Defoe

Si tratta di trovare , almeno 20 miliardi di euro prima di ferragosto. E non si trova di meglio che convocare la Commissione affari costituzionali in forma allargata per ascoltare il Tremonti che propone la modifica dell’art 81 e dell’art 41 della Costituzione.
Bisogna costituzionalizzare in tutta fretta il pareggio di bilancio fottendosi così ogni capacità di manovra per il futuro. In più bisogna gettare alle ortiche quell’utilità sociale dell’impresa che vollero sancire i padri costituenti.

Ascolto, per puro caso, in diretta l’intervento dell’onorevole Silvano Moffa. Se non sbaglio si tratta di quel tale reso noto alle cronache per la pugnalata alla schiena inferta, sul filo di lana, a Fini nel momento in cui s’apprestava a dar vita ad un nuovo partito.

Ascolto. Ed è un vero spasso.

Esordisce alla grande citando Smith e subito cattura la mia attenzione trattandosi dell’illustre economista e filosofo scozzese su cui si era appuntata la critica di  Karl Marx.
Conversione liberale di un post fascista , annoto mentalmente.

Ma subito debbo ricredermi dato che il Moffa prosegue facendo riferimento allo “stato d’eccezione”.
Ergo era solo un difetto di pronuncia : non Smith ma Schmitt .

Ah , beh nessuna conversione.
Il Moffa vuole solo finemente accennare alla necessità di una svolta autoritaria. Oppure no?
Chissà?

A ruota il nostro intellettuale se ne esce con Defoe.
E qui la faccenda si complica, ricatturando la mia attenzione.
Vuoi vedere che son stato troppo sbrigativo?
Magari ha letto Moll Flanders ed è pure a conoscenza che Defoe ha scritto quella sua prima opera letteraria nel carcere di Newgate dov’era temporaneamente ristretto dopo aver fatto bancarotta.
E magari , adesso cerca d’instaurare un qualche parallelismo tra quel lontano 1692 e la crisi attuale.

Macché.

Debbo di nuovo ricredermi .

Dall’ aulico  contesto si evince, seppur a fatica , che l’onorevole voleva solo dire default.
Default, non Defoe.
Che delusione.

Ma se non sei capace di pronunciare correttamente parole esotiche perché non ti limiti a dire fallimento?
Già ma default è più elegante e per l’uomo della strada meno chiaro e diretto.

Certo che siamo in buone mani.

A parte l’intellettuale in questione, tutta una mattinata spesa a discutere della Costituzione mentre incombe il fallimento . Pardon, volevo dire: default.

Intanto fuori dal parlamento Bossi , goglotta, mimando Berlusconi che la patrimoniale è una roba di sinistra.

Senonché già se ne parla.

Magari arriverà domani o dopodomani con il decreto che Tremonti ha già annunciato.

Solo che rischia d’ esser una patrimoniale che fa salvi i patrimoni e le rendite.

Un semplice prelievo una tantum basato esclusivamente sui redditi..dei soliti noti.

Anche nella veste non si tratterà di una tassa per l’Europa come quella che servì per prendere l’ultimo treno per l’Euro, ma tassa per l’Italia.
Bello, no?

E intanto s’anticipa una manovra su welfare e mercato del lavoro cui s’aggiunge la previdenza, volta a tosare sempre lo stesso gregge. Non c’è lavoro a sufficienza ,in Italia , per le donne e si decide di mandarle in pensione più tardi.

L’effetto del combinato disposto non potrà che esser ulteriormente recessivo. Deprimerà ulteriormente e radicalmente la domanda, non aggredirà il debito e avvicinerà il fallimento.
Pardon, default.

Però, se passa la modifica dell’art 81, falliremo con il bilancio in pareggio.
Son soddisfazioni.

3 Risposte to “Defoe”

  1. Gianni Says:

    Tanto di cappello, sottoscrivo.
    Questo non è un paese è la nave dei folli: la chiamerei “tassa per i 150 anni dell’Italietta”…………….
    Che dici? E’ un bel modo di festeggiare………….
    Al di là della facile ironia, vorrei rivolgere una preghiera all’opposizione “avete capito che a lasciar passare le manovre torniamo daccapo e nè dovete fare un’altra all’infinito?”
    Per favore adesso basta sconti, Napolitano o non Napolitano se hanno i numeri che l’approvino, altro che senso di responsabilità per cercare di rincorrere il Casini di turno……..opposizione e/o elezioni…………basta pastrocchi
    Invito caldamente chi può a far tacere Veltroni versione “grillo parlante” (a proposito di responsabilità e art. 81) e a scongiuirare interventi di D’Alema (speriamo sia in barca a veleggiare) & company
    Aggiungo che se la manovra è del cavolo forse la Camusso non ha tutti i torti a dire che “si può arrivare anche allo sciopero generale”, è troppo di sinistra??? Dobbiamo aspettare che la gente, i giovani mettano a ferro e fuoco il paese??? Ci vogliamo si diceva un tempo “fare interpreti del malcontento del paese….” ???

  2. PUTA. A QUEER INVADER Says:

    Un governo di dementi…

    Siccome in Italia c’è troppo lavoro, s’è deciso d’aumentare l’età a cui le donne andranno in pensione. Siccome c’è poco lavoro, s’è deciso di rendere determinato il contratto indeterminato e di derogare al contratto …

  3. beppe bianchi Says:

    Davvero interessante la parabola dei responsabili, o disponibili che dir si voglia. Scilipoti, il gigante, si fa beccare mentre copia il Manifesto dei giovani fascisti e ne riporta interi brani nel manifesto dei vecchi trasformisti . Poi il Moffa dello stato d’eccezione, ovvero il ribaltamento dell’accusa (D’Avanzo – che Dio lo abbia in gloria – insieme a tutto il gruppo di repubblica nel 2008 accusò B. di voler governare fuori dal circuito democratico) che diventa necessità per uscire dalla crisi ed evitare il “Defoe”. Insoma la sparano sempre grossa, questi responsabili. Un fenomeno che andrebbe studiato a fondo.
    Sul pareggio di bilancio costituzionalizzato, insieme alla totale mancanza di ogni proposta che leghi il rigore allo sviluppo, concordo con Zani. Si avvelenano i pozzi per quelli che verranno dopo il trio delle meraviglie B., Tremonti e Bossi.
    Tuttavia, a voler prendere sul serio la faccenda del pareggio di bilancio, non sarebbe meglio – puttanata per puttanata – inserire una norma transitoria che costituzionalizzi l’avanzo primario, magari piccolo, della serie “non inferiore al 2%”, ma della durata non inferiore a vent’anni?

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