Cronaca definitiva. Amen.

La cosiddetta Direzione è conclusa.
Tutto come da copione.
E come da mia (modesta ) previsione.
Renzi stravince.
E poi potrà mediare concedendo un contentino durante il voto più pericoloso al senato.

Renzi , già.
Un tale che parla di sinistra e si definisce in premessa come cattolico liberale.
Aggiungerei liberista.
Un tipo sveglio comunque.
Ma adesso inutile ripetere l’analisi .
Si sa come la penso.

Meglio per me, per il mio divertimento, indulgere sui ritratti.

1) Poletti.
La mucca buona.
Insuperabile.
Il ministro del lavoro chiarisce che la sua preoccupazione fondamentale è “l’essenza dell’impresa”.
Secondo lui il problema è di adattare “l’ambiente sociale e culturale all’impresa”.
Regan e la Thacher gli fanno una pippa all’imolese.
Uno che ad Imola, dove vige tutt’ora un sistema di potere alquanto coeso, l’avevano mandato alle cooperative solo per toglierselo dalle palle.
Insomma un coglione , secondo gli imolesi, da relegare in un posticino di seconda fila.
Eterogenesi dei fini.

2)Cuperlo.

Per la prima volta alquanto incisivo.
Peccato non abbia rivendicato il suo slogan del congresso del PDS di Roma citato furbescamente da Renzi.
Rilke: il futuro entra in te etc…
Lo ideò per tirare la volata a D’Alema contro Cofferati e la CGIL.
Io difesi Cofferati.
Oggi non lo rifarei. E non sto a spiegarvi perché.
Diciamo che , avendolo ben conosciuto, anche sul piano meramente umano, non stimo l’eroe dei due mondi.
Cuperlo però ha ecceduto nel fair play quando, esordendo, ha riconosciuto la legittimità del leader.
Il giovanotto di Firenze in verità non è mai stato eletto e si regge solo grazie a Berlusconi e Alfano con la colpevole complicità di Napolitano.

Trattasi del Partito Unico della Nazione creato con il patto del Nazareno.

Per la verità.

E sempre per la verità, col suo 40,8% alle europee ha il consenso del 22, 7% degli italiani.
Una netta minoranza.

3)D’Alema.

Meglio. Ha spiegato quel che ho scritto qualche ora fa.
1,5 Mld offrono al massimo 350 euro al mese.

Già.

Secondo me, ad occhio e croce anche meno.

La fregatura di Renzi sta proprio nei numeri.

Ossa della polenta.

Questo è l’inghippo.

Ripeto: pezze al culo per tutti.

E’ il blairismo in salsa renziana che sfocia in un socialismo reale fuori tempo.

Ripeto, con 1,5% Mld si toglie di mezzo la cassa integrazione e si spalma il nulla ( o quasi) su tutti gli altri , dato che ovviamente si tratta di risorse sostitutive non aggiuntive.

E’ solo un modo per liquidare qualsiasi ipotesi di rete di protezione sociale.
L’esatto opposto di quel che falsamente s’afferma.

Chiamasi riforma del Welfare ai tempi del renzismo/socialismo liberale/reale.

Solo che , caro D’Alema, “s’è fatto tardi ormai”,come direbbe Veltroni citando Verdone.

Infatti tu non ti mettesti di traverso quando nacque il mal partito.
Anzi, ti mettesti in scia al solo fine di durare.

Ricordi?

Ma come : il partito democratico americano, il partito del congresso indiano, il partito dei lavoratori del Brasile (PT)?

Quante puttanate avvallasti!

E adesso viene il dubbio che il tuo affondo riguardi la mancata nomina europea.
Per quanto , conoscendoti, hai finalmente detto quel che davvero pensi.
Alla buon’ora.

4)Bersani.
Questioni di metodo. Ha ragione.
Ma s’è fatto tardi ormai. Anche per lui.
E’ vero contro di lui Renzi usa il metodo Boffo.
Lo sputtanamento.
Inevitabile.
La politica è come la guerra.
Tutto è lecito per alcuni. In particolare per il giovane di Firenze.

5) Orfini.

Giovane turco, spregevole assai. Punto.

E adesso Renzi viaggia veloce sull’autostrada che la vecchia guardia gli ha spianato con l’illusione di poterlo imbrigliare.

E da par suo spiega che è un’ingiustizia lo statuto dei diritti dei lavoratori dato che non garantisce con l’articolo 18 chi lavora in un’azienda sotto i 15 dipendenti.
Nel contempo si dimentica che la Fornero , oltre ad aver messo col culo per terra (grazie al PD) una moltitudine di pensionandi e pensionati, ha anche sterilizzato in gran parte proprio l’articolo 18.
Con il bel risultato di impedire , almeno in parte, l’accesso al mercato del lavoro delle giovani generazioni.
Ergo adesso si tratta solo di abbattere l’ultimo simbolo.
Per liquidare la sinistra in nome del riformismo della sinistra.

Del resto il PD è nato per questo.
Solo per questo.

Conclusione.
La Direzione del PDR ha sancito l’impotenza dell’ opposizione interna che Renzi definisce come “polvere e muffa”.

Tale è infatti se non vota contro in parlamento.

Tale è se non mette allo scoperto, nell’unico modo possibile, il patto scellerato tra Renzi e Berlusconi.

Polvere e muffa.
Già.

La sinistra è altrove.
Dispersa certo, con poche possibilità, certo.
Ma comunque fuori e frontalmente contro il PD.

141 Risposte to “Cronaca definitiva. Amen.”

  1. otello ciavatti Says:

    C’è da chiedersi come abbiano fatto gli eredi di Gramsci,Togliatti,Marx,Lenin e Rosa Luxemburg a farsi imbrigliare e neutralizzare da un giovinastro incolto e furbastro come il nostro fiorentino.Non mi tornano i conti.Forse avevano letto male i grandi maestri ,o forse i maestri non erano abbastanza grandi da essere algoritmi del mondo presente. Condivido la tua analisi,,Mauro,ma occorre spostare la propria attenzione dal palazzo della politica ai luoghi dove si può agire con autonomia e riscoprire alcuni valori persi.
    .

  2. gianni guagliumi Says:

    Col passare del tempo (come capita a molti) mi sono sempre più riconosciuto in posizioni di tipo moderato, ma devo anche dire che la svolta renziana non l’ho mai bevuta, per quanto l’incisività di Cuperlo, che pure ha un eloquio molto fascinoso, lasci molto a desiderare.
    Considerazioni apodittiche le tue, ma fondamentalmente colgono nel segno.
    Tuttavia, come molti in Italia, ho anch’io in casa una figlia laureata a pieni voti in cerca di uno straccio di occupazione: a lei il dibattito sull’art.18 proprio non interessa per nulla e anche stamattina è venuta a Bologna per un colloquio di lavoro che, ben che le vada, le potrebbe procurare un incarico di alcune ore a settimana nelle forme contrattuali che oggi vanno per la maggiore. Ciò non toglie che il mio partito si comporti come un Robin Hood alla rovescia proprio non mi sta per niente bene.
    P.S. Non male i ritratti: spietati, ma ahinoi veritieri.

  3. Remo Tedeschi Says:

    Ma al teatro Capranica come andò? voto in aula compatto ? il Renzi e altri se ne fregarono dell’impegno preso, quindi…
    la questione del Quirinale, vista oggi, è complementare al patto del nazareno, forse le premesse nella cena di Arcore.
    L’unica strada … scissione e federazione di tutto il mondo vario e vago della sinistra politica e culturale, con una cgil in piazza, ma sul serio.
    ps
    volendo , c’è un’altra ipotesi, diciamo gandiana, …fermi, non violenti
    sorridenti, fiduciosi…. non dimentichiamo che sono cattolici,credenti
    e aborrono la parola “padroni”.

  4. claudiopagani Says:

    Oggi , a mente fredda.
    Finalmente , dopo che Renzi ha rivendicato la “libertà di licenziare” da parte dell’imprenditore, in qualità di segretario del PD, giunge alla conclusione il periodo ,sostanzialmente negativo , iniziato con la Bolognina, malgestita da Occhetto ( sulla base di una cultura politica non di sinistra , ma azionista e quindi liberaldemocratica) e peggio continuata da Veltroni in combine con il movimentismo ulivista di Prodi. Si cari compagni, il Renzi reazionario di ieri era già scritto nel “codice genetico” di quella svolta sostanzialmente anticomunista. Qualcuno , in questi anni, si è anche agitato e ha cercato di opporsi, , ma spirava sempre un tesissimo vento contrario agitato dai” padroni del vapore” per tramite dei loro giornaloni e da tanti utili idioti appollaiati ai vertici di PDS/DS/PD e dalla gran parte delle masse postcomuniste definitivamente attratte dal verbo del pensiero unico globalizzato.
    Oggi siamo tutti , dunque, con le pezze al culo ,tutti a vario modo sconfitti, non da Pittibimbo beninteso, ma dalla forza travolgente del capitalismo finanziario globale che ha combattuto una feroce lotta di classe vincente eppure…Eppure questo capitalismo, in particolare qui in Italia, mostra che non è in grado di superare le drammatiche contraddizioni che ha creato e ,spostandosi sempre + a destra, invoca addirittura un ritorno all’800 in tema di diritto del lavoro.Di qui si DEVE ricominciare da scelte contrarie al pensiero dominante , da scelte che si potrebbero tranquillamente definire “di civiltà”.
    Poi , + in là , rinascerà la SINISTRA.

  5. Giovanni Says:

    In Italia la libertà di licenziare è sempre esistita
    Il problema è sempre stato uno solo
    Il costo del licenziamento
    La legge Fornero ha posto un primo limite al costo del licenziamento 20 mensilità,per non gravare il padrone dei tempi del processo
    Molti erano le cause definite dopo 15 anni ,a volte comportanti esborsi per centinaia di migliaia di euro per retribuzioni e contributi
    Pochissimi,il lavoratori che si facevano reintegrare
    Vincevano i piu ricchi lavoratori o le più ricche aziende
    lo prendevano a quel posto i lavoratori assistiti dai sindacati che si accontentavano di 10 mesate
    A parte la vicenda portata avanti da Landini avanti alla Corte costituzionale, era un gran mercato
    Perchè era diventato un mercato?
    Semplice,l’articolo 18 era una norma funzionale all’esercizio di altri diritti,quello alla professionalità ,alla salute,alla democrazia industriale ecc.
    Se il lavoratore con il sindacato esercitava i suoi diritti il padrone non lo poteva cacciare e se lo faceva se lo ritrovava in fabbrica
    Non c’è peggiore scorno per il padrone ritrovarsi in fabbrica il lavoratore licenziato ingiustamente perchè ciò dimostra che lui non è il padrone
    Ma tutto ha un prezzo…
    E dove ci sono i soldi tutto è negoziabile
    Sembra strano ma l’articolo 18 non ha funzionato perchè aveva un difetto in radice,prevedeva e prevede che si vada dal giudice dopo il licenziamento
    L’opposto di quello che accade per lo sfratto dell’inquilino
    Se vuoi sfrattare l’inquilino nel giro di un mese il Giudice ti dice se puoi o no
    Zero soldi niente mercato
    I soldi corroimpono i pricipi ,qualcuno vende quello che appartiene a tutti

  6. Giovanni Says:

    Il progetto di Renzi di far pagare alle aziende mese per mese il tfr è una bella trovata perchè le imprese non dovranno pagare gli arretrati ma soltato ratei futuri mese per mese
    Molti lavoratori hanno paura infatti di non perdere il Tfr e la pensione
    Per la pensione la paura è fondata perchè il gettito contributivo ormai non copre piu le uscite da quando la Fornero ha caricato sulla gobba dell’Inps anche le pensioni dei pubblici dipendenti per i quali non sono stati accantonati i contributi
    Il Tfr,invece è garantito da un fondo alimentato con l’1% della retribuzione
    Ma per i lavoratori che hanno retribuzioni da fame 130 euro lordi sono una manna
    Si ripete l’operazione degli 80 euro ma con una platea più vasta
    Non c’è dubbio che Pittybimbo ascolta i suoi consiglieri,mentre i vecchi dinosauri del Pd erano spocchiosi e presuntuosi
    Alla Cgil conviene rilanciare chiedendo il pagamento di tutta la liquidazione che i padroni dovrebbero aver accantonato ma che in realtà non sono nelle casse delle imprese
    Ovvio,che i pubblici dipendenti saranno tenuti fuori dalla manovra perchè lo stato non ha un ghello e deve assumere le sei segretarie del compagno Bertinotti,cui faranno seguito le sei segretarie di Fini e via discorrendo

  7. Giovanni Says:

    Fatto non secondario con la manovra sul Tfr si avrà un aumento del gettito fiscale significativo,diciamo circa 13 miliardi in un’anno per stare stretti
    E,infatti,sono esattamente i soldini che si dovevano recuperare con la manovra
    Perfetto!!!

  8. claudiopagani Says:

    Ma no siamo nel campo della finanza creativa di tremontiana memoria e poi gli imprenditori hanno bisogno di quei soldi , perchè li usano correntemente…Fuffa mediatica

  9. Giovanni Says:

    Se ci pensi bene le banche potrebberero anticipare il Tfr ottenendo la surroga per legge nel fondo di garanzia specifico dell’Inps

  10. Remo Tedeschi Says:

    Renzi ha replicato a D’Alema : tu cosa hai fatto, quando…….
    ma ,perché non controreplicare, e tu Matteo cosa hai portato a casa
    dalle ormai tante missioni estere? è andato in Cina,e Corea, medio oriente, America, in tutta Europa, non si è saputo di affari convenienti all’economia italiana(manco una bicicletta)
    Il buon Enrico Letta, nel suo piccolo, dall’Arabia S. un contrattino da 500milioni, poco, si disse , qualche moneta nel cappello, ma qualcosa arrivò.

  11. Giovanni Says:

    Nessuno ti fa l’elemosina caro Remo
    L’altro giorno JP Morgan ha organizzato a Milano una riunione per capire cosa resta di buono da comprare in Italia per pochi spiccioli
    La vedo nera,molto nera
    Siamo in piena depressione,altro che recessione
    Quelli che puntano sulle esportazioni ancora non hanno capito che nell’ultimo anno il commercio mondiale è diminuito di un terzo
    Una anno fa su questo Blog parlavamo di un milione di disoccupati in più in italia e di un’ulteriore contrazione del Pil del 1;5 nel 2014
    Siamo stati i soliti ottimisti
    In questa situazione Renzi propone ai lavoratori di mangiarsi il pane di domani,cioè la liquidazione
    E una soluzione che va bene per chi un lavoro ce l’ha
    In questo sfacelo ,la trionfante Boldrini,ci assicura che un assistente della Camera non prenderà più di 240 mila euro all’anno,mente un geometra soltanto 130 mila Euro
    Remo,io resto sul pezzo,ma chi può e non sono pochi,mollano tutto e scappano lontano da Napolandia
    Cosa vuoi da D’Alema ?
    L’uomo ha traccheggiato per mesi in attesa di uno strapuntino in Europa.
    Napolitano e Renzi lo hanno gabbato
    E poi non è stato lui ad autorottamarsi
    Se Pittybimbo si fosse rivolto a me con quei toni prima delle candidature alle politiche,avrei preso il treno per Firenze e gli avrei gonfiato la faccia come un pallone davanti a tutto il consiglio comunale
    La lotta politica alla fine si può e si deve ridurre al confronto fisico
    Quanti fascisti abbiamo menato in gioventù
    Ma anche qualche adepto di Sofri si è meritato qualche bastonata ai tempi
    Ci vuole un governo di salvezza nazionale,contro il renzismo e il berlusconismo

  12. claudiopagani Says:

    Sono d’accordo con te Giovanni. Ci vuole un governo di salvezza nazionale e ,credo , non ne siamo poi così lontani. L’attuale PD è peggio di Forza Italia e bisogna fermarlo al + presto!

