Lista civica.

Dopo il voto regionale in Emilia –Romagna mi son consolidato ancor più nella idea che non c’è altra strada, nelle prossime amministrative a Bologna, che quella di una lista civica.

Non una delle tante.

La denuncia e la protesta insieme alla sfiducia e alla rassegnazione sono già ampiamente evidenziate nell’altissima astensione dal voto.

Non si tratta di semplicemente di lucrare qualche voto o posto in consiglio comunale raccogliendo genericamente il disagio sotteso a questa diffusa protesta . Tanto per far un dispetto ai ragazzi dello zoo di via Rivani. Che, i dispetti se li fanno già per conto loro.

Al di là e ben prima delle ragioni contingenti che hanno contribuito all’astensionismo, anche di ampi settori dell’elettorato del PD (in primo luogo l’affaire di rimborsopoli ) conviene prendere in considerazione un ambito storico , politico più ampio.

Il tempo in cui viviamo.

Il tempo del precariato diffuso a tutta la società. Senza eccezioni.

Il tempo in cui del doman non c’è certezza. Nel presente si sbarca un faticoso lunario. L’un contro l’altro armati. Condizione resa necessaria dall’assenza di qualsiasi patto sociale.
Tipica la messa in discussione radicale dei diritti acquisiti spacciata come opera riparatrice di giustizia sociale. Non diamo diritti a chi non li ha. Togliamoli a coloro che li hanno ottenuti. Così tutti saranno ugualmente nella merda. Giusto. No?

E’ il discorsetto puerile e infingardo che ci propinano ormai da vent’anni.
Serve a coprire un semplice e duro stato di fatto.

Lo stato nazionale ai tempi della globalizzazione e delle compatibilità finanziarie non è più in grado di mantenere la parola data.

Ogni garanzia , ogni promessa, ogni contratto (compresi quelli nazionali di lavoro) diventano carta straccia.

Generando una condizione esistenziale di permanente insicurezza.
C’è chi parla di uno stato di crisi permanente. Fisiologico. Da accettare. Col quale convivere.

In un tempo indefinito.

Siamo tutti (chi più chi meno) su di un ponte gettato verso il nulla.

Non abbiamo la più pallida idea di ciò che può riservarci il futuro.

Qualcuno interpreta questa generale incertezza, con la relativa angoscia sociale che l’accompagna, come uno stato di transizione.
Una classica fase di passaggio.

Sì ma verso dove?

Potete leggere tutti i libri che volete. Nessuno davvero lo sa e può saperlo.

Solo uno che potesse vivere nel futuro potrebbe voltarsi indietro e spiegarci cosa sta davvero avvenendo adesso e cosa ci riserverà la sorte.
E a che cosa sia finalizzata l’anarchia liberista ordinata da interessi monopolisti di livello globale che c’impone una governabilità improntata a compatibilità economiche che fanno a pugni con bisogni, diritti, necessità umane.

Ma qualcosa del presente sappiamo.

E quel qualcosa dovrebbe servire a almeno a cercar d’incidere sul futuro.

Sappiamo, ad esempio che la vecchia favola che stabiliva un nesso stretto tra capitalismo e democrazia, l’uno condizione dell’altra, ha mostrato da molto tempo a questa parte il suo carattere puramente ideologico.

Sappiamo , ad esempio che il divorzio tra potere e politica nell’epoca del capitalismo di finanza è del tutto compiuto.

Il potere economico decide .

E’ un potere globale di cui non conosciamo nei dettagli neppure i suoi interni meccanismi di funzionamento.
La sua razionalità interna però si fonda sull’accrescimento all’infinito del profitto privato. Perciò ha bisogno di omertà da parte della politica per situarsi in un altrove.
Indistinto. Nebbioso. Inafferrabile .

Un altrove che pur esiste.
S’è costituito sullo spiazzamento degli stati nazionali. Detta le sue leggi non scritte. Orienta anche l’esperimento europeo ormai del tutto incapace di tagliare le unghie al Leviatano globale.

C’è chi come la Germania cerca di sfruttare quest’impotenza per costituirsi in una sorta di Quarto Reich con i paesi nordici al fine di ritagliarsi ,proprio tramite l’Europa, una stabile posizione di rendita nel contesto globale.

C’è chi , come il governo di Renzi cerca di porsi , comunicativamente, (e con qualche successo d’immagine) come restauratore della decisione politica.
Operazione del tutto ingannevole. Perfida. Colpevole.

Tipico il cosiddetto jobs act.

Si fa esattamente ciò che il potere economico vuole. Si stabilizza per legge il precariato. Facendo finta di superarlo.
Tale è la mistificazione di un contratto a “tutele crescenti” che non concede più alcuna tutela. Lavoro servile più che altro.

Ancor più significativa , in prospettiva, la riforma elettorale unita a quella costituzionale. Quest’ultima chiesta direttamente, senza infingimento alcuno, anche da una delle più grandi banche d’affari USA.

L’idea è quella di una “democrazia maggioritaria”.
La negazione in radice d’ogni accettato concetto di democrazia che privilegi, tuteli, garantisca e promuova la rappresentanza politica.

Da tempo è ormai è affermato lo scambio perverso tra rappresentanza e governabilità. Quando dovrebbe esser chiaro, e l’esperienza lo dimostra, che senza effettiva rappresentanza politica non c’è governo democratico possibile.

In verità la governabilità è uno pseudo concetto che prende atto dell’impossibilità, al tempo del potere finanziario globale, di decidere cosa fare, quando farlo e come farlo.
La governabilità anche quando come in Italia assume la forma del decisionismo politico corrisponde ad una resa senza condizioni.

La politica non conta. Non decide mai veramente. Non si costituisce come potere autonomo legittimato dalla delega dei cittadini elettori .
E’ serva del potere economico e delle ragioni del mercato.

Se questo scenario, sommariamente richiamato corrisponde anche solo in parte al presente in cui viviamo si capisce anche perché, particolarmente in Emilia- Romagna, l’astensionismo raggiunga vette così elevate.

Qui la politica in passato era più forte che altrove. Insieme al sistema pubblico. Interpretava più che altrove le domande dei cittadini, che sono sempre richieste di maggiore sicurezza, e relativa e ragionevole tranquillità sul futuro , tramite l’acquisizione di maggiori diritti civili e sociali.

Si può certo revisionisticamente discutere su questo giudizio.
Più opportunamente si potrebbe inserire criticamente questo stato di fatto entro un periodo storico determinato.
All’opposizione nazionale fu garantita per lungo tempo una quota parte di risorse certe da gestire negli ambiti territoriali di propria “competenza”.

Quel che è sicuro è che con il governo del PD di Renzi avviene l’esatto opposto.
Quel decisionismo che serve a Renzi per guadagnare consensi deve , di necessità, scaricare la più gran quantità di problemi in ambito locale. E magari proprio laddove governa il PD di cui lui può disporre a piacimento nella sua qualità di comandante in capo.

Dopo l’abolizione dell’elezione delle province, tanto le regioni che i comuni si avviano a divenire una sorta di discarica dei problemi che Renzi intende schivare.
Dalla scuola, alla casa, all’immigrazione, all’ambiente. E questo mentre si opera un formidabile riaccentramento di funzioni e risorse in capo al governo nazionale.

Dei sindaci d’Italia ce ne può esser uno solo.
E deve poter manovrare lestamente nelle pieghe di un bilancio sempre più scarno in ossequio alle compatibilità del potere economico globale che s’è ormai stabilmente insediato a Bruxelles.

Stante questa situazione anche a Bologna, direi soprattutto a Bologna, il PD non è più in grado di garantire alcunché.
Non lo sarebbe peraltro alcun altro partito, anche quando dovesse continuare a chiamarsi “movimento”.

I Partiti del tempo in cui viviamo si sono liquefatti in gruppi di potere e in logiche puramente personalistiche, quando non apertamente affaristiche, non appena la politica si è arresa al potere.

Chi ha a cuore una democrazia dei partiti volontariamente costituiti dai cittadini, come me, non può che prendere atto dell’attuale disfatta.

E da qui ripartire.

Ripartire dai territori e dalle comunità locali.
Non vedo molte altre possibilità. Non vedo, in particolare la possibilità di ripartire dall’alto.

In questo passaggio verso non si sa dove, in questa transizione, in questo “Stato di crisi” (Bauman) non ci si deve attendere un imput risolutivo dall’alto.

Forse da questa constatazione muove anche l’idea di Landini della coalizione sociale.

Per questo penso che a Bologna verso il 2016 va apprestata una coalizione di cittadini nella paziente e tenace ricostruzione di un legame fiduciario tra di essi. All’insegna di una chiara identificazione di un bene comune e di un interesse generale.

Una lista civica serve a questo o non serve,

Serve a coalizzare persone consapevoli che non ci son più ripari , né garanzie , né sicurezze, né umana dignità nel mare magnum del precariato generalizzato.

Solo diritti aboliti in nome di altri diritti che non ci saranno nell’assenza di nuova rappresentanza politica .

Recuperare rappresentanza politica su basi alternative rispetto al dominante pensiero liberista.

A questo deve servire una lista civica.
Muovendo dai significativi momenti di aggregazione e di proposta, contro l’ulteriore privatizzazione di beni e servizi pubblici essenziali, che a Bologna già influenzano settori importanti dell’opinione pubblica e dell’elettorato dello stesso PD.

Il contrario dell’antipolitica speculativa e parassitaria. Altra faccia dell’impotenza mascherata da decisionismo.

Aggiungo solo che a me sembra di vedere in tutto ciò che già si muove a Bologna , fuori da un establishment ormai decrepito, un primo nucleo di una futura e possibile classe dirigente locale.

Mi par si possa e comunque che si debba compiere un primo passo per ricostruire, nel tempo, le ragioni civili ed etiche di un riscatto della politica.

Da Bologna.
Da dove sennò?

138 Risposte to “Lista civica.”

  1. Giovanni Says:

    Mauro,per brevità dico che condivido dalla prima all’ultima parola
    Sono tuttavia obbligato a farti una domanda che ovviamente ti aspetti
    Sei disposto a scendere in campo in prima persona alle prossime comunali?
    Non si accettano risposte condizionate,altrimenti rimaniamo inchiodati sul tuo clok

  2. otello ciavatti Says:

    Credo di poter portare qualche idea e qualche voto. Otello Ciavatti

  3. Giovanni Says:

    Ciavatta,aspetta la risposta di Mauro

  4. maurozani Says:

    Giovanni una lista civica, tale ha da essere. Un mio coinvolgimento diretto in quella lista farebbe un favore troppo grande ai ragazzi dello zoo. E’ facile da capire. Io però lavoro per quella lista e mi esporrò , lo sto già facendo, in prima persona.

  5. maurozani Says:

    Otello mi farebbe grande piacere che tu fossi della partita. E , ad occhio e croce la partita ci sarà. Grazie. A presto.

  6. Giovanni Says:

    Caro Mauro,con te devo essere sincero:non mi convinci
    L’ultima volta erano spaventatissimi da una tua partecipazione alla lista civica
    Tu stesso hai confermato che Donini è Bonaccini ne nero personalmente presso la tua magione ad assicurarsi che non saresti stato della partita
    Tuttavia,come si dice,nemo ad factum cogi potest
    Se uno non vuol cantare non lo puoi costringere
    E dunque neppure io sarò della partita
    Voterò ancora M5s

  7. maurozani Says:

    Non vennero presso la mia magione. Uno lo vidi in piazza maggiore e l’altro venne verso di me, a Savigno. Comunque oggi son certo gli farei un gran favore. Tra l’altro i tuoi preferiti del M5S sarebbero tra i primi ad alzare alti lai contro lo zombie. Lo slogan sarebbe “a volte ritornano”.Credo di capire ancora un pochino di politica. Per cui cerco, insieme ad altri un candidato/a col lanternino. Spero di trovarlo e nel caso si ballerà . Eccome . E vedremo che farà Grillo.
    E tranquilli tutti , io non son uso a lanciare il sasso e nascondere la mano. sarò in campagna elettorale , nei tempi e nei modi che io sceglierò. Non in quelli che ci s’aspetta. Si fa sul serio. Stavolta.

