Ripubblicazioni. Solo per chiarire che col PD, anche prima di Renzi : MAI

Ritorno alla Bolognina

Alla fine, dopo che Antonio La Forgia mi ha inviato un sms recante l’invito al raduno degli ex combattenti e reduci, mi sono deciso ad andare alla Bolognina, nel locale circolo del PD in occasione del ventennale della svolta. Molte facce note. Ressa di militanti d’antan insieme a più giovani leve democratiche. Cordialità nei miei confronti. Non del tutto attesa, ma gradita. La carne è debole. Anche la mia. Parla per primo De Maria, forse un pochino a lungo data l’occasione. Poi Occhetto che ho rivisto con molto piacere dopo un certo tempo. Un intervento persino scarno, essenziale rispetto ai moduli oratori che usava vent’anni fa. Ricorda il suo tormento dei mesi e dei giorni precedenti quel 12 novembre. In sostanza descrive la tensione prima dell’azione liberatoria. Cerca di far capire il grado di consapevolezza “geopolitica” che ci animava in quel periodo. In breve, la caduta di quel muro rendeva la vita difficile non solo ai comunisti ma anche agli anticomunisti , in particolare alla Dc trincerata per tutto un lungo dopoguerra dietro lo scudo crociato e anche al PSI di Craxi tutto proteso a incrementare la propria rendita di posizione in un sistema politico ideologicamente congelato dalla guerra fredda. Non capirono , naturalmente. Per i democristiani e per i socialisti italiani era in effetti più difficile e apparentemente meno vitale e urgente capire che il grande disgelo liberava forze da sempre ristrette nella camicia di forza bipolare. Il loro anacronismo non era minore del nostro. Del resto ancora oggi c’è gente che considera l’offensiva della magistratura ,con tangentopoli, alla stregua di un fulmine a ciel sereno. La reiterata denuncia politica di Berlinguer sull’esistenza di una questione morale, di tipo sistemico, nell’intreccio tra politica ed economia non aveva sortito, fino ad allora, alcun effetto nel mondo separato dal muro. Senza la caduta di quest’ultimo tangentopoli non sarebbe mai esistita. Non in quelle dimensioni. Non con quell’effetto domino ch’essa ebbe nei confronti di un intero sistema politico che, al pari del socialismo reale, si dileguò e scomparve dalla sera alla mattina. Non so se tra chi ascoltava Occhetto è venuto fatto di pensare , com’è accaduto a me, che anche oggi molti nodi stanno venendo al pettine. Nessuna similitudine con gli eventi di vent’anni orsono, e tuttavia vorrà pur dir qualcosa l’angoscia del Cavaliere espressa nella forma: “non mi farete fare la fine di Craxi”. A maggior ragione, credo, Occhetto si è rivolto al PD con tono e intento interlocutorio. Per quanto mi riguarda, a me sembra corrano tempi di vigilia. Si avvicina un altro cambiamento. Bisognerebbe tenersi pronti. Valutare possibilità, vie d’uscita dalla crisi incombente del berlusconismo. Sventare tempestivamente possibili colpi di mano. Anche tentativi estremi. L’ho già scritto altre volte in questo spazio.  Va delineata un’alternativa praticabile al di là della suggestione bipartitica epperò senza nostalgiche fughe all’indietro. Tutt’altro che facile. Ma non impossibile. E’ comunque un compito e una responsabilità della politica. Per questo si vorrebbe avere il PD come interlocutore. All’apertura di Occhetto accompagnata da alcune condizioni tra cui la sempreverde idea di discontinuità nella forma partito (espressa, ora come allora, in termini di reale contaminazione tra le diverse origini e culture) e un’opportuna intransigenza sulla riemergente questione morale, non è venuta , da Fassino l’altra sera, una risposta soddisfacente. Certo Occhetto, in realtà (quante divisioni ha Occhetto?) non è in condizione di porre condizioni. Nemmeno io. Neppure noi, quattro gatti, che non abbiamo aderito al PD dopo che le condizioni minime per farlo sono state del tutto ignorate. Tra queste v’era l’idea, semplice ma non banale, di costruire il progetto politico di un partito nuovo attorno ad una riflessione critica sulla democrazia dei tempi post-moderni. Della serie : se fai un partito democratico metti a tema e anche nella tua agenda politica, la prospettiva di un cambiamento concreto dell’attuale assetto democratico. Smettila di concionare ideologicamente sulla democrazia alla stregua di un qualsiasi parvenu. Anche perché , tu , la democrazia l’hai sempre difesa anche nei tempi più difficili. Dunque mettiti al lavoro per ridare smalto, credibilità ed efficacia sociale al suo concreto funzionamento e alle sue istituzioni svuotate e svilite dal dominio incontrastato di altri poteri. Tutto ciò è molto, molto attuale, non solo in Italia. Ma Fassino risponde ad Occhetto nel modo peggiore: le tue condizioni sono già in essere nell’attuale PD, dunque cosa aspetti? E’ il modo peggiore perché non offre il sia pur minimo grado di dignità alle diverse posizioni di Occhetto, come alle mie e a quelle di altri. Occhetto, io, e altri insieme a noi, non meritano discussione, né attenzione alcuna. O si mangia la minestra o si salta dalla finestra. Spiacente. Per quanto mi riguarda desidero partecipare alla preparazione del pasto, o almeno controllare da vicino che non ci siano mosche nel piatto.

PS. C’era nell’apertura di Occhetto una singolare ingenuità. Non ho mancato di farglielo notare. Attualmente, anche nel PD di Bersani e D’Alema, non si vogliono rompicoglioni. Il confronto è considerato uno stress inutile e controproducente. Altra e diversa cosa è l’organizzazione per correnti del potere interno al partito nuovo. Dato per scontato che Occhetto non ha dietro di sé alcuna divisione e forse neppure un battaglione della riserva, rimane dunque una sola possibilità: la resa senza condizioni. E’ esattamente ciò che gli ha intimato Fassino. Per quanto mi riguarda risponderei come Cambronne, il quale non profferì mai quella parolaccia che gli fu attribuita e neppure la nobile frase, “la guardia muore ma non s’arrende”, ma a suo dire: “all’intimazione di deporre le armi ho risposto con parole meno brillanti, ma certo dotate di una naturale energia.”

 

PPS. Se qualcuno non lo sa la parolaccia di Cambronne era : merda.

95 Risposte to “Ripubblicazioni. Solo per chiarire che col PD, anche prima di Renzi : MAI”

  1. Atos Benaglia Says:

    Avevi compreso, tra i pochi dirigenti storici, l’inizio della fine . Che sarebbe stata lenta, inesorabile e insopportabile. A te va il riconoscimento della coerenza e della conseguenza, che è dote di pochi . Rimane il rimpianto di non aver visto alzarsi la polvere dell’ipocrisia e del tornaconto che ricoprì tante coscienze in quell’incontro . Con questo non mi permetto certo di rinfacciarti nulla, peró tutto sarebbe sicuramente stato più bello, gratificante e liberatorio . E utile . Ciao .

  2. Remo Tedeschi Says:

    In un dibattito elettorale Merola in polemica con interlocutori ha detto che il PD è di sinistra, nella iniziativa del ventennale della bolognina che descrivi sopra, gli interventi dicevano la stessa cosa?

  3. maurozani Says:

    No Remo, adesso si rivendicano origini di sinistra e si chiamano in campo anche i morti. Allora era l’esatto contrario. La parola sinistra fu del tutto bandita dal lessico del PD per molto tempo. Anche nei documenti fondativi non ne troverai traccia alcuna. L’idea del partito della nazione era già stata espressa da Veltroni con la locuzione “vocazione maggioritaria”. Poi tradotta alcune volte , anche di recente dagli epigoni, in “democrazia maggioritaria”.

  4. Remo Tedeschi Says:

    è una ripubblicazione, non ha senso la mia domanda, scusate (oppure sì….)

  5. cristina Says:

    Breve elenco dei passi decisivi del post: 1)”…far capire il grado di consapevolezza “geopolitica” che ci animava in quel periodo. In breve, la caduta di quel muro rendeva la vita difficile non solo ai comunisti ma anche agli anticomunisti….”
    2)”..un intero sistema politico che, al pari del socialismo reale, si dileguò e scomparve dalla sera alla mattina.”
    3)” il grande disgelo liberava forze da sempre ristrette nella camicia di forza bipolare. Il loro anacronismo non era minore del nostro….”
    4)”.. non si vogliono rompicoglioni….Occhetto, io, e altri insieme a noi, non meritano discussione, né attenzione alcuna. O si mangia la minestra o si salta dalla finestra…”
    5) Il confronto è considerato uno stress inutile e controproducente. Altra e diversa cosa è l’organizzazione per correnti del potere interno al partito nuovo…”
    6))”Va delineata un’alternativa praticabile al di là della suggestione bipartitica epperò senza nostalgiche fughe all’ indietro. ..”

