Post democrazia.

1)Il governo USA chiarisce che “se è un colpo di stato non l’appoggeremo”.

Surreale.

L’esercito revoca con la forza il risultato delle elezioni in Egitto, dopo che la primavera araba aveva aperto la strada ai Fratelli Musulmani rimasti in semi clandestinità per oltre 40 anni.

Non c’è bisogno della lente d’ingrandimento per capire che si tratta di un classico colpo di stato.

Claro che sì.

Certo con l’appoggio entusiasta di quanti hanno dato vita , con la sorveglianza attenta dei militari, a quella primavera che cacciò il dittatore Mubarak nello stesso momento in cui il potere illuminato della casta militare aveva deciso la sua fine.

E così un’alleanza tra esercito e piazza ha cancellato un risultato elettorale che era stato avallato da tutti gli osservatori internazionali.

Adesso si andrà a nuove elezioni ,che dovranno necessariamente ottenere un risultato opposto.

Una nuova concezione pragmatica e funzionale della democrazia.

Va bene la democrazia se dà luogo al risultato che vogliamo altrimenti può essere derogata.

Con la forza.

Avvenne già in Algeria dove l’esercito abolì le elezioni in vista di una scontata vittoria del Fronte Islamico di Salvezza.

L’occidente, esportatore di democrazia, applaudì.

Come applaude oggi il liberale El Baradei al colpo di stato che consente, secondo lui, alla primavera egiziana di ripartire da dove era stata interrotta da un libero risultato elettorale.
Illuso o paraculo.
Propendo per l’ultima che ho detto.
E’ ovvio che El Baradei, dopo aver ottenuto un deludente risultato elettorale, è adesso ben piazzato per proporsi alla guida del paese…. sotto la guida dei militari.

Si sancisce così, platealmente, che la democrazia non è affatto un valore storico universale ma solo uno strumento che se non ottiene il risultato voluto può esser buttato ad arrugginire al sole come un qualsiasi ferrovecchio.
Un insieme di regole e convenzioni storicamente determinate.
Superate del tutto, ovvero largamente spiazzate nel tempo attuale.

E’ l’epoca della post democrazia ovvia conseguenza di una globalizzazione economica i cui principali interpreti guardano ai risultati non all’osservanza delle vecchie regole novecentesche, gli orpelli ormai anacronistici dello Stato di diritto.

Post democrazia.

2)Intanto un capo di stato , Morales viene bloccato al suolo senza tanti complimenti e spiegazioni. Al suo aereo è impedito di sorvolare i cieli di Francia, Spagna , Portogallo e Italia in base al semplice sospetto che potesse ospitare Snowden l’uomo che ha scoperto l’acqua calda rivelando, con relativa documentazione, il ruolo di spionaggio sistematico dell’onnipotente NSA.

Post democrazia.

3) In Italia si riunisce il Consiglio superiore di difesa presieduto dal presidente della repubblica per chiarire l’incompetenza del Parlamento sulla questione degli F35.

Ancora post democrazia.

Cui s’aggiunge , molto in piccolo, l’esempio di un partito che si definisce democratico. Nel quale si convocano primarie che incoronano candidato premier Bersani contro Renzi e adesso il premier è Letta e si cambiano le regole per incoronare colui che aveva perso la “grande prova di democrazia diretta.

Bello vero?
Conta il risultato.

Così va il mondo , altro che primavere: la democrazia diretta viene invocata e torta a sostituire (o comunque a condizionare) la democrazia rappresentativa in alleanza con un potere , politico , economico, militare, che ha vitale bisogno di saltare gli ostacoli costituiti da autonomi poteri costituzionali e dalle forme e regole della democrazia rappresentativa .

Con buona pace delle nuove forme di democrazia primariesca e reticolare.
Roba buona per i gonzi.

E’ la post democrazia che si traduce in un’abile eterodirezione di quanti, generosamente, riempiono piazza Tahrir al Cairo e in una più modesta presa per il culo di coloro che vanno a votare alle primarie in Italia sulla base di “mai con Berlusconi”.

Così è .
Se vi piace.

PS. Ciò naturalmente nulla toglie alla mia e vostra antipatia per i regimi integralisti islamici o cristiani che siano. Solo bisognerebbe batterli nelle vecchie e care urne elettorali. Sempre più disertate, in Italia, da quanti han capito che il risultato viene regolarmente interpretato ,manipolato e persin rovesciato da una politica completamente autoreferente.

44 Risposte to “Post democrazia.”

  1. Giovanni Says:

    Mauro,non avrai mica creduto che in qualche parte del mondo sia mai esistita la democrazia?
    Sarebbe davvero grave che un politico avveduto ed esperto come te fosse caduto in una simile credenza
    Sarà piuttosto vero che noi si pretenda la democrazia come forma di governo diretta a realizzare l’interesse comune.Ma ciò come hai ben osservato sotto ogni latitudine é una pura chimera ed oggi si rompe qualsiasi infingimento per negarne sia la forma che la sostanza.
    Il Re è nudo .Il campioni della democrazia,dei diritti civili che voleva impartire lezioni alla Cina alla Russia a Cuba ecc.,altro non é che un regime che acquista informazioni per spionaggio industriale commerciale ,politico e personale.Tutti i politici,gli alti funzionari e chiunque ricopre una posizione degna di rilievo o di essere presa in considerazione può essere blandita e /o ricattatta.
    Il nostro paese in particolare é nelle mani degli sbirri e dei prefetti,chiamati a far le veci dei manutengoli dei cacicchi di Washington.
    Culatello,l’uomo che voleva farsi Re,con l’aiuto dell’Esarchetto di Ravenna,in fin dei conti é un poveraccio, capitato per caso nel luogo giusto al momento giusto e allevato da altrettanti sprovveduti.Alui dobbaiamo la terminale “ruina” dell’Italia per essersi fatto gabbare da un mediocre

  2. Franco Says:

    Concordo con il PS ma coloro che hanno capito l’antifona e che non votano e coloro che votano anche se hanno capito l’antifona, cosa dovrebbero fare,per esempio qui in Italia: ritirarsi sull’Aventino o sul Monte Bianco o incavolarsi definitivamente. Prego ! un consiglio.

