taccuino(3)

Lo stato dell’arte s’è ormai del tutto chiarito.
La spasmodica attesa delle decisioni di Monti non ha molta ragion d’essere dopo la netta indicazione , di Napolitano.
Il Presidente della Repubblica ha chiarito al di là d’ogni dubbio/aspettativa contraria che l’incarico sarà da lui conferito a chi vince le elezioni.

A chi altri sennò?

Era già peraltro chiaro che Monti in persona non guiderà alcuna lista con la certezza d’arrivare secondo, se non addirittura terzo, ed essere liquidato a furor di quel popolo che pure , nei sondaggi, mantiene alta la fiducia nei suoi confronti.

Per me è anche chiaro che tutte le chiacchiere su di eventuali staffette alla democristiana appartengono ad un tempo remoto che gli elettori, con buona pace di Casini, non intendono far rivivere in alcun modo.

Bersani dal canto suo continua a offrire collaborazione e propositi d’alleanza, dopo le elezioni, con quel terzo polo “moderato” che è già sponsorizzato da Monti con la sua semplice (si fa per dire) apparizione alla riunione del PPE.

Lo può fare forte dell’appoggio/ confluenza di Sel e dopo aver mandato a picco l’IdV di Di Pietro assumendone la rappresentanza entro il PD, mentre la “Rifondazione” arancione conta niente o molto poco, e Grillo subisce il contraccolpo delle divisioni interne al suo movimento.

A questo punto, per chi ,come me, ha sostenuto, ben prima della nascita del governo tecnico,la necessità di raggiungere una massa critica attorno ad un PD finalmente ed saldamente approdato alla sponda del socialismo europeo tale da poter eventualmente trattare con il centro da posizioni di forza, dopo e non prima delle elezioni, s’impone un chiarimento ulteriore.

Chiarimento particolarmente dedicato a quanti hanno seguito fin dall’inizio questo blog.

La linea di Bersani e del PD, in precedenza e per lungo tempo tutta rivolta all’alleanza elettorale con l’UDC di Casini, che non a caso portò a rifiutare la cosiddetta foto di Vasto e a consentire la nascita del governo tecnico senza chiedere e premere per elezioni immediate, appariva ed era in netto contrasto con la mia tesi della “massa critica”.

Bersani però, in vista delle primarie ha cambiato di spalla al fucile alleandosi con Vendola e rinviando al dopo elezioni l’intesa tra PD e centro moderato.

Tutto bene quindi?
No.
Affatto, perché nel frattempo qualcosa è accaduto.

La politica austeritaria imposta da Monti , non meno che da Napolitano ha tracciato una rotta che diventa assai arduo invertire.

In un anno s’è creato uno stato di fatto. Ci s’è legati mani e piedi al pareggio di bilancio in Costituzione e al patto fiscale.
Tra l’altro Bersani , passate le primarie, continua a ribadire che indietro non si torna.

A rigore ciò significa che si vincono le elezioni ma non si cambia rotta.

Semmai s’aggiunge qualcosa all’agenda Monti. Di fianco ad essa. Questo qualcosa si traduce in un tentativo di mitigarne gli aspetti sociali più aspri.
Ma , a mio avviso, i buoi sono ormai scappati.

L’esperienza del governo tecnico, costituisce un macigno difficile da rimuovere, anche al di là dei rapporti di forza che si potranno conseguire o meno al Senato.

A questo punto converrebbe prendere atto della ristrutturazione in corso nel sistema politico italiano favorita proprio dal governo tecnico.

Monti ha gettato il loden alle ortiche divenendo un riferimento per i conservatori europei.
Monti sta nel e col PPE.

Specie se Berlusconi non riuscirà a varare un’alleanza con la Lega, ma anche se ci riuscisse , ormai il polo conservatore che fa riferimento al partito popolare europeo è rappresentato da Monti.

Dunque la contesa elettorale, con l’uscita di scena di Berlusconi e il conseguente passaggio, di intere parti del Pdl ad un nuovo progetto politico, moderato e conservatore insieme, è destinata in futuro a far perno , da un lato sul PD e dall’altro, su di un blocco conservatore alternativo.
Precisamente quel centro-destra liberale ,liberista ,democratico , europeo la cui mancanza s’è tanto stigmatizzata nella lunga era del berlusconismo.

Non so se questa nuova situazione troverà un punto d’approdo prima delle elezioni di febbraio , ma è comunque questa la direzione di marcia.

Si può capire che nel PD non si voglia ancora dare per scontato nulla , sia di fronte a sondaggi che continuano a dare numeri bassi alle forze di centro , sia perché Berlusconi come avversario è il migliore dei mondi possibili.

Tuttavia il futuro è dietro l’angolo.

Conviene prenderne atto.

Altrimenti c’è il rischio di dover fare una campagna elettorale tutt’altro che nitida con l’alta probabilità di consegnare il paese ad un’ulteriore fase di confusa instabilità.

E di tornare presto alle urne.

Ma, a quel punto, non è affatto detto che le condizioni di vantaggio attuali si riprodurranno.

Ovvio però che per immettersi pienamente nella nuova tendenza in atto è necessaria una svolta alquanto radicale, sconfessando in gran parte il sostegno acritico che s’è assicurato al governo del conservatore Monti.

Ed è proprio qui  lo stallo del PD.

Poiché se Bersani volesse (e non sembra volerlo) prendere nettamente le distanze dal montismo, inserendosi nel nuovo bipolarismo italiano ,il PD rischierebbe di andare in pezzi.