    Se ho ben capito lei sostiene che il tentativo di cambiare il partito dall’interno è stato sabotato da Fassino &C con metodi vetero autoritari.
    Questa può essere una fotografia della realtà ma non spiega le cause del fallimento… Le cause non stanno della struttura interna del partito ma nella intrinseca vulnerabilità e debolezza della “forma partito”, in relazione a forze e poteri esterni perfettamente in grado di ” condizionare ” l’azione e il comportamento politico dei leader dei partiti ,attraverso manipolazioni ,correnti e polarizzazioni di potere . La corruzione , in senso lato e non moralistico, è consustanziale alla forma partito (come la conosciamo fino ad oggi) ma la maggiore o minore gravità delle sue conseguenze sui cittadini dipende da forze socio-economiche esterne ai partiti stessi .Un partito ( ovvero un raggruppamento strutturato e legittimato costituzionalmente a rappresentare i cittadini) per resistere intrinsecamente a queste disgregazioni intellettuali e morali dovrebbe prima di tutto dispiegare radicalmente una “consapevolezza geopolitica” su se stesso e sulla intrinseca ambiguità della sua natura politica . La politica per fortuna non coincide con i partiti.
    Forse,insieme al ritorno di una politica economica e di una economia politica -contro la tecnocrazia autoritaria e fascistoide di oggi -,sarebbe auspicabile elaborare una politica dei partiti , costituzionalmente , ovvero storicamente, orientata .
    .

  6. Andrea Says:

    http://wikipedia.qwika.com/en2ru/Mauro_Zani

  7. Alessio Says:

    Secondo me, contrariamente a quanto dice Athos nel primo post, non erano in pochi tra i dirigenti storici ad aver capito. Anzi, quasi tutti avevano capito. Ma gli andava benissimo così. La fuga da sinistra era chiaramente scolpita al Lingotto (in realtà anche prima, il progetto Pd è ben più vecchio e fatto da menti finissime), senza tanti giri di parole. La buona parte del gruppo dirigente nazionale e locale degli allora Ds capiva benissimo, sapeva benissimo quel che stava accadendo, quel che si voleva fare. Cos’ era la richiesta di primarie fatta da Prodi nel 2005 per accettare di tornare se non la richiesta della resa senza condizioni, di più, la decapitazione del Partito? Però con Prodi si vince (come oggi con Renzi) e se si vince allora ci saranno molti più posti da parlamentare, al Governo, nelle controllate statali, etc..Quindi il Partito, la Sinistra, la Democrazia, la Repubblica e tutto il resto possono andare a fare in culo. Poi in realtà non si vince neanche con Prodi, tutt’ al più si prendono 18.000 voti in più alla Camera, 375.000 in meno al Senato e meno voti in ben 4 collegi esteri su 6 al Senato. E tutto questo mettendo assieme un’ alleanza ampissima da Rifondazione ai Radicali, dai Comunisti Italiani all’ Udeur di Mastella, dai Verdi alla lista di Dini, dai socialisti dello Sdi all’ Italia dei Valori di Di Pietro, oltre naturalmente a Ds e Margherita. Ma questo è un’ altro discorso e comunque quello dell’ Unione resta il miglior Governo e quello più di sinistra degli ultimi 30 anni, motivo per cui è dannato sui giornali e dagli pseudo-opinionisti politici. Tornando all’ oggi non ci si deve perciò stupire se in soli 3 mesi, dalle primarie dell’ 8 dicembre 2013 all’ insediamento del Governo Renzi la fottuta Ditta di Bersani è svanita come nebbia al sole, votando entusiasta tutto ciò che fino al giorno prima si era avversato per anni. E che oggi ci si presta alla vocazione totalitaria del Pd (altro che maggioritaria!!!) senza alcun dubbio ed esitazione, sapendo benissimo qual’ è il progetto dietro le riforme costituzionali e l’ italiacum. Tutto questo con la collusione delle oscene minoranze dem, gente che un po’ abbaia, ma non morde mai e alla fine si mette sempre a cuccia. E ha ben ragione Renzi a dire che se non passa il referendum lui si ritira (non è vero, non lo farà mai, ma questo è un altro discorso): è un intimazione al Pd di muovere il culo, perchè se si ritira lui, con cui (forse) si vince chi altri ha il Pd? Nessuno. O non crederete mica di combinare qualcosa con uno Speranza qualunque? E ancora ha ragione Renzi a non voler rottamare Bersani e nessuno della sua Ditta: quale migliore poliza vita per lui che tenersi stretti questi, che non costituiranno mai un problema per lui e un po’ di voti ancora glieli portano, “coprendolo” a sinistra? Ecco, se avete dei dubbi, se pensate di votare comunque il Pd o magari scheda bianca o di astenervi perché “il Pd non ci piace ma la Lega (o chiunque altro) mai”, toglietevelo dalla testa. La rinascita dell’ Italia e della sinistra passa obbligatoriamente dalla sconfitta e dal collasso del Pd. E’ una condizione necessaria anche se non sufficiente. Dal Pd in 9 anni non è mai venuto nulla di buono e non potrà mai venire nulla di buono per il Paese. Il Pd come disse Bersani dopo essersi suicidato con elezioni per il Quirinale, è uno spazio politico, non un partito. Uno spazio politico, il luogo di incontro di poteri forti italiani ed esteri, e della caste di ogni tipo, economiche e politiche. Dove interessi forti sistemano le partite che gli interessano e dove personale politico di ogni provenienza (Dc, Pci, Psi, Radicali, Pri, Pli, persino missini) si tiene e sta assieme per mantenere la poltrona e la propria fetta di potere. Il luogo dove anche a livello locale si incontrano le massonerie da strapaese di cui parlava De Bortoli, i piccoli affaristi di provincia, quelli attaccati ad una variante al Psc, o ad un poltrona da assessore. E che oggi vogliono blindare il loro potere, le loro posizioni di privilegio per mettersi al riparo dalla crisi e dalla concorrenza globale, concentrando tutto il potere in un solo uomo con le riforme e la legge elettorale. Chiudo con un articolo scritto in tempi non sospetti da un personaggio che non stimavo ma che oggi appare un gigante, l’ ex andreottiano Paolo Cirino Pomicino. L’ articolo è scritto in tempi non sospetti, il giorno dopo le elezioni politiche del 13 febbraio 2013, ben prima di Renzi, della Boschi, della riforme e di tutto il resto ma già anticipa qual’ è la direzione politica che si cercava di prendere. E soprattutto perché e per conto di chi http://www.paolocirinopomicino.it/2013/02/14/come-monti-ha-stravolto-in-negativo-il-rapporto-tra-elite-e-democrazia/

  8. Remo Tedeschi Says:

    la situazione è quella descritta in tutti gli interventi, resta il problema solito della frantumazione a sinistra, che non trova soluzione , vedi l’idea di neo-civismo lanciata da Zani (non ritengo del tutto fallita,qualcuno dentro a c/c, prova a tenerla in vita ). Ci sarebbe da capire bene il voto a 5 stelle, che palesemente serve a poco, è un 25% che probabilmente và a finire nell’area renziana, a dispetto delle dichiarazioni demagogiche dei vari DiMaio, e soci. Qualche segnale anche a Bologna con il voto 5stelle sul passante di mezzo(una autentica puttanata), assieme al pd. Una questione che ritengo centrale è una politica di riequilibrio dei redditi , 8/10 milioni di persone in Italia sono superpagati in modo scandaloso e tanti sono in povertà e senza prospettive minime. e se imparassimo dai francesi? e provare a inchiodare tutto per settimane? ah… la vecchia lotta di classe…

  9. cristina Says:

    Mi sembra un vero azzardo affermare che la condizione necessaria anche se non sufficiente per una rinascita dell’Italia passi dalla sconfitta e dal collasso del Pd.
    Innanzitutto il collasso del Pd potrebbe essere già nei programmi della tecnocrazia fascistoide che ,fin dalla caduta del fascismo, per l’Italia aveva sempre auspicato un fascismo senza Mussolini .
    Una volta avviata la riforma del lavoro col job act ( l’espressione inglese è essenziale per capirene il senso profondo),approvato lo svuotamento dei principi e sopratutto dello spirito , della Carta Costituzionale e la riforma elettorale , il Pd potrebbe aver esaurito la sua funzione ed essere sostituito da qualcosa di più adeguato all’obbiettivo periodicamente inseguito di creare in Italia un “ Fascismo senza Mussolini” .
    Nella modernità del partito della nazione c’è già il recupero della tradizione interclassista del fascismo e dei regimi democristiani , il centralismo statalista ,la creazione di reti verticali di sottogoverno per la cooptazione di gerarchi locali ,la creazione del consenso attraverso la corruzione e la manipolazione.
    La durissima realtà però emerge tanto simbolicamente quanto materialmente nel suicidio di un pensionato iscritto al Pd -imbrogliato da una banca collegata ad una ministra della Repubblica- ,come prima era emersa nel suicidi di tanti piccoli imprenditori italiani strangolati da banche e da Equitalia.
    Il vero problema è che la partitocrazia italiana era minata fin dall’origine . Per questo fu possibile che ”..un intero sistema politico…al pari del socialismo reale” si dileguasse e scomparisse dalla sera alla mattina.”
    Verissimo che “Il Pd come disse Bersani dopo essersi suicidato con elezioni per il Quirinale, è uno spazio politico, non un partito. Uno spazio politico, il luogo di incontro di poteri forti italiani ed esteri, e della caste di ogni tipo, economiche e politiche. Dove interessi forti sistemano le partite che gli interessano e dove personale politico di ogni provenienza (Dc, Pci, Psi, Radicali, Pri, Pli, persino missini) si tiene e sta assieme per mantenere la poltrona e la propria fetta di potere. Il luogo dove anche a livello locale si incontrano le massonerie da strapaese di cui parlava De Bortoli, i piccoli affaristi di provincia, quelli attaccati ad una variante al Psc, o ad un poltrona da assessore. E che oggi vogliono blindare il loro potere, le loro posizioni di privilegio per mettersi al riparo dalla crisi e dalla concorrenza globale, concentrando tutto il potere in un solo uomo con le riforme e la legge elettorale. “ La rigidità mentale del vecchio PCI e della vecchia DC mi ha sempre ricordato la moralità di certe donne del sud degli anni 50 , che dopo aver perso l’illibatezza fuori del matrimonio , diventavano subito prostitute.
    Ma il vero problema non è tanto che “le massonerie di strapaese” , “i piccoli affaristi di provincia” ecc. vogliano difendere le loro posizioni , – al di là del falso moralismo è ovvio che sia così perché di fatto costituiscono ricchezza nazionale e pil – ma su quali risorse sociali ,intellettuali e materiali possiamo oggi contare realmente per credere che il collasso di questo Pd sia la condizione necessaria( benché non sufficiente) per la rinascita dell’Italia

  10. cristina Says:

    Volevo dire : su quali risorse sociali ,intellettuali e materiali possiamo oggi contare realmente per poter credere sul serio che il collasso di questo Pd sia la condizione necessaria( benché non sufficiente) per la rinascita dell’Italia e non invece un’ulteriore giro di vite per l’instaurazione di una rinnovata tecnocrazia montiana , quella sì condicio sine qua non ,di un moderno fascismo senza Mussolini.

