Muore per ultima , la speranza.

Cerco d’esser pacato.
Per quanto non lo fui mai.

L’uomo di Rignano, finisce che vince.

Ogni giorno ed ogni ora che ci separa dal 4 dicembre sarà dedicata a reti unificate a far passare per una confusa congrega conservatrice tutti coloro che aderiscono al variegato fronte del no.
La estrema spregiudicatezza, l’abilità comunicativa fa premio sulla totale assenza non dirò di ideali ma solo di idee, proposte ed azioni concrete per uscire dal pericoloso stallo economico e sociale.

Siamo al punto che minaccia, il pallonaro, di uscire dall’Europa e intanto contratta , grazie al terremoto e agli immigrati, un altro margine di flessibilità per potere devolvere elemosine elettorali a piene mani.

Voto di scambio dicevasi un tempo.

E’ qui.
Tutto qui il problema per noi del no.
Il personaggio. Il tipaccio, con cui abbiamo a che fare.

Uno senza alcun principio , senza remore , senza scrupolo alcuno.
Peggio, molto peggio di Berlusconi.

Un tale che dopo aver rilanciato il ponte sullo stretto, non esiterà ad inventarsi una legge di stabilità (come si chiama adesso) per comprarsi il voto degli italiani.
L’esempio più eclatante e puttanesco è la quattordicesima (se ci riesce) a due milioni di pensionati.

Sono io che ve la elargisco.
Ergo votate per me.
Votate sì.

Beh , se io fossi un pensionato al minimo cosa farei onestamente?
Vabbè. Voterei No lo stesso perché son del novecento. Son ideologico.
Ma non mi sentirei, non mi sento di condannare quelli che voteranno sì.

C’è poco da fare .
Il gran pallonaro si gioca la pelle.
Dunque farà di tutto , senza alcuna vergogna, pur di scamparla.

Fatto è che Renzi è di una nuova specie.

Uno che ha scalato in un lampo  la sinistra cosiddetta riformista per poter costruire insieme alla destra moderata il grande Partito unico della Nazione con l’aperto sostegno e l’incitamento di banche d’affari e poteri finanziari transnazionali.

In ciò risiede la sfida del referendum.
Tale è la posta in gioco.
Un disegno politico di vastissima portata.
C’entra nulla il senato.

E’ una prova di forza.

Il grande plebiscito come rottamazione definitiva della democrazia rappresentativa.

Ad un tale obiettivo tutto può esser sacrificato.

Tanto è vero che la “legge migliore del mondo”, l’irrinunciabile Italicum, sulla quale Renzi ha chiesto la fiducia in parlamento viene rottamata su pubblico consiglio del grande vecchio : l ’emerito Presidente.

In quest’ambito voterà per Renzi persino l’arancione ex rifondarolo/indipendente Pisapia ,( alias Macario) , da sempre l’uomo dell’establishment milanese e non solo.

Sempre per dire.

Secondo me voterà Si almeno mezza Forza Italia con buona pace di Brunetta.
Non so dire del M5S, ma son abbastanza convinto che almeno un buon terzo di quell’elettorato accederà , cretinamente, alla diminuzione dei costi della politica, alla semplificazione e alle altre amenità che lo spacciatore di palazzo Chigi diffonderà e agiterà come un ossesso.

Il punto è che lo fa, e lo farà bene. Dal suo punto di vista naturalmente.

L’ho ascoltato solo in coda al confronto con Zagrebelsky.

C’è poco da fare. E’ una macchina da guerra.

 

Resto convinto che per fermarlo sia necessario più che mai , a nostra volta, un’estrema semplificazione.

Si potrebbe fare ma sarebbero necessari leader politici veri e propri e di tipo nuovo . Niente a che vedere con Vendola…ed altri.
Gente in grado di dire: tu cambi l’Italicum?
Frega nulla, noi siamo per il proporzionale, condizione per ridare forza alla rappresentanza politica.
Tu tagli i senatori?
Noi vogliamo una Camera di 400 deputati e l’abolizione del Senato e presentiamo una riforma in tal senso.
E lo facciamo subito, oggi per domani.
Carta canta.

Se non lo si fa si gioca affannosamente di rimessa.
Facile prendere gol.

E Renzi lo sa bene.

Una volta vinto il referendum la maschera sarà alfine tolta.
Brutalmente tolta.
E, anche i coglioni in buona fede, elettori del PD , che avranno votato SI capiranno troppo tardi di aver pestato una enorme boazza.
Ma sarà tardi.

Ora. Grande parte del problema , purtroppo può essere risolto solo dall’ interno del PD.
Occorre qualcosa di eclatante.

Il PD o si spacca prima del 4 dicembre, oppure Renzi può persino vincere.
Questo va compreso dai Bersani, Cuperlo e (meno) da D’Alema.

Ma anche dagli elettori del PD.
E anzitutto dai suoi militanti provenienti dalla sinistra relegati a cuocer salsicce.
Mano d’opera a testa bassa e basso costo per Renzi..

