Occasione perduta.

E’ trascorso quasi un anno da quando cominciammo a pensare ad una lista di larga coalizione civica in vista delle prossime elezioni.

Sembrava a me che tale fosse la strada per collegarsi alle migliori e antiche radici di Bologna con un approccio innovativo (civismo democratico) per risalire dall’astensionismo ormai cronico ad una partecipazione in forme inedite alla vita pubblica.

Si trattava di lasciar indietro tutte le vecchie esperienze comprese quelle di una sinistra più o meno radicale e/o riformista che aveva da tempo dichiarato fallimento.

E’ storia lunga.

C’è ancora da scavalcare il cadavere insepolto del centro-sinistra (come ho notato altre volte) ma c’è (c’era) anche da seppellire quello di una sinistra imbelle, parolaia, litigiosa e del tutto incapace di mettere l’orecchio a terra per rendersi empatica rispetto ai bisogni della città per interpretarne anche i silenzi assordanti.

In sostanza l’idea era quella di un progetto politico da far crescere come alleanza tra cittadini.

Le cose sono andate in direzione opposta e contraria.

Si è dato vita ad un’alleanza tra partiti.
Quelli morenti e quelli (forse) nascenti.

Inutile adesso discettare di responsabilità.
Non m’interessa più di tanto.
E poi , in questi casi tutto si confonde , specie nel clima di campagna elettorale.

Magari in seguito si potrà fare una piccola cronistoria di un esperimento fallito.
Rintracciare le cause e le responsabilità perfino individuali (tra cui le mie) di una drastica torsione partitica di ciò che nacque il 21 settembre 2015 come Coalizione Civica Bologna.

Quel che è certo è che quel disegno non c’è più.

L’occasione è perduta.
In favore di uno schieramento di sinistra a vocazione minoritaria che però è risultato vincente rispetto a quanti (io tra questi) ritenevano di dover far avanzare un disegno civico e democratico di tipo nuovo.

Non si presenterà dunque alle elezioni un’ alleanza tra cittadini ma una sinistra arcobaleno composta da Sel, Sinistra Italiana, Possibile con l’aggiunta, in funzione di coordinamento e regia politica, di un centro sociale come il TPO.

Come negli anni settanta del secolo scorso gli eredi ideali di quelle esperienze hanno preso la testa del corteo e proclamano adesso, avanguardisticamente : “noi avanti”.

Bene.

E’ giusto che nella lista Martelloni/De Pieri stiano avanti coloro che hanno prevalso.
Io non seguirò quel corteo.

So già dove va.
Va a far vincere Merola al primo turno.
Temo.

Ed io in ogni caso, come ho già chiarito ma giova ripeterlo, non covo le uova dei cuculi.

Se e quando si avrà il coraggio politico di chiarire che la Coalizione Civica non c’è più e ad essa si è sostituito, legittimamente, uno schieramento di partiti, allora e solo allora , potrò prendere in considerazione di votare per un tale schieramento.

Secondo la logica del male minore.

Viceversa : cuculo rosso non avrai il mio voto.

41 Risposte to “Occasione perduta.”

  1. claudiopagani Says:

    Parole sante che sottoscrivo una ad una , caro Mauro

  2. matrixxt Says:

    La Caporetto della sinistra bolognese passa dai retaggi del 77, attraversa Genova e ora, traumatizzata, non sa darsi altra forma che quella di antagonista. Generali senza esercito di vocazione velleitaria e comunque minoritaria. Hanno distrutto le Fabbriche di Nichi, poi Sel, oggi Coalizione Civica. Eppure non si citano i probabili promotori dell’operazione Martelloni…. si chiamano Fratoianni e Paglia e preparando la nuova minoritaria SI per perseguire in ultima istanza il loro secondo mandato parlamentare all’opposizione insieme a un altro manipolo di parlamentari. Personalizzazione della politica Questo è il triste epilogo. Auguri compagni

  3. Roberto Says:

    Tutto vero.

  4. maurozani Says:

    @ Sì matrixxt (chiunque tu sia) , personalizzazione della politica, Fratoianni. Paglia e, aggiungo, Casarini.
    Fossi in Paglia però starei in campana. Ha un concorrente la prossima volta. Comunque son cazzi loro.