  8. claudiopagani Says:

    Cari Mauro e Giovanni , ormai sono quasi 2 mesi che è stata lanciata ( e rlilanciata) la GIUSTA IDEA di una lista civica a Bologna nel 2016 e , per ora , restano solo enunciazioni di principio “appese all’aria” come un caciocavallo. Diceva , tempo fa , giustamente Mauro che ” bisogna trovare al + presto un candidato..” ma il tempo passa inesorabile e, a parte qualcuno che si è subito chiamato fuori, non si muove nessuno. Mauro scrive ,giustamente, che ci vuole ( ci vorrebbe ) un/una giovane . Ma , caro Mauro , il giovane non si presenterà MAI perchè i giovani CONOSCONO BENE il dominio ( residuo ma ancora forte) del partitone e non hanno voglia di rovinarsi la “carriera ” in una competizione molto dura. Quindi se a Bologna si vuole presentare una lista , che davvero corra per vincere e non per dare testimonianza, serve una personalità esperta , che goda di generale rispetto nelle forze politiche e nella “società civile” e che ” non abbia nulla da chiedere e da perdere perchè , magari , la carriera politica l’ha già fatta . Davanti a questo , anche larga parte del mondo che fa riferimento ai 5ST potrebbe aprire una linea di credito che , diversarmente , come scrive Giovanni, potrebbe rifluire su un voto di lista che magari risulterà consistente , ma non in grado , a mio modesto avviso, di battere il partitone. Ovviamente mi riferisco a Mauro Zani che , mi scuso davvero per tirarlo per la giacchetta, dovrebbe COMINCIARE A PENSARCI SERIAMENTE perchè il “sacrificio” pare a me necessario in una citta altamente simbolica come Bologna. Diversamente il Pd , prendendo atto delle difficoltà, potrebbe anche candidare il “civico ” Dionigi ( amico di molti amici potenti e fratelli di Renzi) e , tra mille difficolta , tornerebbe a vincere , lasciando a fare una “bella opposizione ” ai 5ST e all'”altra sinistra, in attesa del ….2021 . Cosi stanno le cose e sta arrivando , rapidamente , il tempo delle decisioni DEFINITIVE.

  9. dbuzzetti Says:

    Grazie, Zani ! l’argomento generale non fa una piega. Vorrei tuttavia porre una questione sul rapporto tra l’ «alto» e il «basso». È vero che di fronte allo scenario generale non si vede la possibilità di ripartire dall’alto. Le dimissioni della Spinelli dalla lista Tsipras lo dimostrano. Non si riesce, in Italia, a costruire qualcosa come Syriza o Podemos. Grillo non è Iglesias e non è Tsipras e di Varoufakis lì non ne vedo. Il problema però resta. Anche la ripartenza dal basso se non guarda oltre l’orizzonte locale non va da nessuna parte. La resistenza della Grecia è possibile perché non possono cacciarla dall’euro, ma come fa un comune a difendere i servizi sociali se gli tagliano i finanziamenti? Non sono contro il progetto di lista civica. Anzi, ci mancherebbe! voglio solo dire che i temi della politica economica vanno tirati dentro e che si deve trovare il modo di riportarli al centro del dibattito qui e a livello generale. Forse in questo momento non si può fare altro che creare zone di resistenza, cercando di ricostruire un potere autonomo della politica con la partecipzione e la legittimazione dei cittadini, ma se non ce la fa lo stato nazionale, come può farcela un’amministrazione locale? bisogna dare il senso che il problema non è a questo livello, se no non si va lo stesso da nessuna parte.

  10. Silvano Tamburini Says:

    Secondo il mio ‘modesto’ parere, che non conta nulla, la politica la si deve fare attraverso i partiti. Le liste cviche sono espressioni, sempre, di qualche persona o di qualche ‘gruppo’ non ben identificabile. Se serve ‘molarizzare’ i partiti questo va fatto prima di qualsiasi altra cosa, altrimenti la politica non è credibile !

  11. remo tedeschi Says:

    D’accordo al 100%, anche sull’impegno esterno di Zani, che non è poco, il problema sarà come unificare una sinistra bolognese, assolutamente contraria a Renzi.
    Qualcuno parla di “battere” il partitone? intanto portiamo due ,tre consiglieri a palazzo D’Accursio, sarebbe già buona, evitare dispersione , o incrementare l’astensione , al voto.
    Ex Tsipras, Anderlini, ex dir.fiom, Zani , ex iscritti pd, Ciavatti, civatiani, ex grillini come Giovanni……… quasi quasi anche più di tre. a Palazzo.

  12. roberto Says:

    Mauro, mi auguro che la tua ricerca col lanternino dia frutti.
    Io concordo e sono con te, e con me qualche altro voto.

  13. Rudi Says:

    Condivido l’analisi, posso condividere le conclusioni.
    A due condizioni.

    La prima è che il candidato/a sindaco sia qualcuno di cui mi fido e in cui possa, almeno un po’, identificarmi.

    La seconda è che la gestione del processo (e delle risorse, per poche che siano) venga affidata a persone davvero “garanti”.

    Non sto nemmeno a perdere un minuto se non è chiaro che questo progetto è alternativo al Pd, non serve a trattare col Pd o ad allearsi eventualmente con il Pd.

    Quando si comincia a passare dalle parole ai fatti?

  14. Giovanni Says:

    Caro Mauro,ti devo una spiegazione
    Son convinto come tutti che questa è’ la volta buona
    Il candidato passa con 80-85 mila voti
    Ma un candidato forte alternativo al sistema di potere cittadino non c’è ,se è vero che lo stai cercando con il lanternino
    Occorre dunque,quantomeno,un forte lista di candidati al consiglio che faccia da traino
    Orbene,gli elettori attivi,quelli cioè che si recano alle urne si addensano nella fascia 50-80 anni
    In questa fascia alle regionali e’ stata registrata la “nuova stensione”elettorale
    Si tratta di elettori “ragionanti”non facilmente suggestionabili
    Elettori stanchi di dare credito,disillusi e depressi
    Chi può riportare questi elettori ai seggi
    Sono individui con solide tradizioni democratiche,ancorate alla cultura della buona amministrazione e politicamente avveduta
    A questi elettori vanno presentati politici esperti e con buona reputazione
    Quelli come te,che hanno sperimentato con ottimi risultati l’amministrazione della cosa pubblica e che godono di grande reputazione morale devono necessariamente accreditare direttamente la lista presso gli elettori di cui parlo
    Altrimenti non c’è partita
    Poi ,naturalmente,ci vogliono anche ragazzi di 50,40,30 e 25 anni,possibilmente ,come si dice oggi,provenienti dal società civile
    Gente che lavora,che ha le mani in pasta,che non ha alcun metus riverenziale verso i centri di potere precostituiti
    Perché si si gareggia per vincere poi bisogna anche saper e voler governare pestando i piedi a chi vive del malgoverno
    Io sapevo bene che tu non eri disposto a candidarti per la carica di sindaco:hai avuto ben altre opportunità
    Ma speravo in tuo impegno diretto nella lista,magari insieme al tuo “nemico”storico Anderlini con altri che non sto qui a nominare
    Senza questa”precondizione,a mio avviso,non si vince
    Il buon volontarismo e’utile ma non decisivo
    Ci vogliono le radici e il futuro della città per vincere
    “I vecchi e noti compagni”portano voti veri e garantiscono la qualità del progetto
    I nuovi devono dimostrare di avere qualità e radici nella città
    Gli aspiranti politici a questo giro fanno campagna elettorale
    Poi si vedrà

  15. L'aretino Says:

    Sono d’accordo con Mauro, se non da Bologna da dove può iniziare una nuova storia?

  16. maurozani Says:

    Giovanni io ci sarò comunque . Se si farà. E credo anche Anderlini. E tanti altri.
    Non è necessario essere candidati. Già lo fummo.Basta esserci con tutt’e due i piedi. Senza riserve.

  17. maurozani Says:

    L’importante è che stiano alla larga i cacacazzi , i cacadubbi, quelli che vogliono perdere fin dall’inizio.
    Mi metto solo in una partita che ha possibilità.
    Sto cercando gente disinteressata ai propri personali destini. Persone disposte ad impegnarsi allo stremo. Se le trovo. Si va. si va per vincere.

  18. maurozani Says:

    CHI VUOL ESSER DELLA PARTITA SENZA NULLA CHIEDERE MI Può LASCIARE NOME E COGNOME QUI O SULLA MIA MAIL.
    zanimauro@yahoo.it.

  19. maurozani Says:

    SEMPRE SULLA MIA MAIL (IN MODO ASSOLUTAMENTE RISERVATO) SI PU0′ ANCHE INDICARE UNA PREFERENZA PER IL CANDIDATO A SINDACO .
    Faccio le primarie a modo mio.
    Così è se vi pare.

  20. Giovanni Says:

    Ok Mauro,hai vinto tu
    Accetto le tue condizioni
    Sarò della partita perché sono convinto che la nostra città merita di essere amministrata da persone oneste ,competenti e disinteressate
    So bene che con questa dichiazione mi assumo un impegno serio che comporterà sacrifici
    Ma devo ricambiare i bolognesi che in quarant’anni mi hanno dato davvero tanto

  21. maurozani Says:

    Sono contento Giovanni. Lo stesso vale per me. Potremmo starcene tranquilli. A godere passati allori senza correre ulteriori rischi. Ma mi sentirei a disagio. Con me stesso. Dunque proviamoci.
    Non sarà una passeggiata.
    Ci si (mi ) dovrà/ò districare ancora una volta tra spinte diverse e opposte. Poi , ad un certo punto se comprenderemo d’aver la giusta, anche minima massa critica, manderemo , (manderò) a cagare la zavorra. E si va.

  22. per combattere l'austerity Says:

    CARO ZANI STIAMO LAVORANDO ALLA LISTA CIVICA. CI DIAMO UNA MANO?

