Non si può pretendere che gli elettori riescano a divinare il disegno di Renzi in tutta la sua enorme portata.
Per farlo dovrebbero leggersi tutti gli articoli del titolo V della seconda parte della costituzione ancora in vigore , che verranno liquidati in caso di vittoria del sì e che cancellano l’articolo 5 della prima parte della Costituzione che recita :
“La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principî ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell’autonomia e del decentramento. “
Si vuole cioè liquidare per sempre uno dei 12 principi fondamentali sui cui si regge il compromesso costituzionale del 1947.
Ora, chi non ancora del tutto portato il cervello all’ammasso del renzismo capisce al volo che abolire le province, e mettere le Regioni su di un binario morto sottraendogli, di fatto, la possibilità di fare legislazione è qualcosa , per l’appunto, di enorme e stravolgente.
Aggiungendo un Senato non più elettivo – così sta scritto nella riforma Renzi-Boschi oggetto di referendum- per farne un docile strumento al servizio del governo, si
realizza un formidabile accentramento del potere in capo allo stato centrale.
Un’innovazione che ci riporta indietro di settanta anni.
In sostanza una controriforma.
La grande controriforma sognata da tutti i reazionari ed ex fascisti almeno da quando furono istituite le regioni nel 1970 con vent’anni di ritardo (vedere le considerazioni finali della costituzione entrata in vigore nel 1948) .
A Renzi rischia di riuscire ciò che non è riuscito a Berlusconi.
Per la semplice ragione che Renzi a differenza di Berlusconi, non ha perso tempo a scagliarsi ideologicamente contro gli ex comunisti.
Renzi da buon democristiano 2.0 , con ascendenze andreottiane, semplicemente li ha corrotti, fagocitati e con la complicità di molti di coloro che doveva rottamare (Fassino, Violante, Finocchiaro, Turco e un’infinità di altri compreso quel Ceccanti che ebbe un ruolo non secondario nella riforma del titolo V del centro-sinistra) ha compiuto la scalata a quel progetto “meraviglioso” che era il PD di Veltroni.
Non a caso un altro campione del sì.
Cui s’aggiunge, all’ultimo, Romano Prodi. Buon sangue non mente.
Ovvio che la pera è caduta perché era matura , anzi marcia del tutto.
Vedi alla voce DS.
Il mio ex ed ultimo partito.
Fa abbastanza schifo infatti sentire argomenti a favore della liquidazione delle autonomie locali da parte di quanti hanno fatto mostra di difenderle per tutta una vita.
Gentaglia.
Ma evidentemente lo è sempre stata : gentaglia.
Anche prima.
Anche quando erano comunisti e poi nel PDS e poi nei DS.
Ma ciò che conta adesso, ai minimi termini è molto semplice .
Chi vota sì, vota per allontanare (a distanza siderale) il potere dai cittadini, dai loro territori, dalle loro comunità locali.
Tale è il vero senso del plebiscito che Renzi richiede.
Mani libere da ogni impaccio partecipativo.
Postdemocrazia , ragazzi.
Dunque c’è bisogno di mani libere : plebiscito, certo.
Perché il merito della controriforma costituzionale serve esattamente a chi da
da ex sindaco di Firenze vuole diventare sindaco d’Italia e capo del partito unico della Nazione.
Se vi piace , fate pure.
Chi è causa del suo mal…
PS. Sappiate solo che indietro non si torna.
novembre 30, 2016 alle 11:16 PM |
Benissimo Mauro : ma qualche parola su Prodi perchè NO?!
novembre 30, 2016 alle 11:20 PM |
Sinceramente qui abbiamo parlato a ruota libera di tutti cercando di capire le cause della fine della sinistra; perchè di Prodi non si parla mai con chiarezza..
novembre 30, 2016 alle 11:26 PM |
Prodi c’è. Già aggiunto appena saputo. Rileggi.
novembre 30, 2016 alle 11:28 PM |
PS. Vi son errori redazionali…sorry non riesco a correggerli…tipo quel si che interrompe una riga.
novembre 30, 2016 alle 11:33 PM |
Prodi , il “globalista democristiano” , è certamente uno dei principali artefici della scomparsa della sinistra in Italia. Assieme a d’Alema temo… Quello dell’Ulivo mondiale dico, caro Claudio e quello che : ” la sinistra fa schifo solo che c’è la destra.. etc etc . Sai benissimo tutto.
novembre 30, 2016 alle 11:49 PM |
No caro Mauro c’è una differenza RADICALE e sono del tutto sbagliati i tuoi opposti estremismi Prodi aveva il compito PROGRAMMATICO di rottamare i comunisti : D’Alema ha capito TUTTO fin dall’inizio e ha cercato con mezzi spesso INADEGUATI o Sbagliati di SALVARe il salvabile . QUELLA che tu esprimi i è UNA FALSA EQUAZIONE , dettata da non so cosa : purtroppo anche questo fare di tutte le erbe un fascio ha contribuito al disastro . Questo tanto piu grave in un momento DRAMMATICO COME QUESTO… Sembra quasi preso da un cupio dissolvi che non mi piace..