  5. Tina giudice Says:

    Rimango basita e confusa, sono tra le prime firmatarie dell’appello e tra i primi iscritti associati, e per caso da un paio di settimane ho saputo che lei si è chiamato fuori insieme ad altri. Non conosco tutti i fatti ma lei per primo insieme ai creatori e fautori di questo progetto non avete dato un gran prova di trasparenza e democrazia, e queste dichiarazioni postume, ritardate, pessime, più che gettare ombre sulla coalizione, che in questo ha già i suoi problemi, chiariscono di fatto quanto poco civico e democratico sia stato il vostro di percorso.

  6. maurozani Says:

    Gentile Tina che lei venga a sapere adesso è problema tutto suo. Basta leggere i miei ultimi post e guardare le date e capirà tutto in piena trasparenza. Altro che un paio di settimane.
    Se poi non si vuol capire è altra e diversa fattispecie.

  7. raffaele la ferla Says:

    …caro Mauro seguo i tuoi post con “devozione quasi militante”. However, comunque, non riesco a ” seguire” le frattaglie delle decisioni ‘quotidiane’ che hanno portato alla tua attuale conclusione.
    Forse un’analisi critica fra le intenzioni iniziali, e poi, il loro “dispiegamento in corso d’opera, aiuterebbe a capire, e forse avrebbe un po’ d’utilita’, sebbene in questo stadio, un po’ “residuale”….

    Sinceramente

  8. marco capponi Says:

    Cara Tina, se non sbaglio aderisti alla Coalizione in occasione del volantinaggio al centro lame, Sai benissimo quello che pensavo e forse avrai saputo della la polemica sulla svolta dalla quale presi le distanze. Entrasti poi nel coordinamento di Navile dal quale uscisti poco dopo, credevo amvche perché d’accprdp con mie perplessità. Par la verità

  9. Paolo Says:

    Concordo in pieno con Tina. Buttare micce da fuoriusciti su un progetto nel quale molti credono ancora è da sfigati. Trovi una occupazione e lasci a chi ha vinto legittimamente le “primarie” di coalizione fare la sua gara. Non c’è nulla di politico oramai nei suoi interventi. Solo posizioni personali che nulla hanno a che vedere col bene comune né con l’amministrazione della città. Ma molto hanno a che vedere col rancore e la strizza

  10. maurozani Says:

    Gentile Paolo. M’aspettavo l’aggressione e lo sputtanamento tipiche degli ideali eredi degli anni settanta dell’altro secolo che molto hanno a che spartire con il renzismo in voga attualmente. Niente di nuovo sotto il sole dei meravigliosi quarantenni.

    PS. Mi sa che la strizza è tutta Sua.

  11. maurozani Says:

    Raffaele , a questo stadio tutto è residuale. Ergo ognuno strizzi il suo cervello per capire come sono andate le cose. Si faccia un’idea. Per parte mia non perderò tempo a descrivere e recriminare. Chi vuol capire capisca.

  12. Mario Says:

    Vede Paolo, c’è un avverbio di troppo nel suo post. Ma anche delle altre parole si potrebbe tranquillamente fare a meno. Ci son fatti, date, accordi, comportamenti che parlano da soli. La coalizione civica non esiste più; esiste un accrocchio di partitini che, a meno di non voler prendere per i fondelli i cittadini, deve cambiare nome e affrontare il suo destino politico con il suo vero volto. E tanti auguri.

  13. Remo Tedeschi Says:

    Ho letto più volte il post della sig. Tina per me è esattamente il contrario, sono gli amici del padova che hanno ben poco di civico ,difatti hanno un paio di tessere in tasca, chi di sel, di possibile di sinistra italiana, ecc. ma come si fa a ribaltare così le cose? spieghi perché centinaia hanno mollato? stanchi della solita menata arcobaleno, era un progetto Nuovo, capito? L’unica ingenuità dei fondatori è quella della troppa democrazia, e si è rimasti fregati dai trombati di professione.

  14. Milli Says:

    ” Agli ordini, tenente “. Soldato Napoli

    • Milli Says:

      ” Abbiamo due referendum, signor tenente. E la truppa scalpita “. ” Ho capito, signor tenente. Mi tolgo dalle scatole. Però i referendum ci aspettano lo stesso “

  15. maurozani Says:

    Soldato Napoli, avanti! Prima le trivelle e poi i referendum elettorali e costituzionali.

