenuti alla larga dalle ricercate occasioni eroiche;
    b) con forte orientamento alla leadesrship e ai posti. Nessuna contraddizione. Tipo anche questo previsto da Weber: i grandi professionisti politici, i leader democratici alla Gladstone ecc. I realisti politici, in grado di mixare al meglio le due note razionalita’ e le due nature (quella asctica e quella mondana);
    c) i cacciatori di posti, cioe’ i burocrati alla ricerca di qualche posizione: di reddito, status ecc. ecc.
    d) niente leadership, niente posti. Cioe’ me stesso, in larghissima compagnia…..
    Saluti, giro il muso della Ford verso Dallas. Citta’ del male. Ovvero di un celebre assassinio e di un tale GeiAr che ha allettato tanti apprendisti capetti politici…..

  50. Arlo Says:

    mi permetto una osservazione sulla tassonomia. Come in quasi tutte le tassonomie/tipologie a quattro celle, uno dei quattro casi tende ad essere un po’ stiracchiato (un esempio su tutti le ‘constituent policies’ di Lowi). in questo caso direi il profilo D. Cioé funziona concettualmente ma non empiricamente. Si tratterebbe di cittadini che, come suggeriscono le due variabili indipendenti, non hanno nessuna propensione alla mobilitazione politica. Hanno un interesse generico alla politica ma ne intendono guidare le masse ne intendono sbattersi per occupare posti. Cioé quelli che leggono repubblica la domenica o che si iscrivono al PD perché sono entusiasti delle primarie e gli sta simpatico Prodi. Lei, non mi sembra rientrare in questa categoria. Forse, il problema si potrebbe superare riconcettualizzando la variabile ‘vocazione alla leadership’ con la variabile ‘ambizione di influenzare i processi politici (politics)’. Mi sembra che cosi possa funzionare meglio alla luce dei casi empirici.

  51. maurozani Says:

    Siamo sempre allo stesso punto. Una vita spesa per il trattamento di quiescenza. Comunque lo avevo anticipato, il sociologo ti ha dedicato una casella. Gira e rigira.Parole e tassonomie , sempre lì ti ritrovi. Allora chissenefrega. Se uno non capisce, proprio non ci arriva, è inutile. Prendo atto che uno come Anderlini non arriverà mai a capire che uno come me si è posto fuori del coro da lui stesso medesimo.Sapendo che proprio in quello stesso momento quelli come lui avrebbero trovato la forza e il coraggio per unirsi al coro dei detrattori ex post. Quelli come lui. Non lui. Io pensavo. Forse ha ragione ancora AV. Mi è capitato di arrivare dopo la puzza. Da qui tutta sta storia che si trascina ormai in due blog. Ma adesso s’è fatto tardi. Ciascuno giudichi dove stava la merda e chi l’ha pestata. E se si vuole parlare si parli d’altro.

  52. Andrea Ventura Says:

    Vorrei fare un complimento sia a Mauro che a Fausto.
    Nessun altro, in rete, senza moderatore (quantomeno, che io conosca) permette la libertà di parola che permetti qui, Mauro, e tu, Fausto, su http://quarantenopoli.blogspot.com/.
    Chi lo permette senza vagliare gli interventi pretende, giustamente, che si tratti di utenti iscritti.
    Vorrei farvi un complimento anche per lo sforzo di chiarire qualcosa di importante: importante più dal punto di vista umano che politico, per quello che mi riguarda.
    Mauro è stato un uomo politico di livello nazionale in un momento cruciale e la sua battaglia l’ha fatta.
    Fausto ha scritto tutto quello che desiderava scrivere, puntando su un uomo clamorosamente sbagliato… ma questi sono i casi della vita, come per Mauro e per tutti.
    Io avevo puntato sull’interesse degli uomini politici di Bologna per la più grande biblioteca di proprietà della municipalità cittadina, ed è stato peggio che frustrante.
    Il vero peccato è che nessuno di noi, verosimilmente, si occuperà più di qualcosa di locale pensando di cambiare in meglio qualcosa.
    Ormai sarebbe come sprecare tempo.
    Così si potrà parlare di tutto liberamente, da veri pensionati.
    Una generazione nuova è subentrata e i giochi sono più che fatti per chi è nato fra la fine dei quaranta e la fine dei cinquanta.
    Vorrei anche dire a Mauro che non ho mai dubitato della sua sincerità e onestà intellettuale: mi riferivo a certe paure di altri, la cui scrittura è rivelatrice di uno stato d’animo che non è il mio.
    Grazie di due citazioni consecutive.

  53. mariangiola Says:

    Mi ero ripromessa di non tornare qui – del resto, intendo stare alla larga dal “lungo duello” tuttora in corso.