  13. claudiopagani Says:

    E così il buon Bersani , dopo essersi lamentato alla direzione del suo partito perchè applicavano contro di lui “il metodo Boffo”( facendomi venire in mente un mio compagno delle elementari che si lamentava con la maestra perchè gli avevano tirato un gessetto) oggi annuncia bel bello che ,comunque , alla fine voterà come gli chiederà il Premier. Ma come Bersani, Renzi te ne ha fatto di crude dicendo una cosa e facendo il contrario( ad esempio nelle vicende quirinalizie che ti sono costate la segreteria) e tu dichiari che sei leale?! Mi dispiace Bersani , ma sei decisamente UNFIT( forse perchè hai svolto la tua attività in E.R. dove non si sa cosa sia la vera lotta politica) e quindi goditi il meritato riposo nelle campagne di Piacenza perchè oggi è il tempo delle iene ridens..

  14. Luigi Says:

    Di tanto in tanto vengo su questo blog, e leggo. E godo.

    Da impazzire.

    Signori miei, dove eravate quando il paese cominciò a scivolare, tanti anni orsono? Cosa facevate? Di che diavolo discutevate?

    Oggi l’Italia è in piena recessione in una europa con l’acqua alla gola, in un mondo che dire difficile è poco.

    Anch’io ho figli che si laureeranno per non trovare lavoro.

    Chi devo ringraziare?

    Renzi?

    Si, certo, ripigliate i bastoni e andate verso lo scontro fisico, come allora: alla peggio, se i reumatismi non lo permetteranno lo userete come sostegno per il passo stanco. I fascisti, gli extra. Che ridere.

    Mi scuso per la prosa.

    Di recupero.

    Ma a resistere, non ce la feci! LOL!

  15. Remo Tedeschi Says:

    Qualcuno si deve sentire in colpa , vero? adesso la base non c’è più!
    massa passiva, militonti,pecoroni e altri aggettivi.
    Addio, popolo delle salsicciaie, addio masse con fazzoletti al collo e bandiere ai comizi finali delle feste dell’Unità (non c’è più neanche il giornale), chiuso con le code alle Primarie e buffet all’uscita. e allora chi vota per Renzi?

  16. Giovanni Says:

    i democristiani,naturalmente
    Sia alle primarie aperte del 20013,sia alle europee del 2014
    Attenzione,ci sono però ancora milioni di ex pensionati ex Pci,ex Pds,ex Pd che ancora votano per la “Ditta” di Bersani
    Chiedo però a Mauro:possibile che nel ventennio scorso non vi siete accorti del “quoziente politico” di cui era dotato Bersani ?

  17. Remo Tedeschi Says:

    Pensa , se con un colpetto alla Craxi, metti Landini a capo del Pd,
    L’ala bolscevica al potere, dopotutto , parliamo di partito social-democratico, ci sono precedenti…..

  18. maurozani Says:

    Non rispondo a domande che mi mettono nel mucchio. In più non mi piace maramaldeggiare. Su Bersani ho scritto su questo blog , come si usa dire, in tempo reale. Non ho altro da aggiungere.

    • Giovanni Says:

      Mauro,ma perché’ pensi che voglia metterti nel mucchio?
      Io chiedevo soltanto se qualcuno di voi,cioè della elite politica emiliana ,si è mai accorto che Bersani al massimo poteva fare il consigliere comunale
      Insomma avrei voluto sapere chi lo ha promosso sul campo e così giovane alla presidenza della giunta?
      Tutto qui
      Capisco che è sul piano politico e umano avete condiviso una lunga militanza,ma con tutto il rispetto che si deve a ognuno,sarebbe ora che l’uomo di Piacenza si ritirasse in pensione
      A Occhetto,D’Alema e Veltroni possiamo rimproverare mille cose,ma certamente nessuno dei tre era fuori dei coppi come l’uomo di Piacenza
      Non è per caso che sia stato nominato generale ,come Vitali,perché era “laureato”?

  19. Remo Tedeschi Says:

    Giovanni hai mai fatto la sentinella? in piedi? io si con un Garand e zainetto in spalla, turni di 4 ore e al freddo, altro che cattolico ortodosso, cioccavano delle bestemmie…..

    • Giovanni Says:

      Caro Remo ,il Garant ha sostituito il 91,usato sia nella prima che nella seconda guerra dall’invitto esercito italiano
      Io non ho mai fatto la guardia ad un bidone
      Le uniche guardie le ho fatte nel Pci negli anni 71-72
      Sembrava una cosa seria
      Quando arrivo’ Berlinquer capii l’antifona
      Sotto la spinta propulsiva del l’abitudine e del l’illusione partecipai alle elezioni del 75 e 76
      Poi salutai la compagnia
      No,non mi son fatto fregare più di tanto
      Anche perché ormai guardavo altrove
      Cercavo di capire perché il Psi,un partito pieno di gente con la testa non riusciva a trovare una leadership
      Gli uomini c’erano,eccome se c’erano
      Erano stati i protagonisti delle grandi riforme civili degli anni appena trascorsi
      Legge contro i licenziamenti,divorzio,aborto,legge sulla famiglia,tutela della maternità ,regioni
      Avevano pensato e fatto tanto eppure il Psi non riusciva ne’ad ottenere largo consenso ne’a trovare un leader in grado di sostituire Nenni.
      Alla fine per la sinistra fu la catastrofe.
      Ci ritrovammo un’ingenuo intellettuale ed un ‘astuto malandrino
      Mani pulite distrusse il partito di Craxi e gli sciocchi il partito di Longo
      Contano gli uomini,e come se contano

  20. maurozani Says:

    Da parte mia ricordo il Garand ma non lo zainetto. Tanto per la guardia , quanto per la pattuglia notturna alla caserma.

  21. Giovanni Says:

    Caro Remo,a Kobane combatte il popolo di Ocalan
    Ecco perché i turchi e l’Europa vigliacca non interviene
    Hanno fornito le armi al mafioso Barzani
    Ma nessuno spara o presta un proiettile per i Popolo di Kobane
    Tu devi sempre cercare le differenze e comprenderai perché ancora oggi l’obbiettivo comune dei turchi,degli emiri degli israeliani ,degli inglesi e dei gran padroni americani e’quello di scannare i siriani e i curdi
    Il Califfo e’un loro figlio di puttana

  22. maurozani Says:

    Trovo il commento di Giovanni assolutamente preciso.

  23. Remo Tedeschi Says:

    Vero, per la Turchia. Ho dubbi che inglesi e americani vogliano lo sterminio dei curdi, il temporeggiare sull’invio di truppe,ha motivi anche di politica interna , spera l’occidente, che gli scarponi ,li metta
    il resto del mondo arabo, contrario al califfo.
    Califfo, che quando può decapita anche inglesi, francesi, americani
    poi se ci sono strategie occulte…

  24. Giovanni Says:

    Visto Remo?
    Mauro ha recitato il de profundis perché conosce bene i suoi polli
    L’area ex DS non è migliore del PDR
    Anzi una differenza c’è. I primi sono sciocchi e senza attributi,mentre pare che alla Madonna Boschi fumino le mutande
    Eppure basterebbero pochi voti al Senato per mandare Renzi a casa
    Non avrebbe molte alternative il Napolitano :elezioni con il proporzionale e preferenza o governo con Ms5
    Ma a Cuperlo e Bersani piace vivere ancora 1000 giorni da “pecore”

    • Remo Tedeschi Says:

      Forse non tanto da “pecore” ma da stanchi dirigenti, ci vogliono energie, idee, forza per strutturare un nuovo soggetto politico,
      si limitano a qualche abbaiata dietro a un cancello.
      Mandare a casa Renzi?, non lo fanno ANCHE per colpa di Grillo,
      che andrebbe al 35%, i sx pd ex ds sarebbero anche mazziati, senza attributi dici? forse, ma non sciocchi.
      I vecchi capi, poi, sanno aspettare….. poi arriva la crepa.
      e ci salta dentro .. il margherito. Ponomariov ha frequentato Faggeto Lario(c’ero anchio 1975 o 76)

      • claudiopagani Says:

        Caro Remo , va bene tutto ma che salti fuori oggi Bersani a dire ,secondo i giornali, che (( per giustificare il si nel voto di fiducia di oggi) “….sono fregato perchè il PCI mi ha educato al senso della responsabilità nazionale…..” . questo è davvero troppo!! Ma non glielo hanno detto a Bersani che ( e davvero non so se è un bene o un male) il PCI NON C’E’ + da oltre 20 anni?!!!!. Stando nel PCI , Bersani non si è mai accorto che quel “senso di responsabilità nazionale ” era l’inevitabile correttivo per un partito comunque comunista che , senza quello, sarebbe stato travolto dai tanti che , all’ovest, come all’est, volevano a tutti i costi che l’Italia restasse dentro gli equilibri di Yalta??!! Non si è accorto Bersani che nel 1984 il segretario Berlinguer si oppose fino all’ultimo all’abolizione della scala mobile fatto , a mio avviso , meno rilevante che l’abolizione di un diritto di civiltà come l’articolo 18??! Va bene che oggi il vero segretario del Pd è il Presidente Napolitano, strenuo oppositore di Berlinguer, ma a tutto c’è un limite, e il limite della decenza Bersani e i suoi lo hanno abbondantamente superato , e non hanno bisogno di richiamarsi al Pci , per giustificare la loro codardia…Siano seri e si assumano le loro responsabilita. Ma forse , e questa è una mia interpretazione maliziosa, Bersani nell’Ultima direzione del PD, “si é fatto trascinare dalla durezza dell’analisi di D’Alema ( e anche , in parte, di Cuperlo) ed è andato OLTRE quello che voleva fare , da buon mediatore emiliano, come magari gli hanno fatto notare molti dei “suoi e oggi, fa marcia indietro , protetto dal “..senso di responsabilità del PCI…” Vergogna è una Vergogna! E , anche te ,compagno Remo , ma che dici: crisi governo e poi elezioni con Grillo al 35 … ma chi l’ha detto ?! dopo Renzi ci sarebbe un altro governo , magari tecnico, perchè l’Europa non ci permetterebbe un vuoto di 6 mesi.. Ma anche se fosse, si andrebbe a votare con l’attuale legge elettorale proporzionale che , UNICA consentirebbe la nascita di un nuovo partito di Sinistra…O vuoi anche tu lasciare il tempo al duo Berlusconi/renzi di confezionarsi una legge elettorale su misura?! No , nel voto di fiducia non c’è altra vera ratio che una grande e incommentabile infiggardaggine e basta!

  25. Giovanni Says:

    Claudio l’Amerikana Silva,abbronzata e ecologista,appoggia il destro Neves
    Il tentativo di destabilizzare il Brasile del partito dei lavoratori non poteva finire meglio
    I brasiliani non sono creduloni come gli abitanti dello Stivale
    Vittoria garantita per Rousseff il 26 ottobre e pernacchie per Silva

  26. claudiopagani Says:

    Caro Giovanni, sono d’accordo con te , ma eri tu che sostenevi che Marina Silva fosse + a sinistra e meno gradita agli USA!!! No è la Roussieff ,legittima erede del compagno Lula , anche se la corruzione nel suo partito è ENORME: Tuttavia, i governi Lula e Roussieff hanno fatto molto per il loro paese e ,soprattutto , hanno fatto uscire 30 milioni di Brasiliani dalla povertà e questo è ciò che conta agli occhi dei ceti popolari, altro che il “moralismo sciocco ” e ,alla fine , capace di favorire la Destra, che ha afflitto tanta parte della Sinistra italiana , nella sua crisi terminale! In un altro post ,+ articolato , scriverò di PSi ,PCI intellettuali ( ricordando ,tra l’altro che molti di loro , vicini al PSI e all’autonomia operaia negli anni 70 , oggi sono quasi tutti ricchi managers , magari contigui al VERO POTERE come l’esimio Paolo Mieli,ec) ; mi dedicherò anche ad un’analisi + puntuale di Bersani del Bersanismo e della “sinistra all’emiliana” , su cui Mauro , per motivi nobili che comprendo, non desidera + esprimersi. Io penso che , per andare davvero al “fondo” della fine della sinistra italiana , bisogna fare un’analisi spietata della “sinistra all’emiliana” ( anche di quella toscana , ma li nasce Renzi che è più eloquente di ogni mia parola) e del bersanismo fase suprema di quella “sinistra” ovvero di come l’amministrazione , svincolata da ogni vera politica a partire da ,almeno, metà anni 80), abbia alla fine UCCISO ogni vera capacità di intelligenza politica…Ma di questo, ripeto, scriverò + avanti

  27. Soldato Kowalsky Says:

    L’ha ribloggato su Soldato Kowalskye ha commentato:
    CVD
    La “sinistra del PD” accetta di votare la fiducia a Renzi sull’articolo 18.

    D’altra parte è da quando ho memoria che dalle parti della sinistra radicale si aspetta la salvifica scissione della sinistra dei DS ieri e del PD oggi. E del Partito della Nazione domani.
    Nel frattempo è successo che “la sinistra” a cui si faceva la corte è diventata sempre più improbabile, dal correntone con a capo il segretario della CGIL ai gattini di Ciwati.

    Ciò che è ancora più tragico, è che nel frattempo quello che è sistematicamente successo è che “la sinistra” a cui si faceva la corte è rimasta saldamente nella casa madre, mentre è stata la nostra “destra” a passare dall’altra parte.

  28. maurozani Says:

    Vabbè , come al solito sono stato facile profeta. Al senato gli fanno un emendamento contentino (vedi sopra) e la cosiddetta sinistra s’appecorona a Renzi.
    E così sarà nei secoli dei secoli.

    La sinistra emiliana, originale mix di stalinismo e socialdemocrazia, di cui si fa interprete Bersani è responsabile assai.

    Solo che una volta s’era responsabili, spesso a ragion veduta, (e se ne aveva un lauto compenso in termini di finanza locale ben utilizzata peraltro) adesso s’è , semplicemente, senza maroni.