  3. maurozani Says:

    Se avessi dei consigli da dare non me ne starei ritirato su questo blog. In ogni caso propenderei per una sana e vitale incazzatura.

  4. claudiopagani Says:

    Sono d’accordo , Mauro anche io propendo per una incazzatura , ma….le incazzature vanno …canalizzate in un progetto politico perchè ,diversamente, si rischia l’nfarto ,inutilmente.

  5. mauro zani Says:

    Claudio sono incazzato da sempre…se mi viene l’infarto non sarà causa dell’incazzatura di fondo che mi caratterizza, nel bene e nel male. Ergo resto sempre più incazzato…..e non canalizzo nel PD. Basta con le vecchie trappole per topi…..

    • claudiopagani Says:

      Mauro non ti avevo affatto parlato del PD ,quanto ,piuttosto, della necessità di costruire un nuovo progetto politico per non arrivare al capolavoro di avere il PD in mano a Renzi e la “nuova sinistra” ( comunque subalterna al Pd) in mano a gente come vendola, Cofferati ,ecc.( su questa configurazione punta ,per esempio, il gruppo Epresso /Repubblica e ,scusate se è poco) ; capisco che questo sarebbe la conseguenza dell’errore che ha portato alla nascita del PD , ma ,ormai è acqua passata……Quanto alle incazzature “private” ,ovviamente non me ne occupo….

  6. AndreaG Says:

    Piutòst che gninta l’è mei piutòst…

  7. mauro zani Says:

    Chi si contenta…

  8. Giovanni Says:

    Un progetto?E’una parola!
    In troppi in questi anni imitando B han provato a fare un partito personale perché ,come si suol dire,la domanda polititica tirava in quel senso
    Ora è giunto il tempo di chiedersi cosa resta dei vecchi Ds.
    Può darsi che vi sia chi progetta la scissione perché non riesce ad ottenere dall’interno del Pd la “Candidatura”
    Ma quanti seguiranno Renzi fuori dal PD ?Pochi!
    Anche il sindaco Pinquino di Milano farebbe una rapida retromarcia Merola invece sarebbe fottuto perche Culatello e il suo consigliere non gliela faranno passare liscia
    In conclusione,il PD sopravviverà più o meno così com’è e Renzi se vuole governare dovrà capeggiare il partito di B.
    Il personale dirigenziale del l’uno e dell’altro partito non sono molto dissimili,anzi oserei dire che sono intercambiabili .In comune hanno una grande voglia di stare in parlamento ,in regione e nei comuni e possibilmente di governare.Del resto non gliene può fregar di meno
    E allora ancora un nuovo soggetto politico?
    Senza ambizioni non si possono compiere imprese e noi sappiamo molto bene che siamo soltanto reduci per il momento soltanto molto incazzati
    Un partito di incazzati ,con un grande seguito l’aveva fatto Grillo.Ma gli i mancava il Leader nel luogo giusto ed un progetto attuabile
    Continuiamo ad incazzarci e basta

  9. claudiopagani Says:

    Mi scusino Mauro e Giovanni perchè non voglio assolutamente essere polemico con loro ma, temo ,c’è un problema di fondo nella parte della sinistra italiana cui pensano loro e ,sostanzialmente , anche io; e il problema è che c’è un’abitudine consolidata ad essere “contro” e a fare molta + fatica a costruire un progetto “per” ( forse si tratta di un residuo di una cattiva interpretazione dello “spirito ” del PCI che era ,tuttavia, un partito di Governo costretto ,temporaneamente da Yalta; ad essere all’Opposizione; tra l’altro è anche la posizione che “per la residua sinistra + gradirebbero i “poteri forti” assieme al “tripudio di Renzi). No cari amici e compagni , io non gliela do vinta !
    Continuo a pensare e a credere che la Sinistra ,anche,in Italia, abbia un ruolo da PROTAGONISTA da svolgere. Del resto anche i +attenti tra i dirigenti del Pd hanno capito che il PD è fallito e toccherà anche a loro a “rimettersi in viaggio” magari dall’opposizione di un governo Renzi

  10. Giovanni Says:

    Mi permetti una correzione Claudio?Il PCI non poteva essere che un partito di opposizione,anzi avrebbe dovuto esserlo fino in fondo perché così prevedeva il mondo bipolare.Togliatti prima e Berlinguer dopo hanno pensato di aggirare la realtà con le chiacchiere e son finiti per far da stampella ,il primo ,al trapasso del vecchio fascismo nella repubblica,e il secondo,a sostenere il regime ,sempre lo stesso,ai colpi dell’emancipazione della società civile.
    Un vero partito rivoluzionario,cioè che vuol cambiare lo stato delle cose presenti,non si produce in azioni di conservazione,ma deve interpretare il nuovo che avanza
    C’e del nuovo dappertutto nel mondo,ma nessuno e’in grado di dare idee e forza alle nuove istanze.E’un caso?