Da tutto ciò ne derivo che la prossima campagna elettorale sarà tutt’altro che decisiva.

A meno che Bersani non abbia una carta celata nella manica e, subito dopo le elezioni, non proclami la “rivoluzione”: “amici e compagni era tutta una finta, adesso si cambia tutto, niente fiscal compact, riforma della riforma delle pensioni, etc…”

Ma questo è sogno.

Nel difficile contesto europeo basterebbe un cambio progressivo, ma sicuro di linea politica.

Che non s’avrà mai postulando un’alleanza o anche solo un’intesa con il proprio avversario.

58 Risposte to “taccuino(3)”

  1. Giovanni Says:

    Va bene Mauro.Ma facciamo l’ipotesi che dopo l’incarico Bersani non riesca a formare un governo e una maggioranza,che farà Napolitano?Scioglierà le camere o darà mandato a Monti.E come farà Bersani a dir di no,dopo aver predicato il montismo più qualcosa?
    Un no ancora più difficile con tutti i montiani eletti nelle liste del PD

  2. roberto Says:

    Caro Mauro, condivido spesso le tue analisi, anche se alle volte mi perdo nei tatticismi che pare debbano permeare la politica nostrana.
    C’è stato un tempo (all’inizio degli anni ’90) in cui mi capitava di andare da Bologna a Roma da in aereo, e spesso mi sono trovato nella poltrona vicina PF Casini e non ti dico gli argomenti del parlare coi suoi compagni di viaggio: pedine da spostare, uomini da sistemare, compensazioni ecc.
    A casa mia moglie si sorbiva i miei mugugni, e non voleva credere che uno così a modo e così devoto della Madonna di S. Luca…

    Questo tuo argomentare mi ha fatto tornare in mente quelle conversazioni carpite perchè fatte a voce non troppo bassa.

    Ho letto un articolo di Ingroia su Micromega a cui rimando (http://temi.repubblica.it/micromega-online/ingroia-caro-bersani-farete-piazza-pulita-delle-leggi-ad-personam/ ) e mi piacerebbe che Bersani (che quando era Ministromandato spesso è andato fuori tempo dall’ansia di consultazione -o più probabilmente dalle pressioni dell’apparatnik) prendesse tempestivamente una posizione in merito.
    Questo a mio avviso (dire cosa farà nei fatidici primi 100 giorni) potrebbe neutralizzare gli “arancioni” che invece io (colore e De Magistris a parte che visto da lontano mi pare non stia facendo ‘na mazza) apprezzo.

  3. mauro zani Says:

    Caro Roberto la politica , esattamente come la guerra, comprende anche la tattica.perciò non posso esimermi dal descrivere le “tattiche”.
    Che nulla c’entrano con le “pedine da spostare” etc….
    C’è tattica e tattica , naturalmente.Il tatticismo è solo una versione degenerata della tattica , alla Casini , appunto.Indifferente ai fini, ma solo interessato al potere, piccolo peraltro.
    E’ come nel rapporto mezzi e fini.
    Se vuoi arrivare a conquistare una posizione strategica devi predisporre l’opportuna e più conveniente tattica.
    Ergo un politico che sia un buon tattico è uno che ha sbagliato mestiere.Solo che per essere davvero un buon politico deve anche essere dotato di una visione. Strategica appunto.

  4. mauro zani Says:

    Caro Giovanni, posso sbagliare , ma la vedo dura un Napolitano conferire un mandato a Monti , dopo che quest’ultimo ha cercato di fare il furbo.
    La vedo molto, molto dura.
    il problema di Monti è che ha stracapito. Che vuol dire che non ha capito bene quel Napolitano che lo ha fatto senatore a vita sui due piedi.

  5. roberto Says:

    Caro Mauro, chiaro e condiviso.
    Volevo solo sottolineare come l’esasperazione della tattica, che spesso non mette nel giusto conto il fattore tempo col risultato di sbrodolare le decisioni, difficilmente porta a qualcosa di buono.
    Non solo in politica: ho visto fior di aziende deprimersi in mezzo a mille riunioni, diapositive power point e file excel.
    Quando sarebbero bastate visione chiara, decisioni razionali e contestualizzate, un po’ di responsabilità e ragionevole assunzione di rischio.
    E anch’io ho sempre pensato che si sarebbe dovuto andare alle elezioni senza Monti, ma chiaramente l’opposizione stava pettinando bambole.

    Lo squarcio che mi hai aperto sul senatore a vita è una formidabile agnizione.
    Gente che prestidigita con la normativa come Giuliano Amato, di cui ricordo l’aggiunta delle parole “e assimilate” alle fonti rinnovabili di energia, producendo il mostro CIP 6 che è costato decine di miliardi sulle bollette elettriche dei cittadini, a vantaggio di inceneritori e petrolieri (Saras).
    Gente comunque pericolosa, visto che siamo senza anticorpi.

  6. mauro zani Says:

    Vovevo scrivere “un politico che NON sia un buon tattico”.