    Caro Mauro,
    abbiamo letto come sempre con attenzione il post che hai scritto sul tuo blog e che è stato ripreso anche da alcuni giornali locali.
    Come spesso ci è successo condividiamo molte delle tue riflessioni.
    E proprio a partire dalla necessità di un cambio e di un’alternativa al sistema di potere del PD noi, che siamo un gruppo di citadini e cittadine di questa città abbiamo iniziato da alcuni mesi a vederci – prima in modo “riservato”, poi in modo pubblico – dandoci il nome provvisorio di “Vincere in Comune per combattere l’austerity”.
    Vincere in Comune perché sia chiaro che non ci interessa essere testimonianza, ma vogliamo tentare l’assalto al cielo del governo della città.
    Per combattere l’austerity perché vogliamo vincere per trasformare il Municipio in un luogo in cui si combattono gli effetti devastanti della crisi e della precarietà.
    A partire dalla riappropriazione degli strumenti economici che son stati privatizzati in questi anni dal PD (locale e nazionale) e dalle destre; dalla costruzione della democrazia diretta e la partecipazione delle e degli abitanti di questa città; dall’intervenire sul potere d’acquisto – sempre minore – dei lavoratori e delle lavoratrici tramite un welfare cittadini che permetta risparmi a tutte e tutti; dal blocco e l’eliminazione di spese inutili e grandi opere inutili e dannose, che liberino risorse da utlizzare per il bene comune e, infine, con una ristrutturazione della macchina comunale che – mettendo al primo posto le risorse umane interne – la renda più efficace e vicina alle e ai cittadini.
    E sappiamo bene che l’unico antidoto contro il decisionismo renziano e la cancellazione della democrazia che il PD e le destre stanno tentando, è esattamente il rovesciamento del tavolo: porre al primo posto non l’ideologia e/o il pensiero unico neoliberista e/o il leader salvifico, ma la partecipazione attiva di tante e tanti, facendosi esempio di questa possibilità e cercando di far emergere una nuova leva (e non è solo una questione anagrafica) di persone che si vogliano candidare a sostenere attivamente il processo partecipativo.
    Se – come a noi pare – su tutti questi temi intendi muoverti anche tu, ti chiediamo con speranza e affetto di aiutarci in questa impresa già in atto con la tua storia, la tua esperienza e la tua conoscenza di questa città.
    Mauro, insomma, ci diamo una mano?
    Rimaniamo in attesa di una tua risposta che speriamo positiva.
    Ci puoi trovare scrivendoci al nostro indirizzo mail, sulla ns. pagina di FB, il 5 Giugno al corteo in difesa della scuola pubblica e il 6 Giugno alla manifestazione in difesa del diritto all’abitare.
    A presto.

    Le donne e gli uomini di Vincere in Comune per combattere l’austerity

  23. maurozani Says:

    Perché siete così formali? Ci conosciamo mi pare. Caro Vanni e caro Lorenzo sapete come la penso. La lista civica non è mia. Deve essere di tutti. Voi compresi ovviamente. Dove sta il problema sottostante a questa strana richiesta?
    Forse il mio attivismo? Beh io voglio andare avanti con tutti quelli che ci stanno. Ma non voglio, mai più nella mia vita, infognarmi in discussioni di lana caprina intorno ai cosiddetti programmi e soprattutto intorno a redazione di liste fatte col bilancino. Chiarito questo, vi dico NO. Non sono disponibile a “darci” una mano. Vorrebbe dire che siamo cose diverse. Che si devono alleare. No qui non ci s’allea. Qui si cambia giro. Cittadini in prima fila. Voi , io e tanti altri e altre. Senza etichette, senza appartenenze più o meno consolidate. Ognuno di noi conta per uno. Poi ci ritroviamo insieme voglio sperare. E questo vale anche e soprattutto per coloro che ricoprono cariche politiche in questo o quel partito. Loro sì. I partiti NO.
    Lista civica , insomma.
    A presto, cari amici e compagni.

    • Daniela Valdiserra Says:

      Gentilissimo signor Zani, sono una delle persone che costituiscono il gruppo chiamato (almeno per ora) “Vincere in Comune per combattere l’austerity”. Noi, come gruppo, abbiamo scritto il post che lei ha ricevuto. Tutti insieme cerchiamo di costruire una lista che porti avanti le battaglie che già sono presenti in città e che, finora come singoli, abbiamo cercato di rappresentare. Ora vorremmo farlo come lista civica. Non Vanni e Lorenzo, ma tutte le persone che hanno voglia di partecipare e lavorare partendo da alcuni punti di riferimento che sono nel nostro “manifesto” e altri che vengono dalla discussione comune. Abbiamo scelto di presentarci con la maschera di Zanardi (indegnamente, certo) per dire che non amiamo la politica personalistica e vorremmo discutere prima di tutto di come governare la città. Non ci passa nemmeno per l’anticamera del cervello di fare delle scelte sugli individui col bilancino, e alla lista si può accedere solo come singoli e non come sigle di partito. Cittadini in prima fila in un lavoro assembleare fatto di confronto e discussione. Quindi mi pareva importante dire che Vincere in Comune non sono due persone, ma tante. E ognuno vale uno davvero. Cordialmente.
      Daniela Valdiserra (Bologna)

  24. Giovanni Says:

    Qualche giorno fa ho letto sulla stampa locale il resoconto del bilancio dell’azienda di Trasporto Tper presentato la Presidente Giuseppina Gualtiero e dall’aaessore ai trasporti del comune di Bologna
    Il bilancio sarebbe passato da una perdita di 9 milioni del 2013 ad un’attivo di 2,5 milioni in virtù della lotta all'”evasione”
    Ovviamente la stessa Presidente si è ben guardata dal ricordare che il costo del biglietto dal 19 agosto del 2014 e’ passato da euro 1,20 ad euro 1,30
    Forse Roberto sa dirci qual’e stato sul bilancio dell’Azienda il peso dell’aumento del costo dei biglietti
    Soggiungo che mi pare davvero strano che i partecipanti alla conferenza stampa non abbiano posto la domanda a Giuseppina Gualtiero

  25. roberto Says:

    Giovanni, l’analisi del bilancio TPER è cosa piuttosto complicata: per di più il bilancio 2014 non è ancora pubblicato.
    Si possono però vedere controllate e collegate, che fanno una certa impressione e con conti che sembrerebbero fatti tornare.
    Via dall’aeroporto la Gualtieri era come cecilia, tutti la vogliono e nessuno la piglia, poi si è liberato il posto all’azienda trasporti ed era pronta per nuovi miracoli.
    Sprovincializzarsi un po mai (o solo con Prodi in Cina, Africa o all’ONU).

  26. Giovanni Says:

    Roberto,non avevo dubbi circa le tue capacità di leggere un bilancio è di riclassificarlo
    Non è stato un caso che ti abbia interpellato
    Ma io mi accontento dei dati contenuti nel conto economico
    Perciò quanto il bilancio sarà pubblicato dai un occhio ai “ricavi’per calconare per difetto l’incidenza dell”aumento dei biglietti
    Al posto della presidente,io non emigrerei mai in Cina
    Li nessuno ti da la presidenza per volere del principe ,ci vogliono precisi requisiti:basta mica essere stati battezzati in Nomisma
    E poi chi aggiungerebbe alla presidenza,un posto nella cda di Hera,più un posto nel cda di Unipol
    Nessuno può cumulare tutte queste competenze in Cina
    Poi li guardano il passato,se hai fatto bene o male secondo i risultati
    Come si chiamava quella società per promuovere Bologna fondata da Guazzaloca?
    Mi pare ,ma non vorrei sbagliare,ormai la memoria comincia a perdere colpi,che il Presidente fosse la stessa signora

    • dbuzzetti Says:

      Ma all’aeroporto era meglio lei o Postacchini ?

      • roberto Says:

        Dipende: le è stato consentito di affossare l’intero piano aeroportuale della Regione, a vantaggio di Bologna.
        Prezzi stracciati per le compagnie low cost, fatture emesse dopo un anno, gestione opaca dei servizi aeroportuali in attesa che Forlì chiudesse. E quando si sono affacciati i veneti porte sbarrate al nemico leghista. Vecchie storie, vi ricordate quando l’impassibile cofferati ricompensò la perdita di compensi del pres. ATM con un posto nel cda di Hera?
        Anche lui gran manager, che tutti ci invidiavano che dopo essere stato fatto fuori dalla prefetta è rimasto a disposizione … della magistratura

      • dbuzzetti Says:

        Confesso di non conoscere le scelte gestionali e le “vecchie storie” a cui fai riferimento. Mi scuso quindi se sono intervenuto senza conoscere i fatti. Ragionavo solo, da osservatore esterno, sulla base di due considerazioni: (i) la crescia, incontestabile, dello scalo di Bologna; (ii) il quadro generale entro cui è stata fatta la scelta di Postacchini, ossia, di fatto, il governo della città da parte della Mercanzia di Tabellini. Vacchi era contro e trovo preoccupante che si pensi più al turismo e alle pizzerie in aeroporto invece che al rilancio produttivo dei distretti indistriali. Ma il discorso, a questo punto, si allargherebbe troppo…

      • Giovanni Says:

        la Mercanzia nomina il Presidente ma a governare l’Aeroporto sono sempre gli stessi
        In realta per gestire bene un aeroporto serve un ottimo capo-scalo e un direttore generale
        I presidenti sono una sovraesposizione della”politica”per lottizzare la gestione,(nel nostro caso molto esternalizzata)
        Rainair in effetti porta molti turisti in Città pagando per i servizi aereoportuali il minimo sindacale
        Ma in nessun aeroporto del mondo si paga per entrare o uscire con il Taxi dallo scalo 0,50 euro
        Una tassa a dir poco medievale.Poi ci sono i parcheggi piu cari in assoluto
        Molti negozi e un servizio d’imbarco penoso
        Basta adare a Venezia per capire come deve funzionare un’aeroporto
        Qui dicono che vogliono quotarsi in borsa con 2 milioni di utili all’anno
        Ovvio che se arrivano i privati tagliano il personale di 2/3 ad essere buoni
        Soltanto cosi salta fuori l’utile,perche il bene comune è ormai piu spremuto di un limone

      • dbuzzetti Says:

        Caro Giovanni, tutto quello che lamenti, p.es. i molti negozi a scapito delle aree di attesa, si e’ verificato proprio dopo l’allontanamento della Gualtieri, se il problema era quello. Quato a Forlì, Roberto, se non c’era prospettiva di sviluppo, gli investimenti sono stati disposti male: non credo che l’accademia ENAV o il corso di ingegneria aeronautica possano di per sé fare aumentare il flusso dei passeggeri.

      • roberto Says:

        Tanto per concludere, il ruolo regionale dell’aeroporto di Forlì è testimoniato oltre che dalla lunghezza delle piste e dalla possibilità di espansione, dai pesanti interventi sulla viabilità per renderlo accessibile dall’autostrada, dalla presenza praticamente nello stesso sedime dell’istituto tecnico industriale aeronautico, della seconda facoltà di ingeneria (aeronautica) dell’uniiversità di Bologna, dell’Accademia ENAV (scuola di specializzazione per controllori di volo). Tutti investimenti sottoutilizzati con l’aeroporto chiuso per dare centralità a Bologna

      • Giovanni Says:

        Caro Buzzetti,l’allargamento degli spazi commerciali non è da collegare con l’allontanamento della Gualtiero,ma con l’arrivo del nuovo direttore commerciale da Forli

      • Giovanni Says:

        Roberto,Forli fino agli inzi degli anni Novanta era l’aeroporto dei Ferruzzi
        Tre aerei e due elicotteri
        Anche Parma era l’aeroporto due due famiglie di imprenditori
        Sono strutture da eliminare fisicamente
        Bologna e Rimini possono possono assolvere egregiamente alle necessità della nostra regione
        L’Aeradria è fallita perche dopo una decisa operazione di pulizia a meta anni 90(era integralmente gestita da una famiglia ex socialista(fratelli,mogli,suoceri ecc)è stata ripresa in gestione dai politici locali e dalla provincia di Forli(socia)con una gestione dissennata
        Vedrai che prima o poi la Fiera di Rimini farà la stessa fine

  27. maurozani Says:

    Gentile signora Daniela, prosegue la formalità. Dunque Le rispondo in modo formale.( chiedo scusa a Vanni e Lorenzo).
    Se voi la lista civica l’avete già belle e pronta, come parrebbe evincersi dal suo dire.
    Non ci son problemi.
    Io ed altri siamo ben distanti dall’obiettivo.
    Personalmente sarei partito dal candidato.
    E lo sapete.
    Perché ve l’ho detto in chiaro.
    In assenza (per ora) m’accontento di tener desta l’attenzione sulla possibilità di una vasta coalizione civica.
    Insomma cerco di contribuire ad aprire la discussione.
    Ma capisco che voi siete più avanti.
    Già strutturati.
    Con relativo “manifesto”. Pronti.
    Che vi devo dire?
    In bocca al lupo.