  11. claudiopagani Says:

    HO molti dubbi sulla tua interpretazione caro Giovanni! Se il Pci avesse fatto il partito “rivoluzionario fino in fondo ” nelle condizioni date:
    1) dopo la guerra ci sarebbe stata la guerra civile ( con gli americani in casa!) cosi come in Grecia ed ,esattamente cone in Grecia , il PCI sarebbe stato annientato!
    2) senza il compromesso storico di Berlinguer( teorizzato proprio dopo il golpe di Pinochet-CIA in Cile) avremmo avuto anche in Italia , ancora una volta come in Grecia, ul regime di colonnelli, dopo aver spinto tutta la DC su posizioni apertamente reazionarie( non bisogna mai dimenticare con quanta ferocia molti dirigenti dc si opposero alla poltica di MOro fino a rendersi oggettivamente complici del suo assassinio; andrebbero rilette ,a questo proposito ,le sue lettere dal carcere delle BR in particolare vs Piccoli e Andreotti ma non solo)
    Hic Rodhus, hic salta ,caro Giovanni.

  12. Giovanni Says:

    Se,se,se.Il PCI doveva fare l’opposizione democratica e non la lotta armata.Chi ha mai detto che doveva fare la lotta armata.Chi l’ha mai pensato nel Pci
    La lotta armata l’ha fatta lo stato clerico fascista,con le strage dei contadini uccisi da mafia e polizia e soprattutto con le bombe.
    Il Pci doveva fare l’opposizione e quando ha fatto una sana opposizione democratica i risultati con i socialisti di Nenni al governo non sono mancati.Il PCi doveva aiutare la crescita civile e culturale di questo paese.Quando l’ho ha fatto seriamente il paese e’ cresciuto.
    La cosa che tuttavia mi colpisce e ‘come a distanza di 40 anni la maggior parte dei reduci non voglia rompere con la mitologia berlingueriana del compromesso storico necessario per evitare in Italia un Golpe alla cilena.Suvvia archiviamo questa sciocchezza e diciamo che questo si predicava per giustificare il compromesso storico.Una vera e propria mistificazione
    Sappiamo che fine ha fatto “il compromesso storico”di cui la fusione a freddo Ds+Margherita e’una pratica variabile attuata da gente senza principi.Ma il modulo o matrice e’ sempre quella togliattiana.
    Strategie perdenti,perché al fondo di tutto c’è sempre stata l’idea che i bravi o pagani della basse andavano blanditi e fregati con il sol dell’avvenire
    È dura rivistare la storia senza pregiudizi ,ma quello che succede oggi viene da lontano:Veltroni,D’Alema,Napolitano sono nati cresciuti nel PCI

  13. Giovanni Says:

    A proposito di democrazia e stato di diritto ,qualcuno di voi ricorda la straordinaria estradizione passiva orchestrata dal governo D’Alema per consegnare Ocalan ai turchi nel 1999.
    Beh Mauro avvenne contro la costituzione repubblicana e per ragioni di realpolitik. Si fece finta di lasciarlo andare ben sapendo quale sarebbe stato il finale di partita
    Ma nessuno disse che che D’Alema era un liberticida.
    Si incolpo un ‘oscuro rifondaiolo di averlo portato in Italia dalla Russia tacendo che Ocalan aveva già il foglio di via degli oligarchi che facevano affari con i turchi
    Ipocrisia e doppiezza,questi sono i fardelli che accompagneranno per sempre i mal nati
    La democrazia e’come tutti una forma di governo più o meno imperfetta,forse la migliore,ma quello che fa la differenza,davvero,e’ lo spirito di un popolo,generato dal buon esempio e dall’esercizio quotidiano di alcune elementari virtù che rendono possibile la civile convivenza
    Il popolo sovrano non è mai esistito.E’una idea,un’utopia.Possiamo soltanto impedire che a governare siano i più mascalzoni,i più cinici,quelli che non se ne possono fregar de meno delle sorti di una comunità o di un’intero popolo
    Riassunto nel concetto,ribadisco concetto,”morte al tiranno”

    • claudiopagani Says:

      Guarda Giovanni che le cose su Ocalan NON STANNO AFFATTO COME DICI TU e inoltre oggi (luglio 2013 ) il compagno Ocalan inquanto leader + prestigioso del glorioso PKK turco, sta trattando ,da pari a pari con Erdogan, una pace che porti ad uno statuto di forte indipendenza del Curdistan turco ( basta fare attenzione alla stampa internazionale come il New york times mentre ,ovviamente, i giornali italiani non ne fanno il minimo cenno…); naturalmente immagino che D’Alema si + che contento di ciò in quanto lui ( come vicesegretario del PSE) ha trattato personalmente l’adesione del PKK , come partito osservatore ,all’internazionale socialista….