  11. Alessio Says:

    Rileggiti l’ articolo di Paolo Cirino Pomicino in fondo al post. E’ di 3 anni fa e spiegava molto bene che non tornerà nessuna Uomo della Provvidenza in adunata oceanica dal balcone di piazza Venezia o al passo dell’ oca. Il fascismo non tornerà sotto queste forme o con le camicie nere, le teste rasate e il saluto alla romana. Questa è una visione primitiva che può andare bene per qualche esaurito di qualche centro sociale. Ho riletto di recente il “Corso sugli avversari” di Togliatti, una raccolta di lezioni tenute dallo stesso Togliatti per i quadri comunisti durante il suo esilio moscovita. In esso Togliatti ripercorre la storia, l’ evoluzione e le tappe del fascismo, un lato troppo spesso dimenticato. Togliatti spiega che l’ ex socialista Mussolini se inizialmente si era avvalso di squadracce fatte per lo più da “spostati” della prima guerra mondiale, persone tornate dal fronte disadattate alla vita civile, disoccupati, contadini immiseriti pagati per lo più dagli agrari non poteva certo pensare di gestire lo Stato con questa gente. E infatti un suo fondamentale obiettivo politico era assorbire persone di altri partiti, i quadri dirigenti. E lo fece, in particolare con gli uomini del Partito Popolare, ma anche con uomini del Partito Repubblicano (quest’ ultimo viene normalmente raccontato come un partito fieramente antifascista ma Togliatti spiega come una buona metà dei suoi quadri e dirigenti aderì al fascismo), del Partito Liberale oltre che dei nazionalisti di Federzoni in particolare con Alfredo Rocco, poi ministro della Giustizia e autore dell’ omonimo codice penale. Votarono per il primo Governo Mussolini i De Gasperi, i Luigi Einaudi, il futuro presidente della Repubblica Gronchi (della sinistra Dc), il sempre eterno Giolitti e tanti altri di cui questo iniziale appoggio al fascismo viene sempre rimosso. Non deve perciò stupire il voto di Bersani, Cuperlo e dei loro. Se ne pentiranno, come se ne pentirono De Gasperi ed Einaudi (anche se a nessuno dei 2 toccò la sorte di Gramsci o Pertini), ma non è qui il punto. Il punto è che il Pd è ciò che ho descritto. Quello che dici è un errore, un errore fondamentale. La rinascita dell’ Italia e della sinistra passa dalla distruzione di quel (non) partito. Non bisogna aver paura del M5S o della Lega o di Berlusconi, né temere che sconfitto e distrutto il Pd chissà che succede,né auspicare che non succeda perché vedremmo il partito di una vita distrutto, cancellato, le sezioni chiuse e demolite, senza poter più vedere le facce e i luoghi in cui si è trascorsa la vita intera. Tutto questo è già successo, è già tutto distrutto, dalle feste dell’ Unità all’ Unità stessa, persino le Case del Popolo, nonostante la buona fede di tante persone che le frequentano sono ormai solamente un supporto al nascente regime. Non è automatico, nè scontato che distrutto il Pd si tornerà ad avere partiti normali, che si aggiusterà tutto. Ma come detto è una condizione necessaria, anche se non sufficiente

  12. maurozani Says:

    Alessio ha ragione da vendere.
    Non bisogna aver paura di nessuno , salvo il PD.
    Perché è del tutto vero, reale, concreto: tutto è già avvenuto.
    In quella modernità del partito della nazione che descrive Cristina.

  13. cristina Says:

    Non bisogna aver paura del M5S ? C’è qualcuno che lo teme ? Forse un ex professionista della politica come Cirino Pomicino nel citato articolo del 2013 :” La comprensibile rabbia che gonfia la vela dei grillini, com’è sempre accaduto nella storia, altro non farà che alimentare a sua volta quell’autoritarismo finanziario la cui espressione non potrà che essere la grande tecnocrazia da sempre struttura servente di ogni potere politico e che Monti personifica in maniera sobria e rassicurante.
    Se la nostra analisi non è sbagliata, l’Italia rischia di essere il primo esperimento dell’occidente di questo modello autoritario basato sulla tecnocrazia anche se da anni già nelle istituzioni comunitarie c’erano i germogli di questa malapianta. L’Italia è l’anello debole delle grandi democrazie europee perché è stato il paese che da 20 anni ha messo in soffitta le grandi culture politiche che, al contrario, ancora oggi esercitano il proprio ruolo negli altri paesi europei. La domanda che tutti abbiamo davanti allora è se il mondo deve essere guidato dal potere della democrazia rappresentativa o dalle grandi élite finanziarie e tecnocratiche. Se queste ultime dovessero prevalere sorgeranno nuove primavere democratiche alimentate dalle crescenti disuguaglianze che da qualche tempo stanno devastando le società occidentali e la loro coesione sociale e che sono sempre più figlie proprio di quelle élite finanziarie che vogliono portare al governo del mondo le proprie assoldate e inadeguate tecnocrazie.”

  14. maurozani Says:

    Cristina.

    Quanto alla debolezza della forma partito, ebbene questa constatazione la feci allorché lavorai un anno intero per proporre una riforma della forma partito intrecciata ad una riforma della politica. Si svolse su questo tema un’assemblea nazionale. Ci credetti solo io, relatore.

    PS. Uno mi disse: ” caro Zani il vero problema è il gruppo dirigente”. Voleva dire di mandare Occhetto a fare in culo.

    Occhetto da par suo la mattinata conclusiva si rese irreperibile per un’ora. Minacciai di concluderei io al suo posto e finalmente arrivò.

    Tutto fu preso in ostaggio dallo scontro interno.
    Non se ne parlò mai più.

    PPS. Esistono comunque da qualche parte gli atti di quell’assemblea nazionale.

  15. maurozani Says:

    Remo, è che non siamo francesi.
    E adesso l’alluvione rischia di dare una mano a quell’idiota , venduto, di Hollande.

  16. maurozani Says:

    Ah approfitto per dire come voterò a Bologna domenica.
    Scheda bianca.
    Per la prima volta.
    Difficile ma moralmente corretto , secondo me.
    Difficile non votare per una lista di cui hai inventato nome e simbolo.
    Ma non corrisponde all’idea che la sorreggeva.
    D’altro canto ebbi occasione di dire sia a Fassina che a Civati che l’idea di fare un test elettorale , in elezioni amministrative, su Sinistra Italiana ,non ancora nata, era una boiata pazzesca.
    Ma si è fatto. Anche a Bologna.
    E si è fatto male.
    Molto male.

    PS. Alla fine è importante votare , sia pure scheda bianca , al fine di non dare un vantaggio pazzesco al PD che in ER rappresenta circa il 20% del corpo elettorale ma ottiene in percentuale una solida maggioranza.
    Nessuno vada al mare.

  17. cristina Says:

    Sarebbe interessante poter dare uno sguardo agli atti di quell’assemblea . Potrebbe essere una base per riprendere un filo logico e teorico che è stato spezzato da quegli scontri interni.

  18. maurozani Says:

    Forse Cristina,
    la relazione che , naturalmente avevo gettato alle ortiche o per dirla ,tirandomela un pochino, “abbandonato alla critica roditrice dei topi” mi fu reperita da non ricordo più chi qualche anno fa.
    Ma prima dell’assemblea vi fu un seminario della direzione nazionale dove compresi che il mio incarico era una missione impossibile. Intervennero i mostri sacri. Uomini, di fatto, già allora passati alla storia. Io ero un topolino di campagna, per di più emiliano, e mi fecero a pezzi . Senza parere.

  19. maurozani Says:

    PS. Se la metodica perfetta d’un tempo resiste ancora quegli atti da qualche parte ci sono. Ma sono in altre mani.
    Vedi fondazione Istituto Gramsci dell’ER.
    Non certo amici miei.
    Anzi. Molto , molto peggio : ex amici cari.

  20. cristina Says:

    Se si conoscono anno e date non dovrebbe essere difficile rintracciarli. Sempre che non ci siano strani veti.
    Una curiosità : chi sarebbero i mostri sacri intervenuti al seminario della direzione nazionale?

  21. maurozani Says:

    1993.
    I mostri sacri?
    Beh diversi.
    Da Pecchioli a Tortorella.
    Quest’ultimo mi attaccò frontale sul mio tema preferito: un partito federale e federativo.
    Poi qualche mese fa ci siamo visti.
    Abbiamo parlato.
    Una persona notevole.