    PS. Se alla fine quella vasta coalizione di cittadini che io perseguo non ci sarà vi voterò senz’altro.
    Ed è la seconda volta che ve lo dico.
    Perché come si dice a Bologna. Piuttosto che niente è meglio piuttosto.
    Tuttavia io ed altri continuiamo a lavorare per cercar di vincere.
    Cordialmente.

  28. Remo Tedeschi Says:

    Comunque , esempi di ottima amministrazione cittadina, ci sono stati anche dopo il 1920/21, vedi Dozza, Fanti Zangheri, perché fermarsi allo stimato Zanardi? o quelli citati avevano la “colpa ” di essere comunisti? (senza polemica, solo curiosità)

  29. Giovanni Says:

    Caro Remo ,lasciamoci il passato alle spalle e guardiamo avanti
    Avanti

  30. roberto Says:

    Credo anch’io, per quel poco che conta, che sia necessario partire dal candidato con cui, come dice Mauro, apprestare “una coalizione di cittadini nella paziente e tenace ricostruzione di un legame fiduciario tra di essi. All’insegna di una chiara identificazione di un bene comune e di un interesse generale”.

    Anche se si tratta di vaste programme, non ci sono grandi alternative.
    Mi pare che qualcosa avesse tentato anche PD dopo la prefetta, con l’ipotesi Sassoli e/o Segrè, ipotesi prontamente abortita come prevedibilmente quella di Dionigi.

  31. maurozani Says:

    Roberto il problema è che c’è già casino. Ed è chiaro che qualsiasi candidato/a si dimostra piuttosto restìo.
    Comunque siam solo all’inizio.

    • roberto Says:

      E’ vero: per esorcismo posso citare l’aforisma di Nietzche: “Bisogna avere un caos dentro di sè per generare una stella danzante”.
      Anche l’esperienza di Pasquino nel 2010 poteva iscriversi nel recupero di rappresentanza politica, ed è andata male. Lo stesso Pasquino riconobbe di aver sottovalutato le difficoltà che sarebbero state frapposte e conseguentemente di aver “nettamente sopravvalutato ladisponibilità e l’apertura dell’opinione pubblicabolognese e la qualità della politica locale” (G.P. Quasi sindaco – Politica e società a Bologna).

  32. maurozani Says:

    Conosco la vicenda di Pasquino.E sapevo come sarebbe finita. Credo anche di averglielo fatto capire dopo che avevamo “militato” insieme nella cosiddetta terza mozione

  33. Giovanni Says:

    Perché la vita è breve,
    et l’ingegno paventa a l’alta impresa,
    né di lui né di lei molto mi fido;
    ma spero che sia intesa
    5là dov’io bramo, et là dove esser deve,
    la doglia mia la qual tacendo i’ grido.
    Occhi leggiadri dove Amor fa nido,
    a voi rivolgo il mio debile stile,
    pigro da sé, ma ’l gran piacer lo sprona;
    et chi di voi ragiona
    tien dal soggetto un habito gentile,
    che con l’ale amorose
    levando il parte d’ogni pensier vile.
    Con queste alzato vengo a dir or cose
    Ch’ò portate nel cor gran tempo ascose

    Petrarca

  34. Giovanni Says:

    La corsa di Civati a Bologna è stata stoppata dalla portavoce di Prodi,on Zampa

  35. Giovanni Says:

    Merola minaccia di andare avanti anche senza Pd
    Prospettive più che rosee
    Avanti ,Avanti

  36. Remo Tedeschi Says:

    Giovanni , attenzione per favore, tutto il pacco alternativo può saltare, stai trascurando e non solo tu ,un particolare.
    Quale?
    te lo dico subito…… il bologna footbal-club
    si ….proprio il Bologna calcio
    se torna in serie A, di rimbalzo parecchio si appiana, Merola girerà con il sciarpone in spalla, e tracchete, il 50’5 %.

  37. maurozani Says:

    Nessun problema .Abbiamo anche noi chi girerà con lo sciarpone. nella nostra lista civica.
    Avanti Bologna.
    Avanti bolognesi.

  38. maurozani Says:

    Giovanni. la lettura dei giornali oggi. Deliziosa.

  39. maurozani Says:

    forte e chiaro. Petrarca, dico

  40. Giovanni Says:

    I poltronisti di Sel resistono “contro Roma” e sono pronti a partecipare alle primarie di coalizione che non ci saranno
    Evidentemente non hanno ancora compreso ,come oggi avverte,Bruno Simili,su Repubblica,in chiosa al suo articolo,,che”nulla ormai ,davvero nulla,può più essere dato per scontato,neppure,aggiungo io ,lo “scrannetto”del Quartiere San Vitale
    Dunque,la linea di Mauro,di tenere la lista civica fuori dalle logiche dei gruppi precostituiti,partiti,partitini,frazioni di partiti,comitati et similia si sta rilevando più che lungimirante
    Tutti devono accettare la regola uno vale uno nella nascente lista civica
    Poi,come si dice,ognuno per se(lista)Dio con tutti

  41. maurozani Says:

    Adeso anche Merola minaccia lista civica. Il sasso gettato nella morta gora sta alzando alte onde. Tutto va nella giusta direzione. Ma tutto può arenarsi se manca il coraggio. Presto lo sapremo. Molto presto. Comunque io non m’arrendo se non dopo il 31 Giugno. E forse neppure allora.
    Meditate gente di buona volontà. E miei carissimi sodali. Meditate . cazzo!

  42. Giovanni Says:

    Noi già siam in movimento
    Mi raccomando,tu non indugiare troppo sul pezzo

  43. Giovanni Says:

    Ai ragazzi bisogna sempre ribadire che oggi il dissenso è un opinione di cui si prende atto e basta
    Noi tiriamo diritti verso la meta lasciando indietro cacasenni,riottosi e saccenti
    Zero politicismi
    La prassi politica non è acqua fresca

  44. claudiopagani Says:

    Un grosso in bocca al lupo a tutti e a disposizione per ogni cosa ritenuta utile.

  45. Giovanni Says:

    Ci darai spero una mano per il programma e due per far votare tutti i tuoi amici bolognesi per la lista

  46. claudiopagani Says:

    ASSOLUTAMENTE SI: sull’ ICT penso potrei essere utile

  47. Giovanni Says:

    Il Pd bolognese è’ dubbioso sul prossimo candidato sindaco
    Tra stop end go,ricatti in salsa ligure dei fedeli del sindaco,oscilla tra Merola e Dionigi
    Il ribelle Civati e’stato fermato prima che partisse da via Gerusalemme,Sel è’ ormai in frantumi e priva di una nuova Nonna Amelia
    Senza le primarie di coalizione,se tutto va bene ,porterà in comune due consiglieri
    La Maionese e’dunque inpazzita,se è vero che Cuperlo è De Maria al momento sostengono”con convinzione”Il primo sindaco che ha saltato il fosso dalla sponda di Bersani a quella di Renzi
    Merola o Dionigi?
    Per noi pari sono,sia ben chiaro
    Alla fine la scelta sarà fatta da via Gerusalemme,l’unico centro di potere che conta in città
    Quel centro di potere ha,diciamolo chiaramente,ormai consolidato le mani sulla città ,è più recentemente anche sulla Regione
    Tutti i cuperliani sono stati rigorosamente esclusi dagli assessorati
    La prima degli eletti è’ stata relegata al ruolo di Presidente del Consiglio,la Romagna ha perso peso,all’assessorato alla sanità vi è un ex dirigente Asl buono per tutte le stagioni,ma privo di spessore culturale e manageriale
    In questo desolante quadro “il cambio”può avvenire soltanto se alle prossime amministrative si affermi una forza in grado di smantellare il Feudo Prodiano per il bene comune della città e della regione tutta
    Avanti dunque con la la democrazia dal basso,dove uno vale uno,con il sostegno di chi ,in un passato ormai remoto,ha amministrato davvero nell’interesse della comunità
    Occorre dunque recuperare le buone pratiche politiche per poi proiettarsi nella buona amministrazione
    Tutti a Bologna hanno il diritto sacrosanto di concorrere all’amministrazione della città,affrancandosi dal “Feudo Prodiano”

  48. maurozani Says:

    Plus de souplesse. Una lista civica è, necessariamente, contro TUTTI i feudi.
    Quanto a me entro giugno o la va o la spacca. Non ho intenzione di temporeggiare. Si tira su la rete e si vede chi c’è.

  49. roberto Says:

    Mauro, tra i pesci piccoli troverai anche me.
    Intanto Balzanelli predispone la linea di Repubblica pro PD, sempre e comunque.
    Incorrendo anche in affermazioni non proprio “scientifiche” e certo con un po’ di malafede quando imputa a Pastorino la perdita della Liguria.
    Infatti la generalità dell’analisi dei flussi elettorali post voto ha evidenziato l’ininfluenza dei voti in uscita dal PD verso Pastorino, e il rilievo da attribuire invece all’astensione.
    Qui le scuole di pensiero si potrebbero dividere: la diserzione dal voto è da ascrivere ad una candidata non grata o alle divisioni interne al PD? Una risposta si potrebbe abbozzare dicendo che Pastorino (e Cofferati) erano fuori dal PD… e questo è certamente noto a Balzanelli.

  50. Giovanni Says:

    Certo è che spendere una rimpatriata con Cofferati per accreditare una versione della sconfitta ligure,non può che provocare l’orticaria ai bolognesi,i quali hanno sperimentato per ben cinque anni”la simpatia” del principe di Bali

  51. mauro zani Says:

    Bene Roberto. Pe il resto hai ragione da vendere.

  52. Remo Tedeschi Says:

    A Roma sono fortunati, non c’è nei reati una vacanza ad Acapulco a scrocco, nel caso ,arriverebbe la Cancellieri.

  53. Germano Says:

    Grazie. Finalmente una pagina da stampare, conservare e rileggere anche nei mesi a seguire. Finalmente qualcuno abbastanza lucido da capire come l’analisi del “che fare” a Bologna deve partire dal macrocosmo finanziario in cui siamo immersi, da una valutazione del contesto geopolitico globale. Perché solo formulando tesi capaci di resistere ai colpi del potere globale si può ipotizzare un costrutto politico capace di produrre cambiamenti, anche in una dimensione di piccola città. Ho sempre sostenuto queste tesi e sono stato aspramente contestato in confronti politici dove, beninteso, la politica era vista secondo gli schemi personalistici della politica dei nani. Ho letto pagine scritte da un gigante, che mi fanno nuovamente dire grazie, felice di averle lette.