      • Giovanni Says:

        Ocalan tratta sotto tortura da 15 anni.Il Curdi vengono presi per il culo come i palestinesi.
        Non ci prendiamo per i fondelli anche tra di noi.
        D’Alema si è macchiato di delitti politici incancellabili.Serbia e Ocalan e chissà cos’altro

  14. claudiopagani Says:

    Caro Giovanni chiedi a Mauro quante volte i suoi dirigenti gli hanno detto di stare lontano da casa ( negli anni 70) perchè si era nell’imminenza di un golpe!!!! Io ti posso testimoniare che essendo amico di Carlo Zaccagnini ( figlio di Benigno) + e + volte fu consigliato dal suo amico Arrigo Boldrini ( partigiano Bulow ) di stare lontano da casa perchè i vertici del PCI temevano una svolta autoritaria( e il buon Benigno Zaccagnini li ascoltava sempre fidandosi + di loro che del democristiano ministro degli interni di turno!!!!). Oppure quanto il ministro degli esteri Aldo Moro di ritorno da una riunione Nato il 13 dicembre 1969 ( il gg dopo piazza Fontana) fu avvertito da Tullio Ancora ,cattolico amico di Giulio Rodano consigliere principe di Berlinguer) di non tornare in Italia in aereo . E infatti Moro tornò a Roma in treno ( impiegando molte + ore….) .ti potrei anche dire che l’Onorevole Pino D’Alema ( padre del D’Alema attuale) fu avvertito ,come facente parte della direzione nazionale del PCI nonchè vicepresidente della commissione bilancio della Camera, di almeno 4 SITUAZIONI DI GOLPE IMMINENTE:
    1) subito dopo Piazza Fontana ; il Presidente Saragat voleva proclamare lo Stato di EMERGENZA , con sospensione dello stato di diritto,e fu dissuaso ,alla fine dal presidente del consiglio Rumor -su precisa indicazione di Moro- ( e pagò con l’attentato alla questura di Milano de lfinto anarchico Bertoli che causo 8 morti ma il cui vero obiettivo era Rumor)
    2 ) il GOLPE Borghese del 7 dicembre 1970 ( in cui era coinvolto anche il presidente americano Nixon e che prevedeva l’avvento subito dopo di un governo militare presieduto da Andreotti il quale all’ultimo minuto ,mentre i golpisti di Borghese erano già nell’armeria del Viminale , disse di no ..
    3) dopo la bomba di Piazza della Loggia ( 28 maggio 1974) in cui erano coinvolti molti ufficiali del SISMI ( gli stessi che depistarono Piazza Fontana) il quale sismi ( a seguito di accordi segreti collaterali a Stay Behhind – Gladio) dipendevano non da un organo costituzionale italiano ( anche se le forme erano rispettate ) ma direttamente dalla CIA configurando ipso-facto una situazione di golpe permanente. ( di cui non erano informati neanche tutti i DC come ad esempio Fanfani ritenuto non del tutto affidabile!!!)
    4 ) subito dopo il rapimento Moro e lo sterminio della sua scorta che si configurò a tutti gli effetti come un golpe a bassa intensità”
    Caro Giovanni tutti coloro che ti ho citato non ERANO AFFATTO DEI BURLONI ( MENO CHE MENO GLI ALTI DIRIGENTI DEL PCI) e si preoccupavano a ragion veduta. è del tutto che l’Italia fino al 1989 è stato un paese a sovranità limitata esattamente come la Cecoslovacchia solo che i ns alleati USA usavano metodi meno stupidamente brutali dei carri armati Sovietici.
    Nella misura in cui Napolitano , Veltroni , D’Alema figlio hanno caratterstiche positive ( come ad esempio il senso dello stato ) lo devono per essere stati autorevoli dirigenti del PCI, mentre tutto il resto di negativo che possiamo ,legittimamente, imputargli è dovuto ai loro limiti politici personali..
    Guarda che non dovremmo mai finire di ringraziare il PCI per avere salvato la Democrazia nel ns. paese e ,inoltre, avere permesso avanzamenti ,altrimenti inimmaginabili, alla classe operaia dell’Italia ( basti pensare all’arretramento subito dopo la chiusura del PCI!!!!)
    Questi sono i fatti della storia , il resto sono polemiche e ricostruzioni fantasiose che non fanno avanzare di un passo la ristruzione di una vera Sinistra in Italia nel xxI secolo….

  15. Giovanni Says:

    Caro Claudio degli alert su pericoli di golpe che arrivavano dal Partito su questo blog ne abbiamo parlato a iosa.Servivano a tener sveglio il partito militante
    I miei compagni ed io però percepivamo come unico reale pericolo i fascisti di Almirante e quelli di ordine nuovo.Percio facevamo la guardia in federazione e un po’ di ronda in città .Prevenzione.tutto qua.anche se ben muniti.
    Un golpe in Italia sesta economia del libero occidente?Messo in esecuzione da un esercito di generali capaci di ordinare la ritirata o la resa,al comando di marescialli ladroni e 300 mila burbe?
    Allora noi tutti ne sapevamo abbastanza.E sapevamo anche che i politici e il potere in genere dalla notte dei tempi prospettavano l’azione o una strategia come necessitata (e non necessaria)
    È evidente che per fare ingoiare il rospo del compromesso storico Berlinguer l’ha presentata come necessaria per evitare un golpe alla cilena
    Non penso che Berlinguer credesse nella possibilità di un golpe,altrimenti dovrei ricredermi sulle sue capacità cognitive.
    La controprova?
    Quando si ebbe il fallimento definitivo della teorica del compromesso,Berlinguer tornò all’alternativa democratica,dimenticando il temuto pericolo di un golpe
    Berlinguer voleva semplicemente governare insieme al gruppo dirigente del Pci, che allora governava bene il centro Italia
    Il resto son sciocchezze.
    Chi ha mai creduto che un generale romano muoveva guerra perché così stava “scritto”nelle viscere di una gallina?La truppa naturalmente ,ma non i cavalieri e neppure il centurione della prima fila
    Guardarsi dentro e attorno e ripensare il passato può essere in un primo momento frustrante.Sono d’accordo .Ma prima o poi bisogna liberarsi dei falsi miti per andare avanti senza il peso degli errori passati

  16. claudiopagani Says:

    Caro Giovanni io TI HO PARLATO DI CIA ( DO you konw? ) e di STAY BEHIND -GLADIO ( do you know?) altro che qualche generale italiano ( del resto anche i colonnelli in grecia erano degli scalzacane ma con l’aiuto determinante della CIA attuarono un golpe che instaurò una dittatura durata 7 anni!!!). Su questo esiste una letteratura ormai sterminata e attendibile compresa la fonte americana visto che gli archivi dell’intelligence sono stati in parte desecretati ( dopo 30 anni in USA lo fanno veramente). Aggiungo che qualsiasi parlamentere PCI abbia fatt parte o della commissione stragi o della commissione di inchiesta p2 ( altro nome della cia in Italia) sa bene quale ” colpo di stato continuo fu l’Italia degli anni 60 e 70.Quanto a Berlinguer e alla svolta dell’alternativa democratica nel 1980 , dovresti ricordare che avvenne non liberamente ma DOPO L’ASSASSINIO DI MORO e quando era arrivato chiaro e forte il messaggio ( a tutti compreso dc e PSI ) MAI PCI al governo. finchè c’è Yalta .sula base di questo Craxi divenne molto potente ( non per il suo presunto carisma ) e la Dc fece il preambolo : Il povero Berlinguer non poteva che cercare di tenere unito il partito sulla base di una svolta PURAMENTE PROPANGADISTICA che fu l’alternativa democratica , ma nessun dirigente di rilievo del PCI ci credette. fu necessaria la caduta del muro per rimettere in campo la sinistra…Quanto a teorizzare che ci debbano essere partiti sempre all’opposizione questa è una aberrazione democratica perchè il fondamento della democrazia è proprio l’alternanza tra forze diverse altrimenti dilaga la corruzione come negli anni 80….
    Non capisco davvero come tu ,oggi 2013, possa farti portatore di teorie ,in fondo cosi reazionarie, nel 2013

  17. Giovanni Says:

    Dialogo tra sordi.Non c’é pezza.
    Lo ripeto per l’Italia erano previsti ammazzamenti, stragi al tritolo.Brigate pseudo rosse e nere.Ma niente golpe.
    Non ho detto poi che un partito deve stare sempre all’opposizione,ma più semplicemente che va al governo quando i tempi sono maturi,senza scorciatoie
    Come e’ accaduto ad esempio in Spagna,Dopo la caduta del regime franchista ci fu un lungo processo di evoluzione democratica,che con la caduta del Muro di Berlino portò i socialisti al governo
    In Portogallo dopo la caduta di Salazar,ci furono diversi tentativi di golpe e golpetti,tutti abortiti.Fatto sta che anche nel paesi dei lusitani la democrazia dell’alternanza cominciò a funzionare.
    .Per non parlare della Francia.
    In Italia dopo la caduta del Muro non é successo niente.La svolta si é ridotta al cambio del nome La cultura politica del partito è rimasta quella togliattiana:ambiguità,doppiezza,tradimento e la base agli ordine dei capi,cioé ai desiderata dei capi.
    E cosi oggi dopo che i nostri eroi hanno sperimentato l’arte del governo, con i noti risultati che sono sotto gli occhi di tutti per aver fatto più danni di B,possiamo tranquillamente mandarli a spendere

    • claudiopagani Says:

      SE dovessi sintetizzare il tuo pensiero direi .
      Purtroppo in Italia non c’è stato Franco come in Spagna o Salazar come in Portogallo dove, alla caduta dei regimi c’erano già pronti dei partiti socialisti di alternativa ( te li consiglio il PSOE e il partito socialista portoghese + a destra della Tacther) !!
      Da noi purtroppo c’era il PCI e ,da li , non poteva nascere niente di buono. Tesi legittima ,ma che di solito ,i n Italia , viene sostenuta da una vasta pubblicistica di destra..
      D’altronde de gustibus……

      • Giovanni Says:

        In Italia c’è stato Mussolini,Pio XII,De Gasperi ,Scelba ,Andreotti e Kossiga.Il peggio del peggio

  18. claudiopagani Says:

    Ai delitti politici di D’Alema aggiunderei la Shoah!!
    Caro Giovanni resta agli atti che:
    1) D’Alema è considerato “un terrorista” dalla lobby giudaico-massonica internazionale che ,infatti , gli sbatte sempre in faccia la “passeggiata ” sottobraccio ad un esponente di governo di Hezbollah mentre ,nell’agosto 2006 , Beirut ovest veniva sottoposta a feroci bombardamenti dell’aviazione israeliana ; ma la sostanza è che gli viene rimproverato di battersi davvero , anche quando fu ministro degli degli esteri, per uno stato palestinese UNICO tra gli esponenti occidentali di qualche rilievo ( e come è testimoniato da una bellissima lettera autografa che Yasser Arafat gli scrisse poco prima di morire…) ; caro Giovanni quanto a Ocalan esiste una sua intervista recente alla Suddeutsche zeitung dove ,testualmente “ringrazia d’Alema per aver favorito l’adesione del PKK all’internazionale socialista aumentando enormemente il potere negoziale del PKK.”..)( forse dovresti spiegare ad Ocalan la vera natura perfida di D’Alema….)
    2) la guerra in Serbia era stata già praticamente decisa all’insediamento di D’Alema ( 22 ottobre 1998) con activation order della nato del 14 ottobre 1998 ( noto a Prodi ma che D’Alema conobbe a suo governo insediato); resta agli atti che nel maggio 1999,a bombardamenti avviati, Blair e il generale Clark ,capo delle truppe nato per il sud-est Europa, volevano invadere la Serbia via terra e D’Alema opponendosi ,minaccio la chiusura di tutte le basi nato in Italia…
    Naturalmente la teoria del socialfascismo sui ns avversari politici a sinistra ha ancora diversi adepti.