Fatti e non pugnette.
Rompere.
Ora, subito, il partito malnato.
Sciogliere l’equivoco , cari amici ed ex compagni del PD.
Spetta anzitutto a voi il farlo.
A voi che continuate ad abbeverarvi ai pozzi avvelenati custoditi da Renzi in gran parte per conto terzi.

Insomma son pessimista.

Tuttavia la strada è ancora lunga.
La speranza è l’ultima a morire.

52 Risposte to “Muore per ultima , la speranza.”

  1. claudiopagani Says:

    Concordo , ma a noi “sinistri ” irriducibili potrebbe PERFINO ( non lo auspico, chiaramente) fare gioco una vittoria del SI . in quel caso , salterebbe ogni alibi per i residui Pd , e il bomba farebbe una legge elettorale con premio di coalizione , per inbarcare nella sua coalizione gran parte del mondo berlusconiano e farci poi un governo dopo le politiche : la Vera Sinistra potrebbe cominciare una dura battaglia , anche in Parlamento, insieme a tutte le forze democratiche , a partire da quello che resterà dei 5ST , innanzitutto per tornare ad una vera democrazia e poi per tornare a mettere all’ordine del giorno alcuni grandi temi progressisti. In pratica si tornerebbe indietro di 70 anni al 1948, ma almeno sarebbe tutto DEFINITIVAMENTE chiaro , anche per quelli , in buona fede, che ancora oggi votano il PD pensando che sia diverso da quello che in realtà è. Oggi è domenica e voglio essere ecumenico , citando il Vangelo; OPORTET ut scandala eveniant ( è neccesario che anche gli eventi piu scandalosi abbiano luogo)

  2. Alessio Says:

    Non concordo con Zani. Il Pd si deve rompere ma farlo oggi non ha senso, sarebbe anzi controproducente. Perché? Perché ritengo che se questo succedesse si andrebbe verso uno schema che fino ad oggi per Renzi è stato solo un sogno: da una parte “i comunisti” e dall’ altra lui, paladino di tutti gli altri. Questo fino ad oggi non c’ è stato, nonostante i suoi tentativi i numeri elettorali dicono che il Pd ha perso voti a sinistra ma non ne ha guadagnati un numero simile nel centrodestra. Insomma, il vecchio elettorato berlusconiano sta casa o vota M5S, e solo in piccolissima parte vota Pd. Questo è un fatto positivo e per questo motivo una rottura del Pd adesso non serve e sarebbe anzi dannosa. E’ positivo il fatto che forze vive e a destra come la Lega si schierino per il NO, mentre Forza Italia, partito ormai smobilitato in ampie parti d’ Italia e confluito, ma solo a livello di dirigenti, nel Pd non muove più nulla. Mediaset si è anzi schierata per ovvi motivi sul Sì, nonostante Berlusconi ufficialmente si sia dichiarato per il NO. Ufficialmente, ma realmente non sta muovendo un dito per la causa del NO e delle sue tv si è detto. C’ è poi il M5S, ignobilmente sotto attacco da parte di tutti i media sul comune di Roma. Insomma, io non credo affatto che si parta battuti. Certo, se magari gli azionisti alla Zagrebelsky evitano di andare a farsi massacrare come dei coglioni è meglio. Massacrato sì, come dei coglioni sì. Questa sedicente intellighenzia, che si crogiola da sempre della sua infinita superiorità culturale, come può pensare di mandare un semplice professore contro un politico come Renzi? Renzi è un’ animale da palco, fa politica da quasi 30 anni, ha sostenuto migliaia di confronti, è istruito a tutte le tecniche dell’ oratoria e per questa campagna elettorale si è pure preso un personal trainer americano (Jim Messina). Ma questo lo si sapeva anche prima, con quale sciocca superbia intellettuale Zagrebelsky e i suoi hanno anche solo pensato di poter reggere un confronto? Renzi si era allenato, studiando e preparandosi tutte le risposte alle critiche, e studiando le contraddizioni di Zagrebelsky e i suoi punti deboli. Un massacro doveva essere e un massacro è stato. Inoltre, se è vero che il NO è in vantaggio non c’ è nessuna necessità di accettare il confronto. L’ abc della poltiica dice che chi deve rincorrere cerca il confronto per attaccare e recuperare. Ma chi è in vantaggio deve invece evitarlo. La politica non è bon ton, né galateo, né sport ma come diceva Rino Formica “sangue e merda” e a brigante si risponde con brigante e mezzo. Sempre.
    Sul punto segnalo un bellissimo articolo del professor Aldo Giannulli, personaggio dalle opinioni spesso discutibili ma mai banale. http://www.aldogiannuli.it/confronto-renzi-zagrebelsky/

  3. Remo Tedeschi Says:

    Il prof. Giannulli, dimentica una cosa , (anche tu); la signora Maria non era sintonizzata sulla 7, perché i dati auditel dicono 8% al massimo, cioè un milione e mezzo o poco più, significa una presenza diciamo selezionata, quindi in grado di capire le sparate qualunquiste del fascistello toscano.
    Piuttosto, i rischi di una vittoria di Renzi,possono venire anche da un’interrogativo che si stà facendo un po’ di gente.. e se vince il no?
    crisi di governo e incarico ai grillini? ma se non riescono a far partire quattro autobus a Roma come volete che risolvano i problemi del paese?
    Altroché, vittime i 5st, il vuoto in zucca che hanno, valorizzano il Governo, purtroppo… comunque speriamo nella vittoria del NO .