novembre 30, 2016 alle 11:53 PM |
E poi citare qualche battuta e davvero brutto . Contano i fatti alla fine . E uno ha condotto una dura battaglia di opposizione in questo referendum ; l’altro ha detto alla fine un si opportunista . C’è una bella differenza!!!Questo tuo giudizio tranchant dopo non una battuta , ma una battaglia giusta che è stata anche la tua , appartiene ad una storia di risentimenti a sinistra che pensavo chiusa..
novembre 30, 2016 alle 11:57 PM |
Dopo questo tuo commento da oggi sono un po piu solo, ma me ne faro una ragione . Mi consolo leggendo l’ultimo bellissimo appello per il no di Tortorella nel quale non c’è NESSUNA TRACCIA di riferimento alle persone ( e potrebbe anche averne donde)
dicembre 1, 2016 alle 12:03 am |
E poi effettivamente la “sinistra italiana fa proprio schifo ” intenta solo a fare esami del sangue ai propri vicini di banco . Bene sia finita . Vedremo , dopo il 5 dicembre ,soprattutto se vincerà il si, chi avrà la forza , l’autonomia intellettuale e culturale per ripartire . Adesso sulla vecchia storia cala giustamente il sipario
dicembre 1, 2016 alle 12:05 am |
Guarda Claudio, credimi , io non ho nessun risentimento. Solo cerco di restare fedele alla verità dei fatti. Io ruppi con D’Alema quando lo vidi approdare ad un’idea del riformismo (congresso di Roma) che non condividevo. E quando passò (a Firenze) dal PDS ai DS.
Punto.
Per il resto credo d’esser sempre stato leale nei suoi confronti. E penso che lui lo sappia, dato che tutti i suoi , proprio tutti, non sono con noi del NO.
Cazzo!
Ergo , illo tempore sbagliò Lui e non io.
Punto.
Adesso siamo di nuovo “insieme”.
Purtroppo s’è fatto tardi direbbe Veltroni …
dicembre 1, 2016 alle 12:10 am |
Comunque Claudio ti invito a pranzo. Così parliamo distesamente. E ti spiego per benino. Nei dettagli. Mica si può sviscerare tutto qui…
dicembre 1, 2016 alle 12:11 am |
Si ma siccome “insieme ” siamo pochi , a cosa serve rivangare un passato ormai morto e sepolto. Nella barchetta nell’oceano in tempesta non conviene a nessuno filosofeggiare ( e il passato è chiarissimo anche a me ma io faccio riflessioni piu STRUTTURALI e meno personali ; c’era un tale vento contrario che neanche il padreeterno ci avrebbe salvato e la “svolta ” di Occhetto ci indeboli ancora piu e ci mise in balia di Prodi , ma di questo si occupera la storia)
dicembre 1, 2016 alle 12:14 am |
invito accettato , ma per parlare del futuro: tra i “nostri ” bastardi e un Prodi qualsiasi , ad esempio, io faccio una differenza abissale..
dicembre 1, 2016 alle 12:21 am |
Claudio , non furbeggiare con me. Parlo di un passato recente. Siamo a questo punto proprio perchè le riflessioni STRUTTURALI furon del tutto errate. Quelle di Occhetto comprese. Dopodichè è verissimo che comunque nessuno c’avrebbe salvato.
PS. Alla fine non rimanemmo affatto in balia di Prodi. Basta sentire la versione di Prodi su quelle lunghe notti del 1996…quando facemmo la trattativa sulle liste elettorali. Dove si parla anche (anzi soprattutto) di me.
PPS. Insomma ho le carte in regola.
dicembre 1, 2016 alle 12:30 am |
Si ma subito Prodi si invento l’ulivo come dato permanente e non alleanza elettorale e ci mise nel sacco da buon democristiano inaffidabile..
dicembre 1, 2016 alle 12:35 am |
E poi tutti i parlamentari che tu giustamente selezionasti poco dopo volevano STARE PER SEMPRE al governo e individuarono in Prodi il garante piu sicuro e il gioco fu fatto: Un po come in questo Parlamento dove i parlamentari messi da Bersani sono diventati immediatamente Renziani appena quello è parso il piu credibile nell’offrirgli 5 anni garantiti , compresa la pensione , purchè non gli rompessero i coglioni..