  22. maurozani Says:

    Comunque ormai a nulla serve voltarsi indietro.
    C’è , ci sarebbe qualche nuova riflessione da compiere.
    Ma tutti agiscono.
    O credono di farlo .
    Nessuno riflette, pensa, studia, critica.
    In questo eterno presente.

  23. cristina Says:

    Lei dice che nessuno riflette , pensa ,critica. Bisogna prima capire se lo studio,la riflessione , il pensiero individuale non sia o non possa esprimersi liberamente.
    Ovvero se , anche qualora vi fossero i soggetti in grado di compiere queste non elementari operazioni intellettuali ,vi siano o meno i luoghi fisici per una libertà di discussione e di incontro.
    Io propendo per questa tesi
    . Manca la libertà di comunicazione , l’abitudine alla libertà e i luoghi in cui possa esprimersi produttivamente.
    Questo fatto è causa di “frantumazione “ e censura ideologica in particolare nella sinistra. Le faccio un esempio . Tra i temi sventolati in questa campagna elettorale è totalmente assente dal dibattito il gravissimo problema dei flussi di immigrazione sul territorio nazionale.
    A Bologna nel 1995 c’erano qualche migliaia di stranieri . Nessun ucraino, albanese e rumeno. Solo cinesi , filippini e studenti stranieri. Oggi a Bologna ci sono 147 nazionalità per circa 60.000 individui. Molti sono senza documenti , senza un nome , ma sono comunque assistiti in vario modo divenendo , come testimonia Mafia Capitale, fonte di lucro per varie forme di criminalità , anche di tipo mafioso .
    Sembra sia un tabù analizzare e discutere seriamente-ovvero politicamente- i problemi causati dalla crisi del “ welfare” e dalle mutazioni etniche sul territorio nazionale prodotte da queste realtà così invasive e prive di gestione intelligente . Se domani si verificasse nuovamente qualche odioso attentato Kamikaze dei soliti terroristi , secondo lei quale forza politica beneficerebbe di nuovi equilibri di potere?

  24. Andrea Says:

    Non deve stupire, spiega Michéa, «che il “migrante” sia progressivamente divenuto la figura redentrice centrale di tutte le costruzioni ideologiche della nuova sinistra liberale, sostituendo l’arcaico proletario, sempre sospetto di non essere abbastanza indifferente alla sua comunità originaria o, a più forte ragione, il contadino, che il suo legame costitutivo con la terra destinava a diventare la figura più disprezzata – e più derisa – della cultura capitalistica» .

    La sinistra cerca dunque un «popolo di ricambio». La fondazione Terra Nova, fondata nel 2008 da persone vicine a Dominique Strauss-Kahn e presieduta dal socialista Olivier Ferrand, si è resa celebre pubblicando, nel maggio 2011, un rapporto che suggerisce al partito socialista di rifondare la sua base elettorale su un’alleanza tra le classi agiate e le «minoranze» delle periferie, abbandonando operai e impiegati ai loro «valori di destra» (critica dell’immigrazione, protezionismo economico e sociale, promozione di norme forti e di valori morali, lotta contro l’assistenzialismo, ecc.). Il testo del rapporto è molto chiaro: «Contrariamente all’elettorato storico della sinistra, coalizzato dalle poste in gioco socio-economiche, questa Francia di domani è unificata anzitutto dai suoi valori culturali progressisti».

    «Tra i due perdenti della globalizzazione – gli immigrati ghettizzati e i modesti salariati minacciati – la sinistra in stile Terra Nova sostiene ormai i primi a scapito dei secondi» . Non è quindi sorprendente che il popolo si distolga da una sinistra affascinata più dal people e dalla «plebaglia» che dai lavoratori, che si dichiara per la globalizzazione, sebbene quest’ultima sia anzitutto quella del capitale, si interessa più alle iniziative «civiche» che alle trasformazioni strutturali, alla società protettiva del care più che alla giustizia sociale, alla vita associativa più che alla politica, allo spettacolo mediatico più che alla sovranità del popolo, al consenso sociale più che alla lotta di classe – e, come i liberali, concepisce l’interesse generale solo come semplice somma degli interessi particolari.

    Il popolo non si riconosce più in una sinistra che ha sostituito l’anticapitalismo con un simulacro di «antifascismo», il socialismo con l’individualismo radical chic e l’internazionalismo con il cosmopolitismo o l’«immigrazionismo», prova solo disprezzo per i valori autenticamente popolari, cade nel ridicolo celebrando al contempo il «meticciato» e la «diversità» , si sfinisce in pratiche «civiche» e in lotte «contro tutte le discriminazioni» (con la notevole eccezione, beninteso, delle discriminazioni di classe) a solo vantaggio delle banche, del Lumpenproletariat e di tutta una serie di marginali. Non è sorprendente nemmeno che il popolo, così deluso, si volga frequentemente verso movimenti descritti con disprezzo come «populisti», (uso peggiorativo che manifesta un evidente odio di classe).

    Citiamo ancora Michéa: «Tra la rappresentazione colpevolizzante della società ormai imposta dalla sociologia ufficiale (una minoranza di esclusi, relegati nei “ghetti etnici”, sottomessi a tutte le persecuzioni possibili e accerchiati da una Francia “di villette” che si presume appartenere alle classi medie) e l’oscura realtà vissuta da queste categorie popolari, al contempo maggioritarie e dimenticate, la distanza è divenuta assolutamente surreale. Il risultato è che le principali vittime degli aspetti nocivi della globalizzazione non trovano più nel linguaggio politicamente corretto della sinistra moderna la minima possibilità di tradurre la loro esperienza vissuta» .

    «Minando alla base ogni possibilità di legittimare un qualunque giudizio morale (e, di conseguenza, rifiutando simultaneamente di comprendere l’uso popolare delle nozioni di merito e responsabilità individuale), la sinistra progressista si condanna inesorabilmente a consegnare ai suoi nemici di destra interi pezzi di quelle classi popolari che, a modo loro, non domandano altro che di vivere onestamente in una società decente […] In realtà, è proprio la stessa sinistra ad aver scelto, verso la fine degli anni settanta, di abbandonare al loro destino le categorie sociali più modeste e sfruttate, volendo ormai essere “realista” e “moderna”, ossia rinunciando in anticipo a ogni critica radicale del movimento storico che, da oltre trent’anni, seppellisce l’umanità sotto un “immenso accumulo di merci” (Marx) e trasforma la natura in deserto di cemento e acciaio»

    (di Alain de Benoist, su Diorama Letterario

  25. Andrea Says:
  26. claudiopagani Says:

    Mi dispiace dirlo, in particolaremi dispiace per il compagno Zani , ma questo è un dibattito “da reduci” che nulla ha da dire per il futuro , visto che proprio qui lo abbiamo fatto mille volte e io stesso ho partecipato intensamente dicendo , spesso in maniera troppo lunga, la mia..che sintetizzo cosi:
    1) il Pd è nato male ed è stato un frutto avvelenato del cosiddetto ulivo
    2) la stessa Bolognina è stata gestitta MALISSIMO , non avendo chiaro dove si volesse andare , su quali basi culturali, per fare cosa , ecc.
    Essendo che Occhetto , detto senza senza alcuna acrimonia, è il principale responsabile politico della pessima gestione di quella transizione ( e Fassino ebbe un ruolo fondamentale e MOLTO CONVINTO) a cosa serve OGGI discutere con loro visto che DOVRANNO difendere quel cattivo “nuovo” inizio prodromo di tante sventure?! Almeno d’Alema aderi solo per non essere escluso visto che il suo orizzonte cultural politico è sempre stato e tuttora resta il PCI ( ed è un orizzonte culturale, con tutti i limiti del caso, infinitamente + ricco e ancora oggi significativo di tutte le male creature nate dopo. Ma di questo si occuperà la storia , non credo in maniera troppo indulgente, ma oggi….c’è ben altro di cui occuparsi , anche intellettualmente, visto che stanno tornando di attualità considerazioni che ERANO VALIDE all’inizio del movimento socialista e che sono state colpevolelmente lasciate cadere. Oggi è il tempo di una nuova RESISTENZA che non divida piu del necessario le forze comunque avverse al SISTEMA , anche nelle sue forme “nuoviste” basate in Italia ( e di cui abbiamo una notevole tradizione visto che anche il fascismo si caratterizzò , all’inizio, come rivolta giovanilista/ nuovista ben vista dal POTERE) : oggi è tempo di ricominciare dall'”asilo infantile” e cioè dalla NECESSITA DI RIDURRE LE DISEGUAGLIANZE SOCIALI, a cui purtroppo nessuno di noi ha saputo porre argine in questi 20 anni ( avendo segato alla radice le basi cultural.politiche che avrebbero potuto farci resistere ( parlo non di singoli , ma di soggetti collettivi). E poi , qualcuno dice , perchè considerare il fallimento del PD precondizione?, Ma perchè è l’organizzazzione collettiva a cui i POTERI FORTI hanno affidato l’implementazione di una fase di ristrutturazione nella quale , visto che ci sarà poca crescita per decenni, i sacrifici vanno fatti fare alle masse , visto che LORSIGNORI non vogliono pagare alcun prezzo ( come sempre , ahime , visto che abbiamo una delle borghesi piu arretrate e incolte del mondo). E sono proprio i POTERI FORTI che hanno deciso di mettere l’ambizioso e spregiucadicatissimo Renzi a capo della banda , avendogli fatto vincere con i LORO media primarie farlocche ” aperte a tutti” ( wild primaries le chiamano in USA e non le fanno + perche evidentemente i + spregiudicati di un campo aiutavano a vincere i ” migliori” dell’altro campo). Quindi il PD è il NEMICO! . Che poi ci riusciamo è un altro discorso… E , infine, anche qui si critica il cosiddetto Populismo. Ma cosa deve fare la gente “normale ” e sofferente , visto che le rappresentanze tradizionali ( anche a “sinistra”) hanno cessato , da tempo, di farsi davvero carico di quegli interessi??? E poi quando perfino negli USA si assiste al sorpasso di Sanders su Hillary Clinton , mentre il ballotaggio che gli americani + vorrebbero è tra Sanders e Trumph ( espressione fortemente di destra del disagio di cui scrivevo prima)??? No questi non sono tempi “normali” , in cui discettare da “politologi esperti ” sulle forme corrette della politica e sui limiti del “populismo” ( che , peraltro condivido in linea di principio), ma tempi di battaglia in cui è necessario schierarsi da una parte del campo e poi accada quel che può tanto “il peggio” è già tra noi ( formula che riecheggia il ” manifesto dei comunisti ” di Marx del 1848..E poi , cari amici e compagni , io non credo più alla “democrazia ” se la democrazia è quella roba che abbiamo sotto gli occhi “qui ed ora ” in Italia; non credo nel senso che bisogna battersi per una POSSIBILE RICOSTRUZIONE della Democrazia e poi , se e solo se , ce la faremo , torneremo a dividrci tra “sinistra” e “destra”…