  16. Remo Tedeschi Says:

    …..staje luntana da stu core
    a te voio cu’o pensiero…..

  17. Tina Giudice Says:

    Rispondo per primo a Capponi, ho ancora molte perplessità, ma rimane ancora la cosa più vicina ai miei pensieri, non sono un gran ché come militante lo ammetto (troppe rogne personali), ma al momento ancora penso di votare per la coalizione.
    Per il resto dei commenti del commento, scusate ma proprio ve le cantate e ve le suonate tra di voi che sapete cose che noi poveri comuni mortali possiamo solo in minima parte immaginare.
    Io non so neanche chi o cosa sia “il padova” per cui non capisco!
    E quel che ho detto ieri a Bovina, sempre in un post, lo dico anche a lei Zani, i cittadini “normali” e fuori come me dalla politica (dai suoi sottotitoli, dalle sue falsità. dai suoi accordi sotto banco), non sanno niente, io non vado ogni giorno a cercare post di tutti per cercare di capire umori ed intenzioni, pensavo che bastasse andare sul sito o fb di coalizione per sapere le cose. Ho sbagliato , ora lo capisco, ma rimane la sostanza che non so bene cosa è successo e quando, chi me lo doveva dire? E non a me personalmente ma almeno ai primi 4/500 che hanno sottoscritto l’appello.
    Siete voi che avete detto che eravate diversi, ma diversi da chi? E non aveva detto proprio lei che doveva essere una casa aperta a tutti? Compresi quelli del pd che non si riconoscevano più in quel partito. Ma “Tutti” chi se ora non ve ne piace più nessuno?
    E forse che bisognava darsi qualche regola all’inizio?
    E magari quel tanto vituperato Grillo quando vuole mettere paletti e notai per limitare danni futuri, forse non ha tutti i torti?
    La questione del nome era da tirare fuori prima delle primarie interne, come si fa a continuare ad insistere su questa cosa?
    E come si fa a continuare a spalare “merda” su chi è rimasto e ci crede?
    E voi sareste quelli che volevate mandare a casa Merola? Così ci riuscite di sicuro.
    Ed a proposito di chi ha scritto “troppa democrazia” mi permetto di invitarvi a leggere un piccolo libro, lettura edificante,
    La democrazia come violenza, di Anonimo Ateniese
    Edizione Sellerio
    Buona giornata a tutti
    Tina Giudice

    • Laura Veronesi Says:

      Se posso contribuire a chiarire qualche perplessita’, lo faccio volentieri: non esistono “accordi sotto banco” esistono accordi. Di cui normalmente la politica vive. Specie se un progetto cerca di non produrre la classica frammentazione di liste in uno scenario. All’uopo si era costituito un direttivo (a poco piu’ di un mese dal varo e dalla sottoscrizione dello Statuto di Coalizione Civica) .La natura di quel direttivo salvaguardava tutte le sensibilita’ compresenti (allora) in Ccb. Nelle prime tre sedute di direttivo esattamente l’asse che dice Zani ha stravolto a colpi di maggioranza non assoluta, ma assolutista, le regole. Imponendo prima le primarie e dopo restringendo i seggi per accedervi (tutta la provincia di Bologna ne ha avuti solo due). Questo si chiama violare i patti “sopra” i banchi. Si chiama ancora “gestione muscolare” di operazioni che richiedevano il massimo del senso di responsabilita’ da parte di tutti e soprattutto si chiama “avere a cuore interessi di parte”, non certo della citta’. E la parte e’ il progetto di Sinistra Italiana che e’ pigramente paludato nelle operazioni di assemblaggio-ceti. Non certo nei processi reali.

    • Remo Tedeschi Says:

      come facciamo ,adesso, a rispondere a Laura Veronesi?