  19. Giovanni Says:

    Povero Ocalan.Ogni mattina deve ringraziare i suoi carcerieri per essere ancora vivo
    Avrà ringraziato anche D’Alema co lettera autografa scritta con i ferri di tortura ben in vista
    Ocalan non é un uomo libero ma un uomo segregato e torturato da 15 anni.Dire che tratta alla pari con Edorgan é a dir poco pazzesco.
    Se D’alema crede di rifarsi una verginità nei confronti dei curdi perorando il loro status di osservatori nella famiglia socialista europea vuol dire che per i curdi non c’e niente,perchè quel consesso non vale una cicca.
    Finiamola qui,Sei troppo invaghito di D’Alema ,persona che io invece stimo poco .

  20. claudiopagani Says:

    OK Ocalan ha rilasciato un’intervista estorta alla Suddeutsche Zeitung e ha citato D’Alema per aver molto aiutato il PKK solo per ingraziarsi ” i lettori redeschi”(!?) che poco consoscono D’Alema… Ma Giovanni …le opinioni sono tutte legittime ma “i fatti sono testardi! ( Vladimir Lenin)

  21. mauro zani Says:

    Insomma di tutto ciò abbiamo discusso a iosa.
    Tanto vale prendere atto di un disaccordo.
    Punto.
    Quanto al nuovo soggetto della sinistra, beh è affare di lunga lena. Ci penseranno i più giovani.
    Dopo Renzi si riavranno dalla sbornia.
    Forse.

    Adesso guardo all’Egitto e resto alquanto sorpreso dalla sbornia per le primavere arabe regolarmente strumentalizzate per stabilizzare vecchi regimi e nuovi, forti poteri.
    E’ in vigore un politicamente corretto che non sa guardare al di là del proprio naso. Come quando si vinse a Napoli e Milano avvolti in una sciarpa arancione.
    Il PD in fondo è così: arancione sbiadito.

    Intanto , com’era del tutto ovvio e scontato in queste ore la primavera dei ragazzi del Cairo è già stritolata tra i carri dell’esercito e la sollevazione dei Fratelli Musulmani.
    Ma nessuno si scandalizza nei media cialtroni che hanno tanto strombazzato l’avvento delle primavere democratiche.

    Deficienti e paraculi.

  22. Giovanni Says:

    Mauro,sono primavere davvero infernali.C’é però una nota positiva
    Il tridente Edorgan Morsi Qatar non può piu infierire sul popolo siriano.
    Se permetti sulla Siria la paraculaggine ha sfiorato livelli stratosferici.
    Tutto l’Occidente democratico schierato con i Salafiti e con i seguaci di Bin Laden,teleguidati sul terreno da spie e contractors.
    Più o meno quello che successe nella guerra con la Serbia,dove furono usati gli uomini di Bin Laden,armati dagli angloamericani

  23. Gianni Says:

    Nel condividere l’incazzatura di Mauro, cambio argomento:

    E’ suonata la sveglia Scalfari che ha “illuminato” il percorso del PD, ha sfidato Renzi e Civati a smetterla di far le bizze e a far proposte!
    Ha lanciato un’occhiata benevola verso Epifani e Letta! Ha spiegato la differenza tra correnti e fazioni si è però dimenticato bellamente dei personalismi e di Veltroni (Bettini), D’Alema & company
    Ma perché cazzo non si candida a segretario direttamente?
    Ormai i tempi son maturi!
    O stà marcendo tutto il PD e si fonda un partito per conto suo (ovviamente con De Benedetti “nume” tutelare)???

  24. Giovanni Says:

    Non mi sono accorto dell’incazzatura di Mauro.
    Renzi,comunque, non sarà né segretario,né premier
    Nessuno é disposto ad avere un”padrone”nel Pd.
    Semplice

  25. Gianni Says:

    “Renzi,comunque, non sarà né segretario,né premier” mah

    se lo dici tu…………….. abbiamo Letta come alternativa? 8non mi dire Grillo o Casaleggio)

    Così ci mettiamo il cuore in pace con altri 50 anni di Pax democristiana, corroborata da una accozzaglia indistinta di pezzi della fù sinistra, massoni, finanzieri, banchieri, ecc insomma avventurieri globalizzati!
    ………………..e ci penseranno i giovani…………………….., sempre che lo vogliano, a costruire una nuova sinistra!!!

    P.S.: Son sempre in attesa di sapere cosa né pensate del PRS (Partito Repubblica di Scalfari)

  26. marco da bologna Says:

    Credo ,bisogna fare,una netta distinzione su quello che è avvenuto in Italia,prima e dopo la caduta del muro di Berlino.Prima della caduta del blocco sovietico,il nostro paese ha avuto vicende in alcuni casi positive in altri negative,sempre contigentate dalla paura di una svolta a sinistra,o da qualche cosa di simile sempre nell’ambito della guerra fredda.Dopo,il vero salto di qualità,è mancato!Nel senso che è mancata un vera e propria classe politica dirigente,di qualità,in somma una classe politica dirigente che pensasse al bene comune,e non al proprio!!!Per esempio in Francia i dirigenti pubblici sono meglio di quelli privati!!!!Questo la dice lunga un pò su tutto.Etica ,politica,ripecussioni economiche,qualità della vita,futuro,e chi più ne ha più ne metta!!!!