  27. Andrea Says:

    Bravo Claudio.

  28. maurozani Says:

    Beh, io sono un reduce.
    Non mi piace ma è così.
    A differenza di altri cerco di prenderne atto.

    • claudiopagani Says:

      Anche io OGGETTIVAMENTE sono un reduce , ma cerco di guardare oltre un’esperienza che , sia pure per responsabilità primariamente non mie, si è conclusa in un fallimento che , con qualche saggezza in + , avrebbe potuto essere attenuato. Me ne assumo l’intera responsabiltà , ma non mi faccio inchiodare da quel passato .. Come scrive Sun Tzu , nell’arte della guerra, quando sei stato sconfitto e circondato dagli avversari l’unico modo che hai di uscirne è “considerarti già morto ” e cercare di rinascere sorpredendo il NEMICO per la tua RABBIA e AGGRESSIVITA , che certamente non si aspetta e approfittare del suo stupore per travolgerlo”…E io ,nel mio piccolissimo, cerco di applicare questi consigli del saggio cinese….

  29. Andrea Says:

    WTF (ma che cazzo??? in inglese nelle conversazioni)… Sei un reduce come tutti coloro che hanno vissuto la stagione della loro vita, segnato un percorso, dato quello che potevano dare, osservato oltre il proprio giardino di casa. Anch’io, se mi permetti, sono un reduce, ma non è la mia identità e non lo sarà mai, perché non sono un vinto, non mi sento una vittima, non mi aggrappo agli ideali della giovinezza; perché è una modalità per non staccarsi dalla giovinezza più di quanto lo sia per rimanere fedeli a qualcosa di cangiante, come lo è la storia umana. Esistono i reduci di guerra, ma sono gli unici reduci ad avere il diritto morale di fregiarsi della parola, perché hanno sfiorato la morte.

  30. Andrea Says:

    Nolite conformari huic sæculo, ne vous conformez pas à ce siècle, s’écrie saint Paul, dont le triomphe est trop facile. (Léon Bloy)

  31. cristina Says:

    Alcune precisazioni : “Nella modernità del partito della nazione c’è già il recupero della tradizione interclassista del fascismo e dei regimi democristiani , il centralismo statalista ,la creazione di reti verticali di sottogoverno per la cooptazione di gerarchi locali ,la creazione del consenso attraverso la corruzione e la manipolazione”. Però gli obbiettivi sono totalmente diversi dal passato.
    Il partito della nazione ha bisogno di accreditarsi presso L’UE e la NATO con i metodi sopra detti. Però occorre chiedersi se nelle attuali condizioni sia credibile una forza di governo che non cercasse di farlo? Basta vedere quello che succede in Francia e in Grecia per capire che le nazioni europee sono ostaggio di poteri che decidono sopra la testa di tutti.
    Temo che questo dibattito non conduca da nessuna parte perché per vari motivi esclude dalla sua visuale cognitiva proprio le questioni più essenziali . Senza una vera analisi è impossibile sia una visione politica che l’individuazione dei punti critici potenzialmente capaci di diventare una leva per il cambiamento .
    I professionisti della politica difficilmente torneranno ad avere un ruolo semplicemente perché la loro attività di mediazione è spazzata via dall’azione combinata dei media , delle piattaforme internet e delle app. Alcuni di loro ( tra cui Pomicino , Galloni e altri ..) sono certo in grado di vedere la realtà con molta più chiarezza di altri che non hanno avuto pratiche di potere , ma questo non significa che siano in grado di agire nelle attuali condizioni.
    Se davvero si volesse agire bisognerebbe prima capire che il Pd non è poi così importante perché nessuna lotta di reazione o controreazione ai partiti di governo ,da Berlusconi in avanti ,può sortire esiti positivi se si pone l’obbiettivo di sostituire un regime con un regime diverso.. Per ricominciare ad agire occorre fare tabula rasa e individuare nuovi punti di partenza.
    Non mi si fraintenda : tabula rasa non vuol dire che non ci deve porre in relazione con la realtà politica attuale ma che occorre farlo con cognizioni ,strumenti e contenuti del tutto nuovi.
    @ Claudio Pagani. Parlare e parlare di ciò che sarebbe necessario fare senza mai preoccuparsi seriamente di come ottenerlo per davvero è l'”eterno presente” della sinistra che Zani ha evocato. Un conto è ingannarsi su qualcosa o su qualcuno . Si è sempre a tempo a correggersi . Ingannare se stessi per ingannare gli altri è quanto di peggio possa esserci.
    @Andrea. Trovo assai superficiale un’analisi proposta in chiave ideologica . I migranti sono prima di tutto un formidabile business . Il giro d’affari prodotto e indotto dalle migrazioni a livello globale è formidabile e gestito da poche mani , sempre governative o para governative . Può non piacere ma così stanno le cose. Si chiama “ capitalismo di sorveglianza “.
    I“ poteri forti “ fanno capire che se vuole un’ uscita da questa situazione di disgregazione sociale, questa sta solo a destra .
    Ovvio ci sarebbero molte altre osservazioni da fare ma per ora mi fermo qui.

  32. Andrea Says:

    No, guarda, Cristina, non hai capito: ti manca troppa roba, come in genere succede alle maestrine. Spiacente, non ci sto.

  33. cristina Says:

    Spiacente , nessuno ti ha chiesto di starci. Il maestrino sei tu che a casaccio sottolinei in bleu che mi mancherebbe ” troppa roba “, e ti dai tante arie da saputo. Basta vedere l’icona ,col dito alzato, che ti sei scelto. Scherzi a parte , davvero non me la prendo per il tuo disprezzo per le maestrine . Per quanti insulti possa aver ricevuto in vita mia ,nessuno ancora mi ha mai dato della maestrina.Ciao, Andrea .

  34. maurozani Says:

    Caro Claudio abbiamo letto per tempo, io, tu e D’Alema l’arte della guerra.
    Solo che quando mi ero già dato per morto ho , appunto ,sferrato la zampata a sorpresa.
    Rabbia e aggressività.
    E son finito all’ospedale.
    Ci vuol un fisico bestiale.
    Lo ebbi.
    E non l’ho più.
    Errore di “soggettivismo”.

  35. maurozani Says:

    Andrea , qui, da ormai molto tempo ho cercato di farti intendere che l’offesa , o anche solo la presa per il culo non ti fa onore.
    Io , per esempio, che non sono un analista ma un intuitivo concordo con Cristina.
    E non mi considero un maestrino.
    Per quanto quelli del PD mi abbiano definito “cattivo maestro”.

  36. maurozani Says:

    Per conto mio, da tempo, opto per la “tabula rasa”.
    Che corrisponde al mio : “ripartire da un’altra parte”.
    Tale era l’intuizione della Coalizione Civica, subornata, deformata in grottesca maschera da una giovane sinistra d’antan, sub specie autonomia padovana anni ’70 del secolo scorso.
    Sarebbe ora di staccare l’ombra da terra.
    Parola di reduce.

  37. maurozani Says:

    Quanto ad altro, aggiungo che tutte le teorie della cospirazione, da destra come da sinistra , non servono ad altro che a condannare all’inazione, intellettuale e politica e sono perfettamente funzionali al mainstream .
    Se nulla possiamo nulla c’è da pensare/ripensare e nulla c’è da agire.

  38. Andrea Says:

    Io non ho offeso nessuno e non ho preso per i fondelli nessuno: al mio onore ci penso io. Fare la maestrina con diplomino di sinisteritas è sotto gli occhi di tutti. Cristina ti piace, l’abbiamo capito.

  39. Andrea Says:

    Per uno come te, Mauro, che ha preso per buona la versione ufficiale dell’11 seyttembre e tutte le altre versioni ufficiali provenienti da ogni sorta di accordo, non c’è bisogno di ribadire che dalle menzogne non si potrà mai avere nessuna azione che non sia una riunione di condominio. Se anche gli Stati Uniti e la Federazione Russa congiuntamente decretassere con un comunicato congiunto l’esistenza degli Ufo, tu penseresti all’avvenire della sinistra.

  40. maurozani Says:

    Mi presa per buona alcuna versione.
    Lo sai.
    Solo che io non arrivo ad elaborare tesi “organiche”.
    Come disse un tale assai noto: “la verità sull’11 settembre la sapremo solo tra cent’anni”.
    Tu invece la sai già.