  54. Barbieri Says:

    Signor Onorevole Zani,da un po’ di tempo seguo questo Blog
    I suoi post sono chiari,mentre le discussioni che seguono mi sembrano discussioni tra persone che hanno vecchi conti da regolare
    Devo però segnalarle che anche in questo ultimo appello ai cittadini bolognesi non si fa parola del fatto che il Comune di Bologna tartassa i cittadini con balzelli che sono i più alti d’Italia
    Io e mia moglie pur essendo entrambi lavoratori dipendenti con un reddito complessivo di trentamila euro annue paghiamo al comune tra addizionale irpef,Ici,rusco ecc,oltre 2500 di tasse all’anno
    Poi abbiamo notato parlando con amici di Desenzano ,i quali hanno un’appartamentino come il nostro,che noi a Bologna paghiamo una bolletta per l’acqua a Hera praticamente doppia rispetto a quello che pagano a Desenzano i
    Ma la tassa più pesante e’ quelle che paghiamo per mandare nostra figlia al Nido:cinquecento euro al mese!!!!
    A questo punto io e mia moglie non riusciamo più a comprendere perché dopo aver pagato le tasse allo stato,alla regione,al comune di Bologna a Hera ecc,dobbiamo pagare per il Nido più di mezzo stipendio di mia moglie
    A cosa serve pagare le tasse,se poi dobbiamo pagare il nido per nostra figli
    Ecco,noi ci siamo abituati da tempo al fatto che il sindaco non ci garantisce più nulla pur incassando le nostre tasse
    Ma questo non è giusto
    La cosa peggiore però è che tutti ormai si sono abituati a questa situazione
    Nessuno chiede i conti al sindaco su come spende i nostri soldi
    Insomma vorremmo sapere in quali tasche vanno a finire
    Però i politici di tutti i partiti chissà perché non rispondono a questa domanda
    Mi chiedo se almeno voi della lista civica siete in grado e volete dirci dove finiscono i soldi
    A me basta questa semplice risposta per schierarmi con voi
    Aspettiamo fiduciosi una risposta Onorevole Zani

  55. Gianni Says:

    Condivido (da qualche tempo) molte analisi e considerazioni di Mauro e degli interlocutori di questo blog.
    Non la illusione e/o la pretesa di essere competitivi e vincenti – per Bologna 2016 – senza esplicitare in modo netto l’esigenza di un confronto culturale e politico sempre più ravvicinato e convergente con le risorse umane che da tempo esprimono critiche ed iniziative politiche e sociali nel paese e nelle istituzioni. Non solo, ma innanzitutto, quelle che si raccolgono nel principale movimento politico che, negli ultimi anni, ha sviluppato presenza e opposizione (come gli è riuscito, al netto di limiti ed inesperienza fin troppo evidenti e criticabili) al modello di sviluppo ed al sistema di potere dominante: i 5 stelle.
    La loro ribadita indisponibilità ad alleanze nazionali e locali mi pare la comprensibile avversità e diffidenza verso partiti e politici quasi sempre arroganti, pigri e, sostanzialmente, conservatori.
    Per modificare questo stallo paralizzante e causa di sconfitte comuni delle forze del cambiamento, occorre muoversi con determinazione ma anche con grande apertura, disponibilità e generosità. Senza stare (o risalire) in cattedra, dimentichi delle lunghe pratiche vissute e delle contraddizioni politiche evidenti che sono, oggi, alla base di una giusta ricerca di civismo e di socialità per dirigenti politici e/o sindacali di lunghissimo (alcuni quasi ininterrotto) corso.
    Per vincere e cambiare davvero (senza subire i sempre possibili contraccolpi dell’esperienza ligure) ritengo essenziali semplicità, umiltà, chiarezza di obiettivi e di progetti, partecipazione disinteressata, pratiche democratiche, individuazione di rappresentanze capaci di esprimere rinnovamento profondo.
    Sono, tutte queste e insieme, condizioni essenziali per evitare, oggi, di arrendersi o di rimanere pura, perdente testimonianza.
    Nel pensiero e nella iniziativa di Mauro, alcune di queste condizioni mi sembrano condivise ed acquisite, altre no.
    Fare in fretta è assolutamente comprensibile. Ma guai fare male. O contraddire percorsi logici.
    Per intenderci. Personalità forti e credibili sono necessarie. Tante. Ma uomini e donne della provvidenza non ne esistono. E toni o atteggiamenti troppo sicuri e quasi liquidatori verso altri possibili e potenziali interlocutori e protagonisti sono criticabili. Sempre.
    Anche giocando al meglio questa partita, rispettando con cura queste condizioni, si potrebbe realizzare solo una tappa dell’auspicata battaglia per affermare un diverso governo della città.
    In ogni caso, potrebbe nascere e crescere una esperienza ricca ed originale, utile a tutti, che incide nel presente e nel futuro, all’altezza della storia di Bologna e di una sinistra che ha perso, qui e in Europa, oramai troppe occasioni per farcela da sola a cambiare un mondo ingiusto e insostenibile.

  56. mauro zani Says:

    Gianni (se sei il Gianni che conosco e penso di sì) , io concordo in tutto con ciò che hai scritto. E so che è ciò che pensi. La faccio corta. Io ho lanciato un’idea perché ho visto una finestra di possibilità.
    Non m’illudo sia possibile un rapporto costruttivo con il M5S. Non adesso comunque. Un messaggio in bottiglia a loro è arrivato. Ma ripeto non m’illudo.
    Anche se. Se la cosa dovesse decollare anche loro si troverebbero di fronte ad un fatto compiuto. Non facile da rimuovere a colpi di slogan. Avessero un candidato credibile si potrebbe al massimo accedere alla soluzione Livorno.
    Detto questo . Anche se non si dovesse arrivare al ballottaggio, che è il nostro obiettivo, si potrebbe comunque ripartire da una sorta di comunità, di valori, d’intenti, di contenuti. Imponendo un confronto ad una politica ormai da lungo tempo totalmente autoreferente. Un primo passo verso un riscatto della politica dalla sua miseria attuale.

    PS. Per quanto riguarda il mio ruolo . Non ne voglio alcuno. Ho solo pensato (e lo dico pubblicamente) che stare accomodato a “godermi” il vitalizio e gli acciacchi della vecchiaia non poteva bastare. Alla coscienza di uno che ha fatto politica per tutta la vita.
    E come sai l’ha fatta senza riserve con passione civile. Ma una volta partita l’operazione Bologna, altri saranno i protagonisti. lo si sa. Fino da ora.

    Con affetto e stima

    mauro zani

  57. mauro zani Says:

    Caro Barbieri le avevo scritto un lungo commento. Ma questo programma me lo ha cancellato. Domani lo riscriverò.

  58. mauro zani Says:

    Mi fa morire sto wordpress.
    Riprovo per la terza volta e lo invio a puntate.
    Signor Barbieri. La capisco. Quando vado a trovare la mia nipotina, mia figlia mi dice la stessa cosa . 500 euro al mese, con la nostra Viola che frequenta per una sola settimana, tra un virus infantile e l’altro.

  59. mauro zani Says:

    proseguo. Il fatto è che da una parte l’asilo nido comporta costi molti elevati, a differenza della scuola materna. Dall’altra parte i comuni sono sottoposti alla legge nazionale che ha instaurato il patto di stabilità interno. Trattasi del figlio bastardo del fiscal compact europeo.

  60. mauro zani Says:

    Per cui i comuni virtuosi , che hanno quindi un avanzo d’amministrazione, non possono investirlo in alcun modo. Un non senso. Per questo si trovano costretti ad aumentare tasse e balzelli.
    Per mantenere un minimo di servizi al cittadino. Il governo Renzi aggrava la situazione nel momento in cui usa i comuni come una discarica dei problemi nazionali. Inutile cercare di abbassare la tasse tipo irpef se poi si obbligano i comuni ad aumentare le tasse e le tariffe locali.

  61. mauro zani Says:

    Proseguo ancora, signor Barbieri. Hera. Si può discutere a lungo.io ho un’idea molto semplice. Se un’azienda è quotata in borsa mette avanti a tutto l’interesse finanziario degli azionisti. I clienti vengono, inevitabilmente dopo. E’ il mercato bellezza. ebbene io ritengo che ci son beni pubblici che non devono esser sottoposti alla logica del mercato. senza però esser neppure vincolati a vecchie logiche di spartizione partitocratiche. Va ricercato e trovato un equilibrio diverso. Tra efficienza tecnica ed efficacia sociale. Si può fare . Se non si è pigri spettatori di ciò che passa il convento.

  62. mauro zani Says:

    Nel tempo attuale, i cittadini hanno una sola strada. Riunirsi in comunità tramite una coalizione civica. Un passaggio indispensabile per mandare un messaggio forte e chiaro alla politica. A Bologna si può organizzare questa risposta civile. lo si può fare perché le persone sanno, hanno memoria di un tempo diverso. E assai migliore dell’attuale. Ma naturalmente non si tratta di nostalgia di un passato che, nel bene e nel male, non ritornerà. Si tratta di riunirsi e vedere se sia possibile fare qualcosa subito. In attesa che in Italia e in Europa si comprenda che avanti così si distrugge ogni idea di solidarietà e coesione sociale. Cosa fare subito? Diffcile riassumere in due parole.

  63. mauro zani Says:

    Mi ha fregato di nuovo. Ma riprenderò per concludere

  64. mauro zani Says:

    Intanto si deve pensare ad un bilancio partecipato. Non come slogan, ma come pratica amministrativa. Tutti devono sapere quanti soldi entrano e quanti escono e in che direzioni. Mi si dirà che basta andare on line. No. Non basta. l’amministratore pubblico deve tornare a battere i marciapiedi a resocontare puntualmente il proprio operato. Quando gli assessori erano eletti dai cittadini questo avveniva. Nel bene e nel male. Adesso garantisce il sindaco per tutta la sua squadra. Ergo basta andare bene al sindaco. un andazzo sbagliato. Va rovesciato.

  65. mauro zani Says:

    Poi conviene non attendere passivamente un cambio delle politiche nazionali ed europee. se in una comunità locale i cittadini si danno la mano e cominciano a costruire con l’impulso degli amministratori reti di solidarietà attiva in campo sociale. Beh allora si può fare molto più di quanto non si pensi.

  66. mauro zani Says:

    Infine , signor Barbieri, vanno liquidati tutti i progetti fasulli di cosiddetta “finanza di progetto” , vedi il treno volante di cui Bologna non sente il bisogno. Non è possibile che il pubblico si assuma gli oneri e il settore privato si limiti a contare i propri guadagni in carrozza. Ogni risorsa deve essere immediatamente messa a disposizione della manutenzione di una città che ne ha molto bisogno. Realisticamente grandi progetti non se ne possono fare con in vigore il patto di stabilità. In più il rapporto tra sistema pubblico e investitori privati , che non va negato, deve essere limpido. Ed è il pubblico che ci deve guadagnare. Abbastanza da non strozzare con tasse e tariffe i cittadini. Si può fare ? Io credo di sì.

  67. L'aretino Says:

    Se lista civica sia civica per davvero. Ritrovando l’identità socialdemocratica dell’allora lista due torri.
    Se dovessi pensare a uno slogan direi quello scritto sulla bandiera del Brasile (ordine e progresso: cosa più di sinistra?). Basta frivolezze del politicamente corretto e basta a una città che pare diventata il parco giochi degli sbandati di mezzo mondo. Il disordine e la decadenza del welfare pesano ben più delle tasse pure esose sulla qualità di vita dei cittadini. Basta con il delirio amministrativo degli ultimi anni. In bocca al lupo….

  68. Giovanni Says:

    Condivido Mauro
    Tuttavia Roberto,il nostro specialista,potrebbe chiarirci se le entrate del Comune di Bologna sono aumentate o diminuite e elencare le prime dieci voci di uscita(costi)

  69. Remo Tedeschi Says:

    A proposito di treni volanti, e di progetti “fantasiosi, ricordo quello che proponeva l’ex vice sindaco di Guazzaloca, trapanare le colline sotto San Luca per una tangenziale collinare con sbocco a Rastignano….

  70. Giovanni Says:

    Remo sei stato piu che profetico sull’uso politico di Merola sul ritono del Bologna in serie A
    Per un tifoso come me è inccettabile che costui che non ho mai visto allo stadio negli anni passati voglia far proprio per fini elettorali il faticoso rirorno in serie della squadra della citta

    • Remo Tedeschi Says:

      Il buon Merola sente qualcosa che stringe…. anche da Cuperlo ,parole un po’ generiche, dicono a Napoli… simm’nervosi.
      ps
      bene ,il bologna in A, grande il civ, ha unito Tacopina agli aiuti del pianoMarshall

  71. mauro zani Says:

    se Roberto lo può fare, sarebbe davvero utile.