dicembre 1, 2016 alle 1:29 am |
Prodi ha detto di votare Sì per coerenza con la sua storia personale. E allora guardiamocela (in sintesi): ministro del Governo Andreotti già nel 1979, noto esperto di sequestri di persona per vie spiritiche (Gradoli, rapimento Moro), consulente di Goldmann Sachs, Che volevate che votasse uno così? Del resto in tutta la sua lunga carriera lui è sempre stato dalla parte del Governo, le durezze dell’ opposizione le ha sempre lasciate ad altri. La riforma Boschi è pronta da mesi, il Professor Prodi poteva esprimersi da un pezzo. E’ lunga? Difficile? Ma il Professor Prodi è un laureato in legge, anche se ce lo vendono da 30 anni come un economista, poteva esprimersi prima. Ma non lo ha fatto, anzi fino a 10 dieci giorni rivendicava di stare fuori e non dire come votava. Ma capisco che vendere il proprio appoggio a soli 3 giorni da un voto incerto come questo si riesca a strappare un prezzo migliore.D’ altronde Prodi si è sempre mosso solo se c’ è qualcosa da prendere per lui, un ruolo, un incarico, etc…sennò che si arrangiassero gli altri. Sul passato è un discorso lungo, molto non lo capirebbero nemmeno perché sono passati 20 anni e la situazione politica del 1996 è completamente diversa da quella di oggi. Oggi pochi, praticamente nessuno di quelli sotto i 30 anni, capirebbero la necessità che ci fu 20 anni fa di dover mettere il rappresentante di un partito del 6,8% a capo di una coalizione dove il primo partito aveva 3 volte e mezzo i voti di quello. Altra storia. altre scelte, allora probabilmente giuste. Quindi non faccio certo colpe a D’ Alema o Zani. Però la malapianta dell’ Ulivo ha attaccato in profondità, complice anche lo sbandamento dei Ds. E dalla malapianta dell’ Ulivo al Pd il passo è stato breve. E oggi costituisce la più grava minaccia all’ ordinamento democratico italiano. Comunque vada ci sarà tutta una storia da scrivere da riscrivere dopo il 4 dicembre. Senza Romano Prodi. Finalmente!!!
dicembre 1, 2016 alle 8:42 am |
torna, cazzo 🙂 in coalizione ovvio
dicembre 1, 2016 alle 9:41 am |
Questa è una partita molto seria, pari al referendum monarchia-repubblica, e non di meno, spaventa la irresponsabilità di tanta gente che votava a sx, dirigenti ex pci che sanno benissimo qual è la manovra neo-piduista e fanno finta di essere “riformatori”.
Prodi, ma non si smette mai di pestare marciapiedi? e il buon Civati? che sollecitava il Romano a pronunciarsi? accontentato.
Spero non sia determinante il voto brokkolino cosa nostra.
il 5 . a San Luca o nella M….
dicembre 1, 2016 alle 1:28 PM |
Di Prodi non parlavo per realismo politico.
Se ne stava zitto e anzi faceva capire che votava no.
Adesso ha ben ricostruito Alessio.
Condivido .
Di fatto Prodi sul filo di lana cerca di provocare il maggior danno possibile al fronte del NO.
Spero che la sua pugnalata vada a vuoto o ci colpisca solo di striscio.
dicembre 1, 2016 alle 3:12 PM |
Comunque la scelta FINALE di Prodi getta una luce sinistra , ma definitivamente CHIARA su questi oltre 20 anni di vita politica . Adesso non capisce e/o fraintende SOLO chi non vuole capire e/o ha interessi diversi dalla politica!
dicembre 1, 2016 alle 6:04 PM |
rischio qualcosa , ma la dico: anche l’accordo contrattuale del P.I è voto di scambio, dopo sette anni , a due giorni dal voto? il sindacato … ringrazia
dicembre 2, 2016 alle 7:26 am |
La riforma Renzi è usurpazione ma anche la Costituzione ed il Sistema Stato necessitano di un cambaimento
radicale, essere fermi nel modello politico-burocratico per 50 anni ha posto le premesse per l’autoritarismo grazie al nostro amorfismo, accidia e servilismo per un posto alle Poste.
dicembre 2, 2016 alle 3:37 PM |
Fatica sprecata ,quella del Mag. Spataro, ieri sera tentava, umanamente, di far capire al mai sveglio ministro Speranza, che i problemi italiani sono Politici, la costituzione non c’entra nulla anzi andrebbe seriamente applicata.
dicembre 2, 2016 alle 4:13 PM |
ministro Orlando ,scusate
dicembre 2, 2016 alle 4:21 PM |
E’ incredibile che in questa campagna per il No nessuno ,dico nessuno, ha detto quanto ci costa all’anno la Mummia sicula:un miliardo di eurini
Dico ai miei é tempo che scenda dal Colle dalla Reggia dei papi e vada a vivere tra i comuni mortali,.che so a Villa Vattelappesca
3 segretarie,due domestiche ,un cuoco e 5 laureati in giurisprudenza per correggere i testi di legge partoriti da politici e burocrati ignoranti fanno 10 milioni all’anno
Più che sufficienti alla bisogna
dicembre 3, 2016 alle 7:46 am |
Se voto si perché Merola dice che andrà a Roma (purché ci resti) è voto di scambio?
dicembre 4, 2016 alle 8:37 PM |
Cari AMICI e COMPAGNI GIRANO EXIT POLLS PAZZESCAMENTE POSITIVI . FORSE il dio della SINISTRA esiste e si è svegliato da un lungo sonno.
dicembre 5, 2016 alle 12:02 am |
Domani L’Agnese gli ricorderà di prendere la campanella, drin drin