  18. claudiopagani Says:

    Bene , esco per un attimo dalla querelle sulla coalizione civica Bolognese che , nelle intenzioni dei suoi fondatori, aveva un obiettivo molto e giustamente ambizioso, e che oggi mi pare di poter dire che ,come dice giustamente Zani, si è ridotta ad un centro sociale allargato con poche chances di sfondare davvero nel corpaccione della Bologna timidamente progressista , ma molto ,molto pigra….E tuttavia… Tuttavia la coalizione civica con la sua torsione , ha determinato una reazione uguale e contraria nel partitone bolognese. Leggo oggi , infatti, nelle pagine bolognesi dell’house organ che ieri si è costituito un comitato elettorale a favore di Merola , con l’adesione , udite udite, di Vasco Errani e Flavia Franzoni in Prodi..Ebbene io ci leggo , e chiedo conforto all’unico grande professionista della politica tra noi, un disegno a SCALA NAZIONALE di nuovo Ulivo come alternativa al renzismo declinante e in serie difficolta petrolifere.. D’altra parte per la Sig.ra Prodi , basta il cognome, mentre Vasco Errani rappresenta , da circa 20 anni l’anima emiliana del dalemismo in salsa prodiana ( come l’amico Bersani del resto). Siccome si tratta di 2 personalita molto ambiziose e certo non portate a fare semplicemente da spalla al buon Virginio….E poi Bologna , dopo lo svuotamento di coalizione Civica, rappresenta l’unica citta in cui , nelle comunali del 5 giugno , il PD , sia pure in salsa bolognese, pare destinato ad una vittoria larga già al primo turno senza bisogno di “cotanto” aiuto, mentre per non dire di Roma e Napoli, anche a Torino e Milano si prevedono difficolta e , come minimo , un.difficile ballottaggio. Il ragionamento politico che ci vedo dietro la “discesa in campo” del duo ulivista è il seguente :” Caro Matteo , hai visto che solo a. Bologna dove si è presentato il nuovo Ulivo abbiam vinto?!” .L ‘interrogativo che mi pongo allora è ; ma noi ostinatamente sinistri , sia pure a vocazione non minoritaria , per sbarazzarci di Renzi dobbiamo PROPRIO tornare all’Ulivo , mentre in tutto il mondo occidentale le “terze vie” a trazione moderatamente liberista sono in grande crisi???? Caro Mauro , rivolgo la domanda a te , nel ruolo definitivo , di grande professionista della politica, sperando che le grandi questioni nazionali ancora ti attraggono( ma in cuor mio penso di si)

  19. Paolo Says:

    Zani parli tanto di correttezza trasparenza onestà ma non pubblichi i commenti a te ostili. sei un ciarlatano.

  20. maurozani Says:

    Infatti tutti possono vedere i commenti a me ostili. Il tuoi d’ora in poi non ci saranno più. Non accetto di scendere così in basso. A proposito di trasparenza forse sarebbe utile sapere chi sei.

  21. maurozani Says:

    Laura, tutto giusto. Aggiungo però una mia personale responsabilità. C’era una sorta di accordo non scritto. Il direttivo doveva solo rappresentare una raggiunta unità. In altre parole doveva rappresentare, esibire quest’unità aderendo semplicemente alle regole sottoscritte. L’dea , che sembrava comune, era che non si sarebbe mai votato. Per questo non abbiam fatto questione di rapporti di forza numerici. Io mi sono fidato di chi il giorno prima aderisce e accetta regole e il giorno dopo le modifica. Da lì è partita la lotta per l’egemonia. Ancora una volta. non s’è voluto capire che così facendo tutto si sbriciolava. Veniva meno la fiducia reciproca.

    • Laura Veronesi Says:

      Ancora una volta non lo si e’ voluto capire, Mauro, perche’ vi era chi puntava ad un progetto politico nuovo, originale ed aperto (noi). E vi era chi da quel progetto sentiva minacciata la propria minuscola e storica posizione di rendita . La rendita dell’arcipelago e della mentalita’ minoritarista che per quanto mi riguarda impedisce da svariati anni ad una Bologna progressista e di governo, di avere un’agibilita’ politica e di conseguenza ,una cittadinanza. E che oggi e’ l’anima “local” di Sinistra Italiana. E diciamola fino in fondo: che ha giocato il primo tempo della partita di CCb fingendo internita’ al percorso, salvo espellere il percorso dal percorso stesso,una volta avute le chiavi di casa.