    • Giovanni Says:

      Non son d’accordo Mauro
      Nella delega non c’è niente per l’articolo 18
      Ma io so che vogliono monetizzare la giusta causa
      Qualcuno dice che si tratterebbe di una delega in bianco
      Ebbe?!!
      Napolitano firma tutto
      Poi si vedrà in corte costituzionale tra due o tre anni
      Questo e’il vero golpe a cui si presta Bersani ,secondo me inconsapevolmente
      Il mio giudizio resta fermo:coglioni e pecore

  29. Giovanni Says:

    La Finanza locale non compensava neppure decimalmente le ruberie centrali e periferiche della dicci
    È un fatto che quando è venuta meno la opposizione in Italia la DC ebbe una mutazione genetica orribile:patti con la mafia,corruzione dilagante,debito pubblico alle stelle e operai e mpiegati progressivamente ma inesorabilmente all’inferno con il consenso di un sindacato dei “diritti”da ridere
    Patronato e Caf per la Cgil
    Patronato,Caf e contratti venduti per Cisl e Uil
    I peggiori però sono stati quelli che lo hanno fatto per “senso di responsabilità”perché hanno preso un ‘abbaglio”
    Trentin,resta un caso di scuola
    Si piccava di essere un esperto di economia,ma il dott Sottile che sapeva il fatto suo,lo ubriaco di chiacchiere ,e con poche righe incasso 100 miliardi,privatizzo il sistema bancario,senza far pagare un ghello a lor signori e riscrisse la costituzione economica del paese
    Fini l’economia mista e inizio quella privata
    Fino ad allora,il parroco si era limitato alle ruberie,agli imbrogli
    Amato appartiene ad un’altra razza,specie”raffinata”,come Tesauro

  30. maurozani Says:

    Non ho capito dove non sei d’accordo.

    • Giovanni Says:

      Sull’inciso,”responsabili,spesso a ragion veduta”
      L’esempio di Trentin,mi pare eloquente
      Voleva salvare l’Italia con i soldi dei poveri ,responsabilmente
      Nell’immediato ci guadagno’qualche oggetto contundente e l’eterna riconoscenza dei padroni
      Un modo come un’altro di buttare via una carriera politico-sindacale dignitosa,ma presuntuosa
      Un vizio congenito all’elite della seconda generazione del PCI

  31. Giovanni Says:

    Claudio,gli emiliani,con il consenso di D’Alema e su suggerimento di del democristiano Andreatta,andarono in processione a comprare la mortadella da un reggiano,in via Gerusalemme
    Un disastro
    Ognuno dovrebbe guardarsi bene da un salumiere
    Se non guardi la bilancia,ti frega sul peso oppure cercherà di venderti il gambuccio al posto del fiocco
    Compro esclusivamente la mortadella di Pasquini
    Un vero bolognese,laborioso,onesto e appassionato
    Che Dio lo abbia in gloria il più tardi possibile,anche perché la sua coppa di testa fa girar la testa più dello champagne…
    E sai com’è ?!
    Alla nostra età tutte le armi sono lecite

    • claudiopagani Says:

      Storia nota caro Giovanni, Ma Andreatta , che era un DC-liberale per bene ( e D’Alema) volevano fare insieme un governo di UNA SOLA LEGISLATURA per emariginare Berlusconi e poi alternare POpolari e DS , ma Il Parroco non volle cantare una sola stagione e…

  32. Remo Tedeschi Says:

    A volte c’è bisogno anche di ripetere banalità.
    1°- senza sindacato, saremmo ridotti come i lavoratori in Cina ,India
    10 ore e tre euro al giorno e zitto.
    2°- come sono messi i lavoratori europei? nella ricca Germania và di moda per i giovani il “mini-job” 3/400 euro /mese, dicono le ragazze:
    sufficienti per spese telefoniche e palestra.
    Allora, va bene denunciare errori, e robe varie , ma non mettiamoci
    nel ritornello del pupo di firenze,sull’attacco al sindacato.o peggio sulla inutilità dello stesso.
    ps
    e l’indirizzo di Pasquini?

  33. Giovanni Says:

    Ti conviene andare da Comellini,a Castel San Pietro,così non fai la fila

  34. claudiopagani Says:

    Mi spiace per Mauro Zani , ma mi “corre l’obbligo” di commentare di nuovo Bersani:
    Ebbene il nostro eroe ha detto ieri sera da Santoro :
    “…da me nessuna coltellata alla schiena(come ha fatto ripetutamente Renzi penso voglia dire)….”
    Per me è molto difficile capire se ci è o ci fa ( forse perchè non ho mai fatto politica attiva in ruoli di responsabilità , ma tant’è).
    Orbene , anche uno sprovveduto capisce che oggi nel PD reale ( quello che esiste non in quello sognato) è tempo di jene e sciacalli che non si fanno scrupolo di usare qualsiasi mezzo per conquistare e mantenere il potere. Questo è un dato di fatto e di lì , bisogna partire per fare qualunque delle cose possibili che sono , a mio avviso,, le seguenti:

    1)Si prende sul serio quello che si dice e se ne conclude che ormai il PD è inpraticabile anche dal punto di vista etico ; questo però vorrebbe dire chiudere definitivamente con la politica attiva e dedicarsi a memorie o , se non si sa scrivere, ad attività alternative , lontane dalla politica , ma ugualmente nobili. Soprattutto se si è stati segretari di quel partito e si è stati largamente complici ( soprattutto con azioni sbagliate o silenzi odiosi) di quel degrado che si denuncia ( “le coltellate alla schiena”) ; strada dignitosa , ma personale e , a mio avviso, poco politica.

    2) Si considera che quel degrado è frutto di una politica IRREVERSIBILMENTE sbagliata che ha privilegiato la “governabilità” tout court a scapito di ogni idea di modernizzazione solidale che pure a parole si è detto di volere perseguire; si capisce ,insomma che Renzi è l’ultimo frutto , avvelenato ma chiarificatore, di una resa al pensiero unico “neo liberale” che si era assunto come ormai DEFINITIVO ( e badate che , senza la grande crisi del 2008 a tutt’oggi non risolta, qualcuno poteva pure crederci, senza essere in malafede): tuttavia si vuole continuare a fare politica, anche per “scontare i propri peccati” E allora si parte , da subito con una opposizione frontale senza sconti alla nuova destra di Renzi ( signori è questa la definizione corretta secondo me) e ,in ogni sede ,anche parlamentare, ci si oppone alle azioni + negative del suo governo , senza appellarsi ad un presunto spirito di una presunta “ditta” che non c’è + da tempo. Tanto + che ogni parlamentare è in parlamento “senza vincolo di mandato” ed è lì perchè glielo ha mandato Bersani con il suo modesto 25 % e , soprattutto , sulla base di un programma che non prevedeva affatto la roba immaginata ( e per ora poco scritta) nel mitico job act. e quindi su ” su questa base” si denuncia , anche in parlamento, il vero tradimento renziano..Naturalmente ci vuole coraggio e sapere che così ci si ingaggia per una battaglia politica di lunga lena nella quale chi ha avuto ruoli di responsabilita ( soprattutto da segretario) non può che tornare ad essere “umile frate ” ( come disse Alessandro Natta con bella immagine ) e , al + , si potrà , se si sarà capaci, di dare buoni consigli dopo aver fatto diverse “cattive azioni” avendo , come unica ricompensa , la salvaguardia della propria dignità politica A mio avviso l’unico dirigente di rilievo del PD che si sta incamminando , con grandi dubbi e anche qualche onorevole sofferenza, su questa strada è Massimo D’Alema il quale ,mi pare , dopo avere a lungo immaginato un proprio presunto “ruolo salvifico” della storia della sinistra ,oggi , + realisticamente, sta facendo i conti con la realtà effettuale . Ma Bersani ( e anche Fassina) no ; quando si vedono costretti ad una scelta definitiva( che sarebbe logica conseguenza di quanto dicono) scartano e invocano la fedeltà alla ditta con un rigurgito di “centralismo democratico” che privilegia il partito ( che non c’è +) al loro essere parlamentari “senza vincolo” che c’è ancora ; in pratica il prevalere del partito sulle istituzioni , come nelle migliori tradizioni …sovietiche. Così facendo ,però, perdono la residua dignità politica e si espongono ai frizzi e ai lazzi di tanti , a partire dal loro segretario.

    3 Si decide , comunque, di continuare a fare lotta politica dentro il PD ( mi pare questa l’opzione di Bersani e Fassina); è la meno realistica delle possibilità ma implica , come minimo, di attrezzarsi per fargliela pagare ( a Renzi) in qualunque modo ,ivi comprese le famigerate “coltellate alla schiena” perchè dritto per dritto Renzi vince sempre e anche ( e giustamente dal suo punto di vista) in modo irridente e non si tirano fuori ” metodi Boffo o presunte superiorità morali” del tutto fuori tempo altrimenti si fa ridere e ,un pò, si fa anche pena ( vedi il “sinistro” Fassina che viene respinto dalla manifestazione della FIOM). Pensando di salvare la propria dignità morale , si perde anche quella , oltre alla dignità politica

  35. Remo Tedeschi Says:

    Ma almeno la tenera sx pd, prendesse la strada del confronto diretto con i circoli, provare di tagliare l’erba sotto i piedi del quasi fascistello di Firenze. Ormai si è “caricato” è un borioso , e la mia ex base dovrebbe ricordargli che non è suo il partito, che stia ridotto
    ma . vero quello che dici , queste cose le ha dette in faccia solo D’Alema.

  36. Giovanni Says:

    Claudio,condivido quasi tutto,ma non riesco a digerire la giustapposizione che hai fatto tra tra un uomo colto intelligente onesto e irreprensibile,qual’era Natta e un Quaquaraqua
    Natta fu effettivamente pugnato alle spalle mentre giaceva in un letto di ospedale
    Non disse altro che quello che hai riferito”torno ad essere umile frate
    Ma a quelli che lo pugnalarono alle spalle,non fu consentito neppure di inviare una corona o un telegramma in occasione dei suoi funerali
    Il Piacentino,invece,non e’stato pugnalato da nessuno e tantomeno da Renzi
    Ha fatto tutto lui,ovviamente senza capire niente
    Ha nominato tutti i deputati e senatori,compreso 50 deputati e senatori per il “perdente Renzi’
    Non ha vinto le elezioni,classificandosi al secondo posto dopo il Ms5
    Si è accordato con Berlusconi per rieleggere il Napolitano senza neppure sospettare che i due erano d’accordo per fargli la festa
    Poi ha votato la fiducia al l’esangue nipote del maggiordomo di Berlusconi
    Poi ha pianto fino a procurarsi un mezzo ictus
    Cosa pretendi da uno così?
    La dignità’ è la coerenza o addirittura il gesto politico
    Avrebbe detto Craxi parliamo di un “incarto vuoto”
    Bersani è un politico per caso,come lo e’Bonaccini,come lo e’stato Vitali,sindaco di Bologna,oppure quel politico calabrese che si occupava dell’organizzazione di cui non ricordo il nome
    Renzi ha messo in poltrona la Boschi e la Nadia,Bersani quel poveraccio di Speranza
    Eppero’questo politico per caso,dico Bersani ,ha fatto un gran disastro ,paragonabile ,facendo le dovute proporzioni ,al disastro procurato da Gorbaciov alla Russia e all’Europa
    Ma basta,non spariamo sulla croce rossa
    Certo che si togliesse di mezzo non procurerebbe più imbarazzo a quei poveretti che hanno rinnovato la tessera nella speranza della”riscossa”
    Per fortuna il nostro Remo non lo ha fatto e stasera ,seguendo ancora il mio consiglio mangerà una “coppa di testa”che voi a Ravenna non riuscite neppure a immaginare

  37. Giovanni Says:

    Stumpo,ecco mi e’tornato in mente il nome del responsabile dell’organizzazione del partito bersaniano
    Claudio,diciamo la verità,tutti personaggi improbabili e impresentabili

  38. Remo Tedeschi Says:

    Sembra facile sapere chi ha poteri decisionali in Italia. Anche l’improbabile ministro dell’ambiente Galletti,di fronte all’ennesimo disastro alluvionale , si lamenta ,assieme al sindaco di Genova,che 35milioni sono bloccati da anni ,per inghippi burocratici.Destinati a bonificare fiumi e torrenti.
    A parte la prioritaria lotta all’art.18, chi deve prendere decisioni?
    Ci vogliono convincere che un funzionario e un’assessore di provincia sono in grado di inchiodare tutto anche fondi europei?
    Poi la faccia arrabbiata in tv dei i ministri , roba da Guillotin.

  39. claudiopagani Says:

    D’altra parte ,visto il generale discredito che circonda la politica, le persone di qualità se ne tengono alla larga. E’ il classico caso del cane che si morde la coda. Ma il fatto + emblematico è che i politici di maggior successo ( Grillo e Renzi) sono quelli che usano , in modo diverso ma non tanto, l’antipolitica come strumento del loro successo. La sostanza vera è che il potere reale , rappresentato dalla finanza globalizzata, non solo ha schiantato la politica tradizionale dei partiti, ma ha anche monopolizzato la “nuova politica” e la nuova opposizione , per tramite dell’antipolitica; un autentico capolavoro e…buona notte ai suonatori.

  40. Giovanni Says:

    Claudio,se guardi più a fondo,scoprirai che anche “la finanza globale”piange
    E’vero simile che nei prossimi 6-10 mesi la ricchezza finanziaria subira’un una sforbiciata del 20%
    Come la politica anche la finanza pagherà il suo tributo al pensiero unico di una globalizzazione in veloce ritirata
    L’Europa non cresce,l’agognata inflazione e’una chimera,le politiche monetarie attuate in ogni angolo della terra non producono effetti rilevanti
    La combinazione dei fattori produttivi(lavoro e capitali)sono ormai appannaggio dei paesi emersi,che esportano di tutto,producendo al contempo anche autarchia,cioè autosufficienza
    Ogni paese con un certo peso economico,cerca in vario modo di proteggersi dalle turbolenze altrui
    Non vi è nei fatti una crisi globale come è accaduto nel 2008
    Convivono,depressione,recessione e crescita nel medesimo pianeta
    Come nel 1929,sopravviverà chi disporrà di maggiore liquidità
    Non parliamo più di singoli capitalisti,come JP Morgan nel 1929,ma di giganteschi fondi nazionali alla ricerca delle allocazioni più opportune o marginali
    Ma tutti possono sbagliare
    Ha sbagliato Pinco,il più grande gestore obbligazionario del mondo,con perdite terribili per chi aveva creduto nell’inflazione,sbaglierà qualcun’altro che ha cavalcato la bolla di Wall-Streett
    Finanza e politica,ormai vivono alla giornata,con una differenza:la finanza globale e’governata dagli algoritmi,la politica dal dogma del costo del lavoro sempre più basso
    Ma se il lavoro non vale più un cazzo tutto va a ramengo
    Ecco,io scommetto su chi da più valore al lavoro
    Perciò’ non scommetto neanche un euro sull’Italia di Renzi

  41. claudiopagani Says:

    Per quanto riguarda il lavoro non posso che associarmi.