  7. Giovanni Says:

    Mauro,dunque,se Napolitano tiene botta,Bersani sarà comunque ostaggio dei “centristi”, a meno che non chieda sostegno a Grillo
    .Ma in tal caso dovrà dire addio al montismo
    Percio non imbarcare molti montiani nelle liste del PD

  8. mauro zani Says:

    Giovanni. Bersani è comunque di fronte ad un bivio, anche se non è nel suo carattere concepire bivii.
    O governa sull’agenda Monti, oppure prende le distanze dall’operato di Monti il chè comporta anche una critica sul sostegno acritico del PD.
    Nel primo caso perde un’occasione (anche personale) che non si ripresenterà.
    Nel secondo caso assume un rischio alto. Lo deve calcolare e non è semplice.
    Nel primo caso non lo voto , nel secondo sì.
    Opterà, probabilmente, per rimanere ostaggio di Monti perchè così vuole il “realismo” . Nel quale realismo ci sta anche una valutazione esatta sulla scarsa forza della sponda socialdemocratica europea. Quando uno è costretto a farsi sponsorizzare da un signor nessuno come Hannes Svoboda , vuol dire che è vicino alla disperazione.
    A parte ciò, uno come Bersani penserà di poter attenuare la stretta montiana nel corso del tempo. Che non s’allenterà a meno di una debacle europea del PPE. Purtroppo è una pura illusione. Da errore nasce errore.
    Quanto alle liste “liberamente” scelte con primarie, son fatte col bilancino. Come sempre. E più di sempre essendo il PD un partito irrisolto confluenza di due gruppi dirigenti etc…
    Nonostante il tentativo di Bersani il PD è ancora , a tutti gli effetti, un partito di separati in casa.
    Sembra che a presiedere la formazione delle liste vi sia Letta, amicio di Bersani ma uomo di Monti.Come Monti uno dei pochi italiani nella Trilateral.

  9. mauro zani Says:

    Quanto al sostegno da richiedere a Grillo. In poltica niente è escluso.Dipende però dall’evoluzione della posizione di Grillo sull’Europa. E anche qui niente è davvero escluso.

  10. mauro zani Says:

    Bersani del resto ha sempre fatto una distinzione tra Grillo e i grillini. Al punto che nella vicenda emiliana si vede chiaramento uno zampino……regionale.
    Ciò però potrebbe complicare le cose.

  11. Giovanni Says:

    Caro Mauro,comprendo che Bersani ,in qualche modo, é “carne della tua carne”,ma io il mio voto credo che sia al sicuro con Grillo.
    In Sicilia Grillo e il movimento hanno dimostrato di essere una cosa seria,soprattutto dopo il responso popolare collaborando con la nuova giunta
    E ‘ vero l’Esarca ha pupazzato un Pizzetto ed un Punto,anzitutto per garantirsi una folta rappresentanza emiliano romagnola in parlamento,senza curarsi dell’eventuale risorsa nazionale del movimento di Grillo.
    Ma vedrai che il responso delle urne sarà più generoso di quanto si prospetta nelle proiezioni taroccate
    In Emilia sarà quasi un testa a testa

  12. Giovanni Says:

    Dimenticavo.Ricandidati Bindi,Finocchiaro,Fioroni,Gentiloni,Letta Mairini+Marini ,Zampa e Lenzi , Grillo ripartirà a razzo

  13. claudiopagani Says:

    A Grillo ci penserà il Berlusca che in una settimana gli ha già fregato tra i 2 e i 4 punti e che si riprenderà tutti i suoi berluschini temporaneamente messi in stand-by presso il comico ruggente ; alla fine ,secondo me, a Grillo resterà meno del 10 % e che sono i voti provenienti da sinistra; io penso che agli elettori di sinistra non fregherà nulla di Bindi e tutti i derogati che sono ragionamenti da chi filosofeggia con la pancia piena( Marx direbbe sovrastruttura) ,mentre oggi ci sono moltissimi a pancia vuota e disperati sul futuro; quanto al PD tradito dal “moralmente discutibile ” Monti dovrebbe anzichè trattare su un manifesto dell’ipocrita professore pensare a puntellare il suo precario senato con una desistenza almeno in Sicilia con il duo Ingroia- Orlando ( i 2 a me non piacciono per niente sul piano personale) che ln quelle terre faranno sfracelli..; del resto caro Mauro nel 1996 non inventammo quasi dal nulla la lista Dini dandogli un incredibile 4,3% con roba quasi tutta nostra? E sempre nel 1996 non aiutammo Rauti a raccogliere le firme per presentars?i (allora Rauti era fiero oppositore di Fini e quindi Berlusconi); come si dice en guerre comme a la guerre ; temo tuttavia che un tale ragionamento sia troppo raffinato per il cosiddetto Esarca ( mente politica non so se mi spiego di Bersani) più avvezzo alle grasse cucine prodiane e ,al massimo , in grado di rottamare il suo ex -capo su consiglio di Romano che così pensava di spianarsi la strada al Quirinale …; se c’è una cosa che mi fa godere oggi dopo le mosse del neo-democristiano Monti è che sia Prodi sia Monti non andranno + al Quirinale perchè il PD vincerà solo alla Camera e al Senato sarà una lotteria e forse dovranno fare Presidente della Repubblica una donna ; comunque Bersani ,bene che vada farà un governo di pochi mesi, perchè non avrà il coraggio della strambata che gli propone Mauro e che dovrebbe partire da qualche desistenza con gli arancioni; penso che comunque Grillo rappresenterà un movimento flash di cui alle successive elezioni (tra 2 anni) non parlerà + nessuno….