    Per AV: non ho mai dato impostazioni censorie a Quarantenopoli, mi pare logico e naturale, non mi è neppure passato per la testa.

    Ma scrivo per replicare al post di Arlo, e mi permetto di contraddirlo per la casella d): il suo ‘profilo’ dell’abitante tale casella (“legge repubblical a domenica…ecc.”) rischia di essere molto lontano dal vero.

    Nella casella d) abita un popolo fatto di periferici sconosciuti, che alla “politica” hanno dato, quasi sempre dalla stessa esplicitamente richiesti, parti intere e non marginali della propria vita, delle proprie energie giovanili, della propria intelligenza – tutto ciò in cambio di nulla – e, per quanto riguarda l’intelligenza, spesso malripagati e allontanati, perchè l’intelligenza sembra essere, anche in quello che alla fine è diventato il “partito del merito”, (ahimè) attributo sospetto…

    Un popolo di individui che sono o sono stati “necessari” alla politica – necessari persino all’esistenza delle altre tre caselle…
    Poi, si può essere coscienti di svolgere una sorta di ‘volontariato civile’ – si può pensare cristianamente di svolgere una missione indispensabile (in termini aggregati) e tuttavia destinata a restare invisibile e sconosciuta. Si possono pensare tante cose.

    Ma l’energia della giovinezza resta sul calesse accanto a “colui che non ritorna”.

  54. maurozani Says:

    Il “duello” è finito.

  55. maurozani Says:

    Dimenticavo.1) Tutti possono entrare qui. Spammisti a parte. Ma non non è obbligatorio.2) L’unica censura mi riservo il diritto di esercitarla su me stesso. Come già una volta ho fatto.

  56. Arlo Says:

    in realtà mi é chiaro. giocavo. mi rimane tuttavia il dubbio. nessuna delle due variabili contempla la possibilità della passione (perche sono variabili puramente definite sulla base dell’interesse). Comunque a parte queste cavolate concettuali, certo capisco perfettamente il tipo di uomo politico di cui parli. E lo vedo proprio con chiarezza che c’é tutto questo mondo che é stato trattato proprio con poco rispetto. Per quanto mi riguarda appena ho dato un nome a questa cosa non sono riuscito più a volerci mettere neanche un briciolo di sforzo. Al di là della mia capacità di sopportazione. Non solo la meschinità, legittima e ragionevole, ma la meschinità che offusca fino a far perdere di vista cio che il buon senso ci indica chiaramente come giusto e buono. Va bene mediocre, ma mediocre e stronzo allora vai proprio a cagare. Ma io sono un po’ più giovane e per noi (questa generazione) é sempre stato cosi. Non ho, per quanto riguarda la classe dirigente nel suo complesso, conoscenza di un altro possibile (la prima repubblica forse?).
    Dico la verità, da quel pochino che mi é stato dato di capire di Zani non ho avuto questa impressione. Quella smandruppata terza mozione non l’ho vissuta come una strategia strumentale ma come mossa da passione vera. Una sorta di di catarsi, di errore voluto per liberarsi di tutte le volte che per non fare errori si sono seguite strade difficili da mandar giù. Personalmente mi sono molto divertito e, soprattutto, ho avuto la prova che il non puramente strumentale, nonostante tutte le buone e razionali motivazioni per pensare il contrario, é possibile. Non male, devo dire. Una gran fortuna di cui, per quel che vale, devo esser grato a Zani e alla sua decisione di mettere su quella roba con i disgraziati alla pugna. Me la tengo in saccoccia ben stretta. Mi chiedo, tra l’altro, se non sia anche per questo che nonostante tutto il male che posso pensare dei nostri amici politicanti, non provo poi tutto questo rancore.
    Detto questo io conosco poco e da poco.

  57. mariangiola Says:

    Purtroppo, da un lato la “passione” tende sempre di più a diventare un hobby costoso, qualcosa che sottrae energie e tempo, al limite, alla sopravvivenza – qualcosa che somiglia agli antichi ‘otia’ romani, un’arte ‘liberale’ nella sua prima accezione…

    D’altro lato, la “passione”, libidicamente parlando, deve pur avere un oggetto – un oggetto in grado di suscitarla e alimentarla – sia esso un capo carismatico, oppure una Grande Idea – un’Idea di Futuro…

    Il “desiderio senza oggetto” verbalizzato dal “discorso senza soggetto” dei semi-filosofi del ’77 temo non sia più tanto attuale…- o forse, meglio, in assenza di oggetto, non si tratta più di “desiderio”, di “passione”, ma si è già nel regno (dell’economico) dell’ “interesse” – la libido è narcisistica, l’investimento è rivolto a sè stessi…