  41. cristina Says:

    Andrea , sei buffo. Ti rapporti a Zani come se fosse il tuo padre putativo che non crede in te e non ti stima abbastanza . Non sono offesa per l’epiteto di ” maestrina con diplomino ” , lo trovo solo comico , sapendo bene quali sono sempre stati i miei rapporti con la sinistra ufficiale…

  42. claudiopagani Says:

    @andrea , ma perchè questa aggressività verso chi non crede alle teorie “dei complotti”? Se poi uno è davvero convinto che TUTTO SIA UN COMPLOTTO allora non resta che la rivoluzione armata come fanno i fondamentalisti di ogni specie ( e di cui , sotto questo profilo, apprezzo la coerenza; ho già detto che , fossi nato a Gaza, probabilmente sarei diventato un “terrorista ” di Hamas) ; non c’è + nessuno spazio POLITICO pacifico per convertire gli “infedeli”. Io però ne ho conosciuti tanti , anche a sinistra, di gente che voleva rifondare il comunismo in un paese solo e, non avendo il coraggio di prendere le armi, CONTRATTAVA CON LE UNGHIE E I DENTI per ….un posto di assessore. Quindi o si sta MINIMAMENTE al gioco della dialettica “democratica” anche la + aspra possibile, oppure se studia come compare in internet( non è difficile ) un qualche sistema di arma… E’ tempo perso , a mio modestissimo avviso , investire il proprio vicino di banco con l’espressione :”…tu non hai capito niente…” ( in nome di una presunta illuminazione). Semmai si fa un faticoso lavoro di “convincimento” con gli strumenti della ragione. Qui non sono in discussione i “buoni e i cattivi” , ma ciascuno mette del suo meglio per indicare , con grande fatica , una possibile e realistica via di uscita dal pantano. Io , nel mio piccolo, non sono ancora arrivato alla convinzione che sia necessaria , qui e ora , una qualche jihad; e anche se ci arrivassi non credo che avrei piacere di versare “il mio sangue”…ma non disprezzo quelli che CONVINTAMENTE lo fanno… Le Jihad “di parole ” quelle le considero una passione inutile…

  43. cristina Says:

    @ Andrea. http://notizie.radicali.it/articolo/2015-09-07/intervento/migranti-tra-business-censura-e-conformismo-mediatico.
    http://notizie.radicali.it/articolo/2015-10-14/intervento/uberpop-e-l-immigrazione-europa

  44. Andrea Says:

    @ Sono in gran parte d’accordo con i due articoli, purtroppo non firmati o che la versione Beta di NR non ha riprodotto. Mancano molte, molte cose, che non appartenendo alla vulgata prevalente del discorso europrogressista e sfilacciato-marxista, non hanno corso nel dibattito pubblico, se non in ristrette cerchie.

  45. Andrea Says:

    @Cristina. Qui non mi sento di affrontare temi delicati, che non è il caso né di rivelare, né di sviluppare nella loro interezza in pubblico. Spero che tu capisca: era questo il senso di “ti manca troppa roba”. Con le chemtrails, che è il più mostruoso attentato all’umanità nel suo complesso, ho potuto constatare solo silenzio e imbarazzo. Solo tu sei intervenuta positivamente e di questo ti rimarrò grato.

  46. Remo Tedeschi Says:

    Però, Andrea quali interessi avrebbero le ass.ambientaliste europee a non denunciare il pericolo grave delle scie chimiche? pazienza i nostri verdi piuttosto timidi ma c’è gente in Europa non disposta a tacere, oppure tutti autolesionisti? ci si becca il cancro così, gratis?
    e poi se lo cuccano anche gli americani o no? e quali mezzi disperdono , aerei militari, civili? e tutti zitti? ho letto le cose che scrivi ma resta l’interrogativo.

  47. Andrea Says:

    I Verdi sono sovvenzionati ovunque dalle multinazionali e dalle lobby interessate a coprire i loro brevetti: hai mai sentito i Verdi denunciare Monsanto per Roundup? Sono organismi schermo i Verdi, che servono ogni causa, non necessariamente legata all’ambiente, come è successo in Austria, dove sono serviti a coalizzare tutti contro la FPO. All’origine del WWF, per esempio, ci sono i reali d’Olanda, se mai monarchia fu più sporca, con interessi colossali nel petrolio. Con questo non dico che dicano solo balle o non facciano richieste giuste, ma sempre su temi poco sensibili e non al livello di paura generalizzata o pericolo imminente, salvo l’estinzione di una specie animale, o i parchi mal tenuti, ecc. Per quanto riguarda gli aerei, cominciò l’aviazione militare americana con aerei senza insegne e con campi di decollo e atterraggio fuori dagli occhi anche dei militari addetti alle normali operazioni, poi furono create le compagnie low cost, che fanno il lavoro più sporco, nel senso di più pesante, perché ininterrotto, poi ancora, in giorni come questo, aerei militari senza insegne, italiani o della Nato, che sorvolano a meno di 1000/1500 metri su rotte che non esistono, per contrastare l’imminente maltempo che procede da nord. Tu dici, come quasi tutti, “se la respirano anche loro”… “loro” hanno una trascendenza che il tardo, putrido, pseudo-illuminismo odierno non ha mai avuto, nemmeno nel Settecento, quando creò il culto della Dea Ragione.

  48. Andrea Says:

    http://www.voltairenet.org/article186819.html

  49. Andrea Says:

    Potrei anche dirvi – sputtanato per sputtanato – che il vero significato di Isis è Israeli Security Intelligence Service… ma che ve lo dico a fare?

  50. Andrea Says:

    Se non conoscete il piano Yinon per il Medio Oriente, non capirete nulla di quello che è avvenuto e di quello che sta avvenendo. Apparve in ebraico nel 1982 sulla rivista Kivunim.

  51. Andrea Says:

    Vorrei aggiungere una cosa per l’ex amico Fausto Anderlini, che si diletta a fotografare i cieli di Bologna in tempesta dalla terrazza di casa sua, prevedendo un’apocalisse che verrà presto se continueranno con questo ritmo: due fulmini al secondo sono possibili solo con un cielo perfettamente coperto di nanoparticolato metallico, perfettamente conducibile, non in natura.

  52. Andrea Says:

    http://www.maurizioblondet.it/la-october-surprise-far-perdere-trump/

  53. Andrea Says:

    http://ununiverso.altervista.org/blog/la-cerimonia-di-apertura-della-galleria-piu-lunga-del-mondo-e-stata-uno-strano-rituale-occulto/

  54. Remo Tedeschi Says:

    Andrea, però andrebbe avvisato… Fausto , non ti sentiresti in scrupolo se gli arriva una scarica di nanoparticolato?

  55. claudiopagani Says:

    Cari amici e compagni di Bologna ; da un’analisi del flusso dei voti e dal dilaniamento del PD locale tra Puglisi che suggerisce di andare ULTERIORMENTE al centro (stringendo alleanza con Bernardini ) e Zampa che suggerisce di andare ” a sinistra” ( si fa per dire of course) ne deduco che la “sorpresa ” della Sindaca Leghista è possibile.. Io non me ne dispiaccio , anche se non la voterei. A proposito , Mauro; se io votassi a Bologna mi asterrei; farei bene?

  56. Andrea Says:

    http://www.healthynaturalcures.org/doctors-name-monsantos-larvicide-cause-brazilian-microcephaly-outbreak/

  57. Remo Tedeschi Says:

    In attesa della risposta di Mauro, posso dire la mia? voto Merola, qui ragazzi, c’è casa pound che dice “salvini uno di noi” il capogruppo regione di Forza Italia si veste da nazista con svastica nel braccio , il primo giro ho votato Coalizione Civica (Zani sono anche tuoi i 12mila voti,almeno per me è cosi) adesso non si deve prendere sottogamba i fascisti, voterò pd , lo so, non c’è alternativa.

  58. claudiopagani Says:

    Remo il tuo voto èun DRAMMATICO errore politico!!!!!!Cosa vuoi che succeda se a Bologna cìè una sindaca leghista? mica hanno il ministro degli interni o quello della difesa o quello degli esteri. Con la faccia truce continueranno, piu o meno, con la politica ipermoderata di Merola. All’opposto per affermare una qualsiasi NUOVA politica di Centro- Sinistra ( anche moderato) , bisogna SBARACCARE questo PD e il suo segretario-autocrate. Remo mi stupisco che un militante avvertito come te, cada nella trappola del voto “utile” ( utile solo a Renzi peraltro). Remo , ti scongiuro , fai un ulteriore supplemento di riflessione POLTICA ( cosa nobile e che nulla ha a che fare con i tagionieri o i voti “utili”). NON CONTINUARE A MANGIARTI IL FUTURO per paura di Bogonzoni; ripeto non rischi quasi nulla

  59. Remo Tedeschi Says:

    Non è un voto per Merola è per Bologna, trovarsi la fascio/lega a P.d’Accursio? farò il possibile perché non avvenga, quindi voto dove voterebbe anche Zangheri, Fanti . Sventato il pericolo , poi vediamo.

  60. claudiopagani Says:

    Peccato , Remo . Questa è una fase acuta della lotta politica e le “anime belle ” non dovrebbero essere consentito; ogni voto dato al Pd anche in stato di “necessità” ( come pensi , errando , tu ) è un voto dato a Renzi e ne allontana la NECESSARIA fine: purtroppo la politica , quella vera , ha di queste asprezze; tanto + che io suggerisco ( esattamente come farei io) di astenerti dal voto o di votare scheda bianca o nulla. Ripeto, peccato.