  22. maurozani Says:

    Claudio, tornare all’Ulivo fa solo parte della realtà bolognese per ovvie “storiche” ragioni. Non la vedo come una scelta strategica o di prospettiva ma solo un episodio , seppur significativo, della lotta interna al PD la quale si svolge proprio in questi giorni a diversi livelli d’intensità e anche con obiettivi diversi. C’è chi vuol condizionare e chi è deciso ormai a rovesciare la baracca renzista in tempi congrui con le prossime elezioni politiche. Molto si deciderà con il risultato referendario di ottobre. A scala nazionale la scelta bolognese non funzionerebbe. Non più. Resta comunque episodio significativo su cui riflettere ancora a proposito di anomalia italiana.

  23. maurozani Says:

    PS. Chi mi segue su questo blog dal 2009 sa che non ho mai censurato nessuno. Solo ho ritenuto di non pubblicare una riga del sedicente Paolo perché si limitava a farmi le pulci su di un apostrofo dal sen fuggito…A dimostrazione di un chiaro e preconcetto malanimo che non aggiungeva nulla al confronto.. D’altro canto se volessi non pubblicare commenti politicamente ostili mi limiterei a non farli passare e nessuno lo verrebbe a sapere. Cosa che non ho fatto e non farò finché si resta sul piano della discussione. Gli insulti invece non sono graditi. Sorry.

  24. Massimo di mascio Says:

    Il corteo l’ho aspettato, ma evidentemente non passa nel mio quartiere.
    Al volantinaggio davanti al centro commerciale del Pilastro erano in due, senza un banchetto, uno striscione, un gazebo o una bandiera.
    Alieni e spaesati rispetto ad una umanità che sopporta più di tutti la crisi.
    Una fotografia nitida che rilascia una immagine precisa:
    Stanno qui per portare avanti un loro progetto che niente ha a che fare con i bisogni delle persone.
    Tutto già visto, possiamo pronosticare il risultato.
    In bocca al lupo per la salute

  25. maurozani Says:

    Crepi sto’ lupo. Ciao Massimo.

  26. Massimo Di Mascio Says:

    Direi che è il momento di iniziare a pensare al 20 giugno, quando passato il secondo turno delle amministrative, il nido tornerà ad essere vuoto, sarà il momento di cominciare a rivedersi senza la contingenza elettorale, in questo casi cuculi non dovrebbero esserci, magari si può iniziare un percorso nuovo e referendario

  27. L'aretino Says:

    Ci hai provato… Dal 77 è sempre la stessa storia, autonomi e belle fighe…

  28. claudiopagani Says:

    Complimenti Remo Tedeschi! hai fatto un’analisi politica sintetica , ma molto lucida…Sarà che la vecchia scuola è sempre la migliore

    • Remo Tedeschi Says:

      grazie, Claudio, probabilmente a Ravenna andrà meglio che a Bologna, intanto Merola taglia nastri ,taglia taglia, suona la banda Rossini, sghignazza, arruola cantanti, pianisti, preti , mette lampadine , pianta alberi, voglio chiedergli se mi ripara quel c…o di rubinetto in casa.

  29. Gianni Guagliumi Says:

    Tornare all’Ulivo non mi pare certo nè un’eresia, nè un mero calcolo politico di lotta interna. Parliamo di una stagione carica di speranze di cambiamento e non solo che si è interrotta bruscamente e immotivatamente. Specchio di questo ragionamento è la lista di Amelia Frascaroli che conferisce a quella di Merola un cospicuo valore aggiunto sia per i contenuti che per le candidature. Al partito della nazione preferisco di gran lunga il partito delle persone e l’Amelia è una che non scherza..

  30. maurozani Says:

    Avviso ai naviganti e doverosa, trasparente informazione. I commenti del sedicente Paolo, dopo le ripetute offese, saranno sempre cancellati da questa pagina.

  31. cristina Says:

    E’ da tempo che volevo scriverle. Ho apprezzato il coraggio di dar vita ad un nuovo progetto politico-amministrativo per la città di Bologna ( nel frattempo divenuta città metropolitana).
    A mio avviso le debolezze del progetto non sono di visione politica ma strutturali e di conduzione dell’azione politica.
    Proverò ad indicarle le più importanti , con molta schiettezza e con l’intento sincero di svolgere una critica costruttiva.