  4. maurozani Says:

    Alessio mi fa un’obiezione fine. Non posso dire che non ci avessi pensato. Anzi. Trattasi di obiezione molto seria. Solo che io , adesso, scrivo con lo stato d’animo. Non sto a spiegare ulteriormente.
    Quanto al resto Zagrebelsky lo trovo più ingenuo che supponente. Posso sbagliare perché non lo conosco. Comunque non a caso scrivo che ci vuole gente nuova per un duello con Renzi. E vincerlo.
    Uomini politici comunque.
    Lo stesso Travaglio ha fatto un pari e patta.
    D’Alema potrebbe confrontarsi efficacemente ma perderebbe in partenza in virtù dei trascorsi. Nel bene e nel male ha un braccio legato dietro la schiena. E così vale per tutti gli altri.
    Ergo dobbiamo contare sugli italiani. Ed io poco ci conto. Alla fine Claudio (che non demorde mai, come D’Alema) mi conforta.
    Dovrà pure venire allo scoperto il giovanotto.

  5. maurozani Says:

    PS. E or ora scopro che Macario ci dirà come vota qualche giorno prima del 4 dicembre.
    Ma vai a cagare….

  6. maurozani Says:

    Quanto al M5S beh ancora per un bel po’ possono continuare a fare ogni sorta di cazzata perché interpretano la protesta, fortunatamente, stabile in questa povera Italia.
    Ah su Cuperlo stendo pietoso velo…al confronto Bersani è una tigre del Bengala. A meno che non si tratti di un gioco delle parti. E che in Bengala esistano ancora tigri.

  7. maurozani Says:

    PPS. Ah Alessio , non ti sfugga mai che quando scrivo non faccio analisi. Politico fui e tale resto. Punto anche a provocare , a chiamare in causa , addirittura ad instillare un sentimento di vergogna in tanti che furono di sinistra e stanno ancora in un partito mai partito…
    Lo faccio anche se so che serve a poco. Forse nulla.

  8. claudiopagani Says:

    E infatti , caro Mauro , io ti leggo sempre come politico che , giustamente , tende a provocare anche per far venire allo scoperto gli altri…Ho visto anche io Pisapia e , francamente , ha offerto uno spettacolo di opportunismo indecente partecipando alla “messa ” allestita da Gruber come il “migliore” dei preti farsaici. Comunque , a mio modesto avviso , ci sarebbe un duello politico che potrebbe mettere in difficolta Renzi ed è quello con Di Maio ( che temo Renzi non accettera MAI , perchè è in grado di valutare chi puo fargli davvero male ) : vedi Di Maio , nelle occasioni migliori ,mi è apparso come un d’Alema giovane ; preparatissimo sugli argomenti e spietato nel confronto diretto; tuttavia leggo nel blog di Mentana che Renzi , consapevole di dovere rimontare ( stando ai sondaggi) accetterebbe un dibattito con d’Alema… E verissima la storia del braccio legato , ma hai visto mai che si becchi qualche cazzotto in faccia di quelli che ti scuotono assai e che ti riportano in un microsecondo alla realtà? Comunque , qualunque sia l’esito , dopo il Referendum , si apre una fase politica del tutto nuova e tutti dovranno tornare a giocare a viso aperto e senza rendite di posizione; a cominciare dai 5ST che se vorranno davvero essere competitivi per il governo ( come vogliono certamente Di Maio e di Battista) dovranno interrogarsi su qualche forma di alleanza perchè quasi sicuramente , a mio avviso, Renzi si accordera con i berlusconiani per un italicum di coalizione creando le premesse per un governo con loro dopo le elezioni: A quel punto e solo a quel punto la cosiddetta “sinistra dem ” si accorgerà di essere del tutto inutile politicamente e per vendetta , magari fara cadere il Renzi 1 …Comunque , e nel mio ragionamento c’è anche un po di scaramanzia , un bel governo Renzi -Berlusconi , dopo elezioni anticipate certamente farebbe un gran male al paese nella sua parte piu debole , ma potrebbe determinare un completo ricambio dell’offerta politica fino a determinare un’alternativa praticabile. Comunque il fatto che Renzi debba dar luogo non al partito ma al governo della Nazione e M5st non possa sopravvivere senza una qualche intesa programmatica con altre forze , ci farebbe davvero uscire da questa putrida gora in cui siamo immersi.