  72. mauro zani Says:

    Ah Roberto riprendevo Giovanni. Qua sopra. Sarebbe utile conoscere un pochino più da vicino il bilancio del comune di bologna. scusa se è poco…

    • roberto Says:

      non è poco… i bilanci pubblicati forniscono solo macroaggregati, e per guardarci dentro servirebbe un accesso agli atti fattibile ma defatigante e oneroso. Insomma sarebbe necessario un gruppo di lavoro specializzato, tenendo conto anche delle specificità dei bilanci comunali, non analizzabili con gli strumenti utilizzati per i bilanci societari.
      Superficialmente, la via seguita dalla giunta è quella dell’aumento dell’imposizione fiscale e la dismissione di patrimonio. Cercherò di rispondere meglio a Giovanni (e a te)

    • Giovanni Says:

      Roberto,non si tratta di “fare il pelo”al bilancio
      Personalmente mi interesserebbe sapere:
      1)quanto si spende per tenere pulita la citta
      2)quanto si spende in appalti per la manutenzione della citta
      3)quanto si spende in appalti per le nuove opere pubbliche
      4)quanto si spende per i nidi e per le materne
      5)quanto si spende per l’assistenza sociale,al netto degli stipendi per il personale
      ecc

  73. Giovanni Says:

    Saviano non è nelle mie corde Ma De Luca che recentemente ha dato il permesso di costruire un Ecomostro sul lungomare di Salerno che afferma di aver lottato una vita per la legalita meriterebbe la gogna e qualche vergata nella piazza centrale di Salerno
    I lavori di edificazione dell’Ecomostro sono stati bloccati
    Sono cose che accadevano negli anni 70 del secolo scorso
    Si spera che la magistratura abbia aperto un fascicolo giudiziario a suo carico che non passi in cavalleria

  74. Remo Tedeschi Says:

    Guarda, De Luca solo come parla, gli darei tre mesi di Poggioreale,
    così di pacca per direttissima, lo so sembrerebbe ingiusto, ma quel cinismo, quella corrosione arriva all’orecchio, e non va bene.

  75. remo tedeschi Says:

    A Parigi, hanno inserito l’appennino tosco-emiliano nelle “riserve dell’unesco, finalmente una valorizzazione di un territorio bellissimo
    ma trascurato a livello regionale.
    Ecco un punto programmatico del “civicismo progressista bolognese
    manutenzione, e Lavoro per la nostra montagna, che avrebbe risorse non piccole se si allarga la visuale politica.

  76. mauro zani Says:

    Roberto, se mi sai dare una mano sui punti che elenca Giovanni, ti sarei grato. Siamo tutti su sto’ scassato blog dediti all’impresa comune.

    • roberto Says:

      Ho provato a leggere il bilancio (consuntivo) del 2014 e gli allegati. Purtroppo non sono in grado di rispondere ai quesiti posti da Giovanni, apparentemente semplici e che nei bilanci d’impresa troverebbero risposta nella “Nota Integrativa” che serve a spiegare la costituzione delle varie poste di Bilancio.
      L’armonizzazione è infatti complessa e avrebbe bisogno di competenze specialistiche per non essere confutabile.
      Mi spiace

  77. Carlo Says:

    Uno vale per uno. OK, Grillo docet. Ma in questo momento, politicamente parlando, io mi sento meno di uno. Che faccio?

  78. mauro zani Says:

    Grillo ha un partito da dirigere. Noi no. Noi vogliamo metter su una coalizione di cittadini. Passaggio essenziale affinché almeno una parte larga della comunità bolognese possa ritrovarsi su un comune terreno di valori. Che non è più , da molto tempo presidiato da una politica esangue e ipocrita.
    Solo pensosa delle proprie sorti.
    Un riscatto (opera lunga) della politica , a Bologna, può aversi solo dopo un passaggio di questo tipo. In questo senso non penso ad una generica lista civica sol per far dispetto al PD. Ma ad un passaggio di ricostruzione, di riconnessione di relazioni e trame sociali capace di permanere nel tempo. E capace di praticare (si spera) il terreno della politica con forme, metodi, adeguati alla (estremamente complessa )condizione sociale attuale. un po’ come dire che da cosa nasce cosa. Una scommessa. Certo. Specie per i tanti che ormai si sentono meno di uno.

  79. Giovanni Says:

    Come dire:un viaggio di mille miglia comincia con un passo
    E spero che il passo decisivo avvenga entro il 30 giugno nel modo migliore e con un Treekit all’altezza dell’ardua impresa

  80. Giovanni Says:

    Risultati elezioni amministrative
    Per chi suona la campana?

  81. Giovanni Says:

    Uno. Si sta sempre con chi vince. Delle famose correnti, cordate, filiere di potere è impossibile ricostruire nel tempo ‘chi sta con chi’. Fare le squadre, insomma. Cambiano secondo la convenienza. Le due grandi famiglie, veltroniani e dalemiani, hanno generato nel tempo bettiniani, marroniani, orfiniani, montiniani, bersaniani (dai nomi dei leader locali di riferimento, a Roma). Ora, per esempio, la maggioranza è renziana, nel senso di orfinian-renziana perché Matteo Orfini, una volta dalemiano, è oggi renziano: da Renzi infatti incaricato di bonificare il partito che assai ben conosce. Due anni fa erano tutti bersaniani, prima bettiniani, o veltroniani. L’impressione – disse e ripete il ministro Marianna Madia, tra le prime a denunciare due anni fa il Pd romano come “associazione a delinquere” – è che le divisioni siano solo di facciata. Ci sono, per carità: controllano pacchetti di iscritti e di voti sul territorio. Ma al momento delle decisioni si riuniscono “in camera di consiglio” e si spartiscono la torta. Tutte le cariche elettive, tutti i centri di spesa. Ti può capitare di vederli uscire, alla vigilia delle elezioni, dalla stessa stanza. Cinque o sei persone, sulla carta correnti rivali ma in realtà pronti a concordare cosa tocca a chi. Una camera di consiglio, per usare un’espressione soave. Si sta con chi conviene, con chi comanda, e al momento di decidere si decide insieme.

    Due. Segui i soldi. Follow the money, diceva la gola profonda del Watergate in “Tutti gli uomini del presidente”. E’ molto semplice. Dove ci sono molti soldi e non si sa da dove vengano c’è qualcosa che non va. Pierpaolo Bellu, segretario dello storico circolo San Giovanni, anno di fondazione 1949, oggi 250 iscritti da rinnovare, perché il tesseramento è stato dai commissari azzerato: “No, davvero non lo so quando è cominciato tutto. Io ti direi che è sempre stato così. Ma lo sapevano tutti: quando in un quartiere c’è un candidato che invita a cena al ristorante cento persone, paga lui, e un altro che porta la pasta fredda da casa nel cortile del circolo. Quando uno mette cinquemila manifesti e un altro cinquecento. Quando all’improvviso da un circolo che non fa attività compaiono 200 tesserati”. Le cene, i manifesti, le tessere nei circoli fantasma. I paesi dove vota più gente di quanti siano i vivi. Una tessera su cinque è falsa, hanno detto i commissari. 16 mila nel 2013. 9 mila nel 2014. “Anche Marco Miccoli, quando era segretario cittadino, poteva indagare, volendo”. Miccoli ora è parlamentare. Non c’era bisogno di Barca, insomma. Volendo.

    Se vi interessa conoscere le altre tre regole comprate Repubblica di oggi,15 giugno 2015

  82. remo tedeschi Says:

    Il PD romano è ,purtroppo in linea con il marciume imperante nella capitale. Il Vaticano…. lo evita anche Francesco, Alemanno stampava biglietti atac taroccati per milioni di euro,e assumeva terroristi nar,
    Mafie varie, con finanziamenti statali a milioni fitti, corruzione nel calcio, nella prot.civile (vedi camp.di nuoto del sig.Bertolaso) nel passato il pres. della Fidal (atletica) chiese ai giudici di aggiustare tempi e misure (vedi il lunghista Evangelisti) per essere riconfermato. a Frà… che te serve? Andreotti, e il resto.
    Debbo ,però sgridare i veneziani, Casson lo doveva eleggere.
    Come ci saltiamo fuori? la realtà conferma in pieno l’analisi fatta da Zani, e qualche lista civica comincia a vincere , ma ci vuole anche un ribaltone morale dentro al Pd, provare a togliere il comando a questo insopportabile toscano, e fare pulizia .
    e parlare con i 5st, che un po’ affrancati da Grillo si muovono bene.

  83. L'aretino Says:

    Avete visto quello che è successo ad Arezzo? Il ceto medio si allontana dalla sinistra. Troppe tasse dirette e indirette e tra queste il disordine sociale. E vince una proposta fortemente civica. Dobbiamo imparare dalla destra? La lista civica di Zani potrebbe essere la lista della identità popolare della socialdemocrazia emiliana? In fondo il vecchio partito emiliano non era molto diverso dalla SVP bolognese…

  84. Giovanni Says:

    Dopo aver scalato con le primarie un partito in decoposizione,ora Renzi dice basta alle primarie
    C’e soltanto da chiedersi cosa sarebbe successo in Campania se il candidato non fosse stato De Luca

  85. remo tedeschi Says:

    dirà: tutta colpa di bersani !!! la città di Piero della francesca
    autore della Madonna del parto, ha abortito….. la madonna boschi.

  86. remo tedeschi Says:

    Non capisco, alcune cose.
    Renzi dice a Marino, se non sei in grado di governare vai a casa, ricordate quando ,a Firenze con sindaco il Matteo, nevicò (5cm) e la città restò paralizzata per 2 giorni?
    Poi, con Alemanno si creò la mafia capitale e nessuno dei furfanti era in galera, ora parecchi sono dietro alle sbarre, perché dovrebbe dimettersi il sindaco e Alemanno continuare a godersela tranquillo?
    Anche il buon Di Battista 5st, feroce con il chirurgo e silente con il genero di Rauti, ma tengo la capa tosta.

  87. PSerra Says:

    Leggo sui gionali di una inchiesta penale su un maxi appalto di 157 milioni di euro in favore di una cordata mista di cooperative e privati(le cordate….) per la manutenzione degli immobili di proprietà del Comune di Bologna,pari a Circa un quarto dell’intero bilancio del comune
    Il contratto con ogni probabilità avrà duata poliennale
    I giornali danno notizia soltanto oggi di questo appalto perchè la magistratura ha seguestrato i documenti per turbativa d’asta
    il comune però è stato più veloce perchè ha gia assegnato l’appalto
    Chi può dire come finirà?
    Ma non è questo che mi interessa
    Possibile che l’opposizione prente in consiglio comunale (compreso i grillini)nulla sapesse di questo maxi impeno di spesa manutentiva?
    Una lista civica può può eliminare questi “bubboni”
    Non vorrei che mentre voi studiate il bilancio del Comune di Bologna,gli attuali amministratori,”sottosotto”impegnano tutti i soldi dei bolognesi per i prossimi 30 anni

  88. Giovanni Says:

    Remo,il punto è uno solo
    Marino è sicuramente una persona per bene,ma durante la campagna elettorale non si è accorto che la lista del Pd era infarcita da persone non dabbene
    E però il giorno dopo la sua elezione chide che sia passata al setaccio la struttura amministrativa del Comune
    Sembra di capire allora che Marino Quel giorno abbia sentito il cattivo odore che usciva dai tombini delle fogne di Roma
    E possibile amministrare la Capitale con quel consiglio comunale,parzialmente surrogato da 5 o 6 consiglieri che non sono riusciti a passare?
    Si deve dimettere,si deve eleggere un nuovo consiglio comunale
    Invece sono passati 7 mesi dallo scandalo di Mafia capitale
    Se il consiglio comunale fosse stato sciolto subito,2 settimane fa si sarebbe votato a Roma
    Hanno guadagnato tempo
    Sperano che fra un’anno la gente abbia dimenticato tutto
    La gestine di questa partita cosa ti ricorda?
    A me ricorda quello che successe dopo la caduta di Berlusconi
    Niente elezioni
    Tu pensi che sta roba sia gestita soltanto da Renzi
    Ma vuoi scherzare?