    L’Appello pur nella sua forza evocativa , capace di catalizzare molte e diverse sensibilità ha il pregio -difetto di essere come le macchie di Rorschach : ciascuno vi vede ciò che la sua sensibilità e la sua intelligenza gli suggerisce. Il che può andar bene, ma solo in una fase iniziale.
    L’impronta fortemente civica e plurale dell’idea di Coalizione ( costituita da soggetti e gruppi non omogenei tra loro) richiedeva l’apertura di veri spazi di discussione pubblica ed un’elaborazione del programma politico-amministrativo, strutturata in poche e ben meditate fasi che avrebbero costretto i “ coalizzati” a fare i conti con un’ampia e diversificata platea di cittadini . Solo dopo si sarebbero dovuti scegliere i candidati sindaco.

    Il coacervo di gruppi presenti sulla piazza che avrebbero subito appoggiato un progetto alternativo all’attuale amministrazione , le era certamente ben noto, così come le ambiguità e le dinamiche che caratterizzano questi gruppi . Tanto più necessario era individuare con chiarezza gli snodi qualificanti di un programma politico-amministrativo che, situandosi fin dall’inizio fuori da un generico aggregazionismo di sinistra, tenesse conto di tutte le componenti sociali e delle dinamiche economiche globali che incidono sulla situazione locale .

    Scoraggiare personalismi , gregarismi , cordate e cordatine mi sembra sia oggi un’operazione preliminare di intelligenza politica , indispensabile se si vuole veramente ridare dignità e autonomia alla politica . Una visione politica è anche una scommessa che si può vincere o perdere e la declinazione amministrativa di una visione politica non può essere lasciata all’improvvisazione.

    La scelta di indicare i due canditati sindaco prima di aver dato spazio ad una discussione pubblica e ad un’elaborazione aperta ai cittadini del programma politico-amministrativo ha inevitabilmente fatto pensare (e non solo a chi vede le cose dall’esterno ) che i giochi della” Coalizione” fossero decisi secondo schemi di vecchia politica , in base ad asset di potere , veri o presunti, da spartirsi .

    Infine , nella reazione seguita alla sconfitta della candidata sindaco, mi sembra di vedere una grave grave caduta di stile : lei e quelli che appoggiavano la candidata perdente avevate accettato le regole stabilite fino ad un minuto prima di perdere le elezioni .

    Ciò detto mi rendo conto che una cosa è criticare ( anche se costruttivamente ) a cose fatte , un’altra è agire nel concreto .
    Le faccio i miei migliori auguri per la sua salute , Cristina

  32. maurozani Says:

    Tutto bene , Cristina.
    Per la caduta di stile si vedano miei considerazioni nel post precedente: l’ironia fuori di luogo del candidato a proposito della mia “caduta” e l’offesa pesante e gratuita, al limite dello squadrismo verbale, contenuta in un post di De Pieri.
    Ciò ha innescato in me un certo malumore.
    Lo ammetto.

    In ogni caso resta un problema: non si cambiano le regole in corsa. Come di fatto né avvenuto. E com’era stabilito e concordato non dovesse avvenire.
    Ciò ribadito io non ho mai pensato che le regole partitiche (disciplina etc) potessero anche solo lontanamente esser applicate ad una eterogenea coalizione.

    In fin dei conti mi convinco sempre più che v’erano due limiti insormontabili ai fini di far avanzare un progetto civico di tipo nuovo.

    Un limite sono io stesso. L’avesse proposto qualcun altro …

    L’altro limite m’appare per così dire oggettivo: consiste nella scarsa risposta che è venuta da cittadini senza partito.
    Insomma era cosa da implementare molto per tempo. Tipo due anni addietro. (E chiedo scusa se a me l’idea è venuta tardi) .
    Ergo anche se individuo responsabilità soggettive , a partire dalla mia, non me la prendo più che tanto con i cuculi.
    Sono arrivati a nido incustodito.

    PS. Certo avrei gradito un certo stile nei vincitori. Dato che invece s’è subito espressa disistima e massima inimicizia, ho reagito di conseguenza: cioè in modo non politico. Ed è questo un tratto che , paradossalmente ,ha fino ad ora caratterizzato la mia intera biografia. La sola idea di stare insieme a persone che: l’uno mi offende in pubblico cercando di farmi passare come un vecchio marxista rincoglionito “che non ha mai fatto tre giorni di galera” (e ciò dall’alto della sua infarinatura postmodernista del c… e l’altro che non trova di meglio che ironizzare sui giornali intorno alla mia fibrillazione (cardiaca) mi fa alquanto schifo. Con gente così io NON CI STO.