  42. Remo Tedeschi Says:

    Giovanni , Stumpo, è nato a Cotronei (Crotone) questo paese è noto perché ha dato i natali a G.Tellarico, e chi è costui?
    è il nonno di Steven, il cantante degli Aerosmith.
    Dici niente…….

  43. Giovanni Says:

    E chi ti assicura che effettivamente era il nonno?
    Il 30% dei figli sono figli di altri uomini
    La genetica non è una gaia scienza
    Piuttosto sei andato da Comellini?

  44. Remo Tedeschi Says:

    Ci vado in settimana. Comellini Cast.s.Pietro

  45. Giovanni Says:

    Scaricabarile all’italiana
    I politici,Doria e Burlando,accusano i burocrati,sub-specie il Tar Lazio,di aver ritardato la pronunzia circa la validità dell’appalto
    Ora,dove risulta che il Tar Lazio,abbia concesso una sospensiva dei lavori alla ditta ricorrente
    Da nessuna parte
    Perciò la società che aveva vinto l’appalto doveva iniziare i lavori
    Doria e Burlando hanno intimato alla società che ha vinto la gara di iniziare i lavori senza indugio?
    Macchè,aspettavano la definizione del contenzioso!!!!
    Per l’intanto il “nobile”Doria elargiva le tasse pagate dai contribuenti ai dirigenti comunali per aver messo in sicurezza idrogeologica il territorio
    Devono pagare i danni!
    Doria,la ditta che ha impugnato l’appalto e la ditta che non ha eseguito i lavori
    Tutti lucrano sui ritardi nell’esecuzione delle opere pubbliche,perchè si sa il tempo fa lievitare la spesa
    Quanto a Renzi…,vedremo come risponderà

  46. claudiopagani Says:

    Segnalo l’intervista di Claudio Velardi a Il Giornale di oggi. Lui sarcasticamente auspica una sinistra scissionista di cui individua i protagonisti: io , da un punto di vista opposto al suo naturalmente, penso che potrebbe essere uno scenario interessante.

    Premessa maggiore: sottraendo tempo alle funzioni di «bi-nonno», Claudio Velardi ricade nel vizio originario dell’osservatore politico. Qualità che ne decretarono il successo come primo Lothar dalemiano e quindi consulente politico e lobbista. Motivazione nobile e spassionata, con un limite: «Il nome del possibile leader della sinistra ce l’ho, ma lo dico soltanto se mi pagano»Premessa minore: «Guardo con entusiasmo al tentativo di Renzi di dare un assetto stabile e saldo al sistema, fondato su un bipartitismo tra Pd e Forza Italia. Le condizioni ci sono tutte, in quanto Berlusconi si sta comportando da vero padre della patria, visto che potrebbe mandare tutti a quel paese e non lo fa. Paradossalmente oggi è più libero di prima, i magistrati hanno un po’ mollato la persecuzione di cui è stato oggetto. Per cui gli chiedo un ultimo sforzo: trovarsi un successore o ripresentarsi alle prossime elezioni perché, anche se contro Renzi perderebbe, farebbe all’Italia un regalo grandissimo».
    Non può negare che il suo appello a D’Alema e Bersani ricorda il tormentone di Crozza-Razzi: «Ve lo dico da amico, fatevi un partito tutto vostro».
    «Può darsi. Però il mio è un discorso serissimo. Solo con un partito di sinistra il sistema sarebbe davvero stabile».Già. Lei vede il grillismo in disfacimento, e uno schema nel quale assieme ai due grossi partitoni ci sarebbero i «junior partner»: la Lega a destra, i liberali al centro…
    «… E i conservatori della sinistra otto-novecentesca raggruppati in una specie di die Linke tedesca. D’altronde è un’area che in un Paese arretrato come il nostro ha una sua consistenza. Sarebbe un peccato che non lo facessero».Mancano i soldi.
    «Basta chiedere a Sposetti. Non c’è tempo da perdere. Mi appello a D’Alema, Bersani, Fassina, Vendola…MASSIMO D’ALEMA. Magari pure Bertinotti.
    «Bertinotti la sinistra l’ha mollata, dice che è morta. Restiamo in attesa che fondi quella del quarto millennio».
    Difficile che gli ex Pci abbandonino la ditta. Fuori rischierebbero di restare a casa.
    «Con Renzi a casa ci resteranno di sicuro. Il Pd non è più la loro ditta, è cambiato strutturalmente. D’Alema non è un pensatore, non può fare l’Ingrao del Pd. E Bersani sta perdendo i suoi uomini uno dopo l’altro… persino Errani va con Renzi».
    Renzi è uno spregiudicato?
    «No. Azioni da gran paraculo, se mi passa il termine. Ma è giusto che lo faccia. Si comporta da vero leader innovatore e modernizzatore, che finora la sinistra non ha avuto».
    D’Alema non lo fu.
    «Sì, dal ’94 al ’97. Non ebbe il coraggio dell’ultimo miglio».
    Secondo lei perché?
    «È paradossale, perché quella rivoluzione liberale che si era proposto si scontrò da subito con i sindacati e la vecchia sinistra. Gli stessi che ora difende».
    Motivi personali?
    «Adesso, anche. Ma geneticamente è rimasto comunista».Veltroni provò a fare il Pd a vocazione maggioritaria.
    «Geneticamente non aveva i tratti da leader. Poi si alleò con Di Pietro, errore madornale».
    Sintetizzo: D’Alema non ebbe coraggio, Veltroni non aveva le palle?
    «Possiamo dire anche così».Renzi modernizzatore come Craxi?
    «Sembrerebbe di sì».
    Ma tra Craxi e Berlinguer dice di scegliere Berlinguer.
    «Ribadisco, gran paraculo».
    Ma Vendola starebbe con D’Alema?
    «Lui soffre della sindrome di Stoccolma, in realtà è dalemiano dai tempi della Fgci».
    ECivati?
    «Ottimo segretario della federazione di Monza».
    Cuperlo?
    «Gli voglio troppo bene, meglio resti nel Pd».
    Landini leader?
    «Non lo so, di sicuro ora deve scegliere se stare al gioco di Renzi o giocare in proprio».

    Dimentica quelli della lista Tsipras.
    «Vero. In un partito del genere Spinelli e Maltese tornerebbero a casa. Potrei finalmente aprire una bottiglia di Cristal».

  47. Remo Tedeschi Says:

    Più ascolti il Verardi e più non capisci come mai era a capo della segreteria D’Alema, più faccendiere di così, lobbista , ecc.
    Comunque la convivenza sarà dura con Renzi,.. c’è un problema ,…
    Se lasci (parlo dell’opposizione a renzi) devi anche consegnare le “chiavi” del probabile patrimonio anche storico del partito.
    E lasciarlo in mano a un gruppo di democristiani, moralmente “golpisti” non è facile.
    La minoranza ex maggioranza ,dovrà reagire, intanto consiglierei
    la frequentazione della periferia, delle zone, anche con schietti confronti, renzi dovrà essere contestato non solo dalla fiom.

  48. claudiopagani Says:

    Caro Remo , non sono d’accordo .
    1) e chi l’ha detto che devi consegnare il patrimonio a Renzi? Come minimo ci scappa una bella causa e ,in questo caso, campa cavallo..
    2) I piani di Renzi sono belli chiari e già alla prossima direzione proporrà il partito “all’americana” che significa “non partito” plebiscitario e populista e , comunque , nel pieno dominio del capo; si vuole digerire questa autentica aberrazione democratica?!
    3) in ogni caso i tempi medio-lunghi favoriscono lui perchè, prima o poi, arriverà una parvenza di ripresa e , nel frattempo, si consoliderà l’asse con Berlusconi che porterà non solo ad una legge elettorale fatta su misura , ma ad un sistema apertamente presidenziale in cui , grazie all’elezione diretta, il Presidente avrà diretta legittimazione popolare; quindi se esistesse una sinistra seria nel PD ( cosa di cui dubito fortemente), converrebbe rompere DA SUBITO , costituire gruppi parlamentari autonomi e cercare di andare ad elezioni con il sistema elettorale proporzionale disegnato dalla Corte che ,unico , consentirebbe la nascita di una SINISTRA autonoma e allora Renzi il 40 se lo sognerebbe. Ma ci vuole molto coraggio cosa che , temo, la sinistra PD non ha e non avrà e allora…Allora rassegnati caro Remo, verrete epurati senza pietà e rottamati definitivamente. Cosi si avvererà il sogno anticomunista di Berlusconi e si sarà perso anche l’onore. Converrebbe ingaggiarsi subito nella battaglia della vita , ma non accadrà . E non credere nella “frequentazione delle periferie”: quando c’è la crisi la gente ha paura ed è + disposta ad assecondare il potere costituito.

  49. maurozani Says:

    Una sola cosa giusta e vera dice Velardi: sindrome di Stoccolma. per il resto torna a dire ciò che pensa dal 1994/97: bisogna fare una Forza Italia di sinistra. Beh l’ha fatta Renzi, togliendo la sinistra che Velardi aborre da sempre.
    Tutto sommato una intervista onesta da parte di un uomo coerentemente di destra.

  50. giovanni Says:

    Sottoscrivo per adesione Mauro
    E tuttavia il problema di una rappresentanza politica in grado di concorrere all’inversione della rotta che sta conducendo l’Italia alla rovina è oggi più di ieri pressante
    La premessa da cui partire è innanzitutto che i leader dell’opposizione interna al Pd non hanno alcuna credibilità politica per avviare la ricostituzione di una forza politica a sinistra che possa produrre una svolta nel nostro paese
    Concretamente,D’Alema,Bersani,Cuperlo & C,al netto della loro pochezza politica,.hanno a suo tempo aderito al pensiero unico neoliberista con azioni concrete.
    Tutti noi sappiamo che il pensiero neoliberista ha come fine quella di far crescere la ricchezza di una piccola minoranza a scapito della stragrande maggioranza dei cittadini, siano essi lavoratori o consumatori
    La cifra che rende riconoscibile il neoliberismo è appunto l’ingiustizia sociale diffusa che però nel tempo produce inevitabilmente prima la recessione e poi la depressione economica e sociale
    La depressione economica,iniziata con la recessione americana del 2008 ,tamponata con l’iniezione forzosa di liquidità da parte della Fed,seguita dalla poi dalle banche centrali di tutto il mondo ,ha avuto quale unico scopo quello di salvare l’architettura finanziaria del mondo neoliberista ,ma non ha evitato gli effetti perniciosi e devastanti della caduta dei redditi da lavoro dei prezzi delle merci sia nei paesi del vecchio mondo sia in quelli emersi esportatori di materie prime
    Il tutto si riflette in un calo del commercio mondiale di un terzo nell’ultimo anno
    Siamo dunque di fronte ad una crisi sistemica dell’Amministrazione Neoliberista del mondo,da cui si salta fuori soltanto rovesciando il paradigma della massima ingiustizia
    Paradossalmente,dunque,il sistema si salva soltanto se vengono iniettate forti dose di antidoto,cioè meno ingiustizia sociale
    Sono queste nozioni che appartengono a milioni e milioni di esseri umani dotati di un minimo di buon senso ma che con ogni evidenza sono ignorati o trascurati da coloro che ambiscono al potere per il potere
    Renzi e i suoi accoliti berlusconiani rappresentano la peggior sorte che poteva capitare al nostro paese
    Le politiche populiste fatte di manovre fiscali prive di senso economico,sono la cifra del renzismo quale risposta alla vecchia politica “lacrime e sangue”,tanto cara alla “sinistra storica”che nel tempo ha distrutto la politica di redistribuzione del reddito praticata dai governi demosocialisti fino alla metà degli anni settanta del secolo scorso
    Oggi Renzi,dopo i famosi 80 euro,neppure sufficiente a coprire le nuove tasse comunali,si avvia a eliminare l’unica imposta sull’imprese effettivamente vigente in Italia l’IRAP
    Anche i sassi sanno che a pagare davvero l’Ires in Italia sono pochi gatti e che il gettito fiscale di tale imposta non è neppure pari al 10% delle entrate:il 95% delle imprese non paga niente,perchè per un motivo o per un’altro i bilanci sono sempre uguali a zero
    In altri termini le famose piccole e medie imprese italiane non producono profitti
    Tutti i padroni di aziende industriali commerciali e artigiane no guadagnano niente e non da oggi ma da sempre
    Sempre il Renzi promette alle imprese l’esonero dai contributi previdenziali per le nuove assunzioni,senza spiegare dove prenderemo domani soldi per pagare le pensioni come accade per i milioni di apprendisti che ruotano da 50 anni nelle aziende italiane senza apprendere nessun mestiere
    Da dove ricominciamo,con chi ricominciamo allora,carissimi lettori
    Non per fare il solito pessimista ma la vedo davvero difficile se non impossibile rifondare la sinistra o qualcosa che somigli vagamente ad un partito socialdemocratico
    Sono tanti e tali i danni prodotti dalla nidiata berlingueriana che non vedo rimedio per i prossimi vent’anni

  51. claudiopagani Says:

    Condivido quasi tutto , Giovanni, salvo il fatto che i governi “demosocalisti” praticavano una politica di “redistribuzione dei redditi” perchè E SOLO PERCHE’ dovevano impedire ad ogni costo l’avvento del PCI al governo cosa ,che dopo la grande avanzata degli anni 70 , non era affatto impossibile , e quindi distribuiva mance di tutti i tipi , anche contravvenendo alle “leggi dell’economia” e , perchè, Il PCI, molto radicato nelle fabbriche e nel paese, letteralmente li costringeva; quindi non c’era nessuna virtu sociale in questo. Appena caduto il muro e iniziata la globalizzazione finanziaria siamo stati bruscamente richiamati all’ordine , anche perchè , con tangentpoli, i partiti erano rasi al ruolo , con qualche resistenza nel PDS: Dopo , e qui prospetto una mia opinione personale , e’ stato praticamente imposto al PDS di aderire al progetto Euro ” a trazione tedesca” di cui si sono resi garanti Ciampi ( soprattutto) e ( in sottordine ) Prodi.
    Certamente il Pds poteva rifiutarsi ma sarebbe stato ,in breve tempo, messo ai margini e costretto , con Rifondazione a costituire una specie di riserva di indiana , ai margini della vita politica reale( per convincerli sarebbe usata molto di + anche contro il PDS la carta di tangentopoli). So per certo che i dirigenti + accorti avvertirono questo accerchiamento , anche perchè ,per tenerli a bada, Prodi inventò l’ulivo movimento che fu il tentativo riuscito di disarticolare il PDS: Qualcuno si illuse di uscire , volontaristicamente , dall’accerchiamento prendendo la guida della politica in una idea che non era ,banalmente, quella di aggiungere un posto a tavola , ma di ripristinare , non dico la parità , ma un ruolo non ancillare della politica: ovviamente il tentativo fallì perchè le forze ,dall’altra parte , avevano molta + forza e …capacità di spesa. Dopo di che le cose sono precipitate in modo accelerato fino all’oggi dove il segretario del PD , e Presidente del Consiglio, ha fatto integralmente suo il programma delle forze dominanti e la politica è del tutto scomparsa come un “residuo del secolo scorso”. Sono , anche io, del tutto pessimista, sulle vie di uscita “a sinistra”, ma ,certamente , bisognerà partire dalla ricostruzione ,prima di tutto culturale, dell’idea che la politica è l’unico strumento di emancipazione delle classi subalterne e , fino ad allora, saremo sempre nella trappola populismo/tecnocrazia che sono ,poi, 2 facce della stessa medaglia prodotta dal dominio pieno del capitale.