  89. claudiopaganic Says:

    Be, Renzi , come sempre , e’ il “burattino” che parla a nome di massoneria/opus dei/ nobiltà nera e curia romana che non ha ancora capito come uscire da questo puttanaio ; certo una soluzione la DEVONO TROVARE , perchè se l’inchiesta andasse avanti si arriverebbe molto vicino al soglio pontificio e CERTAMENTE verrebbe COMPROMESSO GIANNI LETTA il vero punto di equilibrio( vero Goffredo Bettini?) di tutti i poteri a Roma da oltre 20 anni. Il povero Marino si è andato a ficcare in una vicenda molto , molto + grande di lui ( come qualche suo autorevole amico gli aveva detto già prima della candidatura). La cosa , politicamente interessante dal mio punto di vista è la frattura nascente tra Orfini “lo squallido” ( che sostiene Marino ) e Renzi; poichè la corrente “turca” di orfini dispone di circa 50 parlamentari , ne deduco che la maggioranza parlamentare di Renzi , già esigua, si sta ulteriormente riducendo,,,Questo significa che assisteremo ad un processo di logoramento continuo e che quando si andra a votare ( nel 2018 o , forse, prima) il PD sarà ridotto al lumicino e così si chiuderà in maniera misera la storia del partito “malnato”.Ipotizzo anche che quando , in vicinanza delle elezioni,i sondaggi saranno negativi il “prode “Renzi riconsegnerà alla ditta il giocattolino ormai distrutto, mentre lui se ne andrà in giro per per il mondo a coltivare nuove ambizioni ( il Veltroni del 2001 docet)

    • Giovanni Says:

      Condivido al 100%
      Orfini il “Turco Napoletano” non poteva non sapere chi erano i candidati al consiglio comunale e della suburra da cui venivano gli iscritti al partito
      Dalla Gruber ha detto quattro puttanate senza contradditorio reale
      Nè la Signora ha fatto domande imbarazzanti
      Certo Renzi ben consigliato lo ha nominato commissario:”vedi tu Orfini se riesci a seppellire la tua merda”
      E quello:”ragazzi non fatevi vedere almeno per 6 mesi

  90. remo tedeschi Says:

    Resta ,però questa strana “immunità” di Alemanno, nessuno lo conosce, nemmeno la Meloni, i magistrati non lo indagano, non lo “intervistano”, mah…. e dire che era culo e camicia con Carminati
    il boss n°1. mettere le manette ad Alemanno , ? e se non è d’accordo, cosa succede?

  91. Giovanni Says:

    E’ evidente che l’indagine riguarda una modesta quota di corruzione,Buzzi ha parlato di 100 milioni
    Ora Remo secondo te “grande matrona” puo sopravvivere con 100 milioni?
    Per far campare Roma occorrono,a spanne,non meno di 10-15 miliardi a star stretti parliamo pur sempre di una delle piu grandi Capitale della corruzione del mondo
    Fin qui si è parlato soltanto di miserevoli appalti del Comune di Roma
    Ma Roma si decidono tutti i grandi appalti italiani
    Alemanno gode chiaramente di una immunità di sistema
    O vuoi che venga giù tutto il Palazzo?

  92. Giovanni Says:

    Barca,il Piccolo, invece, è stato incaricato di redigere una relazione sul “partito ideale”

  93. Giovanni Says:

    se la corruzione nel mondo di basso era assolutamente trasversale,primenti cosi funzina nel mondo di mezzo e negli alti piani
    I poveracci vanno sempre a scuola dai maestri,che si ispirano ai professori

  94. claudiopaganic Says:

    Ma si Giovanni , stasera ho visto un dibattito “rivoltante” in tv dalla Gruber ( appena reduce dal seminario annuale dei Bildenberg A PORTE RIGOROSAMENTE CHIUSE); erano presenti ,oltre a Barca il piccolo, Paolo Mieli ,grande officiante dei riti massonici/opusdeisti nei salotti buoni di Roma, dove si decide la faccia politica che poi deve rappresentarli come sindaco della citta ( loro scelte furono Rutelli e veltroni) e l’ineffabile Concita De Gregorio , già direttrice dell’Unità , in conto Scalfari/Veltroni , e che nei 3 anni della sua direzione ha ulteriormente peggiorato i conti di quel disgraziato quotidiano: ebbene questi 3 PONTIFICAVANO ,garbatamente of course, con il povero Marino. Ebbene ho provato un moto di simpatia per Marino il quale certamente non è granchè come sindaco, ma almeno , e non è poco, non è mai stato partecipe di quegli ignobili salotti. Naturalmente , caro Giovanni, nessuno si sognerà mai di rottamare Gruber, Mieli, de Gregorio…

  95. Voxpopuli Says:

    Signor Serra,qui non c’e soltanto l’appalto di cui parla lei
    C’e anche quello per le mense scolastiche di cui oggi parlano oggi i giornali
    Prima c’era una società mista con il Comune di Bologna
    Poi è successo un’incidente
    I ragazzi restarono per un giorno senza refezione e il Sindaco prese la palla al balzo per dire che non avrebbe rinnovato l’appalto alla società partecipata dal comune al 51%,
    Prima della società mistà le mense erano gestite dal Comune di Bologna
    Vi fu un caso di salmonella che procurò un pò di diarrea a qualche ragazzo
    Anche in quell’occasione il Comune di Bologna prese la palla al balzo per esternalizzare alla società mista
    Insomma il Comune sta dando in appalto tutti i servizi pubblici,cioè sta privatizzando tutti le tasse che paghiamo
    Escono dalle nostre tasche e finiscono direttamente in quelle degli appaltatori,espropiando noi cittadini da ogni possibilita di controllo
    Gli appalti pubblici sono una brutta bestia
    Abbiamo visto quello che è successo a Venezia,Milano e Roma
    I privati si buttano sui soldi pubblici e nessuno guarda a quello che succede poi per la qualità dei servizi e sull’enormità dei profitti
    Per non parlare delle brutte storie che abbiamo visto a Roma

  96. Carlo Says:

    «Se ci fosse stato Matteo Renzi leader di un partito negli Anni Cinquanta, io e mio papà forse l’avremmo visto come un rivale politico». http://www.lastampa.it/2014/11/27/italia/politica/morandi-non-ho-votato-qui-in-emilia-siamo-tanti-pi-a-sinistra-di-matteo-mg5bHUAysL8WKr6WJIS2PN/pagina.html 

  97. Giovanni Says:

    A coronamento di una splendida carriera, è stato assegnatoa Napolitano il premio Kissinger

  98. remo tedeschi Says:

    Non sapevo della esistenza di un premio Kissinger,
    Minimo, una persona che si consideri democratica, dovrebbe rispedire al mittente,anzi al golpista di professione, tale dis/onore.
    o almeno toccarsi i c…………i

  99. Giovanni Says:

    Attenzione,parliamo di un premio Nobel per la Pace Ha posto fine alla guerra in Vietnam
    Vero è che il Premier vietnamita rifiutò lo stesso premio perchè il suo popolo aveva subito milioni di vittime innocenti soprattutto nella fase che precedettero i negoziati “di pace”,a causa dei bonbardamenti a tappeto
    Il presidente era Nixon ma lo stratega era Kissinger
    Il Ticket contemporaneamente organizzarò il Golpe in Cile e l”uccisione di Allende e la tortura e la sparizione di migliaia di cileni
    Anche Obama è premio Nobel per la pace
    Peccato che dopo aver incassato il premio si sia insanguinato le mani in Siria e Libia e oggi non fa una piega per salvare la vita di Morsi
    In Siria voleva fare molto di più ma è stato fermato da quel “mostro” di Putin

  100. claudiopaganic Says:

    Ma scherziamo!
    Amici e compagni , Kissinger è il sommo ispiratore del golpe bianco che portò all’assassinio Moro ( si legga le dichiarazioni di Eleonora Moro nei tanti processi relativi a quel crimine) ! Quindi ricevere un premio da quelle mani sporche di sangue mette , e mi spiace dirlo, un sigillo di INFAMIA su una carriera che ho sempre criticato politicamente , ma che in questo atto finale disvela di che pasta era fatto quel politico!

  101. maurozani Says:

    Tutto maledettamente vero, cari compagni. Ma non frega più niente a nessuno.

  102. Giovanni Says:

    Dopo che la Grecia avrà votato la proroga delle sanzioni alla Russia per sei mesi(è richiesta l’unanimità,sarà firmato l’accordo con la Grecia per ulteriori aiuti
    Obama e la Merckel procedono di conserva
    C’entre niente l’adesione della Ucraina alla Ue.Parliamo di Nato
    L’ucraina ha un pil ridicolo di 50 miliardi di dollari
    Diventera un mercato non prima di 30 anni

    • ilario Says:

      “Il solo modo di impedire alla Russia di tornare a essere una grande potenza è la sottrazione dell’Ucraina alla sua influenza”. Zbigniew Brzezinski, Anno Domini1997! Senza dimenticare il naturale prolungamento del bacino di manodopera a prezzi stracciati di cui usufruirà la Mitteleuropa e il cui vantaggio maggiore sarà a beneficio dell’industria dei crucchi. Il pil ucraino mi pare proprio il problema minore. Cordialmente.

    • Giovanni Says:

      Ben tornato Ilario,
      Visto dall’angolazione della necessità di lavoro servile può darsi che ila Germania possa lucrare qualcosa in Ucraina,anche se la Polonia ancora per vent’anni resterà un serbatoio di manodopera più che competitiva
      Ma i i rischi che corre la Germania è’ enorme
      Gli americani potrebbe spaccare l’Europa occupando tutti i paesi ex socialisti militarmente
      L’occupazione militare,cioè il controllo di uno spazio determinato,porta con se molte conseguenze che non sto qui ad elencare
      Fino ad oggi poi bisogna considerare che i tedeschi normalmente producono le merci sia baso che alto valore aggiunto nei paesi di origine
      La skoda,in cekia,la Seat,in Spagna ,Ducati e Lamborgini ,in Itallia
      Non saprei proprio cosa potrebbe produrre in Ucraina,ad ovest del
      Dnepr
      Quel fiume rappresenta una linea rossa invalicabile per gli americani
      Al di là delle manovre dimostrative,gli americani non possono che abbozzare
      Le sanzioni alla Russia non funziona
      Quest’anno la recessione in Russia sarà del 2,5 ,dovuta principalmente al calo del petrolio più che alle sanzioni
      Dal 2016,l’economia tornerà a crescere proprio in forza delle sanzioni benefiche della NATO che ha accelerato l’esigenza di una rapida reindustralizzazione del paese
      L’auto sufficienza alimentare e’ il primo obbiettivo del governo russo
      A cui fa seguito l’industria dell’aviazione(tutti i leasing degli aerei stranieri vengono gradualmente risolti)degli autobus,dei treni
      Se c’è un paese che ha bisogno di manodopera questa è la Russia
      Cosa c’è di meglio dell’Ucraina dell’est
      Ma le ragioni prevalenti sono ovviamente geopolitiche e perciò la guerra con l’inverno ripartirà perché gli ucraini sono letteralmente alla fame

  103. remo tedeschi Says:

    Tsipras, un po’ di bolognesi (anchio) ti ha votato, una raccomandazione…. chiedi pure un prestito a Putin, ma stà attento
    alle chiappe ( in greco…. opi’sthia).