  14. Giovanni Says:

    In effetti ultimamente ho messo un pò di pancia,ma con l’anno nuovo rimedierò nel giro di tre settimane.
    Ma tu dimmi,Claudio, quante pance hai nutrito nella tua vita.?
    Ci sentiremo dopo il 24 febbraio 2013,sarà un piacere

  15. mauro zani Says:

    Giovanni. Carne della mia carne è solo mia figlia.
    Punto.
    Cerco semplicemente di tener la testa fredda silenziando i numerosi motivi che mi portebbero a mandare Bersani a fare in culo.
    Parlo di politica.
    Nient’altro.
    Per quanto riguarda Grillo nelle elezioni vere prenderà tra il 12 e il 13%. In Emilia -Romagna un pochino di più.
    Dopodichè se il PD s’acconcia all’agenda Monti il mio voto non l’avrà.
    Conta niente ma non l’avrà.
    Punto.

  16. mauro zani Says:

    Caro Claudio le desistenze avevan senso concreto e tecnico quando c’erano i collegi.
    Se non le avessimo (avessi ) usate nel 1996 avremmo straperso.
    Adesso è un’altra epoca.
    Con gli arancioni non si tratta comunque di desistere ma semmai di fare politica nei loro confronti.
    Non mi par aria.
    Stessa politica andrebbe fatta verso i grillini.
    Non mi par aria.

    Il PD punta ancora una volta alla legittimazione.
    Come vent’anni addietro.
    E per questo vincerà le elezioni al solo scopo di “perdersi”.

    Prevedo che Monti non cappeggerà direttamente alcuna lista (nel senso di candidarsi effettivamente) , solo se lo facesse si potrebbe nutrire qualche speranza in una robusta reazione del PD.
    Quantunque Bersani abbia già chiarito che “il nostro punto di riferimento è Berlino”.
    Dunque ha già perso (non le elezioni) ma la partita.
    In più offre a Berlusconi un assist insperato.
    Berlusconi comunque , pur d’aver un’alleanza nazionale con la Lega è ancora disponibile a fare il passo indietro.

  17. Giovanni Says:

    Caro Mauro,la mia era un ‘incipit retorico .So bene ,perché ti seguo da anni,cosa ti separa da Bersani.Ma poiché la tua dichiarazione di voto poteva suscitare equivoci,ho pensato di lanciarti una lenza
    Salvo due punti percentuali,concordo con la tua previsione per la lista Grillo.In Emilia invece sarai sorpreso dal cattivo risultato del Pd

  18. claudiopagani Says:

    Caro Giovanni nessuna pancia da servire perchè mai dirigente di nessun partito ma libero cittadino lavoratore ( imprenditore edp) e però appassionatissimo di politica e quindi suo attento osservatore.
    Confermo che secondo me il guitto di Genova è in caduta libera ( sotto il 10 tendenzialmente) anche perchè la ricreazione è finita e le campagne elettorali sono roba tremendamente serie in cui la gente pensa ,almeno al 90% , alla propria pancia già vuota oggi e ancora di + ,temo, domani e non ha tempo da perdere per pensare alle deroghe di Bindi o Fioroni.
    Constato purtroppo che le mie riflessioni provocatorie su Prodi e il il suo gerarca locale cosiddetto Esarca non trovano mai sponda in questo blog.
    Tuttavia se c’è’ una conseguenza delle mosse del neodemocristano prof. Monti è che non ci sarà nessuna Presidenza della Repubblica per Prodi e se proprio Bersani vorrà fare ,per poco, il presidente del consiglio dovrà almeno offrire su un piatto d’argento la presidenza della repubblica a Monti e non basterà( si sa i democristiani sono ghiottissimi di questa roba).
    Poiche però ,secondo me la politica di Bersani negli ultimi 6 mesi è passata dall’entante cordiale con Casini( di marca dalemiana) all’autosufficienza consunstanziata di primarie/ rottamazioni( ( una sola per la verità) elaborata nelle cucine di casa Prodi e portata a Pierluigi dal fido (di Prodi) esarca e che prevedeva come happy end l’ascesa al massimo soglio laico di Romano ,tutto oggi cade e vedrete ,a breve, la vendetta del rude Prof bolognese sul povero Bersani( Errani vedrete si salverà come al solito ,magari tornando a farsi proteggere dal suo (oggi) ex capo); tuttavia con Prodi non al colle finisce ,finalmente la inutile 2° e ,dopo, chi avrà più filo ,magari anche una vera sinistra, tesserà + tela..

  19. Giovanni Says:

    Claudio,se ti avanza un’oretta prova a leggere il blog a ritroso e scoprirai che del Parroco ne ho raccontato di ogni.
    Ormai l’uomo si e’ritirato da tempo nel suo feudo di Bologna e trascorre il suo tempo a tramar vendette ed a sistemare i famigli.Non e’rimasto un granché’ sti fregnoni del PD si sono fatti prender tutto

  20. Giovanni Says:

    Dimenticavo?Per caso il centro sinistra governante ha mai riempito la pancia della povera gente?
    Perché Cipputi,il Cassointegrato il Disoccupato,l’Imprenditore dovrebbe votare Bersani?Per continuare a nutrire le “cricche”del sistema.?
    La cosa peggiore che ti puoi auspicare e un governo PD-Centroliberal,credimi
    Se il Pd fosse costretto a chiedere sostegno a Grillo dovrebbe poi affrontare due o tre questioni che interessano proprio le mangiatoie degli ex boiardi

  21. roberto Says:

    Leggo sul Corriere di Bologna e condivido con voi.
    “Ieri ha ufficializzato la sua candidatura l’ex segretario del Pd, Andrea De Maria che ha citato la sinistra di Berlinguer e ha detto che «è necessario un rinnovamento della nostra rappresentanza». Salvo clamorosi intoppi il suo è uno dei nomi favoriti della corsa, perché ha un considerevole bacino di voti sicuri nel partito.”