  52. Giovanni Says:

    Tu,Claudio sostiene che la significativa redistribuzione dei redditi tra il 1966 e il 1975 fu attuata per impedire la scalata al governo del Pci
    E’ una tua opinione.
    Per il vero sia alle elezioni politiche del 1968 che a quelle del 1972 il PCI prese il 27%
    Nelle elezioni del 68 la Dc prese il 40%,il PSI+ socialdemocratici il 15%
    Nel 1972 la DC prese il 39%,il PSI il !0 e I socialdemocratici il 5%
    Soltanto nel 1996 sulla spinta di una forte domanda di cambiamento proveniente da un paese che aveva vissuto una forte crescita civile e sociale il PCI ottenne il 34%
    Ma Berlinguer mal interpretando le istanze sociali pensò che erano maturi i tempi per mettere un piede nel governo con la sua teoria del compromesso storico
    Nacque il governo di solidarietà nazionale mentre Cossiga sparava nelle piazze
    Questi sono. i nudi fatti.
    C’era desiderio di governo,voglia di entrare nella “stanza dei bottoni”
    Se il PCi fosse rimasto al suo posto e cioè all’opposizione,tutto sarebbe andato in un’altro modo
    Il prezzo pagato dal PCI per quella avventura fu enorme
    Infatti sappiamo quanto consenso politico e elettorale perse il PCI Per non parlare dei costi sociali pagati dai lavoratori(la marcia dei 40.000 a Torino,la contingenza,Craxi,l’avvento della mafia nella cogestione dello stato ecc.
    Fu l’inizio della fine,altro che muro di Berlino

  53. claudiopagani Says:

    Scusa ;Giovanni , ma si tratta di solenni cazzate che stravolgono il senso di quanto veramente accaduto!. Io su questo non ti risponderò più , qualsiasi cosa tu dica, ma si tratta di autentiche fesserie che offendono la storia mia e di tanti milioni di italiani che in quegli anni si spesero per difendere la democrazia minacciata da attentati e stragi organizzati da governi stranieri , proprio per impedire ai comunisti l’accesso al governo! Su queste infamie ogni discussione è impedita.

  54. claudiopagani Says:

    Aggiungo che l’avvento “l’avvento della mafia nella gestione dello stato” data a partire dal 1943 , quando gli americani si accordarono con Lucky Luciano per lo sbarco in Sicilia , e poi utlizzarono la mafia per la gestione corrente del consenso in Sicilia in funzione anticomunista , passando e imponendo questi loro accordi alla DC. Basterebbe ricordare quanto raccontato da Buscetta nei quali lui dice “..noi passavamo le sere precedenti le elezioni casa per casa per avvertire di non VOTARE i comunisti….”: e mi fermo qui , perchè sono troppo incazzato.

    • Giovanni Says:

      Mi spiace ma tu confondi l’utilizzo della mafia nella Sicilia nel 1945 con il governo del mafia in Italia
      Il famoso 20% di Andreotti erano i voti di Lima,Ciancimino,Ciarrapico e della banda della Magliana
      A beneficiare dell’assassinio di Moro fu Andreotti,con un il governo di solidarietà nazionale
      Anche un cieco poteva vedere e capire

  55. Giovanni Says:

    Saranno cazzate ma nessuno può negare che con la teoria del compromesso storico e il governo di solidarietà nazionale le bombe e le stragi aumentarono in modo esponenziale
    La Dc metteva e le bombe e il Pci chiedeva di governare con la Dc
    La Dc armava le bande fasciste e il Pci difendeva la democrazia dai fantasmi
    Il mandante politico era sotto gli occhi di tutti e il PCI inseguiva le “trame”
    Ma insomma è tempo di uscire dalla “mitologia berlingueriana”
    Occhetto sarà mica venuto dal nulla

  56. claudiopagani Says:

    Ma che cazzo dici Giovanni??
    I mandanti erano , come sa chiunque abbia buon senso, oltreoceano e alcuni DC( Andreotti , Piccoli ,ecc.) si offrirono come collaborazionisti di scarso rilievo solo ai fini di accrescere il loro potere nella DC , come lucidamente li accusò Moro dalla cosiddetta “prigione del popolo”. Magari si fosse realizzato il compromesso storico perchè , dopo una breve fase di collaborazione al governo , si sarebbe realizzata l’alternativa tra 2 robusti partiti di massa già allora , come già lo sviluppo del paese rendeva NECESSARIO . Ma questa necessità nazionale fu impedita da Yalta ( con possibile collaborazione anche dell’URSS tramite la “camera di conpensazione” , ad esempio dell’istituto HYperion di Parigi da cui transitarono MORETTI ; Berio , Mulinaris e la nipote dell’ Abbè Pierre , noto esponente dei servizi segreti francesi..) : Dopo il fallimento di quella necessaria prospettiva fu solo Craxi ( a libro paga P2 che altro non era se non un alias dell’ufficio CIA di Roma) e corruzione sempre + pervasiva a tutti i livelli della vita pubblica italiana , via, via fino alla morta gora attuale . Noi (Italia) abbiamo pagato un prezzo altissimo alla teoria della “sovranità limitata ” vigente ad est , come ad ovest , altro che alla teoria del compromesso storico! E tu Giovanni che sei persona intelligente e spesso informata in questo caso menti sapendo di mentire e inganni prima che gli altri , te stesso in nome di “una tesi ” palesemente infondata e che pero ,evidentemente, tu ritieni che intellettualmente ti convenga . Ma c’è la libertà di ingannarsi , purchè non si pretenda di ingannare gli altri

  57. Remo Tedeschi Says:

    Ma c’è anche un altro aspetto che fece maturare il compromesso storico, era ,ormai insostenibile l’asse o il legame con L’URSS, non si può lottare in Italia per la democrazia e farsi rinfacciare la difesa
    del regime sovietico. Poi il pci era al governo di città e regioni, quindi giustamente proteso anche a responsabilità più alte.
    Poi stava già mutando il corpo produttivo, con la classe operaia quasi in minoranza nel contesto, come è finito il PCF?
    E anche il Cile.
    Quella era una proposta fatta da un leader come Berlinguer, dopo
    chi c’è stato? onesti lavoratori della pelota, nulla più.
    La dc metteva le bombe ,vero, assieme al msi, però hanno fatto fuori
    Mattarella, Bachelet, Moro,e altri. è il perenne conflitto nello stato mai risolto.

    • Giovanni Says:

      Remo questa e’la storiella che quelli dell’apparato raccontava nelle sezioni e nei comitati centrali
      Di vero c’è solo il fatto che il PCI governava le regioni rosse
      Ma come confondere l’amministrazione con il governo del sistema?

    • Giovanni Says:

      E infatti quando D’Alema andò al governo di straforo fu il sistema a governare D’Alema e non D’Alema il sistema
      Bombe sulla Serrbia e Ocalan ai turchi
      Chiaro?
      Claro che si

  58. Giovanni Says:

    Claudio,la verità ultima e’che l’idea del compromesso per il governo non è mai venuta meno
    Tra strategia e tatticismo,vi siete persi per strada
    Non si spiegherebbero diversamente Andreatta,Prodi,la fusione a freddo con la Margherita e la “donazione a Renzi del partito
    C’è un filo rosso o meglio ansia di governo a tutti i costi che lega tutti questi eventi
    Ma capisco,l’autocritica e’una disciplina che provoca sofferenza
    E perciò ogni scusa è buona per non ammettere ciò che è evidente

  59. claudiopagani Says:

    La tua sul Compromesso Storico è una vera e propria fissazione, basata su una interpretazione stravagante e largamente infondata. Ti lascio alla tua purezza molto,molto presunta e ai tuoi sillogismi strampalati. Continuando sulla tua “ricostruzione storica” si potrebbe affermare che Adamo ed Eva sono responsabili dell’avvento di Renzi… Naturalmente io resto alla tesi di quel rivoluzionario russo per cui l’estremismo è una malattia infantile Nella storia della Chiesa questa veniva classificata come “eresia angelista” + o – il siamo li,

  60. Giovanni Says:

    Le battute non superano i fatti tangibili
    Avete fatto un casino e non lo volete riconoscere
    Tuttavia si da il caso che il compromesso storico stato oggetto di un’ampia critica da parte di “filosofi” della politica a novanta carati
    Siccome sono sicuro che non hai letto Bobbio,ti invio la sinossi di Alternanza e compromesso,a cura dell’editore Donizzelli.
    Vai su internet e metti nel carrello cosi lavi un pò i panni in Arno

    “Non vi è alcun gioco che stabilisca che soltanto una delle parti debba sempre vincere. Un gioco in cui non vi sono almeno due parti in conflitto non è un gioco ma un solitario, in cui uno gioca da solo senza avversari e può quindi continuamente cambiare le regole senza che alcuno glielo impedisca”.

    Gli anni Settanta inaugurano una stagione decisiva della giovane democrazia italiana. Consumatesi le esperienze del centrismo e del centro-sinistra, di fronte all’intensità dei cambiamenti sociali, è venuto al pettine il nodo di un più maturo sviluppo del sistema politico.
    I comunisti di Berlinguer hanno lanciato l’idea del compromesso storico, alla quale la Democrazia cristiana di Aldo Moro ha fatto corrispondere la strategia dell’attenzione. Ma è il compromesso storico la formula che può sbloccare la democrazia italiana? O non è piuttosto venuto il momento di porre in atto quel principio dell’alternanza al governo del paese senza il quale una democrazia rappresentativa non può dirsi compiuta?
    Il professor Bobbio, questa volta, sceglie di scendere in campo. Ed è un Bobbio diverso, potremmo dire inatteso, quello che spunta tra le pagine appassionate dei suoi interventi politici di quegli anni: un Bobbio battagliero, persino “militante”; partecipe a pieno titolo della battaglia intrapresa da quel gruppo di dirigenti politici e di intellettuali socialisti che si sono raccolti in quegli anni attorno alla rivista “Mondoperaio”.
    Si tratta di introdurre nel nostro sistema democratico quel fisiologico cambio di maggioranze e di governi cui l’Italia sembra volersi in tutti i modi sottrarre. E conseguentemente di abbracciare con forza anche quelle ragioni di un riequilibrio a sinistra delle quali i socialisti di Craxi si sono fatti i più convinti assertori. Senza mai, beninteso, tradire le regole della democrazia rappresentativa, prima fra tutte quella che la vede come l’esatto contrario di ogni velleità plebiscitaria. E sarà proprio la deriva plebiscitaria, “la democrazia dell’applauso, a riaprire la diaspora, a dar luogo al lungo e doloroso disincanto del professore di Torino.

    • claudiopagani Says:

      Sciocchezze antistoriche . Gia gli USA gettarono bombe sul Compromesso; figurati quanto avrebbero gradito e come avrebbero manifestato il loro “entusiasmo” addirittura per l’alternanza ( che , del resto , non ebbe mai i numeri parlamentari)! Qesto , effettivamente , fu il tema del congresso di Torino del PSI nel 1978 , ma in chiave puramente tattica anti-pci , tanto è vero che Craxi , appena fu possibile , fece il governo con la DC del preambolo( anti -pci). Quanto ai filosofi ci sono alcuni , pochi, che si pongono il problema di cambiare il mondo e molti altri che fanno bellissime ma inutili chiacchiere. In ogni caso il pregiudizio anti-pci è duro a morire e si manifesta , ancora oggi, magari “a sinistra”per rimbalzare sugli altri i propri limiti e la propria avversione per un vero cambiamento. Direi che l’anticomunismo( che si manifesti a destra ,al centro o a sinistra) è la forma suprema della resistenza ad ogni cambiamento nel ns disgraziato paese ( anche se spesso le “parole di accompagnamento” sono fintamente rivoluzionarie)

      • Giovanni Says:

        Ma come Claudio,tutti voi con Occhetto avete “rinnegato” il movimento comunista e smesso l’abito

      • Giovanni Says:

        In ogni caso si sento in grande sintonia ,anche lessicale e sintattica, con il D’Alema di sempre
        Son tutte sciocchezze

  61. Remo Tedeschi Says:

    Non si può disgiungere in quella proposta (c,stor) la questione morale, sia Berlinguer che Moro erano riluttanti a fare i conti con Craxi, che era il maestro della corruzione e altro.
    In effetti, se non facevano fuori Moro, l’alternanza veniva da sola
    da un lato gente seria, dall’altra il marcio.
    ps
    a Bobbio hai perdonato la iscrizione al PNF (come Scalfari)?

  62. Remo Tedeschi Says:

    1972 congresso psi genova eletto vicesegretario Craxi, con delega
    resp. esteri.

    • claudiopagani Says:

      Va aggiunto, caro Remo , che Craxi ,proprio in quanto responsabile esteri, attivò grandi finanziamenti verso il PSi da parte dell’SPD tedesca ( e non solo) in funzione , naturalmente, anti-PCI, e che quelle grandi disponibiltà gli permisero , anche, di conquistare la segreteria PSI nel 1976. Poi , nel giro di 2 anni diventato garante di un nuovo equilibrio poltico, gli si aprirono le porte di tutti i forzieri e si impadronì in maniera ferrea di tutto il PSI. Tra l’altro l’avvento di Renzi contiene molti punti di somiglianza con quella e , magari un’altra volta, ne scriverò + diffusamente.