  27. claudiopagani Says:

    2 osservazioni:
    @Gianni
    Non bisogna dimenticare mai che il Gruppo Repubblica/Espresso è stato ,in questi 20 anni di 2^ repubblica, il VERO DOMINUS del centro-sinistra italico nominando DIRETTAMENTE i vari Prodi,Rutelli, Veltroni ( dimostratisi poi degli incapaci) e costringendo il centro- sinistra ad essere ESSENZIALMENTE la coalizione di quelli contro Berlusconi( che aveva osato ostacolare gli interessi di Carlo De Benedetti) e , di fatto ,impedendogli di diventare quel soggetto politico progressista di stampo europeo che AVREBBE DOVUTO ESSERE e che , questo diventando, avrebbe potuto mettere da parte, POLITICAMENTE, Berlusconi molti anni fa senza dovere ricorrere ,ancora oggi nel 2013 e dopo l’avvenuta DISTRUZIONE dell’Italia, alle condanne giudiziarie…Oggi il Gruppo vuole Renzi e e i suoi dipendenti si comportano di conseguenza….
    @Giovanni
    Renzi si è gia ,sostanzialmente , impadronito del PD , a cominciare da quella Emilia -Romagna fino a poco tempo fa controllata dall’Esarca Errani e che oggi corre giuliva
    in soccorso del vincitore annunciato ; davvero gli Emiliani del PD non riescono ad immaginarsi fuori dal potere!
    Ci sono alcune sacche di resistenza in Toscana e Campania ma non credo basteranno..
    Renzi poi diventerà anche Premier, come invocato da tutti i poteri italici forti e meno forti .
    Tuttavia durerà poco e il suo governo verra sostituito in breve da un governo “tecnico” tipo Monti; nel frattempo si potrebbe aprire una finestra di opportunità per la costruzione di un nuovo partito progressista di stampo europeo; spero che qualcuno vorrà coglierla….

    • Giovanni Says:

      Claudio,chi vivrà vedrà
      Gianni,se non ricordo male mister Scalfari prese 100 miliardi di lire da De Benedetti per la sua quota di Repubblica.Praticamente stiamo ormai parlando di un miliardario in euro
      Poi fondamentalmente Scalfari deve servire due padroni.CDB e l’uomo del Colle.
      Non sempre riesce a serviziare a puntino e allora comincia a sparare cazzate
      Ad esempio,non si arrende all’idea che nel Pd comandano tutti e nessuno e ciascuno si fa i cazzo suoi.
      Tra tessere numero uno e tessera numero due e speranza che Culatello riuscisse a farsi re con Napolitano (ri)eletto nuovo presidente,ormai a perso la bussola
      Oggi ,come oggi,non è più neppure sicuro che la cassazione estiva confermi la condanna a B e soprattutto che il CDB riesca a scroccare 540 milioni a B
      Se leggi bene tra le righe propone uno scambio:assoluzione penale ,condanna civile per B
      In altri termini,governo delle larghe intese,con super ticket per B in favore di CDB
      Secondo voi Epifani,il vecchio buon socialista,e’ segretario per caso?
      Renzi?Ormai la finanza italiana da tempo ha svuotato le cassaforti
      Non hanno più soldi ,hanno bisogno di soldi

  28. Milli Says:

    Il governo potrebbe cadere prima del 31 luglio. Sarebbe l’ultimo favore di Alfano al suo padrone. Nuovo governo con Letta, parte del M5S e Sel. Renzi potrebbe andare all’asilo(non comunale) e noi tutti potremmo vivere infelici e scontenti con la DC al potere. Non sarebbe il caso di pensare alle elezioni europee? Buone vacanze

  29. Milli Says:

    Se invece si torna a votare vince Renzi. Sempre di DC si tratta. Io ovviamente non andrò a votare. Sarebbe la prima volta, ma c’è sempre una prima volta. Amen

  30. Giovanni Says:

    Sarà Letta,il prossimo leader del Pd.Renzi va ai giardinetti.
    Epifani,Cuperlo o chi c…. volete fa lo stesso.Il segretario nazionale del Pd sarà irrilevante,come il nostro Donini,in attesa di uno stipendio decente alla regione.Gli tocca aspettare ancora venti mesi.
    La vedo dura per Merola .Del resto ha avuto più di quanto potesse sperare.Persino De Maria poteva far di meglio.
    Ma lasciamo perdere queste miserie e pensiamo a vivere al meglio il tempo che ci resta
    Bacco,non tabacco e ,possibilmente,molto Venere

  31. Giovanni Says:

    Parroco kazago magna e beve in differita

  32. Milli Says:

    http://www.facebook.com/l.php?u=http%3A%2F%2Fwww.ilfattoquotidiano.it%2F2013%2F07%2F18%2Fkazakistan-prodi-riceve-stipendio-milionario-dal-dittatore-nazarbayev%2F659339%2F%23.Ueu1Y2IpeLw.facebook&h=xAQFvH4TjAQGcw-BeCnFK4351lzpRe0nQLGZiE5luqVMlMA&enc=AZN0DMrZh0d3t2CiOSVYhvIMKB0_90K_mHbPxzKG6yi_T7VOPrpi3ezj1m0jTLpdpoY21p2epKmKq4iPgNZkb7zm&s=1

  33. Giovanni Says:

    Kazakistan, “Prodi riceve uno stipendio milionario dal dittatore Nazarbayev”
    Lo Spiegel International punta i riflettori sui rapporti tra i due, rivelando che l’ex premier è membro dell’Intenarnational Advisory Board del leader kazako. Risale invece al 23 maggio l’ultima visita dell’ex leader dell’Ulivo nel Paese, dove dal 2011 è tornato tre volte l’anno

    di Redazione Il Fatto Quotidiano | 18 luglio 2013Commenti (541)
    Kazakistan, “Prodi riceve uno stipendio milionario dal dittatore Nazarbayev”
    Più informazioni su: Caso Ablyazov, Kazakistan, Romano Prodi, Tony Blair.