    Senza senso. Giuro che se De Maria è piazzato in posizione sicura il PD non lo voto!

    Pare che corra anche Benedetti Zacchiroli, che mi è simpatico, ha tante idee e per questo si trova in consiglio comunale col sale sulla coda, ma che mi pare non abbia mai lavorato: se non sbaglio, era una specie di ministro degli esteri di Cofferati.
    Capisco il suo disagio attuale, ma faccio fatica a pensare che la soluzione possa essere un posticino in Parlamento.

    Ho letto anche che Merola ha vietato i botti per le feste, dopo aver vietato di andare in bicicletta con la neve

  22. Andrea Says:

    Che tristezza questo accanimento sul cadavere della politica!
    Non c’è più filo, né tela, né senso… ma che devono fare perché vi convinciate?

  23. Giovanni Says:

    Siamo irresistibilmente attratti dal vuoto E’una questione fisica prima ancora che esistenziale.E tu,Andrea ,sei con noi

  24. Andrea Says:

    E’ un vuoto apparente, Giovanni: il potere non tollera il vuoto.
    I giochi sono fatti, nella sostanza… di visibile ci sono solo le maschere dei politici; essi ben che danzano nel vuoto! Peraltro, i ruoli per il palcoscenico sono già stati assegnati, ma sotto, il vero mulino continua a macinare e ce la farà, come sempre, con grande spargimento di fumo, per mari (D’Alema?) e per Monti… e con draghi onnipotenti e manipolatori.

  25. Andrea Says:

    Francamente, ciò che mi lega a questo blog è la condivisione del disturbo bipolare… nulla di politico.

  26. Andrea Says:

    Ecco, Giovanni, la vicenda nuova di Monti è questa: un cattolico massone che ha lavorato al vertice della finanza internazionale e che è membro degli organismi mondialisti che hanno segnato l’evoluzione della massoneria franco-anglo-americana nel secondo dopoguerra, è benvoluto molto in Vaticano, dove – per ricordare quello che disse Paolo VI – è parecchio tempo che è entrato il fumo di Satana: quindi, la Chiesa, che, per me, è quella che vive di strepitose profondità non conciliari, è la grande sconfitta della modernità, malgrado l’Opus Dei, ed è, da sempre, sotto ricatto storico da parte del noto mondo e della sua ideologia; il quale ricatto storico si è poi evoluto in ricatto economico, non più politico, in quanto irrilevante. Irrilevante, infatti, la Chiesa lo è come Chiesa costantiniana, ma non nel campo sociale, che vede in azione i resti dell’associazionismo cattolico, da Confcooperative alle Acli alla Cisl, compattamente pro-Monti, con il discorso quaresimale espiativo come cornice ideologica. “Un centro un po’ più robusto del solito è una cosa tutto sommato minore, un progetto di consenso e di coalizione sociale guidato da un portavoce della borghesia industriale e finanziaria ostile alla concertazione, e sostenuto da Sergio Marchionne, è un’altra cosa, forse anche più interessante”. Questa è la chiusa, molto acuta, dell’Elefantino (Giuliano Ferrara) sul “Foglio” di oggi. Quindi, il progetto, che riuscirà, di utilizzare la Chiesa come si utilizzano i fantasmi di Montecitorio, ovvero a puro scopo ornamentale, ma che porterà in dote l’immagine passata, come ad un gran ballo in una dimora nobiliare, con la contropartita delle esenzioni fiscali indispensabili alla sua missione ultrastorica (per la Chiesa), e del lauto stipendio (per i fantasmi di Montecitorio) è un progetto “forse anche più interessante” di un Pd in svendita e dilaniato fino alla fine dei suoi tristi giorni. Direi che ha tutte le caratteristiche, in questo vuoto umano e culturale di tutte le sinistre, per essere acquistato “faute de mieux”.

  27. Giovanni Says:

    Ovvero,…….. un disturbo altrimenti non specificato .Ti sfido a trovare un soggetto che non sia colpito da questo o altra sindrome bipolare.
    Quando la paranoia del potere ammazza una idea,giorno per giorno e per anni…… per lunghissimo tempo, finisci per incontrarti su un blog a parlare dei cadavere,cioè dell’idea soppressa ,non più rappresentabile e ,quindi,riconoscibile
    So cazzi da condividere Andrea.E’ meglio così.

  28. claudiopagani Says:

    Benissimo , ma se Monti è il referente italiano chi è il capo mondiale del grande complotto demo-pluto-massonico-giudaico?!
    Non vi sembra un pò troppo semplice e semplicistico amici e compagni?
    Certe analisi mi fanno pensare alla “profondità” e “brillantezza” di alcune risoluzioni della direzione strategica delle BR ( peraltro ispirate ,sembra, dall’esimio Prof. Toni Negri) o , per tornare ai giorni nostri, alla brutalità delle tesi della nota coppia di intellettuali Grillo/Casaleggio( ispirate purtroppo solo dal loro smisurato narcisismo)
    Certo se agli albori dell ‘800 con il capitalismo britannico tronfante un intellettuale tedesco di Treviri fosse stato convinto che poichè il suddetto capitalismo era trionfante( molto più direi , mutatis mutandis,della globalizzazione odierna ) e lo avesse tout-court definito un complotto contro le classi popolari non si sarebbe sottoposto alla fatica intellettuale che lo porto’ ad elaborare lo stupendo edificio intellettuale che sappiamo su cui poi fondò il socialismo scientifico e da cui nacquero i partiti socialisti che in meno di un secolo ,ad esempio , portarono da 16 ad 8 le ore lavorative e poi via,via…Certo oggi siamo ad un tornante molto difficile della storia per le classi subalterne ma bisognerebbe ,anzichè demonizzare la pervasività dell’altrui potere, sforzarsi di elaborare un nuovo pensiero politico capace di essere egemone presso le suddette classi sbalterne . Nel frattempo ,e il frattempo non pare breve, tentare di limitare i danni con qualche invitabile compromesso perfino (udite,udite) con il PD .