  63. claudiopagani Says:

    Quanto al fatto che avremmo “tutti” rinnegato con Occhetto il comunismo ,ti faccio presente che , se mai, è stata la storia a chiudere con quella fase del socialismo reale. Io, nel mio piccolo, ho sempre ritenuto che il PCI sia stata la colonna portante della sinistra italiana e ho sempre pensato che Occhetto fece bene a fare la svolta , ma che il modo in cui la fece fu dilettantesco e improvvisato con una transizione troppo lunga di 2 anni che fece solo inasprire tutti i contrasti avendo come esito una scissione che , forse, poteva essere evitata e ,in ogni caso + ridotta nelle dimensioni. Per di + fu fondata , in perfetta buona fede per quanto riguarda OCCHETTO , su una cultura liberaldemocratica di matrice azionista ( a proposito di quel Bobbio che tu tanto esalti e che Occhetto frequentò intellettualmente fin dalla giovinezza) che poi dispiegò le sue potenzialità negative nel tempo rendendo praticamente INEVITABILE la nascita del PD. Comunque trovo SORPRENDENTE che tu che pensi che IL MALE sia iniziato con il compromesso storico e quindi con il PCI pienamente operativo ( e con Berlinguer perfettamente in linea con lo sviluppo del socialismo nazionale di Togliatti) poi riservi la massima parte degli strali alla svolta e ad Occhetto che ,invece, pensò proprio di fuoriuscire dal PCI seguendo le ricette concettuali del tuo filosofo preferito! Ma , si sa , ogni contraddizione è lecita purchè si dia contro il PCI e ripeto la storia della parte fondamentale della Sinistra Italiana! Io ,molto modestamente, penso che la spinta propulsiva del PCI si esaurì nei fatti con l’assassinio di Moro e che la tragica morte di Berlinguer fu una OCCASIONE STORICA che quel gruppo dirigente ( a partire da NATTA grande intellettuale e persona di specchiata moralità) non cogliendo quella occasione decretò definitivamente la marginalizzazione di quella grande forza . Sarebbe stato necessario il coraggio allora (1984) di un nuovo inizio a sinistra , magari spingendo avanti un nuovo gruppo dirigente. Purtroppo quei dirigenti non si fidarono del capofila della nuovo generazione l'”ondivago Occhetto” ( e con il senno di poi li capisco) e la frittata è stata fatta : Dopo fu sempre troppo tardi a partire dal 1989 ( la Bolognina) perchè alla crisi del PCI si sommarono l’avvento del pensiero unico neoliberista e la crisi anche delle socialdemocrazie europee con l’avvento della terza via del “nuovista” Blair che ,in pratica rese il pensiero neo liberista egemone anche tra i socialist. Cosi quel gruppo dirigente fu chiamato ad un doppio salto mortale e , come era prevedibile , si sfracellò . Naturalmente è del tutto evidente che il collasso del socialismo reale e l’avvento del pensiero unico anche tra i socialisti , furono eventi MOLTO + GRANDI delle loro forze.

  64. Giovanni Says:

    Cosa c’entra il comunismo con il socialismo reale?
    Possiamo continuare all’infinito a parlare della rava e della fava ma non ci intenderemo mai
    Stiamo ai fatti,la strategia del compromesso storico fu un completo fallimento,tant’è che lo stesso Berlinguer inboccò successivamte la via dell’alternanza
    La prova del budino insomma c’e stata
    Ma dove non riusci Berlinquer riusci D’Alema
    Come,quando e con quali esiti lo sappiamo
    Sta di fatto che dopo 5 anni fu richiamato in servizio il Parroco,che cadde,come morto cade
    Possiamo tuttavia dire con la massima serenità che in Italia non c’è mai stato un governo di sinistra o meglio che facesse una politica di sinistra
    E’ successo in Germania,Francia,Spagna,Portogallo,in alternanza con le destre,ma non è mai successo in Italia:una specificità italiana,di togliattiana memoria

    Ps,Claudio,io ti ho buttato addosso Bobbio per dimostrarti che la mia non è una tesi solitaria,ma questo non significa che io sia un “bobbiano”

  65. claudiopagani Says:

    Come al solito fai molte chiacchiere inconsistenti saltando di pala in frasca e poi riaffermi la tua FEDE anticompromesso saltando, ex abrupto , da Berlinguer a D’Alema . Altre volte sei stato + profondo e comunque esiste libertà di pensiero , ma il mio è sostenuto da molti argomenti fattuali , mentre tu sei + “creativo”, categoria ,un po oscurantista che domina il dibattito pubblico attuale. Quousque tandem?

    • Giovanni Says:

      No,Cicerone proprio no
      Era un’assassino fraudolento,comprava i tribunali,ecc
      Un vero fascista ante litteram
      Quella contro Catilina fu una delle sue tante bravate messe su con i suoi compari
      Epperò ,alla fine,ebbe quello che si meritava
      E il Kikero,sapeva bene quello che aveva combinato

  66. Remo Tedeschi Says:

    Voglio vedere se ci prendo, Giovanni la frustrazione nasce dal mancato arrivo dei cosacchi? purtroppo si fermarono più su ,in yugoslavia anzi no, oltre, cosa dire, dasvidania, la povera gente italica per un po’ diceva , arriverà baffone, poi niet, siamo riformisti
    nel senso della forma ,(par/regg).

  67. Giovanni Says:

    No,Remo,siamo dei “riformati”
    Un termine desueto che usava l’esercito italiano per evitare la naia ai “raccomandati”

  68. claudiopagani Says:

    Certo che noi , caro Giovanni, stiamo a discutere ferocemente del passato , mentre oggi siamo dalla stessa parte della barricata, ferocemente avversi “al nuovo corso” renziano e , magari, tra non molto, a votare lo stesso soggetto politico ( ma temo che ,per te, ci saranno soggetti molto + indigesti del tuo amico Claudio), mi viene il dubbio che siamo un pò “segomani”. Comunque in noi si rispecchia una della caratteristiche + durature della sinistra italiana…

  69. Giovanni Says:

    E’sicuro,torneremo a scannarci a parole alla prima occasione
    Siamo uomini un po’rinascimentali,individualisti e con il culto del potere,indifferenti a qualsiasi disciplina,visionari che non accettano mai fino in fondo alcuna teoria
    Abbiamo probabilmente fatto qualcosa di buono nella nostra vita”borghese”,dico nella nostra attività quotidiana,ma in politica siamo tornati ad essere critici parolai
    Meglio i gruppettari dei primi anni 70,che so quelli del Pcd’italia-linea rossa ,i quali si riunivano per processare il compagno/a che non si era comportato conformemente al libretto rosso di Mao
    Alla fine i gruppettari dopo aver criticato e fatto autocritica,passavano al ciclostile e la mattina dopo alle 6 erano davanti alle fabbriche e ai cantieri a chiedere un salario uguale per tutti
    Oggi siamo “costretti”sulle nostre scrivanie o sui divani a beccarci l’uno con l’altro su cosa è stato sbagliato e per colpa di chi
    Non avremmo forse mai dovuto abbandonare la politica attiva
    Ma resistere era davvero difficile
    Tutti scappavano per rifugiarsi nella società civile
    Restarono in pochi,alcuni vecchi stalinisti e molti miglioristi
    Con il tempo i secondi ebbero la meglio e le porte si aprirono alla feccia
    Cazzo Claudio ti azzanno perché questo non lo vuoi riconoscere!

  70. claudiopagani Says:

    E già ,Giovanni, il bene e il male , ma , io, purtroppo non credo ( e lo dico sinceramente) a questo manicheismo anzi , al contrario, penso che la realtà sia una mescolanza inestricabile di quelle 2 componenti. Io credo solo che l’umanità (essere uomini /donne) implichi NECESSARIAMENTE battersi , innanzitutto a livello culturale, per ridurre le diseguaglianze che il motore capitalista dell’economia( fino a quando non se ne troverà uno migliore) produce incessantemente ,anzi, oggi molto + di ieri. E poi credo che solo la POLITICA possa operare la trasformazione operativa di quella scelta culturale e mi batto ,entro i miei limiti , perchè la politica ,oggi cosi marginale, possa rinascere. Tu parli di una scelta di campo tra stalinisti e miglioristi, ma io non ho mai appartenuto a nessuno dei 2 campi pur apprezzando , laicamente, aspetti positivi degli uni e degli altri . Tu ,Giovanni, parli dei “gruppettari” ( lo dico usando una formula , ma senza alcun disprezzo) , ma io , allora , prima all’università di Fisica a Bologna e poi nel mio lavoro di tecnico alla Olivetti di Ivrea, mi convinsi che erano dei grandi semplificatori e ostacolarono fortemente l’unica forza che davvero poteva unificare la Sinistra italiana per fare , dal governo , quelle “riforme di struttura” di lombardiana memoria che , purtroppo , il PSi , per limiti oggettivi di eccessiva debolezza rispetto alla DC; non fu in grado di promuovere , cosa che portò il PSI , già prima di Craxi, a declinare verso la subalternità prima e la corruzione poi ( penso a Mancini , ma non solo) . A me quelle riforme di struttura sembravano assolutamente necessarie , da un lato , e rivoluzionarie , dall’altro , visto il “grigio , indistinto partito della conservazione ” a cui appartenevano le classi dirigenti italiane , per antica consuetudine. Certo , nell’ambiente giovanile di allora , passavo per un “destro”( come tutti quelli del PCI), ma non me curavo molto , essendo convinto di avere ragione . Passati 40 anni fa sono rimasto , piu o meno , con le stesse convinzioni, e ,oggi sono visto dalle stesse elites “grigio e indistinto partito della conservazione” che costituiscono il nerbo del PD, come una specie di rivoluzionario anziano e fuori tempo ; ma sono ancora convinto di avere ragione e poco me ne curo . Vedi , Giovanni, se ci fossero solo gli stalinisti e i miglioristi , ( o come pensano gli yankees noi gli USA il bene, gli altri il male) le scelte sarebbero + semplici , ma ,non è cosi temo…

  71. Giovanni Says:

    Per stalinisti intendo quelli che impedivano ogni discussione richiamando sempre la linea.Per miglioristi gli opportunisti
    Chiaro poi che vi erano anche quelli che cercavano di capire e discutere
    Ma la stanza di compensazione del centralismo democratico ancora vivevo e vegeto nella metà degli anni settanta faceva si che ogni discussione era stroncata sul nascere
    Nulla veniva dal basso tutto calava dall’alto
    Ragione e sentimento nulla potevano contro “la Direzione””Rinascita”e L’Unità

  72. Giovanni Says:

    È così il compromesso storico nacque come Minerva dalla testa di Giove e fu somministrato al partito prima con “Rinascita”e poi con l’Unita’
    La svolta accettata da tutti senza discussione reale
    Molti pensavano che si trattasse di una astuta mossa tattica

  73. claudiopagani Says:

    Beh , prima ci fu il golpe della Cia In Cile e e ,prima ancora , quello dei colonnelli ( per conto sempre della CIA ) in Grecia e a quelli di Langley ( con molte complicità nell’esercito , nei servizi di intelligences – dipendenti dai servizi segreti militari USA a seguito degli accordi segreti stay- behind del 1956) sarebbe piaciuto molto ripetere la stessa esperienza in Italia….Tu, purtroppo e me ne dolgo, fai finta che questa roba non sia mai esistita , ma cosi ignori un pezzo fondamentale della realtà di quel periodo e , cosi, fai analisi piuttosto astratte. Che poi il dibattito fosse soffocato dal centralismo democratico è vero ma ,in quel tempo era parte essenziale di tutti i partiti comunisti del mondo e in quello francese , ad esempio , era peggio ( per non parlare dell’URSS, della Cecoslovacchia, Cina,ecc..) . L’eliminazione del centralismo democratico fu uno dei tratti caratteristici del PDS e ,oggi, è stato ripristinato nel PD di Renzi….

  74. Giovanni Says:

    Il Cile giustifica il centralismo,il compromesso storico,l’esistenza del unione sovietica e non so cos’altro
    Meno male che era d’altra parte del mondo
    In Cile gli americani passarono agli omicidi perché il Sud America,allora era l’ultima sponda di un impero sconfitto in tutte le altre latitudini del Mondo
    Sconfitti vergognosamente in Vietnam ,nel Corno d’Afrina in Angola ecc ,in Cile non avevano altra opzione
    Ma nel confronto globale erano in forte difficoltà
    In Europa ,la morte di Franco porto i socialisti al governo,in Portogallo ,dopo l’Angola la sinistra andò al governo ecc
    Insomma ste cose le sappiamo
    Basta con i pretestuosi giustificazioni
    È possibile che dopo 40 anni si devono ripetere le stesse cazzate
    Non pensi sia venuto il tempo di smetterla con queste litanie?
    E poi lo sai bene
    Il centralismo venne meno perché vi fu il golpe di Occhetto e della sua cricca
    Non vi fu alcun processo democratico interno
    Tant’è che qualche giorno fa Occhetto il Tirabaci ha detto che la svolta della Bolognina l’ha decisa lui in una notte in piena solitudine
    Certo Mauro,non fu messo a parte
    Non sapeva cosa voleva dire e fare Occhetto alla Bolognina
    O mi sbaglio?
    Ovviamente a cose fatte tutto fu ratificato
    Il PDS divenne così un partito padronale di sconfitta in sconfitta,alla continua ricerca della stampella democristiana
    Oggi le cose sono totalmente rovesciate
    Gli ex PDS ex DS (quanti nomi diversi!)sono meno di una stampella nel Pd
    Semplicemente non sono più graditi
    Ma fanno finta di non capire pur di non dichiarare il completo fallimento politico,al netto degli immobili messi da parte da Sposetti

  75. claudiopagani Says:

    Molte invettive ( come fai quando sei in difficoltà) poca sostanza e molte affermazioni apodittiche indomostrate e indomostrabili . Certamente ognuno è libero di contenersi , come meglio ritiene , ma l’ultimo tuo commento è uno dei + poveri e dei + inutilmente propagandistici ( non tieni conto che siamo in 3 o 4 a seguirti) e quindi fare propaganda in un consesso cosi ristretto mi pare un’inutile perdita di tempo , ma tant’è. Quando poi scrivi del “golpe di Occhetto e della sua cricca” echeggiando un linguaggio vetero-comunista ( hai presente il Togliatti del 48 che disse che ,in caso di vittoria, “avrebbe cacciato De Gasperi a calci nel sedere” , e poi finì male , cosi come Grillo quando recentemente minacciava tutti , garantendo che avrebbe battuto renzi, e anche li finì male?) del tutto fuori tempo , sei ,involontariamente, un pò comico . Vedere il povero Occhetto che fa un golpe , a capo di una cricca e non di una armata brancaleone come ,per molti versi, fu quel gruppo dirigente) nel mentre sminuisci Golpe autentici e sanguinosissimi e stragi sanguinosissime avvenute per 20 anni in Italia, è una figura retorica molto ardita…Immagino che questo linguaggio ti faccia sentire + giovane, ma confrontarsi con la realtà è un’altra cosa.