  9. Alessio Says:

    Caro Zani, non ti tormentare. I tuoi acciacchi sono cosa abbastanza pubblica e spero che tu stia meglio. E in fondo quello che potevi fare l’ hai quasi tutto fatto. Quasi perché da qui al 4 dicembre ti toccherà muovere ancora un po’ il culo. Poi si vedrà. Di rotture tentate col Pd ne sono già state fatte (Fassina, Civati, D’ Attorre), anche da destra (Rutelli). E non sono finite bene. Resto convinto anch’ io della necessità di rompere ma lo si deve fare su un grande tema, su qualcosa di sentito. E al momento giusto. Farlo adesso non credo che abbia senso, bisognava farlo prima, magari ai tempi della (inesistente) lotta sull’ art. 18. Quindi ora tutti per il NO, poi dopo il 4 dicembre pensiamo a tutto il resto.

  10. maurozani Says:

    Eh , caro Claudio, anch’io almanacco intorno a possibili scenari. Poi mi vien in mente il venditore di almanacchi…
    Comunque già una volta ho detto qui che adesso è auspicabile il “tanto peggio , tanto meglio”. Non l’ho detto a caso.
    Non se ne esce senza un trauma.

    Su di Maio .
    Mai gli potrò perdonare d’aver scambiato il Cile per il Venezuela. Trattasi di errore non geografico ma di crassa ignoranza storica.
    E d’ ignoranza tout court.
    Devo dire che la cosa m’ha stupito alquanto.
    Dopodiché , a Renzi non conviene un confronto con Di Maio.
    Non per il duello in quanto tale ma perché non vuole accreditare il M5S.
    Non ha caso s’è beccato una querela (sacrosanta) dalla Muraro.
    E’ nervoso l’ometto di Rignano quando si tratta di cinque stelle.
    E sempre non a caso vuol cambiare la legge elettorale sulla quale ha messo la fiducia.
    In fin dei conti anche Renzi sbaglia clamorosamente.
    Io conto sui suoi prossimi errori piuttosto che sul fronte del NO.

  11. maurozani Says:

    Alessio l’ultima volta che ho mosso il culo mi son fatto una fibrillazione atriale che neppure sapevo cos’era.
    Due palle!
    E poi io, per quanto riguarda la salute (mia) son vigliacchetto assai.
    Per il momento vado per funghi.
    Avrei anzi un aneddoto semi-noir sulla fattispecie.
    Capace che lo racconto.

  12. Alessio Says:

    Caro Remo, senza offesa, ma vedo che con te Renzi c’ entra perfettamente il suo obiettivo. Ti chiedi cosa c’ è dietro questo uragano mediatico che quotidianamente colpisce la Raggi? Tu dirai l’ insipienza del sindaco di Roma, io ti rispondo che invece è un obiettivo ben preciso per lanciare il messaggio che tu stesso dici: se vince il NO Renzi va a casa e c’ è il M5S. E che cos’ è il M5S? Roba come la Raggi. Ma questo non è vero e bisogno mantenere la capacità critica di fronte alla montagna di fango che viene riversato da tv e giornali, una macchina del fango che non ha precedenti, che in Italia non si è mai vista prima, capace per quantità e qualità di far impallidire Berlusconi e il “metodo Boffo”. La Raggi è sindaco da soli 3 mesi, troppo presto per dare giudizi sia positivi che negativi. In fondo che cosa avrebbe fatto o non fatto per stare tutti i giorni sui giornali e in tv? Roma sprofonda forse nella “munnezza” come Napoli qualche anno fa? Ha forse portato varianti al psc (ex Prg) che prevedono milioni di metri cubi, l’ ennesima colata di cemento? Ha forse autorizzato la costruzione di un condominio piccionaia al Circo Massimo? Ha dato consulenze per centinaia di migliaia di euro ad amici, amanti o simili? Ha fatto assumere migliaia di persone senza concorso tra cubiste, nulla facenti, ex o più o meno ex terroristi? Ha regalato o meglio subappaltato la città a gruppi di aziende amiche e a peso d’oro? Ha forse esternalizzato asili e altri servizi pubblici in nome della sussidiarietà che oramai va tanto di moda, non dico nella Lombardia del ciellino Formigoni ma persino nell’ Emilia Romagna degli Errani e dei Bonagnint? Ha portato via le Olimpiadi da Roma o la semplice candidatura? La risposta è NO. Eppure viene triturata quotidianamente come chissà che cosa avesse fatto. Eppure viene pedinata al ristorante, o forse la foto l’ ha fatta uno che casualmente passava di la, ma la foto sul tetto? La Raggi che tarda all’ appuntamento con…il Presidente della Repubblica? Il Papa? Obama? No, col presidente del Coni, il quale ci raccontava un giorno sì e l’ altro pure che la candidatura è un evento che avrebbe cambiato la storia di Roma. Era così importante che lui non ha trovato mezz’ ora del suo tempo….Lo scandalo è questo, lo scandalo è lui, non la Raggi. Già, ma lei era al ristorante, c’ è la foto. Scandalosa Raggi!!! Ma….la foto a che ora è stata scattata? Di che giorno? E chi l’ ha fatta? Chi l’ ha pubblicata? Di ora e giorno non si sa nulla. L’ ha fatta un passante? O uno incaricato di pedinare il sindaco al ristorante e sul tetto? E chi l’ ha pubblicata per prima e quasi in tempo reale? Il quotidiano Il Messaggero di proprietà di Caltagirone, il più grosso costruttore romano, uno che anche solo con la candidatura pregustava lauti affari tra soldi pubblici a pioggia, cambi di destinazione d’ uso, varianti al psc, norme in deroga, riqualificazione a spese del pubblico, etc..Vado avanti? Tu Remo cedi al richiamo della foresta, esattamente quello che vuole Renzi. Sei felice di vedere che gli altri fanno schifo (o almeno così te lo raccontano i media di regime) perché ti fanno dimenticare sullo schifo che fa il tuo di partito e la tua parte politica. E ti mette pure a posto con la coscienza di vecchio militante comunista che dovrebbe disobbedire al partito, al segretario, alla Ditta. Perché il partito fa schifo ma se gli altri lo fanno di più…se di la ci sono non meglio precisati fascisti….Ecco il linciaggio della Raggi serve esattamente a questo, a far presa sugli indecisi. E perché non sull’ Appendino? C’ è tempo di qui al 4 dicembre per tirare merda su tutti…e poi su Roma dopo il disastro conseguente a 15 anni di Ulivo dei cofondatori Pd Veltroni e Rutelli e i 5 di Alemanno la situazione è più facile. Non ti fare ingannare, non dare retta alle tv e ai giornali normalizzati e occupati. Il Pd è peggio di Berlusconi, della Lega di Bossi o Salvini, della Dc di Andreotti. E’ peggio di tutto