  29. AndreaAndrea Says:

    Senti, Claudio, non ho parlato di complotto demo-pluto-massonico e giudaico: voi di sinistra vi fottete la possibilità di capire e sembra che siate contentissimi di abdicare anche a questa – che potrebbe essere, quantomeno, da conservare in potenza, come possibilità… come dicevano i nostri vecchi: “impara l’arte e mettila da parte” – in quanto ritenete che un’ avventura enorme come il pensiero della Restaurazione sia una fesseria di alcune generazioni, contente di rimanere negli annali come radicalmente stupide. Punto, a capo.
    Se poi vuoi dare il tuo contributo di bêtise, che sembra fare così “sinistra”, credo che l’animatore del blog tolleri di tutto di più. Se poi, ancora, citi Marx con la supponenza di chi l’ha letto poco e superficialmente o per sentito dire, e con la prosopopea dei semi-colti ricattatori che infestano ogni luogo fino a farlo morire per mancanza d’ossigeno e nutrimento, come autentici infestanti… rimando sempre all’animatore del blog. In quanto alle classi subalterne, ebbene non esistono, in rapporto a quello che hai citato confusamente e da arruffone, ma solo in quanto soggette ad un potere: quello odierno, oggi, evidentemente, così diverso anche dal potere così vicino e così lontano, e così ben descritto dai francofortesi. Il fatto che tu sia piddino o possibilista verso il Pd mi conforta molto, in quanto è giusto che ogni vino stia nella sua botte. In quanto all’egemonia, risponderò che mi hai proprio rotto i coglioni con i tuoi poveri mezzucci viscido-progressisti del cazzo. E’ sufficiente?

  30. Giovanni Says:

    Dopo,la grande lezione di Marx,ci sono state anche quelle di Niezsche e Jung.
    Le strutture economiche e le dinamiche dei rapporti tra le classi sociali non riescono a dare da sole una appagante spiegazione del fenomeno e delle logiche del potere capitalistico.C’è l’uomo e la psiche collettiva che interagiscono con le strutture,secondo dinamiche e circostanze complesse.Ed i complotti e le “cricche”sono da sempre espressioni dinamiche del potere
    I Gracchi e Cesare furono vittime di una consorteria senatoria.O No?
    Kennedy fu vittima di un complotto.O no?
    Vi è un complotto dei paesi capitalisti occidentali per annientare la siria utilizzando fondamentalisti di al qaeda.Lo stragismo in italia é la somma di singoli ed episodici accadimenti o é un complotto strisciante,governata da una unica logica di potere o addrittura da un determinato potere.
    Non tutto é riducibile ad un complotto,ma molto si realizza con i complotti,soprattutto quando ci si muove in ambiti democratici,dove vige la parvenza del potere democratico e dove agiscono ,poteri forti,cricche e complottisti.
    Tutto é estremamente complesso e l’analisi non puo essere portata a fondo con lo schema di Toni Negri

  31. Giovanni Says:

    Andrea,prima che intervenga il Proprietario,ti dico:calma e ragioniamo,con scazzi ma senza rotture e apprezzamenti troppo personalizzati

  32. claudiopagani Says:

    Non mi preoccupo nè (tantomeno ) mi offendo per le fatwe oscurantiste di un pensiero irrazionale nè per l’invettiva rabbiosa un tanto al chilo che va tanto di moda oggi e che ha trovato in Italia un insuperato maestro nel Cavaliere Benito Mussolini.
    Io resto testardamente affezionato al pensiero razionale e positivo ( senza il quale si rischia di regredire facilmente al pensiero irrazionale dei ns progenitori che si dondolavano sugli alberi) e di questo pensiero , a mio modestissimo avviso, sono pietre miliari
    La rivoluzione francese;
    MARX ( in senso proprio e non nella vulgata leninista),
    FREUD ( fosse stato solo per Jung la psicoanalisi sarebbe oggi un ramo delle scienze religiose). Su queste basi sono ( ora e per sempre ) di SINISTRA nel senso merviglioso di Vittorio Foa
    non solo io ma anche gli altri
    non solo qui ma anche nel resto del mondo
    non solo oggi ma anche domani

    • Andrea Says:

      Fanno meravigliosi corsi serali alla Primo Levi… costano anche poco e sono condotti da meravigliosi insegnanti “de sinistra”: prova a telefonare! (Ma perché sono qui?)

  33. Giovanni Says:

    Claudio,sei perdonato :e’ evidente che ignori quello di cui parli

  34. claudiopagani Says:

    Caro Giovanni mi sembri ferribotte ( quello che nei soliti ignoti di Monicelli diceva frasi profonde del tipo ” chi beve birra campa 100 anni”)..oppure ,se preferisci , il Peppino de Filippo che farfugliava continuamente mentre Totò gli dettava la famosa lettera e a cui Totò,spazientito , rispondeva : ” Ma che stai dicendo Peppino…)
    Quando al perdono se ne proprio ne sentissi il bisogno ,e non è così, tra te Giovanni e un prete andrei dal prete….