  58. Arlo Says:

    Dal dizionario di italiano di Arlo:
    passione: quella roba che ti piace e che fai anche se non ne ricavi un guadagno, cioé che ti piace cosi tanto che quando l’hai fatta ti fumi una bella sigaretta a polmoni aperti e sei soddisfatto

  59. Arlo Says:

    ah, cosa poi sia l’interesse non saprei veramente dire

  60. Fausto Says:

    Arlo ha ragione sul punto cieco in cui mi sono erroneamente collocato a causa di una certa attrazione fatale per gorghi abissi ecc. Ma se si introduce un’altra cross con la passione e l’interesse (altruismo/venalita’ et similia…) otteniamo una profilatura del militante esattamente contestuale a quella della classe dirigente. Al leader carismatico corrisponde il militante totalmente disinteressato e votato al sacrificio (cioe’ il discepolo e l’apostolo); al burocrate l’arrampicatore sociale e il dissimulatore; al leader democraticamente temperato l’aderente altrettanto ben regolato fra passione e interesse. Che si sia divertito e molto appassionato a una battaglia data persa in partenza non fa di lui nulla di specialmente qualitativo se non un’amante dello sport e dell’estetica. Come diceva un tale: “meglio esser battuiti che lasciati vincere”. In ogni caso il discorso sui ‘capi’ che ci riguarda va relativizzato al Pci. Come in ogni chiesa il Pci ammetteva un solo carisma: quello d’ufficio, cioe’ dispensato alla persona dal partito. Il Pci tiollerava il carisma personale solo entro una certa misura e come una delle sua articolazioni funzionali. Il carisma personale era quello di cui godevano (sempre nella misura concessa) i leader posti alle estreme del centro, come Ingrao (quasi un eretico) e Amendola. Solo chi si collocava al centro sino a interpentrarsi a pieno con il carisma d’ufficio era abilitato alla leadership generale. Per tornare a noi, sempre ciurlando nello shemino dualistico e veterosociologico, sarebbe interessante non solo vedere le collocazioni, ma, soprattutto, le ri-dislocazioni. La storia e’ nota e prevede il passaggio da una giovinezza incendiaria a una senilita’ da pompieri. Nella transizione dal Pci al Pd passando per pds e ds, la regola e’ stata vistosamente infranta. Si sono visti burocrati tornare militanti, quasi a espiare le colpe passate. Capi moderatio diventare idealisti radicali. Centristi ossequiosi dicventare disobbedienti. Direi che questi paradossali scartamenti sono stati la fenomenologia umana piu’ caratteristica della fase trascorsa.

  61. mariangiola Says:

    Bè, l’interesse sono i dobloni, i quattrini, l’argent, i rubli…

    Dall’interesse che ti applicano alla rata del mutuo – all’interesse che puoi provare (slurp!) per una posizione/carica molto ben retribuita (questo, restando nell’ambito della legalità; poi c’è tutto il ‘vasto mondo’ capeggiato al momento dal Nostro Presidente del C.).

    Passione, sono d’accordo su tutto, anche perchè sono una fumatrice.
    Ma quando mai accade che la “politica” sia in grado di attivare la soddisfazione post-orgasmica che hai descritto?

  62. mariangiola Says:

    ARLO: Il post precedente era ovviamente rivolto a te..

  63. mariangiola Says:

    FAUSTO: sul carisma non hai concluso – ma sarebbe assai interessante sapere che fine a fatto “poi”, dal momento appunto che è stata evocata la coppia (antinomia?) passioni/interessi…

  64. Arlo Says:

    dopo uno speech dove dici le robe di cui sei convinto e la gente ti ascolta e magari gli suona una campanellina anche a loro, ad esempio, e poi hanno voglia che gli spieghi meglio e sono interessati e poi torni a casa e ci pensi ancora e ti va di leggere di più per approfondire e bla bla….

  65. mariangiola Says:

    ARLO: Questo è vero; e ancora più vero (amplificato) se la gente che ti ascolta è tanta e ti applaude, mentre tu credevi di essere un nessuno.

    Ma questa politica è quella agita in prima persona – valutata tra l’altro da persone – io per prima – che hanno un debole per le soddisfazioni ‘immateriali’ (o una nobile vocazione, se vogliamo allargarci).

    La “politica” che dicevo io è quella dei talk show, dei quotidiani, della rete – del flusso mediatico che rimbalza il “vertice” sulla “base” (l’idea è la piramide, non il partito); un flusso che (a parte la propensione bloggistica dei vertici attuali – vedi su Facebook -, e l’illusione di partecipare che ammannisce ai gonzi) in realtà non ammette replica, e continua imperturbato.
    Deve tornare al FIOM, a occupare fisicamente (non virtualmente) i consigli comunali, perchè in questo flusso appaia qualcosa di nuovo… O l’Onda – o – perchè no? – il No B-day, sul quale credo il PD stia facendo un macroscopico errore di comunicazione, aggrappato ai propri distinguo interni che nessuno conosce (e di cui a nessuno importa), con quell’antico vezzo bizantino che nessuna importazione di giovani (si vede) riesce a cancellare.