  13. Alessio Says:

    Su Cuperlo e Bersani. Il primo non pervenuto, a parte la settimanale supercazzola sul nulla, l’ ultima su una letterina dal sapore natalizio e l’ altra sulla svolta di Occhetto, Tema di grandissima attualità, sentito un po’ da tutti gli italiani, specie quelli più giovani. Bersani invece si sta forlanizzando: può parlare 2 ore senza dire nulla. Che voterà? Sì? No? Boh. In compenso motiva questa sua ferma presa di posizione, il Boh, col fatto che non va bene la legge elettorale. Ma come la vorrebbero questa legge? Sorvolando sulla proposta di Speranza, una simile cazzata che pure lui si è ben guardato dal ripetere, il fedelissimo Gotor ieri ha detto “eliminare il ballottaggio”. Boom!!! Finalmente il Boh mostra il suo volto, finalmente si è capito. Vogliono il turno unico, così potranno mercanteggiare qualche posto sicuro PRIMA e non DOPO, che col ballottaggio e il premio di lista e non di coalizione non ti garantisce nessuno. Se non glielo garantiscono e mantengono lo scandaloso quorum del 3% possono sempre farsi la lista e andare da soli. Non avranno mai i voti per vincere, ma forse quelli che bastano per far perdere Renzi e col quorum del 3% va a finire che 2 sedie le rimediano anche al prossimo giro. Queste sono le carte con cui Bersani e soci pensano di giocare la partita. Strategia ridicola, perché i voti comunque li dovrai prendere e non si sa chi e perché te li dovrebbe dare, strategia ridicola perché il 3% è una legge su misura per Alfano, ma è impensabile che Ncd si presenti da solo alle prossime elezioni. Ergo potrà essere modificato e alzato come prevedeva l’ italicum nella versione iniziale (12% di coalizione, 10% alla singola lista, 4% alla lista in coalizione). Le minoranze dem sono qualcosa di veramente penoso. Ha ben ragione D’ Alema (ma lo ha sempre detto) che lui non appartiene a nessuna minoranza dem, che non fa parte della sinistra Pd. Bravo, non vuole essere accomunato a certi personaggi. P.S. Non credo sia opportuno che vada in televisione con Renzi. Una volta era molto bravo nei confronti. Ma ora ha 67
    anni e non ha più il physique du role per certe cose, lo si è visto anche l’ altra sera con Floris, Giannini e Giordano. Bravo, ma 10 o 20 anni fa era molto meglio. E poi si fa il gioco di Renzi. No, D’ Alema non deve fare il confronto con Renzi. Meglio un Di Maio o al limite un Di Battista

  14. Laura Veronesi Says:

    Gli italiani sono un popolo cui almeno ventennalmemente è stato installato nelle vene il concetto chiave :” deideologizzato ed interclassista è bello”.
    Di Maio (ed il suo stato confusionale) sono i prodotti naturali di questi venti anni.
    Zagebelsky anche. Dal momento che l’investimento politico del fronte del “no” viene fatto su di lui. E non appunto su di un politico.
    Fa bene Zani a pensare ad altro (oltre che ai funghi).

  15. maurozani Says:

    Laura leggi l’ultima . A proposito di funghi.

  16. maurozani Says:

    Condivido Alessio, spero che un confronto D’Alema Renzi non si abbia. Ha la mia età. Son cose che contano e poi conta il pregresso.