  35. claudiopagani Says:

    Quanto ad Andrea penso che il suo solipsismo ( solo mentale mi auguro per lui) sia da annoverare con quello dei bambini viziati e dispettosi e quindi da sopportare con imfinita pazienza….

  36. Giovanni Says:

    Claudio,capisco,sei uno da cabaret,ma non sei in grado di inventare una battuta.

  37. claudiopagani Says:

    Ma io non ho nessuna voglia di inventare battute ;sei tu caro Giovanni che pretendi di essere definitivo e di avere l’ultima voce in capitolo e se non ci riesci ti atteggi a superman; forse basterebbe un pò + di modestia visto che questo è un blog dove non si danno pagelle ( tranne pochi casi ) e si cerca solo di capire se e come la sinistra può rinascere ( ciascun con le modeste risorse intellettuali di cui dispone ed ,escluso Mauro, non vedo nessun gigante tra noi…)

  38. Giovanni Says:

    Sei pure un leccaculo.Questo e’davvero troppo

    • Andrea Says:

      Giovanni, proprio tu mi invitavi ad andar giù di sciabola e criticavi il mio fioretto… mal me ne incolse ad usare la sciabola! Mi hai subito invitato a riprendere in mano il fioretto… ecco il risultato! Facciamo così: tu riprenditi la sciabola e io mi riprenderò il fioretto.

  39. claudiopagani Says:

    Bravi 7+ fate impallidire il gatto e la volpe ( magari solo i fratelli De Rege) ; ho capito che state solo recitando; contenti voi ( per così poco).. vi lascio ai vs ,in fondo innocenti, siparietti ..Amen

  40. Giovanni Says:

    Scambiare il ferro confonde il nemico,che spesso finisce in un culatel de sac

  41. Andrea Says:

    Esilarante lo Scalfari di oggi. Tenta di vendere Vendola a Monti come Missiroli cercò di vendere Nenni a Paolo VI (“Si, è vero, bestemmia come un carrettiere… è romagnolo, ma è una buona persona”). In fondo, Scalfari ha sempre fatto il Mario Missiroli della sinistra. Buffissimo quando vuole rassicurare Monti del realismo di Vendola, che si occuperebbe, in un futuro governo Bersani (con l’agenda Monti in mano), soprattutto di cultura… ovvero scuola, università, ricerca: insomma, Scalfari, così anti-democristiano, indica a Monti, tuttavia, la sapienza che fu della Dc… lasciate ai comunisti il mondo della cultura! (Così nacque la famosa egemonia “gramsciana”!… grazie al realismo della Dc). Mi viene in mente lo strepitoso “Uccellacci e uccellini”, quando Ninetto e Totò incontrano delle puttane lungo le strade della periferia di Roma, e la voce fuori campo di Pasolini esclama: “quante cose si potrebbero dire parlando di puttane!”

  42. Andrea Says:

    L’Agenda Monti è diventata una particola eucaristica, con il suo Credo. La “Leggenda del Grande Inquisitore” recitata da Ivan Karamazov è sempre più attuale; Scalfari a Siviglia… perfetto!… semplicemente perfetto! L’illuminismo sfocia in De Sade… si sapeva anche questo. Il “dramma” della sinistra (lo metto tra virgolette in quanto la sinistra non è mai stata né drammatica, né tragica: ha voluto dipingersi tale solamente sotto i colpi di chi l’ha avversata) è che non è espressione di popolo, ma solo figlia dell’Illuminismo… che faccia pure la comunione con l’Agenda Monti!… meglio ancora: farà la protestante “cena eucaristica” (che, a scanso di equivoci, è solamente “ricordo” e non transustanziazione: non si sa mai che ricompaia il popolo…).

    • claudiopagani Says:

      D’accordo al 100% per quanto riguarda Scalfari caro Andrea.
      Tuttavia che “l’illuminismo sfoci in De Sade” mi sembra affermazione troppo tranchant anche se De Sade è uno dei tanti esiti possibili ma non il + importante, mi pare.
      A me ,che pure ho letto modestamente qualcosa, pare piuttosto che l’illuminismo sfoci tout-court nella modernità con tutti i suoi difetti ..Lo stesso concetto di popolo , che tu evochi nella chiusura del tuo ragionamento ,se ci si ferma a prima dell’illuminismo, porta al popolo in diretto rapporto (senza la mediazione dei corpi intermedi ) con il sovrano che può essere,anche illuminato quanto si vuole ma resta sempre un dominus con dei sudditi e qui ,mi pare ,siamo molto vicini a quello che oggi si definisce populismo.
      Tu evochi anche la riforma protestante e io dico , magari la Sinistra facesse un passo verso la “riforma protestante” perchè si libererebbe così finalmente della subalternità ai principi della controriforma cattolica contro cui si battono ancora oggi molti cattolici intellettualmente onesti; la sinistra ,qui in Italia, non deve essere ,a mio avviso , meno sinistra nel senso sociale ma molto + protestante nel senso dell’etica della responsabiltà ( e riprendere la strada dell’ultimo Berlinguer poi bruscamente interrotta…)
      Da ultiimo vorrei ricordare a noi tutti e anche a te Andrea, il giudizio di Don Giussani sull’illuminismo:
      “…è il cancro che ci sta distruggendo.”
      A buon intenditor…..