  104. Giovanni Says:

    Remo,l’unica arma di cui dispone la Grecia per strappare migliori condizioni dalla Merckel,è’ l’esercizio del veto alla proroga delle sanzione alla Russia
    Prima l’accordo è poi la proroga delle sanzioni
    Questo è il vero senso del viaggio a Mosca di Tripras

  105. remo tedeschi Says:

    Giovanni, adesso sollevo una questione molto.. seria, che riprendo dalla stampa. Secondo i Russi, gli americani dicono il falso sulle missioni lunari, sbarco compreso, ma abbiamo visto tutti che saltellavano con la bandierina in mano?( Houston… abbiamo…..)
    Ps
    è domenica….

  106. Giovanni Says:

    Remo,nonostante sia Domenica,ti rispondo volentieri
    A mettere in discussione la passeggiata sulla luna dei due astronauti americani sulla Luna nel corso degli ultimi 45 sono stati in molti,compreso scienziati americani di vario livello
    Personalmente non ho alcuna minima competenza per dire che tale fatto sia avvenuto o no
    Come uomo comune che con altri 400 milioni che seguirono l’allunaggio del modulo di Apollo 11,posso dirti che mi colpì il fatto che gli americani avrebbero lasciato sulla luna la bandiera americana e alcune targhette,mentre il programma non prevedeva il prelievo di alcun materiale sulla luna,neppure un granello di sabbia
    La possibilità di raggiungere il pianeta e di far allunare un modulo per scaricare un robot era possibile ,tant’è che nel febbraio del 1970 atterro’ sulla luna un modulo russo che scarico il Lunachod(una copia fu esposto alla festa dell’unità a Firenze,mi pare ,se ricordo bene,1972)
    Il modulo rimase attivo per un anno,percorrendo in lungo e largo il satellite e inviando sulla terra miglia di immagini
    A proposito della missione del Lunachod gli americani dissero che l’obbiettivo era quello di studiare il terreno per una missione umana dei russi sul pianeta.Anzi,avrebbe dovuto anche piazzare alcuni radiofari per semplificare il luogo dell’allunaggio dei russi
    Sia come sia,questo fatto ci conferma che era possibile l’allunaggio di un modulo e l’operatività di un robot sulla luna
    La vera domanda allora è un’altra era possibile a quel tempo per un modulo ripartire dalla luna e riagganciare in orbita la navicella spaziale
    Non so rispondere
    Certo è che gli americani al tempo erano molto indietro rispetto ai russi per quanto riguarda il volo orbitale intorno alla luna e nel controllo a distanza delle navicelle spaziali
    Sicuramente gli americani non avevano la tecnologia per costruire il Lunachod
    Concludo ,dicendo che se sono effettivamente sbarcati sulla luna ciò è avvenuto con un’operazione ad altissimo rischio
    Quando Colombo parti per le Indie,non aveva vinto la residua credenza medievale che da qualche parte sarebbe precipitato in una sorta di fosse delle marianne
    Così dobbiamo pensare che i due astronauti americani furono mandati allo sbaraglio pur di vincere quello che l’occidente chiamo la corsa alla luna
    Si trattava di pura propaganda perché i russi non hanno mai messo in cantiere un progetto per portare l’uomo sulla luna
    Oggi sugli altri pianeti del sistema e nella galassia tutti mandano robot:il primo fu appunto il Lunachod 2
    Se poi gli americani hanno mentito,e cioè ci hanno mostrato qualche immagine di coda di un semplice volo orbitale non lo sapremo mai
    Non sappiamo se i russi a quel tempo erano in grado di controllare il volo orbitale americano intorno alla Luna,certamente non per quello che accadeva sull’altra faccia dell Luna
    Perciò ,non vi è alcuna evidenza a favore o contro la versione America
    Resta il fatto che i due astronauti non hanno raccolto nulla sulla Luna
    E cio è molto ma molto strano perché tutte le missioni sono effettuare per lo studio dell’ambiente diverso dal nostro e non per fare “pizza spettacolo”

  107. Giovanni Says:

    Remo,scusa ma dopo aver letto due o tre recenti revisione,devo concludere che gli americani hanno preso per il culo il mondo intero
    Gli americani non hanno più un solo pezzo di roccia di quelli che affermano di aver prelevati sulla luna
    Sono spariti 180 pezzi di roccia
    L’unico rimasto è’ un pezzo di roccia terrestre donato dai due eroi americani agli Olandesi
    Hanno distrutto i filmino e tutto il resto
    Insomma qualsiasi cosa che potesse dimostrare che non sono stati sulla Luna
    Ma ci sono indizi che fanno una prova:il pezzo di roccia terrestre spacciato per lunare
    Noi certamente siamo il paese dei campanelli,l’America quello degli inganni planetari

  108. maurozani Says:

    Google m’informa che furono ben sei le missioni Apollo con sbarco sulla luna. E che ben 12 astronauti USA calpestarono fino al 1972 il suolo lunare. Trovo poco verosimile che in piena guerra fredda
    il KGB non si sarebbe accorto di un capricorn one.

  109. claudiopaganic Says:

    Ma infatti ; già è molto impegnativo essere credibilmente alternativi al Sistema , senza essere scambiati per illusi, per cui le teorie beceramente negazioniste lasciamole perdere,

  110. Giovanni Says:

    Mi riferisco al famoso sbarco del 1969
    Poi ripeto,possibile che non sia statop prelevato materiale sul nostro satellite
    I voli orbitali sono furi discussioni,qui parliano di allunaggio
    Non intendo negare nulla,ma l’onere della prova spetta agli americani che sono tenuti a fornire ogni oggettiva evidenza alla comunità scentifica per salvaguardare il loro onore
    Il Kgb,può aver raccolto qualche elemento a terra,ma non dall’altra parte della Luna
    Il contrlollo dei voli orbitali avviene via radio e non con i radar
    Forse i russi avrebbero dovuto seguire i voli verso la luna con propri satelliti in coda a quelli americani
    M anche quello è un lavoro difficile perchè non è conosciuta la traiettoria e il giorno e l’ora esatta del volo

  111. remo tedeschi Says:

    Individuati, i responsabili della sconfitta elettorale del ’99 a Bologna.
    il sig. M.Lombardo (via Rivani) vigilerà che non si ripeta.
    Rep. cronaca di Bologna, ieri)

  112. Roberto Says:

    Tornando sulla terra, pare che il PD locale faccia quadrato attorno a Merola: «Non accettiamo consigli e suggerimenti da chi ha contribuito a scrivere la pagina nefasta del ’99. La città e la storia hanno già dato un giudizio. Vogliono fare una lista civica? La facciano. Vogliono coalizzare tutto ciò che, a sinistra, è contro il Pd? Lo facciano. Non abbiamo paura di ciò che non serve a costruire il futuro della città, ma solo a fare del male al Pd».
    La storia, appunto… o tutto il dopo Guazzaloca è trascurabile cronachetta?
    La rossa del 99 è rimasta pervicacemente in carico alla collettività fino all’altro ieri ed è possibile che nel frattempo abbia maturato qualche guarentigia, visto che gli anni passano per tutti, non solo per i cattivi maestri

  113. Roberto Says:

    Sottopongo ai frequentatori di questo blog un articolo di Miriam Mafai del febbraio 99. Ovviamente ci sono considerazioni opinabili, ma parrebbe un’utile lettura per Crivelli, non foss’altro per capire da dove sono partiti i cattivi maestri.
    Per citare Anderlini “dopo tre lustri di trasfigurazioni vissuti assai poco gloriosamente, [il partito si presenta] talmente informe e compromesso da non concedere altro spazio che l’esterno

    http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1999/02/04/le-due-anime-dei-ds-alla-guerra.html

  114. maurozani Says:

    Commentare il Critelli è tempo perso.
    Come lavar la testa all’asino.
    Com’è arcinoto: si perde l’acqua ed il sapone.
    Andiamo avanti senza farci troppo fuorviare dall’house organ del PD.
    Per quanto sarebbe meglio dire che il PD è l’house organ di Repubblica.
    Il suo proprietario infatti ebbe a vantare la tessera numero 1 del PD.

  115. Giovanni Says:

    Domani parte l’offerta pubblica di vendita del 40 % dell’aeroporto Marconi,stimato in circa 30 milioni di euro
    Come dire che patrimonialmente il Marconi vale per intero circa 75 milioni
    Insomma qualcuno metterà in borsa una società che a malapena fa un milione di utile all’anno ad un prezzo pari a 75 volte la redditività annuale
    Soltanto un risparmiatore completamente pazzo comprerebbe una singola azione a 4 euro perché teoricamente recupererebbe l’investimento del puro capitale in 100 anni
    Ora siccome di risparmiatori pazzi in giro non c’è ne ,l’ipotesi ragionevole che si può fare è’ questa:
    Le banche incaricate del collocamento delle azioni,remunerate con laute commissioni,provvederanno all’acquisto all’insaputa dei risparmiatori le famose azione
    Lo possono fare perché hanno la gestione dei portafogli dei risparmiatori e quindi liberamente ,senza chiedere l’asse so ai singoli risparmiatori
    Questo è lo schema essenziale anche se i passaggi sono più complessi
    Poi daranno luogo sempre con le spalmature a discreti volumi di compravendita per mantenere il prezzo o addirittura aumentarlo
    Nella fase breve dell’aumento del prezzo si infileranno i privati o gli enti pubblici che detengono le quote non vendute per far cassa
    Nel giro di un’anno le azioni cadranno a 0,5 un prezzo ancora di tutto rispetto,ma pochi spiccioli per chi vuol prendersi il Marconi
    Una volta che sarà sbucato fuori il vero nuovo padrone cominceranno le operazioni vere per rendere redditivo il Marconi
    Ora siccome è impossibile aumentare il fatturato per larghissima misura proveniente dai parcheggi(i più cari del mondo)e dalla locazione degli spazzi commerciali,sarà inevitabile tagliare i costi,cioè gli impiegati ed i “servizi”acquistati dal Marconi(pilla aii professionisti,ai consulenti,ecc)
    Niente male potrà dire qualcuno,visto che in fin dei conti stiamo parlando di un sistema clientelare
    È’ vero,i primi a soffrire saranno anche quelli che sono stati assunti per raccomandazione o hanno legami clientelari ultra ventennali,mentre nelle casse del comune e della regione entreranno. per intanto 30 milioni
    Merola ha detto che l’acquisto da parte del “mercato” delle azioni del mercato è’ il sondaggio che preferisce,senza spiegare che il sondaggio è truccato perché come sopra ho detto i veri acquirenti saranno due o tre banche
    Mi chiedo soltanto se i sindacati e più da vicino i dipendenti hanno la consapevolezza che la Sab,tra tre anni. avrà 150 dipendenti in meno e l’aeroporto sarà nel mani di qualche industrialotto in cerca di un monopolio naturale

  116. Giovanni Says:

    Se finisse invece nelle mani di un fondo fiduciario di Rayanair allora sarebbero davvero cazzi amari
    Non resterebbero più di 30 dipendenti

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