    Legge elettorale.
    Togliere il ballottaggio è una pura cazzata nella logica normale. Io , come ho detto, son estremista, vorrei un proporzionale con sbarramento al 5%. Punto. O la democrazia rappresenta – sia pure con un occhio alla non proliferazione dei partitini – oppure non è democrazia. Chiamiamola in altro modo.
    In subordine meglio il Mattarellum opportunamente corretto. Vedi alla voce scorporo e altre piccole trappole che pure usai al bisogno. Perché vincere conta. Vincere bisogna. Così è la politica.

  17. maurozani Says:

    In più tendiamo a dimenticare che le leggi elettorali son importanti ma se la politica è forte di un progetto credibile , se indica una via , beh , allora son convinto che si può vincere con qualsiasi (quasi) legge elettorale.

  18. Remo Tedeschi Says:

    Alessio, nello squallore politico ci metto Renzi , e la caserma 5stelle , il povero Pizzarotti ne sa qualcosa (non che mi sia simpatico) ultima vittima del metodo Boffo/Grillo.
    Non cito la destra per problemi di stomaco, difatti nel mio “molto “piccolo, ho scelto coalizione civica bologna.
    Ho una allergia ai tromboni 5stelle, cosa ci vuoi fare?
    La Raggi poi, te la regalo, e una povera cogliona incapace, alla prossima la mettono a fare l’infermiera da qualche parte, Accanimento? se continuano giornali e tv, hai ragione, però e alla guida di Roma, non di Zaccanesca, poi questi… per anni (e ancora) mandano affanculo tutti, e allora?
    Guarda chi sono i loro amici in Europa…
    E’ un periodo che semplifico ; Lega , 5stelle Meloni, Brunetta ,Renzi ? fascio.
    Fascio più o meno mascherato, qui , Bersanone, ha ragione , ha drizzato le antenne , occhio ragazzi.

  19. claudiopagani Says:

    Non sono d’accordo sulla questione età:
    1) negli USA la battagli presidenziale avviene tra 2 quasi di 70 anni;
    2) i piu seri tentativi , in Occidente, di dare un contenuto democratico alla lotta politica sono ( e sono stati ) fatti da
    – Bernie Sanders ( 74 anni )
    – Jeremy Corbyn ( 67 anni ) in GB
    Aggiungo che la piu antica organizzazione mondiale la Chiesa Cattolica ha un Papa giovane quando ha meno di 60 anni; l’attuale che viene considerato un “progressista” ha quasi 80 anni.
    Aggiungo , poi , che l’alzarsi dell’età media fa si che un 60enne di oggi , se attento alla propria salute , equivale ad un 50enne di pochi decenni fa.
    Aggiungo , inoltre , che i politici attuali di 30-40anni sono talmente DESTRUTTURATI politicamente che da loro non mi aspetto nessun vero cambiamento ( anche perchè se una persona di quell’età è bravo e preparato , a tutto pensa , meno che a mettersi in politica , visto che il disprezzo verso l’attuale politica è massima in quelle classi di età) ; si pensi ,del resto , a 2 tra i principali esponenti dei politici di quella classe e cioè Renzi e Di maio; basta sentirli parlare per capire quale DISPREZZO VERO e PROFONDO nutrano per la politica e come , avendo buona stima di sè , pensino di potere fare a pezzi gli altri e conquistare/ gestire il potere , emblema del fatto che “loro sono bravi”. 2 parole su D’Alema . Vere tutte le considerazioni di Mauro e Alessio,… ma l’uomo ( che considera la politica la sua vita , ma sul serio e questo mi divide profondamente da lui) ha capito che il Referendum è l’occasione d’oro per riposizionarsi nel campo che gli è naturale , vista anche la storia familiare; a lui è stato chiaro dopo la Bicamerale che la sua “spinta propulsiva ” era esaurita , tanto è vero che non ha mai posto la sua candidatura a leader del centro-sinistra ( essendo meglio o meno peggio di Prodi2 e Bersani) e si è limitato al ruolo ( antipatico per la gente ) di King maker.. Tuttavia lui ha sempre considerato la sua appartenenza al centro-sinistra post 2000 e al PD , come scelta difensiva e provvisoria , in attesa di tempi migliori .. Lo scoppio della grande crisi , a partire dal 2008 , gli ha fatto capire che SALTAVA tutto , anche in Italia, e che poteva tornare il tempo di una politica ripeto + “naturale , per la sua storia e la sua cultura e poi Renzi e il Referendum , in fondo sono stati la sua “fortuna ” , perchèl’uomo è molto piu lucido quando è davvero lontano dalle lusinghe del potere..Oggi , e non lo dira mai, il suo impegno strenuo ( e molto faticoso per un uomo della sua eta , anche un po pigro) è come un modo di fare una grande e faticosa autocritica per gli errori del passato ( che contrariamente a quanto si pensa gli sono sempre stati presenti) e di tornare la dove gli detta “il cuore ” : in queste condizioni è ancora in grado di dare un contributo ( tanto è vero che tra vari duelli in cui si è impegnato ho presente quello in cui ha fatto a pezzi il Giachetti letteralmente terrorizzato)..Ripeto Mentana pensa seriamente ad un suo confronto con Renzi , Renzi ci sta pensando e lui , ad un esame obiettivo , non dovrebbe consentire, ma se stimolato…. E poi , come afferma Gassman -pugile in una gag del film i Mostri ” ..i cazzotti fanno male..” e , a parte l’esito , Renzi di cazzotti in faccia ne rischia.. E io mi divertirei assai a dare dei cazzotti in faccia a Renzi , sia pure per interposta persona….