      • Andrea Says:

        Pur non essendo d’accordo, ti sono grato: sei una persona onesta… non nutrivo dubbi su questo.
        Neppure io ho stimato Don Giussani, criptico, ma conosco le sue fonti intellettuali, fra cui Peguy, che ho adorato, come tutta la cultura francese dell’Ottocento da cui deriva la sua formazione. Tatò e Rodano adoravano Péguy, tanto per dire…
        Sul populismo. Mi preme molto. E’ in corso la sua demonizzazione… perché? Perché il populismo individua due o tre punti su cui convogliare le forze e far esplodere lo scontro. Indipendenza nazionale, artificialità della moneta unica, dominio del capitale finanziario. Tu mi domanderai: quale populismo? Quello di Grillo, per esempio. Populismo è una parola progressista in tutto il continente americano: perché non in Europa? Perché ci sono stati i fascismi, che sono stati anche populisti, nel senso che si sono appellati al popolo contro il capitale finanziario.
        Essendo transitato anche nel mondo protestante e avendo studiato con un cattolico-democratico cristallino come Giuseppe Alberigo la Riforma protestante, posso dirti che, per quanto riguarda la mia personale esperienza, conclusa, nella comunità protestante metodista e valdese di Bologna, l’impressione è stata molto positiva, in quanto tutte le minoranze, fra cui questa in modo particolare, tendono ad essere molto attente all’aplomb e alla qualità culturale dell’offerta, senza paragoni più alta rispetto a quella proposta dal mondo cattolico medio, ma, il loro lato “meno” è costituito dal loro forte conformismo “progressista”.
        Sto leggendo un grande storico italiano dimenticato: Guglielmo Ferrero. Fu un grande storico dell’antichità e della Rivoluzione francese. Positivista, antifascista, radical-repubblicano, filo-socialista, genero di Cesare Lombroso, scrisse parole di fuoco contro la presa della Bastiglia e i suoi esiti nefasti, contro Napoleone, e fu ammiratore dei due protagonisti del Congresso di Vienna: Talleyrand e Metternich. Questo per dirti che vi sono modi anche molto grandi per essere di sinistra evitando il conformismo.
        In tutti i casi, condannando, la sinistra italiana, il populismo, io non mi considero più di sinistra e non partecipo con afflizione al suo inabissarsi.

  43. Giovanni Says:

    Don Giussani?Chi é?

  44. Giovanni Says:

    Mauro,visto che Monti si é candidato a premier?E’ sicuro che Napolitano tiene botta?
    Se Bersani non si sgancia velocemente dall’agenda Monti,Palazzo Chigi lo vede con il binocolo

  45. mauro zani Says:

    Vado a scribacchiare qualcosa su Monti.
    Non entro nel merito del “truello” che s’è appena concluso. Apprezzo tuttavia il sol fatto che si sia svolto in questo modesto luogo.E che io, abbia potuto seguirlo.

    PS. Solo una cosa : chiaro che Talleyrand a Vienna ha fatto un piccolo capolavoro. Altrettanto chairo che la definizione attribuita a Napoleone era calzante: “merda in una calza di seta”.

  46. Andrea Says:

    “L’Italia ha sperimentato un rigore che, dettato dall’urgenza della crisi, è subito diventato il segno di una moralità che si ritiene debba essere recuperata in tutti i settori della vita pubblica e nella stessa proposta elettorale. Moralità che è il presupposto e la garanzia dei pesanti sacrifici richiesti ai cittadini.
    È su questo tema che si gioca molto del futuro politico del Paese, in vista del quale, come ha detto questa mattina (ierlaltro – ndr) anche il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana, serve mettere assieme ‘intelligenze, onestà e responsabilità”.
    Lo ha sottolineato oggi (ieri – ndr) il quotidiano ufficiale della Santa Sede, l’Osservatore romano, dando ampio spazio alle dimissioni del Governo Monti, alle Consultazioni odierne del Capo dello Stato e alla successive elezioni politiche italiane.

    (fonte: imolaoggi.it)

    23 dic – Di fronte alle sfide future ”mi sembra che la classica dimensione orizzontale sinistra-destra non sia piu’ il piu’ proficuo asse di riferimento”. Cosi’ il presidente del Consiglio, Mario Monti, durante la conferenza stampa di fine anno.
    ”Abbiamo visto che ci sono cespugli di volonta’ riformista al centro, a sinistra e a destra – ha aggiunto -, ma la geografia parlamentare rende loro difficile erogare uno sforzo congiunto verso un asse che passa attraverso le parole di volonta’ di cambiamento ed Europa.
    Piu’ che a destra e a sinistra, il cambiamento e’ l’Europa. Ecco perche’ la nostra agenda non e’ indirizzata al centro, non alla destra o alla sinistra, ma e’ erga omnes. Chiunque trovi un minimo interesse la consideri, penso che di fronte a queste sfide ci vogliano coalizioni ampie”.

    (fonte: imolaoggi.it)

    Devo ammettere che più di così non potrebbe dire! Apprezzo la sua onestà intellettuale e disprezzo la stupidità di tutti coloro che si ostinano, sul fronte opposto a Monti e al capitale finanziario, a giungere, sempre, orrendamente dopo… molto, molto dopo.
    Per quanto riguarda Bagnasco e L’Osservatore Romano, è già l’agenda Monti “più qualcosa” (© Bersani). Mi fido più di Bagnasco che di Bersani, questo e certo! Poi, per il discorso neo-centrista, rimando a sopra.

  47. Andrea Says:

    http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=11250

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