  61. Remo Tedeschi Says:

    Peccato trovarsi Galeazzo (ciano) Bignami vice sindaco e Calderoli e Salvini girare con limousine decapottabile per Bologna, con il vescovo a salutare… no per favore

  62. claudiopagani Says:

    Ripeto , discorsi da “anima bella”: E’ molto peggio, per me, il degrado pazzesco in cui sono stati lasciati i quartieri perfierici ( che infatti votano meno il PD) dopo i 10 anni iniziati da Cofferati nel 2004. Cosa ti fa pensare che Merola 2 avrà + attenzione a questo degrado , di quanto abbia fatto Merola 1????? Da quanto tempo è che a Bologna la “sinistra” non si occupa + e per davvero dei problemi dei ceti popolari che hanno costituito il suo nerbo storico?! Vogliamo dire almeno 20 anni ed è andata di male in peggio e tu vorresti premiarli con un ulteriore mandato a quel poveretto di Merola che , indebolito come è , sarà ancora piu iin balia dei soliti poteri ( a partire dalle Cooperative) che hanno distrutto l’assetto urbanistico. Capisco , caro Remo, che possa essere spiacevole “trovarsi Bignami viesindaco,Calderol e Salvini in limousine, con il vescovo..” ma questi sono problemi di buon gusto , nulla rispetto al degrado e alla violenza cui è stata sottoposta dai “soliti noti ” la Bologna popolare e che , con Merola 2 , peggiorerebbe ancora . O si vuole fare come tanta parte della Sinistra nazionale che dopo avere “combattuto ” con sdegno Berlusconi , oggi sopporta da Renzi una autocrazia ancora peggiore , con qualche flebile lamento.? Certo , almeno Renzi non è ossessionato dalla figa ma, in fondo , consentimi la battuta, questo vizio lo rendeva perfino simpatico. No , caro Remo, VA RIFIUTATA la scelta tra Merola 2 e Bogonzoni 1 , nelle forme che ciscuno ritiene piu confacenti.

    • Remo Tedeschi Says:

      Secondo me Renzi sta cominciando la bollitura, se perde Milano e Roma( dico una strampalata, a Roma vince Giachetti) è cotto, Milano se va alla dx, pazienza, dopotutto i lumbard hanno preferito Maroni a Ambrosoli, Bologna NO, non debbono andare (speriamo) gente che addirittura hanno depistato sulla strage del 2agosto, non c’entra nulla in questo momento quello sfigato di Renzi, tu Claudio l’hai capita, dai , intanto nella tua Ravenna il pd è al 45% come mai? e non mi fare difendere il pd, vai oltre per favore. Non voglio essere frainteso, guarda che Merola che non voto da tre anni, ha comunque lavorato meglio di Cofferati che fa il sinistrone, certo che si può lavorare meglio e spero che coalizione civica gli stia alle calcagne. ciao

      • Massimo di mascio Says:

        Per quanto mi riguarda, il secondo turno vedrà da parte mia una scheda bianca.
        A bologna c’è da rompere un sistema politico-economico che asfissia questa città da troppi anni.
        A bologna abbiamo visto anche Guazzaloca che, al netto dei saluti romani in Piazza Maggiore, non ha fatto più danni dei suoi successori.
        In fondo, le ideologie, come ci ricordano i fondatori del Pd, non sono morte da un pezzo?
        Saluti a tutti

  63. Andrea Says:

    @Mauro (secondo accordi)

    – N-Acetil L-Cisteina

    – Resveratrolo

    Si trova in capsule in erboristeria, ma costa un botto, per cui lo possiamo sostituire con il succo d’uva rossa, da cui si estrae normalmente il resveratrolo.

    L’associazione di questi due composti naturali determina la prevenzione di alcune patologie tumorali e favorisce l’eliminazione dei metalli, giacché il nostro organismo non è in grado di farlo autonomamente. La NAC è il precursore naturale del Glutathione, che è un chelante del quale siamo scarsamente forniti.

    Secondo gli studi di Cavalieri anche questa è un ottima soluzione contro la degenerazione cellulare di ogni tipo: http://www.bulkpowders.it/acido-alfa-lipoico-capsule-da-500-mg.html

    Promuove anch’esso la produzione di glutatione insieme a nac, Melatonina, Revestravolo.

    Entra in tutte le singole cellule e disinnesca i catecoli-chinoni – Protegge tutto il sistema nervoso.

    – Enterosgel

  64. Andrea Says:

    @Mauro (seguito)

    http://www.predazzoblog.it/il-ricercatore-italiano-ercole-cavalieri-scopre-le-sostanze-anti-cancro/

  65. Andrea Says:

  66. Andrea Says:

    http://video.repubblica.it/edizione/bologna/bologna-il-corteo-contro-le-scie-chimiche/198238/197281

  67. Andrea Says:

    http://ilmanifesto.info/nelle-spire-dellanaconda/

  68. Andrea Says:
  69. Andrea Says:

    http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/video/come-nasce-leuropa/849/default.aspx

  70. Remo Tedeschi Says:

    ognuno faccia come vuole ,io non sono fuori per convincere alcuno, però dire che bisogna rompere un sistema di potere che dura da anni , favorendo di fatto un gruppo di potere altrettanto vecchio (forza Italia, ex an, lega nord,) con i progetti che verranno fuori di devastamento della collina (Cazzola) tunnel sotto sanluca, ecc, ingresso nella economia bolognese della compagnia delle opere vedi comunione.liberazione , cliniche private dirette dagli eredi di donVerzè, sanità lombarda tramite Formigoni e Salvini, ma dico ve ne rendete conto cosa sarà Bologna con questa roba? per non parlare delle squadre notturne gia promesse per bolognina , mah esagero? dico di no.

    • Massimo di mascio Says:

      La compagnia delle opere e le coop lavorano a braccetto in Veneto ( mose, passante di mestre, ospedale in project financing di Schio-Thiene) da sempre. Lo stesso dicasi in Lombardia. Gli affari sono trasversali da sempre e i maggiori esponenti del pd sono di casa al meeting di rimini di CL.
      Tunnel sotto san luca o passante di mezzo? Dalla padella alla brace.
      Le cliniche private se sono di unipol vanno bene?
      Se ho capito bene chi doveva mandare il pd al ballottaggio ora non vuole fare accordicchi che significa vuol fare accordi.
      Neanche io voglio convincere nessuno, ci mancherebbe. Prendo atto con piacere che invece SI di Roma si sta posizionando su scheda bianca, sarà che Fassina non rimpiange il pd a differenza dei suoi compagni bolognesi

  71. Andrea Says:

    Remo, la Lega è già legittimata a governare: Salvini è stato già ricevuto e analizzato a Tel Aviv qualche mese fa. Così va il mondo: la sinistra è analizzata a Londra e la destra a Tel Aviv. Semaforo verde per entrambi.

  72. claudiopagani Says:

    Si è in parte cosi e poi… Remo si preoccupa tanto di Bignami a Bologna , ma se le prossime elezioni politiche generali le vincesse un nuovo centrodestra ( magari con un candidato tipo Zaia assai popolare nel suo territorio) vedremmo , di nuovo, un ministro degli interni leghista , magari meno folcloristico di Bignami, ma piu “pericoloso”. A meno che Remo non si preoccupi solo di Bologna. Dopo avere sentito stasera Renzi da Gruber , sempre piu tracotante malgrado i voti calino , sono abbastanza convinto che il suo PD andra a sbattere ( compresi gli inetti Bersani e bersanidi). E con l’Italicum , che Renzi giura di non volere cambiare , e stante l’attuale tripolarismo l’esito delle elezioni sarebbe una specie di “lotteria russa” in cui è equiprobabile una vittoria dei 5ST , come quella di un nuovo centrodestra. Poiche VISIBILMENTE dall’interno del PD non sono in grado non dico di cacciare , ma neanche di condizionare Renzi, andranno tutti a sbattere , altro che Bignami per le vie di Bologna. La prossima legislatura sarà molto dura , ma , forse, una occasione di ricostruzione di una unita popolare che vada oltre antiche e logore appartenenze. Segnalo che secondo gli ultimi sondaggi in Spagna ( elezioni 23 giugno) Unidos Podemos ( bellissimo nome) è al 25% , superando nettamente il PSOE ( al 20 ) e a breve distanza dai popolari ( al 28). Ma li , in Spagna, Podemos , ha tratto alimento da una rivolta civile come quella degl indignados e non da una roba politicista come Sinistra italiana..E pensare che 30 anni fa eravamo un laboratorio anche per la sinistra socialdemocratica..; oggi ci preoccupiamo di Bignami per le vie di Bologna , vale a dire siamo un paese invecchiato e senza speranza che ha paura della propria ombra..

  73. maurozani Says:

    Remo, le cose stanno , più o meno , come dice Claudio.
    Dopo il fallimento di ciò che indicai come una Podemos al ragù e che è confluita invece nell’esperimento , francamente, poco intelligente, di SEL-Sinistra Italiana forse non scriverò neppure un post.
    Servirebbe solo a me.
    Qui dico solo che continuerò a votare scheda bianca anche al ballottaggio.
    Non accetto l’alternativa tra continuare a friggere in padella o farmi ardere sulla brace.

    PS. Quanto alla sanità privata siamo già ora un bel pezzo in là. L’ER è la seconda regione dopo la Lombardia nella privatizzazione della sanità. Se ricordo bene: Lombardia 17% e ER 14%. A Bologna non per caso le assicurazioni sanitarie targate Unipol volano da diversi anni.