  20. maurozani Says:

    Mmh, Claudio, l’età diventa una variabile importante quando s’è vissuto una “vita come Steve McQuinn”. Almeno , per me è così.
    Ammetto che per altri può esser diverso. D’Alema compreso, da quando smise di fumare da un giorno all’altro e si condannò strenuamente a mangiare un paio di mele a pranzo.

    PS. spero sia vero che ha presente gli errori del passato. bicamerale compresa.
    -Che ne pensi se assumo io il ruolo di presidente della bicamerale?”
    -Ci devo pensare, ad occhio e croce è meglio se lo fai fare a Salvi.
    Naturalmente aveva già deciso, perché se quello fa il premier, lui doveva ritagliarsi un ruolo.
    Comunque apprezzo il suo attuale impegno. A prescindere.
    In fondo è rimasto l’unico a stare su piazza in un passaggio difficile.
    Il più difficile.

    PS. Sono un pochino inquieto per il silenzio di Occhetto che tuttavia ha ormai una certa età.

  21. Alessio Says:

    Remo, Bersanone è meglio che si goda la non troppa meritata pensione perché lui certi fenomeni non li contrasta e addirittura li avalla. Quello che sta realizzando il Pd è il programma della P2, lui non fa nulla per impedirlo, e si copre agitando lo spettro dei populisti. Ma a parte che populismo non è una parolaccia, non esistono forze politiche in Italia che rappresentino una minaccia alla Democrazia e alla Repubblica come il suo amato Partito Democratico. Poiché non è scemo, e quindi capisce dove si vuole andare a parare con queste controriforme, quale cultura antidemocratica e quali interessi e poteri forti ci sono dietro, lascio a te ogni considerazione.

  22. andreaventura (@andreaventura01) Says:

    Il problema è sostanzialmente solo uno: questo Paese non deve esistere come nazione unita e concorde, quindi tutto va bene purché sia sempre divisa in fazioni che annullino ogni sua residua forza di volontà. http://www.ilgiornale.it/news/politica/financial-times-ci-ripensa-e-si-schiera-no-1314409.html

  23. Alessio Says:

    Claudio, la comunicazione oggi giorno è più empatia che contenuto. Purtroppo. D’ Alema è sempre stato bravo nel confronto pubblico ma non è più quello di 20 anni fa, e da un punto di vista televisivo oggi, purtroppo, non è la persona più adatta . Sai che lo stimo e certo non corro dietro al giovanilismo ignorante e falso di questi anni. Ma se Renzi cerca il confronto, lo scontro, è perché deve recuperare, ha bisogno del nemico. Non c’ è dunque nessun bisogno di accontentarlo.

  24. claudiopagani Says:

    Non credo che i confonti televisivi spostino gran che semmai elettrizzano i tifosi delle 2 parti ; tuttavia , ripeto e poi non lo dico piu , il mestiere e la determinazione feroce possono portare a mollare cazzotti duri che , magari , non ti fanno vincere l’incontro , ma fanno male e molto al tuo nemico . e , alla fine , il totale dei cazzotti ricevuti puo fagli cedere le gambe , magari in un incontro successivo.. In questa fase , e spero mi si perdonerà , sono un tifoso dei cazzotti in faccia a Renzi, perche fanno male a prescindere.

  25. claudiopagani Says:

    Lasciatemi concludere con una citazione di Togliatti ( che credo abbia fatto nel dibattito sulla Legge Truffa) ; ” quando il confronto si fa mortale FUORI I PAGLIACCI DAL CIRCO ” . E questo è un confronto decisivo , con troppi troppi pagliacci ad agitarsi anche davanti agli schermi televisivi.