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    Silvio Berlusconi non è l’unico politico italiano ad avere rapporti con Nursultan Nazarbayev. Un articolo pubblicato a marzo da Spiegel International punta i riflettori sul legame tra l’ex premier Romano Prodi e il dittatore kazako. “Per essere un tiranno, il signore del Kazakistan ha a sua disposizione alcuni insoliti sostenitori: gli ex cancellieri tedesco e austriaco Gerhard Schröder e Alfred Gusenbauer, gli ex primi ministri britannico e italiano Tony Blair e Romano Prodi, così come l’ex presidente polacco Aleksander Kwaniewski e l’ex ministro degli interni tedesco Otto Schily”, afferma il quotidiano, ricordando che “tutti costoro sono membri nei loro Paesi di partiti socialdemocratici”.

    Gusenbauer, Kwaniewski e Prodi, prosegue lo Spiegel, “sono ufficialmente membri dell’Intenarnational Advisory Board di Nazarbayev. Si incontrano diverse volte ogni anno, nella più recente occasione due settimane fa (quindi all’inizio di marzo, ndr) nella capitale kazaka Astana, e ciascuno di loro percepisce onorari annuali che raggiungono le sette cifre”. Secondo la stampa britannica, l’ex primo ministro britannico Blair, pure lui advisor, “riceve ogni anno compensi che possono arrivare a 9 milioni di euro (11,7 milioni di dollari)”.

    “Schröder, per quanto lo riguarda, nega di essere membro dell’Advisory Board. Ciononostante, egli s’incontra di quando in quando faccia a faccia con l’autocrate venuto dalle steppe asiatiche ed elogia il Kazakistan come un “Paese internazionalmente riconosciuto e aperto”. Nel novembre del 2012, Schröder si congratulò col Kazakistan in quanto Paese scelto per ospitare l’Expo 2017, che egli descrisse come il “prossimo passo verso la modernizzazione”.

    “Il fatto che un diplomatico tedesco si inchini davanti ai kazaki fino a tale punto è già abbastanza brutto”, dice la deputata dei Verdi Viola Von Cramon. “Ma peggio ancora, sottolinea, è il fatto che politici come Schröder, Schily, Prodi e Blair si lascino coinvolgere negli interessi di Nazarbayev. “Specialmente perché ora il suo regime sta diventando sempre più severo. Ma grazie all’influenza dei lobbisti occidentali, poco di quello che succede oltrepassa i confini”.

    L’ultimo incontro tra Prodi e Nazarbayev risale al 23 maggio, una settimana prima del blitz che ha portato all’espulsione della moglie e della figlia del dissidente kazako. Con un discorso di dieci minuti al Palazzo dell’indipendenza di Astana, capitale del Paese, l’ex premier ha parlato dei problemi dell’Eurozona, dopo l’introduzione di Nazarbayev. E, come spiega Panorama, “dal 2011 ha fatto visita tre volte l’anno, mantenendo ottimi rapporti con il dittatore”.

    Per definire gli intrecci tra i due Paesi, prosegue il settimanale, bisogna invece tornare al 1997. Il 4 maggio l’ex leader comunista, padre padrone del Paese, viene decorato con il Gran cordone, la più alta onoreficenza concessa dal Quirinale, su proposta di Prodi, allora presidente del Consiglio. Nel 2000 viene poi scoperto il giacimento di Kashagan e l’Eni entra subito nel consorzio per lo sfruttamento. Risale invece al 2009 la firma del trattato tra Italia e Kazakistan, con Berlusconi presidente. E oggi l’Italia è il terzo partner commerciale del Paese, dopo Cina e Russia.

  34. Giovanni Says:

    Tutto farina del sacco de “il fatto quotidiano

  35. Giovanni Says:

    Ex Craxiano,ex Governatore ex compagno di Epifani becca 9 anni e 6 mesi per tangenti nella sanità abbruzzese.Sono troppi o troppo pochi,visto che la Minetti ha beccato 5 anni?
    Colpevolezze provvisorie,sia chiaro,perche vale sempre la presunzione di innocenza,ma mi chiedevo considerando le mere accuse dei Pm se c’è un’astratta proporzione

  36. Milli Says:

    http://www.sbilanciamoci.info/Sezioni/alter/Il-Kazakistan-e-i-tanti-interessi-italiani
    Non so cosa pensare. L’articolo è meno fazioso, più breve e a mio parere più documentato. Sarà meglio che dopo i miei controlli in ospedale io parta e limiti le mie letture a topolino

  37. Giovanni Says:

    È allora qualche deputato di buona volontà faccia un’interpellanza perché sia reso noto se e’vero o meno che il Parroco percepisce consulenze dal Kazago ed a quanto ammonta eventualmente le somme finì ad oggi percepite.
    Siamo poi sicuri che alla Farnesina non sia arrivato un cablò come e’arrivato a Viminale .E il ministero di giustizia?
    C’è verso che l’Italia abbia perso la propria indipendenza perché i politici sono più o meno tutti sotto scacco.
    Potrebbe essere il vero problema

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