  74. maurozani Says:

    Ah , Massimo fa notare giustamente la posizione di Fassina a Roma.
    A Bologna le cose andranno molto diversamente ma niente si svolgerà in pubblico. Le dichiarazioni del candidato di SEL-Sinistra Italiana, TPO sono assolutamente inequivocabili. Quasi trasparenti.

    PS. Spero che almeno adesso si capisca perché ho mollato il colpo non votando una roba cui avevo dato (insieme ad altri) nome e simbolo.

  75. Remo Tedeschi Says:

    Anche nel 20/ 21 i dirigenti comunisti e socialisti (in verità più i socialisti) dissero che il fascismo era un affare interno alla borghesia, sottovalutiamo pure, ci vuole niente diventare come L’Ungheria, dai pure ragazzi, a Bologna si dice …po’ a zigan.

  76. Remo Tedeschi Says:

    però non tutto si può definire “roba” in coalizione civica, non mi permetto di contestare Zani, ma cosa fare di tanti rimasti che lavorano nei quartieri (il sottoscritto al Navile)e constata che il, progetto avanza (12mila voti) senza essere galoppini di sel, e s.i?

  77. maurozani Says:

    Remo capisco il tuo punto di vista e lo rispetto.
    La penso diversamente.
    Il contesto storico e del tutto diverso da quello del primo ventennio del novecento.
    Non c’è il fascismo alle porte di Bologna .
    Ci son imbecilli magari, populisti a iosa, razzisti etc..
    Il ricatto del voto utile deve smettere di funzionare pena una radicale sottrazione di libertà individuale.
    E poi , per me un voto al PD renzista è in ogni caso un voto disutile e dannoso.
    Insomma come darsi la zappa sui piedi.
    Trattasi di operazione dolorosa che può far piangere.
    Alla lunga.

  78. maurozani Says:

    @Andrea. Grazie per la documentazione farmaceutica.

  79. Andrea G. Says:

    E’ diventato molto complicato stare al mondo. Una volta di là c’erano i padroni e i fascisti, di qua c’eravamo noi. Ma ora?
    E’ molto difficile individuare il “nemico”, c’è sempre un nemico più nemico.
    Leggo che le cooperative “rosse” sono più deleterie dei razzisti-populisti-fascisti….ma da quando, esattamente?
    Ho fatto quel che potevo, nel mio piccolissimo, perchè Renzi non diventasse segretario del maggior partito di centro-sinistra ma se lo è diventato è perchè i dirigenti della sinistra, TUTTI, fuori e dentro il PD, sono inadeguati ai tempi attuali. Tempi in cui in europa e nel mondo emergono personaggi inquietanti e già in passato sono stati sottovaluati personaggi dai ridicoli baffetti…
    Nel frattempo la mia idea di città/società è più simile a quella dell’imperfetto Merola che a quella degli amici di Forza Italia/Forza Nuova. Pertanto al ballottaggio voterò, senza bisogno di turarmi il naso, Merola2.

    p.s. ci sono tanti problemi in giro ma, caro Claudio, il degrado delle periferie bolognesi (ci abito da una vita)
    non è, come tu dici, pazzesco

    Saluti

  80. claudiopagani Says:

    Caro Andrea , ritorno sul tuo PERTINENTE post in cui affermavi che la “la destra viene sottoposta ad esame a Tel Aviv e la sinistra a Londra.”. Ebbene , per completezza di informazione, aggiungo che a Tel Aviv viene sottposta ad esame anche la sinistra e l’unico dirigente (ex ) che non ha mai superato quell’esame è Massimo d’Alema che , anzi , in molti ambienti diplomatici israeliani, viene definito apertamente “amico dei terroristi palestinesi”. Per fare altri nomi Napolitano ha superato “l’esame di Tel Aviv già ai tempi del PCI per tramite del suo amico Simon Peres, mentre Renzi è addirittura considerato “roba nostra” ( tanto che la lobby israelita è sta una di quelle decisive per la sua resistibile ascesa : Peraltro , ad onor del vero , D’Alema, ha superato , alcune volte , non sempre , l’esame di Londra , ma questo in ALCUNE CIRCOSTANZE DELICATE non è stato sufficiente…Comunque , visto che sei un attento asservatore delle vicende internazionali , tu sai benissimo cosa significa superare / non superare l’esame di Tel Aviv , visto che , da qualche anno , l’intelligence italiana è passata dalla dipendenza ESCLUSIVA a quella americana , ad una dipendenza mista USA/ Isreale ( cosa che DISPIACE moltissimo alla CIA , tanto da non potersi escludere che , nel momento in cui dovessi indebolirsi Renzi, gli yankees potrebbero non dolersi affatto , anzi magari contribuire con qualche DOSSIER AVVELENATO , come già fecero negli anni 2009-2010 contro il “femminaro /inaffidabile ” Berlusconi ( e Fini ebbe magna pars in ciò). Ciao

  81. Andrea Says:

    Si, è così. Agli israeliani interessano le basi in Sardegna, che l’Italia non faccia più politiche andreottiane, faccia passare armi di tutti i tipi financo dagli aeroporti civili (Bologna, p.e., qualche mese fa, i caccia per i Sauditi), si allinei alla politica israeliana verso l’Iran. Per la verità Renzi, su quest’ultimo aspetto, sembra recalcitrante, come per la Libia, le sanzioni alla Russia… e di questo gli sono grato: non domandarmi perché lo ha fatto… non lo so. Il ragazzo si barcamena come può. Io non stimo il Pd in nessun modo, meno che meno le sue componenti di sinistra, che sono più allineate degli altri alla politico americano-sionista e anti-russa: forse è il prezzo per fare i “duri” in politica interna. Male, poco, disgustoso moralmente.

    • claudiopagani Says:

      Un’ultima osservazione Andrea; qualche giorno fa l’autorevole Guardian affermava che “..si sta rinforzando un’alleanza strategica tra Nethaniau e Putin , uniti dal disaccordo verso la politica USA nel vicino Oriente e molto preoccupati dal rafforzamento del regime iraniano che gli USA , senza dare troppo nell’occhio , stanno favorendo… Non sarà che la tua analisi va un pochino aggiornata?

  82. claudiopagani Says:

    Una cosa è certa , comunque . I rapporti tra il regime israeliano e l’establishment USA sono ai minimi termini. E a me non dispiace affatto.

  83. Andrea Says:

    Prima di tutto il Guardian non è autorevole, se mai l’Indipendent e il Telegraph.
    Israele si sente abbandonato dagli americani, che ne prevedono la fine fra non molto tempo, come i Sauditi, che non dureranno ancora a lungo.
    I Russi sono interessati allo statu quo e al rispetto degli stati del Vicino e Medio Oriente per come si sono creati, dentro ai confini conosciuti, e hanno diffidato dell’Iran fino a non molto tempo fa per dare ad Israele il segnale di questo necessario rispetto.
    Israele sa che gli Usa non hanno più nessun futuro come grande potenza regolatrice, ma solo come aggressivo “impero del caos”, peraltro aizzato da loro: l’arrivo sulla scena dei russi li ha resi molto cauti.
    Se vincerà la Clinton sarà la fine per ogni razionale politica internazionale e anche Israele teme molto gli amici troppo amici.

  84. Andrea Says:

    Chi è interessato soprattutto alla geopolitica e alla politica internazionale può seguirmi su twitter e facebook, ma deve leggere correntemente francese e inglese. Non posto il mio indirizzo qui prima di avere avuto qualche conferma positiva, perché non sono un propagandista ma un analista.

  85. claudiopagani Says:

    La tua analisi su Israele , USa , Iran , ecc non mi convince , soprattutto per un eccessivo pregiudizio “favorevole ” a Putin,;i numerosi incontri di Putin con Nethaniau in questi ultimi anni ( almeno 8 piu di quelli con Kerry “alleato storico”) mi insoppetiscono: Comunque io ho “pregiudizi” favorevoli ai palestinesi e agli iraniani e , in questa fase, Putin tutto fa meno che sostenere gli uni e gli altri , cosa che giudico RIPROVEVOLE ( e , per questo mi baso , anche, sul giudizio informato dell’ambasciatore in Italia della Palestina). Chiunque assista l’Iran perchè assuma un ruolo di potenza regionale stabilizzatrice ha il mio favore.. Guarda caso questo è visto come il fumo negli occhi dalla “Arabia Saudita , con la quale , recentemente ,Putin, ha fatto pace e ha attivato intensi scambi commerciali.. In ogni caso , dopo ogni incontro con Nethaniau , Putin da il via a intensi invii coloni in Israele , rendendo ancora piu precaria la possibilità di uno stato Palestinese. Tutto questo movimento di Putin , naturalmente , fa parte dello status di grande potenza che solo gli sciocchi possono ostacolare , ma non non è in alcun modo favorevole alle cause che mi interessano nel Vicino Oriente e , quindi , non mi piace. Quanto alla “conoscenza delle lingue” , io già per conto mio , cerco di leggere in lingua inglese e francese e , con qualche difficolta , anche in tedesco. Per concludere, secondo molti osservatori PROFESSIONALI, il Guardian è il piu autorevole quotidiano inglese sul terreno della politica INTERNAZIONALE , mentre l’Independent ha il suo terreno di elezione nella politica domestica e, oltre tutto , è in grave crisi economica.

  86. Andrea Says:

    Sei a posto Claudio… ma allora perché chiedi la mia opinione?

  87. claudiopagani Says:

    Perchè il confronto è sempre utile.

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