    • Giovanni Says:

      Per il vero Togliatti dopo aver votato l’articolo 7 che costituzionalizzava i patti lateranensi firmati da Mussolini per far fuori la sinistra(i socialisti votarono contro)assicuro’al tutti che quel voto avrebbe garantito al Pci il governo per i prossimi vent’anni
      E ,infatti,dopo qualche mese fu cacciato a calci in culo da governo
      Questa è la storia
      Il resto sono chiacchiere e litanie
      Quanto al Golpe di Occhetto ai danni di Natta,segretario legittimo del PCI ,anche questo è un fatto che è avvenuto sotto gli occhi di tutti
      Ci sarebbe da aggiungere che della cricca faceva parte D’Alema e Veltroni,ma anche questo è risaputo
      Poi ,mi pare che in quel di Rimini il “popolo bue”fu chiamato a ratificare
      I “golpi”sono milioni di milioni
      Ce ne sono anche di apparentemente incruenti perché i cadaveri vengono a galla dopo un certo tempo
      Oggi però non può non vedere il cadavere della sinistra italiana
      Amen

  76. claudiopagani Says:

    Concludo che , da buon adepto del manicheismo, tu , nella storia, vedi l’azione del “diavolo” in particolare in Italia, del diavolo PCI (post-compromesso) e di tutte le filiazioni successive ; mentre ,+ realisticamente, agiscono uomini con i loro limiti e , a volte, con errori anche gravi.

    • Giovanni Says:

      Il diavolo nella storia ci mette sempre lo zampino
      Gli antichi lo denominavano il fato,Macchiavelli la “sfortuna”Oggi si dice la “sfiga”
      Termine quest’ultimo più acconcio agli sfigati di cui abbiamo parlato

  77. claudiopagani Says:

    Anzi dirò che ,da quando il pensiero irrazionalistico ha preso il sopravvento nella cultura mainstream andiamo sempre peggio ; io auspico , nel + breve tempo possibile il ritorno della razionalità e quindi….della politica

  78. Giovanni Says:

    Più modestamente,auspico il ritorno del “principio di realtà”che costituisce la base essenziale per la razionalizzazione dei problemi e della loro soluzione
    Facciamola finita con la “Fede”e ripartiamo con le lanterne o ,se preferisci ,con i Led ,adesso che son disponibili a buon mercato

  79. Giovanni Says:

    Poi ci vuole beninteso anche il Demagogo capace di portare avanti,se necessario sotto traccia,il programma di cambiamento e modernizzazione
    I politici non si allevano ne’si trovano al mercato
    Dopo tante nidiate son divenuti assai rari

  80. claudiopagani Says:

    Sta roba per me è arabo.

  81. Giovanni Says:

    Eppure vanti una cultura Classica
    Come diceva il grande Pericle pochi sanno tracciare una politica mentre sono molti a poterla giudicare
    I nostri politici di sinistra e non li possiamo giudicare senza tema di smentita,come mezze calzette
    Perciò fin chi non salta fuori una elite politica all’altezza ,nessuno potrà percorrere il deserto che e’innanzi a noi

  82. claudiopagani Says:

    Questa è come la storia dell’uovo e della gallina. Contane un’altra ( anche perchè questa mi sembra un alibi)

  83. Giovanni Says:

    Forse non ne sei al corrente,ma il paradosso logico del prete è stato da tempo risolto
    E’nato prima l’uovo
    E’ più divertente invece il paradosso di un certo Andrea Di Pasquale(?) un renziano di Bologna che a proposito di certe critiche di un sindacalista a Renzi ,testualmente ha affermato:”udite parole irricevibili”
    Dunque se ha udito ha ricevuto ,o no?
    Ma la primazia dello slang leguleo in politica spetta a D’Alema che usa illegittimo in luogo improponibile

  84. Remo Tedeschi Says:

    Ma come , anche il sindaco di Comacchio espulso? e lui dice che Grillo è un fascista, fascista a Grillo poi no!! è uno scooterista,specializzato in veloci partenze,specie se nei paraggi ci sono badili. ah! ,quando nelle nostre periferie anni 60
    facevamo le gare di “ripresa”!! purtroppo c’era sempre una G..S che ci fregava. grande vespa la GS. Sempre gli scooteroni erano esclusivi, non popolari, con un po’ di “cagne” arrivai alla Lambretta 125.

  85. Anna Grattarola Romano Says:

    ahimè, è pur vero
    Anna

  86. Remo Tedeschi Says:

    Piazza del duomo a Milano, piena di gente al grido”fora i negher”
    nessuno , chiedeva al Salvini, fora i danee, alla famiglia Bossi.
    Però i fascisti di casa-pound, non hanno lasciato cartacce per terra.
    Mentre in Sicilia sono ancora a libro-paga i palafrenieri, grande!!!

  87. claudiopagani Says:

    Ma la colpa è NOSTRA, caro Remo, che abbiamo chiuso la Sinistra e lasciato la protesta contro le crescenti ingiustizie del capitalismo a questa gente!

  88. Remo Tedeschi Says:

    Proprio così, Claudio, se non si rende autonoma l’attività di partiti orientati a sinistra, in primis il pd, l’iniziativa , , se la prendono altri.
    Non sarebbe scandaloso, andare in piazza contro il governo e poi anche votarlo se è il caso, partito e governo sono cose distinte, è un punto che il latitante F.Barca sottolineava.
    Poi, dice Cuperlo e con ragione, protesti contro il partito della “Leopolda”. (

  89. Giovanni Says:

    Partito di lotta e di governo
    Ci risiamo

  90. claudiopagani Says:

    Piuttosto, Giovanni che ci dici della deriva razzista a cui Grillo sta piegando il M5ST?

  91. Giovanni Says:

    Sono slogan per captare consensi provenienti dalle fasce più colpite da una immigrazione fuori controllo,ma che alienano il consenso delle”anime belle”
    In realtà il problema esiste ed è sotto gli occhi di tutti
    Non siamo neppure liberi di percorrere le strade cittadine o di recarci a prendere un treno senza essere continuamente molestati e aggrediti da immigrati di ogni sorta
    Il Governo accoglie gli immigrati facendoli bivaccare per strada o offrendoli in pasto a padroni privi di scrupoli
    Nei paesi del Nord,come ad esempio in Olanda;hanno chiuso le porte all’immigrazione:i cittadini extra Ue che non conoscono l’olandese non possono essere assunti nè soggionare nel paese
    Per quanto mi riguarda penso che all’accoglienza di tutti i profughi provenienti dalla Siria e dalla Libia debbono provvedere gli inglesi e i francesi che hanno scatenato l’inferno in quei paesi
    Anche il Colle per il vero dovrebbe ospitare alla sua mensa e nella sua immensa magione almeno 20 rifugiati,visto che a suo tempo spinse per bombardare la Libia
    Insomma,in termini di propaganda e demagogia ,Grillo lascia molto a desiderare

  92. claudiopagani Says:

    Perfetto! Argomenti chiaramente comuni a tutte le destre europee ! Chiarimento molto utile. Io , su questo tema , sto dalla parte opposta e cioè quella dell’accoglienza e dell’inclusione: Chiunque , in buona fede, sa che l’immigrazione può essere una risorsa estremamente utile per popoli caratterizzati da bassa natalità , come il ns. E’ stata fondamentale per la potenza degli USA. L’argomento poi sull’Immigrazione da “Siria e Libano” come è espresso e’ del tutto avulso dalla realtà e , in pratica, è una esaltazione dell’egoismo dei popoli che nulla ha a che fare con una cultura di sinistra ,anche moderna. Spero che Grillo continui su questa strada perchè :
    1) si troverà una concorrenza forte della lega che su queste tematiche ha una lunga storia e maggiore “credibilità”
    2) il popolo che ha votato il M5ST è , secondo molte analisi, composto per circa il 40% di gente proveniente da sinistra e questi , dopo un pò di sofferenza e spaesamento ,si rimetteranno sul mercato elettorale , disponibili, in buona parte , ad una prospettiva di sinistra radicalmente nuova.
    Auguri a chi resterà ,probabilmente, su posizioni qualunquiste e , genericamente, antipartitocratiche.

  93. Giovanni Says:

    E bravo Claudio!
    Tu vorresti approfittare delle guerre di distruzione neocoloniani per comperare “carne umana “a basso prezzo,facendo leva sulla retorica cattolica dell’accoglienza e dell’inclusione
    Addirittura porti come esempio virtuoso l’epopea americana del xvììì secolo ,caratterizzata dallo sfruttamento degli schiavi provenienti dall ‘Africa e dalla Cina
    In america,i neri,salvo eccezioni,vivono ai margini della società,al pari dei cinesi che vivono nelle numerose chinatown di quel paese.Non mi pare che gli ispanici se la passino meglio
    Più che di sinistra il tuo è un argomento “sinistro”

  94. claudiopaganic Says:

    Ma va la , non ciurlare nel manico… Su questa tema la tua visione è di destra. Tutto il resto è retorica da 4 soldi, compreso l’alzare i toni , quando sei in difficoltà , e che non incanta me ne altri che frequentano questo blog. Del resto , si inizia criticando i comunisti italiani e si finisce ,prima a Berlusconi, e oggi a Renzi.

  95. Giovanni Says:

    Tu mi confermi che la sinistra ha cessato di esistere,perchè quello che importa ormai è soltanto lo sfruttamento della manodopera e la riproduzione della forza lavoro
    Il resto sono divagazioni

  96. claudiopaganic Says:

    Confermo: sei un immaginifico parolaio sulla scia di quel bertinotti che , in questi giorni, ha detto”… Il comunismo ha perso ( ma davvero?) e io sono liberale! …”Caro Giovanni nessuno ti ha rilasciato la patente per stabilire la sinistra e non , se c’è , se non c’è….Ti autocertichi diciamo, ma è una autocertificazione molto dubbia, visto gli argomenti che usi , ad esempio, sull’immigrazione. Per me la discussione finisce qui perchè è del tutto evidente ,credo, a quelli che frequentano il blog la tua e la mia collocazione e poi, è inutile fare perdere ulteriore tempo.

  97. Giovanni Says:

    Sei tu che mi hai tirato in ballo sull’argomento
    Poi siccome ti sei incasinato con le tue idee neocom,hai pensato di uscirtene con Bertinotti
    Ma Bertinotti pensava di fare il comunismo dallo scranno della presidenza della camera avendo come angella Luxuria
    Mai votato per il partito di Bertinotti

  98. claudiopaganic Says:

    Neocon non neocom. E poi tutto questo chiacchiericcio per difendere le puttanate razziste di Grillo , mi sembra davvero uno spreco . Certo uno che fa sempre le pulci agli altri accusandoli nientedimeno che di essere di “lotta e di governo ” e poi difende con le unghie e con i denti queste minchiate…Naturalmente ,tra poco, dirà che “stava facendo ironia”; fortunatamente io , a questo punto , voglio solo difendere le mie idee, e lascio ad altri il compito di difendere le idee impresentabili di qualche demagogo.

  99. Giovanni Says:

    MI pare per il vero di aver detto che Grillo come demagogo lasci molto a desiderare….

  100. Giovanni Says:

    DAGOSPIA

    COME SI SQUAGLIA IL PD – I SINISTRATI DI LOTTA E PAGNOTTA, DA CIVATI ALLA BINDI FINO A FASSINA, BOICOTTANO LA “LEOPOLDA” E SCENDONO IN PIAZZA CON LA CGIL – CUPERLO UBIQUO: SARÀ AD ENTRAMBE LE MANIFESTAZIONI – BERSANI EQUIDISTANTE –

  101. claudiopagani Says:

    Il titolo è palesemente falso ! Chi si squaglia non è il PD, anzi PDR , ma la cosiddetta sinistra interna che ,non avendo il necessario coraggio politico, affonda nel Partito della nazione di Renzi. Il PDR è , invece e purtroppo, in grande spolvero ; partito cardine della governabilità , con ai suoi lati , a fare da paggetti, il M5ST di Grillo e la lega di Salvini. , sui quali ,ovviamente , non si può fondare nessuna alternativa. D’altra parte questa è una tipica storia italiana , a partire dal trasformismo di Depretis (capo della sinistra storica poi ideatore di un partito unico con i “progressisti” di destra) , per passare dalla DC, ….

  102. Remo Tedeschi Says:

    La sinistra pd ,temporeggia troppo, bisogna essere più dinamici
    prendi ad esempio Grillo, rivendicata,da aderenti, una maggior trasparenza nel movimento 5st, ha immediatamente risposto.
    Sono diventati invisibili. più che trasparenti.

    D’Agostino, dovrebbe indagare chi lo ha catapultato per decenni in una banca romana, (lo sa ma non lo dice, è una questione di barba caprina).

  103. Giovanni Says:

    D’Agostino ha avuto la fortuna di sposare una donna ricchissima e pure bellissima
    I sinistrati,invece,devono difendere la pagnotta e la loro esistenza politica
    E sicuro che in caso di elezioni politiche il Parlamento lo vedrebbero con il binocolo da Villa Borghese
    Ciò spiega perchè hanno scelto di vivere ancora 1000 giorni da “pecore”

  104. Giovanni Says:

    Anche gli ex grillini passati al gruppo misto difendono la “pagnotta”
    Ragion per la quale,come dicevo,dopo il risultato elettorale,questo parlamento arriverà alla scadenza “naturale” con Renzi presidente del Consiglio
    Che poi sia un Parlamento eletto con una legge incostituzionale questo non importa davvero nessuno
    Anzi,non lo ricorda più nessuno,neppure il Presidente della repubblica eletto da un parlamento incostituzionale

  105. Sancho Says:

    La “procura elettorale”ai tempi della dissoluzione dello Stato

    “Siete caduti in uno spiacevole errore; avete creduto di fare un’economia di denaro; e’ una economia di gloria quella che fate”.
    Così la parte finale dell’appassionato discorso che Victor Hugo tenne il 10 novembre 1848 all’Assemblea costituente francese.

    L’attualità di tali parole in merito ai tagli dei finanziamenti alla cultura degli allora ministri francesi, oggi si estende in tutta europa ( ma al mondo intero direi ) ed è definitivamente dilagata in tutti i settori del nostro vivere per la concomitanza storica di due macro tendenze strutturali, strettamente legate, che delimitano lo sfondo delle nostre azioni :

    1- la finanziarizzazione globale dell’economia con il rafforzarsi di centri decisionali sovranazionali,
    da cui discende
    2- la progressiva delegittimazione degli stati nazionali

    In questo contesto si trova anche l’Italia che rappresenta un anello debolissimo perché incapace da decenni di produrre una classe politica degna di questo nome, che a sua volta ha permesso/promosso il diffondersi della mediocrità ed insipienza in molti apparati amministrativi dello stato, con esiti disastrosi sulla gestione dell’economia, del territorio e dello steso stato di diritto.

    Ricordo solo la vergogna, per mancanza di progettualità e/o di capacità gestionale, per non riuscire a spendere i fondi europei programmati (mentre peraltro paghiamo alla UE milioni di euro al giorno per sanare varie infrazioni in cui siamo incappati per inosservanza delle direttive europee), oppure la sostanziale sospensione della legalità che si conclama nel momento in cui i tempi della Giustizia sono sideralmente distanti dalle necessità correnti dei cittadini e delle imprese.

    Nella consapevolezza che non sono più le democrazie dei singoli stati che decidono il destino dei loro popoli, continua in Italia il balletto delle sedicenti forze politiche per dimostrare chi e’ più realista del Re, mentre per ora l’unica cosa certa e’ che siamo diventati terra di conquista con il serio rischio di svendere il nostro territorio e il nostro patrimonio.