    Ma il No B-day – sono stata affrettata, mi correggo – è in realtà un segnale virtuale che sa farsi reale – uno dei pochi (e non importa che il precursore sia stato Grillo o chiunque altro) che ci è riuscito.

    “Naturalmente” il PD – quello che pure va ai talk show, che usa Facebook, che sta nel broadcasting -, il PD si dissocia: è questa politica, quella che non dà passione!

  66. mariangiola Says:

    Questo è tutto vero, e lo è ancora di più se la gente è molta e ti applaude alla fine.

    Ma questa è politica agita in prima persona – a qualsiasi livello questo accada.

    La “politica” di cui parlavo è quella dei talk show, dei quotidiani, della rete, il flusso mediatico che si riversa ininterrotto dal ‘vertice’ alla ‘base’.
    Certo, ci sono specchietti per allodole, i blog e le pagine Facebook gestite da alcri ghostwriters, illusione di partecipazione per gonzi – in realtà il modello resta quello antico (televisivo), dove non esiste diritto di replica, e i blog ‘democraticamente’ si avvitano su se stessi.
    Deve essere la FIOM che occupa i Consigli comunali, a introdurre, con un’azione molto antica, il procedere sempre uguale del flusso.

    Dev’essere il No B-day, con un’azione molto ‘moderna’, a prendersi il diritto di replica scippato, e a occupare la scena – il No B-day, sul quale il PD a mio parere è incorso in un macroscopico errore di comunicazione, evocando distinguo interni che nessuno conosce (e di cui a nessuno importa), secondo l’antico vezzo bizantino che nessuna importazione di giovani sembra poter cancellare.

    Questa “politica”, non induce “passione”!

  67. mariangiola Says:

    Al webmaster: il post è stato inviato due volte per un errore della macchina: ti prego di cancellare il doppione,
    grazie!

  68. Arlo Says:

    oh, proprio no. in effetti il mio riferimento era molto più modesto. mi riferivo solo alla possibilità per gli individui, nonostante la cosa che ben descrivi sopra, di riuscire ad avere un rapporto sano con la questione: mi va di capirci qualcosa e di perdere del tempo a farmi un’idea di cosa potrebbe esser fatto per rendere tutta la facenda (il vivere sociale) un po’ migliore? certo questa poi é solo la condizione necessaria. poi bisogna in qualche modo confrontarsi con tutto il resto. qui in effetti é un bel casino: fanno vomitare e quindi bisogna sbattersi perché non facciano vomitare, solo che fanno cosi vomitare che metterci le mani in mezzo ti viene da vomitare. Io, in effetti, non sono la persona giusta per fare dichiarazioni eroiche perché sono poche le cose che mi possono convincere a non preferire una grigliatina di sardelle in spiaggia con sette/otto birre a qulche amico di limpide serate. Che sia che la nostra generazione é ormai costitutivamente fottuta dalla favola del trading on line alle bahamas?

  69. maurozani Says:

    Grigliata di pesce azzurro?Oh yes! Molto sano. Nessuna fottitura.

  70. maurozani Says:

    Ah. giusta l’osservazione di MA sul “modello antico.” In rapporto al potere i bloggers sono solo onanisti incalliti. Ovvio!

  71. mariangiola Says:

    ARLO, se anche la TUA generazione è fottuta, addirittura ‘costitutivamente’, siamo fritti – il che è l’alternativa spiaggesca alla grigliata, white bite sulla spiaggia deserta di un’isola greca – a me del resto basterebbe il mio Salento – che peraltro non avrebbe nulla da invidiare, se da un po’ a questa parte non fosse diventato così trendy.

    Ma se anche la tua generazione è fottuta, non ha alcun senso parlare di ricambio generazionale…

    Quanto ai BLOGGISTI/ONANISTI, non concordo;
    Piuttosto mi sembrano (mi sembriamo) una specie di TELEGRAFISTI dei tempi andati, rassegnati ad attendere per ore e giorni un ticchettio di risposta – più che onanisti, gente che non disprezza (o apprezza esclusivamente) il fatto che nelle relazioni (che pure esistono, perchè non si è soli) si mantenga una ‘giusta distanza’, che il vicino non diventi ‘troppo’ vicino.

    Ma ripeto anche qui: almeno, “ci si fa compagnia”…

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