  33. cristina Says:

    La sua reazione agli insulti e alla disistima è del tutto giustificabile poiché lei non è un’ipocrita né un individuo apatico e desensibilizzato . La politica non c’entra , semmai la politesse… Dovrebbero chiederle scusa .
    Vede Zani , il suo post “ Occasione perduta “è molto interessante per diversi motivi : 1) Racconta di un impulso sincero a rianimare l’autonomia della politica oggi profondamente subordinata ai diktat dell’economia e della finanza.
    Questa subordinazione è essa stessa un fatto politico ma il problema non viene mai affrontato ed è anzi costantemente rimosso proprio dai politici ( o politicanti) .
    Persino il narcisismo parolaio e narrante ,che giustamente lei deplora esprime il bisogno individuale e di gruppo (qualche volta inconsapevole) ,di valorizzarsi di fronte a vere o presunte autorità distributrici di punti di credito da aggiornare nei propri curricola.
    2) Dimostra che non ha rimosso , al contrario di tanti altri ex compagni, la sensibilità per i problemi costituiti dal “ cadavere insepolto del centro-sinistra “ . Ciò è importante perché un popolo che non impara dagli errori del passato è condannato a ripeterli .
    C’è infatti una quasi perfetta simmetria tra il preteso scavalcamento del “cadavere insepolto “ e “il dilagare di una sinistra imbelle, parolaia, litigiosa e del tutto incapace di mettere l’orecchio a terra per rendersi empatica rispetto ai bisogni della città per interpretarne anche i silenzi assordanti”.
    3) Dimostra che il difetto strutturale a cui facevo riferimento nel mio commento deriva dalla difficoltà di affrontare consapevolmente e liberamente i veri problemi .
    I problemi dell’immigrazione, dell’Europa dei vincoli di Maastricht e altri temi che vengono regolarmente censurati nello pseudo dibattito a sinistra ( e affrontati demagogicamente a destra)o trasformati in questioni specialistiche per esperti di settore.

    Ciò che manca in questa città ( ma probabilmente in quasi tutte le città italiane) sono gli spazi di comunicazione dove scambiare idee e sentirsi davvero liberi di dire ciò che si pensa senza provare timore di essere equivocati o fraintesi o aggrediti verbalmente.
    Dove non c’è libertà di pensiero e di espressione non può esserci vero sviluppo dello spirito civico e del senso di cittadinanza, né vera capacità di elaborare progetti in comune e conseguire risultati davvero utili a tutti .
    La ragione strumentale finisce per sottomettere e distruggere i contenuti critici razionali e la loro possibilità di dispiegamento positivo . In luogo di liberi scambi di idee si hanno scambi di convenevoli , altri tipi di scambio o mero conformismo gregario adattativo.

    Torniamo alla visione politica . Credo che l’idea iniziale di Coalizione Civica espressa nell’appello abbia in realtà centrato molti temi e toccato molte sensibilità . Ma l’Appello avrebbe dovuto trovare subito articolazioni concettuali e pragmatiche chiare e raccogliere la moltitudine dei soggetti aderenti attorno a semplici rivendicazioni da presentare pubblicamente assieme a progetti più ambiziosi e lungimiranti . Quindi sicuramente può essere vero che il tempo era poco e l’idea è partita in ritardo .
    Tuttavia credo che se non si affrontano i nodi critici di cui sopra, nessun tempo potrebbe mai bastare per risalire “dall’astensionismo ormai cronico ad una partecipazione in forme inedite alla vita pubblica” . Con sincera partecipazione, Cristina

  34. maurozani Says:

    Cristina, appena trovo la voglia e l’energia cercherò di sviluppare un ragionamento/analisi “a freddo” proprio intorno alle osservazioni che lei ha svolto che trovo alquanto centrate e per certi versi illuminanti. lntitolerò il post all’antica: AUTOCRITICA.

    PS. Nel frattempo ho incontrato per caso Martelloni, il candidato, che mi ha assicurato di non aver mai voluto fare ironia sulla mia “caduta”.
    Per quanto la cosa mi avesse colpito, non ho ragioni per non credergli. A volte i fraintendimenti a mezzo stampa accadono.
    Meglio così.
    Quanto all’altro , l’autonominato regista, spero proprio di non incontarlo mai più.

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