    L’orchestra suona mentre la nave sta affondando e il dibattito politico e’ surreale. La farsa sull’art. 18 e’ emblematica : tutti sanno che non è questo il problema del disastro della nostra economia, eppure il governo di servizio nazionale deve dare un segnale ai mercati finanziari e a chi li controlla : anche l’Italia si sta allineando alle politiche del fiscal compact, chiedendo qualche deroga, si, ma senza metterne in discussione l’impianto.
    E continua inoltre la china della riduzione dei diritti, ma in modo democratico : meno diritti, ma per tutti.

    La globalizzazione finanziaria, l’esplosione dei social network e del loro mondo virtuale, non sono fattori reversibili e chi oggi meglio li interpreta ( e li asseconda ) diventa il gestore ottimale del servizio, per conto terzi.

    Questo e’ quello che rappresenta Renzi e il suo governo di servizio di larghe intese (la vera “banda” larga!)

    Specularmente l’antagonista principe per gestire il servizio Italia e’ Grillo con il suo Movimento; un altro tipo di populismo, più naïf e impresentabile, tutto sommato funzionale alla globalizzazione finanziaria.

    Fuori da questo esiste però una buona metà della popolazione elettorale che vorrebbe tanto una alternativa, ma nessuno sa cosa sia e dove sia. Ma nessun segnale concreto e passionale viene dalla intellighenzia di questo paese.

    Nel tentativo, sicuramente energico, di smuovere l’apatia e l’inconcludenza della politica e della pubblica amministrazione, il governo Renzi sta in sostanza velocizzando tutte le procedure per la realizzazione di opere pubbliche e di investimenti, per venire in soccorso alle esigenze reali di muovere l’economia e di creare spazi per le realtà che vogliono investire in Italia.

    Di per se’ e’ infatti necessario che ciò accada, MA, se questa indubbia necessità’ si sostanzia nei contenuti del Decreto Legge “Sblocca Italia”, allora, consapevolmente o no, il governo Renzi sta proponendo una piano che in buona parte riflette quello che era il programma del berlusconismo.
    Così’ si rischia di dare di nuovo fiato e assist a tutti i noti e meno noti comitati di affari che dal mondo delle costruzioni, a quello del petrolio (in barba alla “low carbon economy”) a quello della gestione dei rifiuti, aspettano solo di tornare in campo con i compagni di merende compiacenti delle pubbliche amministrazioni.
    Si rischia quindi di gettare benzina sul fuoco sempre acceso dell’individualismo esasperato degli italiani e dei loro sentimenti anti-statali.

    La sostanza che si delinea e’ quella di un governo che governa con una specie di “procura elettorale”, ben più ampia di quella ufficiale delle larghe intese. Un governo che sta legittimando la fine degli stati nazionali a favore della famosa Troika economica.
    Ma non c’è alternativa. Per ora.
    Questo e’ “il migliore dei governi possibili”. E Renzi macina consensi.
    Bisogna capire bene però quali sono i contenuti reali di questi consensi e la riflessione politica e sociologica ci porterà molto lontano.

    Nel breve-medio termine il rischio che la situazione sociale esploda non e’ affatto diminuito. Anzi.

    Ma non per l’articolo 18, ma per gli articoli dello “Sblocca Italia”, ad esempio, che possono dare la stura ad un saccheggio a più livelli dei nostri diritti fondamentali, del nostro territorio e di quello che rimane del nostro futuro.

    Il caso di Genova di questi giorni e’ emblematico e parla di un paese che piano piano sta pagando tutta la superficialità e il malaffare con cui, democraticamente e trasversalmente a tutto l’arco costituzionale, sono state “gestite” le politiche di salvaguardia del territorio.

    Occorrerebbe un salto di qualità nella azione politica. Una visione che nel superare le vecchie logiche di appartenenza – politiche, sociali e territoriali – apra ai concetti sani e inevitabili della globalizzazione, facendo esplodere le contraddizioni di una società planetaria integrata dalla (mala)finanza e frantumata in anacronistici stati nazionali.

    Portare fino in fondo il senso di questi concetti significa essere pronti a cedere “sovranità”, territoriale e personale. Significa non fare economie di gloria e iniziare un nuovo percorso oltre gli Stati nazionali, oltre gli individualismi e le false democrazie plebiscitarie.
    Basta con le discussioni sul passato, le beghe personali e le scommesse elettorali.

    C’è da qualche parte qualcuno interessato ad incamminarsi su questo lungo e nebuloso sentiero?

  106. Remo Tedeschi Says:

    2 piccole cose da fare , senza di queste è solo letteratura.
    1 ridurre al minimo la evasione fiscale
    2 tagliare tutti gli stipendi pubblici ,al massimo 5mila euro,assieme alle pens.d’oro, il ricavato
    e sarebbero miliardi, a riequilibrare bassi salari, pensioni minime e reddito sociale.
    Abbiamo capito chi ha continuato a fare la lotta di classe, ora la deve o meglio dovrebbe farla chi è fuori gioco.
    L’unico in sintonia con questa linea è Landini della fiom, purtroppo solo ,occorre una sponda politica forte, del 20/25%,minimo.
    I 5st,sono dei quaquaraquà, il pd ha finito il guado e si trova sulla sponda destra, allora? cosa facciamo ? non lo so, forse siamo perduti.

  107. Giovanni Says:

    Remo,puoi raccogliere al massimo quello che hai seminato,cioè niente!
    Renzi vi ha rubato la pentola e il mestolo
    Un po’ di eurini ai dipendenti a basso reddito,meno irap per gli imprenditori,qualche euro per le nuove mamme,meno soldi per la sanità,meno contributi per le pensioni
    Da’ quel poco che si vede e toglie il molto che non si vede
    Troppo astuto per voi “sinistrati”
    Ragion per cui puoi tranquillante continuare a sognare il 25%per la “sponda”di Landini

    • Remo Tedeschi Says:

      Vediamo , a Roma arriverà un po’ di gente, cominciano a prendergli le misure, mi fa piacere che un po’ di dep. e sen. pd saranno in piazza. Altri hanno sottovalutato il sindacato .
      Cosa dire, non saremo mai soddisfatti come gli elettori di Grillo ,quelli sì che raccoglieranno……..

  108. remo tedeschi Says:

    DiMaio , 5st,vice pres.della camera: i massimi responsabili ,delle difficoltà dei lavoratori è da imputare ai sindacati storici, (in primis la cgil) stesse parole dei fascisti di casa-pound, nulla sui 1022(dati uff.) imprenditori che in 8anni hanno delocalizzato all’estero,
    forse per i grillini sono solo prestanome della Camusso,e di Landini
    noti industriali mimetizzati.

  109. Giovanni Says:

    E’ sicuro che i sindacati hanno posto il lavoratori italiani in grave difficoltà
    i problemi nascono innanzitutto dagli ostacoli frapposti dalla Triplice al varo di una legge sulla rapprentatività sindacale, in conformità all ‘art .39 della costituzione
    Cosi capità che un sindacalista si alzi una mattina e in nome e per conto dei lavoratori stipuli un’accordo aziendale che prevede 30. 000 ore di straordinario in un’azienda che tiene in cassa integrazione 200 operai
    Cosi come è successo sistematicamente che i sindacati hanno contrattualizzato la possibilità di assumere dipendenti a tempo determinato laddove non ricorrevano esigenze temporanee di manodopera ma un esigenza permanente di lavoratori a tempo determinato oppure hanno chiuso gli occhi di fronte al ricorso sistematico di lavoratori c.d,cococo o cocopro o a “falsi apprendisti”
    Senza il concorso attivo o passivo dei sindacati italiani non sarebbe stato possibile introdurre 44 tipi di contratti di lavoro
    La legge è arrivata dopo e quando è arrivata i sindacati non hanno fatto quello che dovevano fare
    La prima legge,non ce lo dimentichiamo,è stata la legge Treù,ministro del lavoro di centro sinistra,poi è arrivata la legge di Sacconi,ministro del centro destra e poi la legge della Fornero che ha lasciato a casa senza stipendio e senza pensione 400.000 lavoratori
    Rispetto a tali interventi i sindacati non hanno proclamato neppure un’ora di sciopero
    Oltre le chiacchiere di rito,hanno digerito tutto
    Certo non si può fare di tutta un’erba un fascio
    La CGIL ha sempre rimarcato la sua differenza rispetto ai due sindacati filogovernativi e padronali,ma la sostanza del discorso è che il primo sindacato è un organizzazione autoreferenziale,dove paradossalmente sopravvive il”centralismo democratico”
    Si può parlare male quanto si vuole del sistema “Renano”,ma in Germania gli accordi sindacali devono essere approvati dalla maggioranza dei lavoratori,cosi come la proclamazione di uno sciopero,e ancor prima una piattaforma rivendicativa”
    in Italia i lavoratori sono strumenti passivi nelle mani dei sindacalisti di turno,al netto dell’eccezione della recente esperienza della Fiom di Landini
    Si capisce allora che non basta una bella manifestazione con un milione di attivisti in piazza
    Si era in tanti anche nel 1983,al tempo della lotta per la contingenza
    Sappiamo com’è finita
    Craxi tirò dritto,nonostante il Pci e la CGIL
    Oggi Fassina,Cuperlo e Bersani continuano a far parte della maggioranza del PDR

    • Remo Tedeschi Says:

      Sarà cambiata la metodologia sindacale , noi votavamo in assemblea le proposte varie, integrativi interni, o piattaforme contrattuali, c’erano astensioni, voti contrari e consensi.
      Questa la mia esperienza , anche di delegato di settore.
      Tutta questa strumentalizzazione dei lavoratori io non l’ho mai vista.
      La manifestazione di Roma, le interviste in diretta ai partecipanti
      smentiscono le passività che descrivi.
      Attaccare il sindacato, nasconde sempre l’obbiettivo di avere mani libere su tutto, nostalgia della prima riv/ industriale, di fine 800.
      Cuperlo e altri non erano alla Leopolda.
      ps
      fuorigrotta : maradona è meglio pelè
      Borghi: Fanfani è meglio di Berlinguer
      sembra strampalato il paragone, invece ci sono forti analogie.

  110. Giovanni Says:

    Continua pure con le tue amenita’,mi raccomando
    Non vorrai mica tradire il metodo di colui che voleva smacchiare il “Giaguaro”?

  111. Remo Tedeschi Says:

    Penso a quello che ha attraversato lo stretto a nuoto, poi va dal 25% al 2,5, si è ristretto a contatto con l’acqua.

    Bersani, onest’uomo ,sappiamo che in questi ultimi anni è scoppiato, adesso dice qualcosa…. va bè
    vediamo, c’è discussione, buon segno, io porterò 6 voti alla lista tsipras per l’emilia, sicuri, in attesa di una nuova sinistra che arriva ,occhio Giovanni , arriva. non farti trovare impreparato.
    Intanto , tu che non sopporti gli americani, tira un occhio a Joe Tacopina……

    • Giovanni Says:

      Se il Candidato del PDR ha preso il 60% dei voti a Reggio Calabria ,allora vuol dire che anche parte della drangeta ha “cambiato verso”

  112. Remo Tedeschi Says:

    Vedrai che anche l’ndrangheta verrà rovinata dalla finanza.

  113. Giovanni Says:

    Vediamo se la Camusso proclama uno sciopero generale contro il “Governo dei Padroni”,lanciando un’appello a tutti i lavoratori,ai precari e ai pensionati

  114. roberto Says:

    A propositodiTacopina…
    Pare che salti l’operazione immobilare nella campagna di Granarolo, tanto voluta e difesa in Provincia.

    Come è saltata quella della Ducati quando è arrivata l’Audi.

    Se sulla scena bolognese si affaccia qualcuno da fuori pare si rompano tutti i giocattoli: era successo coi tedeschi nella privatizzazione delle Farmacie Comunali, dove sono rimaste a bocca asciutta le COOP e mi pare Gazzoni.

  115. claudiopagani Says:

    La nomina di Gentiloni a ministro degli esteri , getta ulteriore luce , se ce fosse bisogno, su chi è veramente Renzi , o meglio, su quali lobbies e poteri abbiano puntato e puntino su di lui. Certamente Gentiloni è uomo del “cerchio magico” e parte di quel ceto politico che ha trovato in Renzi il proprio profeta: ex-margheriti , in particolare ex rutelliani, naturalmente vicini all’Opus Dei di cui proprio Rutelli era un discreto adepto ( va notato che il gesuita Papa Bergoglio , naturaliter nemico di quella lobby, ha drasticamente ridotto il loro potere in Vaticano, che era diventato onnipervasivo con Papa Voytila , e poi non toccato da Papa Ratzinger ; questo potrebbe generare qualche “incomprensione” tra l’ambiente renziano e quello vaticano di cui si vedono i prodromi). Tuttavia, questa è solo una prima lettura, forse non la + profonda dell’ultima mossa renziana : vediamo cosa scrive oggi la gazzetta di regime , pardon la Repubblica dell’ ebreo Carlo de Benedetti che ,certamente, ha un forte know how su questi temi , a proposito di Gentiloni:
    “…Sicuramente (Gentiloni) , ha una linea di politica estera molto netta; filo americana e filo israeliana( come dimostrano i commenti entusiastici della comunità ebraica)….”Ecco qui sintetizzato , in poche e pregnanti parole, il nocciolo duro del potere renziano. Naturalmente questo avrà un prezzo per l’Italia, rovesciando la tradizionale politica di equidistanza tra Israele e Palestina: tutto ciò , mentre importanti paesi europei come la (socialdemocratica) Svezia e la (conservatrice) GB riconoscono la Palestina come unico contributo realistico all’avvio a soluzione del problema israelo-palestinese ( e contro la politica criminale e di apartheid praticata dalla destra israeliana guidata da quel Nethaniau recentemente definito”il grande codardo” da ambienti della segreteria di stato USA). É ovvio che tutti i terroristi di matrice mediorientale, avranno preso buona nota di questa modificazione della politica estera italiana e avranno sicuramente inserito l’Italia nella short list dei loro nemici irriducibili ( a fianco di USA e GB) …Ne vedremo delle “brutte “ , molto presto, temo. C’è poi da considerare, per concludere, che l’Italia si inserisce, sempre+ , in quella lobby ultra-atlantica che , al di la delle parole, non vede bene ( come gli USA) una (molto) eventuale) unificazione Europea e che , con la politica degli spreads e con altro di + tosto ( come nella vicenda Ucraina), si batte per rendere l’Europa via, via + insignificante e totalmente asservita agli interessi della finanza anglosassone che sta concentrando i suoi sforzi su una dura confrontation con il nuovo nemico strategico e cioè la Cina. In sintesi, e capisco che può apparire propagandistico, il governo di Renzi sta operando contro i veri interessi strategici dell’Italia, altro che lo scontro con la pallida “sinistra” del suo partito!

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