  26. Andrea Says:

    Scusate tanto, “sine ira et studio”, l’interprete più accreditato del dossettismo è Luigi Pedrazzi, schierato per il “sì”: se eliminiamo l’ultimo Dossetti molto ideologico e anti-berlusconiano per mancata regolazione dell’anticipo, direbbe un meccanico d’auto, la sua interpretazione della fine del tripartito su “Cronache Sociali” andava nel senso che la Dc avrebbe dovuto interpretare la nazione e la spinta dei ceti popolari che era “confiscata” e “distorta” dalla sinistra social-comunista. Dossetti riteneva che l’elettorato dovesse individuare senza alcun dubbio chi governa e premiarlo, nel caso… oppure mandarlo all’opposizione. Mi sembra che la riforma proposta miri a rendere il Capo del governo un presidente all’americana, con l’opposizione solamente testimone dei passaggi legislativi (per oltre due terzi ratifiche di “sollecitazioni” dell’Unione Europea). Quindi una tirannia “democratica” quinquennale che stampi indelebilmente l’attività governativa nella testa delle persone, sia che l’apprezzino, sia che non l’apprezzino. In fondo, anche il “compromesso storico” di Berlinguer andava nel senso di unire la nazione al di là delle ideologie, salvaguardando i partiti e le loro storie così diverse, ma convergenti all’unità nazionale, proprio perché sentì minacciata la nazione italiana. Voi siete digiuni di altre narrazioni che non siano quelle note, progressiste, anticapitaliste, ecc., ma dovreste almeno ricordare la storia di questo Paese facendo a meno di una memoria selettiva che offende la vostra stessa vita, passata soprattutto in versione così marcatamente unitaria, che fu un artificio per dire “nazionale” senza compromettervi con il passato recente, ma giocando pulito contro la minaccia dell’eterna faziosità italica, su cui premono i nostri eterni avversari in Europa.

  27. claudiopagani Says:

    Cari compagni il prossimo 10 Ottobre A Ravenna alle ore 18.30 dibattito pubblico con D’Alema su : ” Ragioni del no al Referendum del 4 dicembre “. la location e all ‘ Almagià ; questo è l’unico evento di tale tipo in Emilia -Romagna , dopo quello del 29 Settembre a Ferrara. Chinuque volesse chiarimenti mi puo contattare o per e-mail all’indirizzo claudio_pagani@hotmail.it oppure direttamente al tel . mobile 338/1636110.
    Grazie Mauro per l’ospitalità

  28. claudiopagani Says:

    Buona riuscita del dibattito di eri sera sul No al referendum : sala per 200 abbondantemente piena , nonostante l’assenza del PD locale in qualsiasi forma; un po di luce anche nel gulag ravennate

  29. Alessio Says:

    Ma no Claudio, che qualche agente della Čeka è venuto a vedere se c’ era qualche infedele da schedare….
    ..

  30. Remo Tedeschi Says:

    Adesso ho capito… i “giovani turchi”,! qualcuno vuole imitare , in forma ridotta, Erdogan, si comincia a emarginare giornalisti scomodi
    a eliminare trasmissioni diciamo “dialettiche” , l’apparato del SI , come furbi golpisti, (con il consenso di tanti), ecco ,personalmente sarei per alzare il tiro, mi sembra , ci sia troppa timidezza in giro.

  31. maurozani Says:

    Claudio. Il gulag non tradisce. A mia memoria.
    Pretendevi pure che vi fosse qualcuno del PD?
    Quelli sono per il partito della nazione fosse pure il PNF.
    Spiace dirlo .
    Ma è così.

  32. maurozani Says:

    Oh, sia chiaro il gulag è una sicurezza.
    Quando spiegarono che per togliermi dalle palle era meglio darmi preferenze per il PE , lo fecero, seppur in misura “ragionevole”.
    Sapevano che di loro non stimavo alcuno.

  33. maurozani Says:

    E adesso il neocapo /commissario al terremoto (il più simpatico o meno ipocrita) s’appresta a scalare i vertici nazionali pensando ad una diarchia con Renzi.

    PS. C’è stato un tempo in cui lo consideravo un bravo ragazzo nel mazzo di quella manica di…
    Mea culpa.
    Mea maxima culpa.

  34. claudiopagani Says:

    Concordo Mauro: tuttavia fare un’assemblea di oltre 200 che parla di politica nel gulag ravennate , a prescindere dal PD, è qualcosa di inedito..D’accordo anche sul ruolo che vorrebbe avere l’esarca : d’altra parte lui è un uomo “molto astuto ” che gia 15 anni fa, appena eletto Presidente della regione , in quota dalemiana , divento prodiano , sia pure prudente , mentre i suoi , in tutti i salotti ravennati , sparavano a palle incatenate contro il loro capo dichiarato. Ma la cosa piu comica è che , avendo segnalato la situazione a d’Alema , lui , come altre volte , SOTTOVALUTO’ pensando , erroneamente, che comunque ” quello senza di me semplicemente non esiste..” e infatti , 10 anni dopo , arrmò , molto discretamente, la mano del “rottamatore” senza neppure ” metterci la faccia” cose si dice oggi. Non c’è dubbio che il disegno è quello che dici tu , ma dopo il 4 dicembre , se le cose vanno nel modo giusto , il PD si trasfomi in una federeazione Iugoslava con tutti armati contro tutti e in quel caso , la “furbizia” non basterà

  35. claudiopagani Says:

    Piuttosto Mauro e l’ultimo “tradimento” quello di Cuperlo?

  36. Remo Tedeschi Says:

    A proposito di tradimento, in meno di due anni ,ci sono stati circa 240 cambi di casacca nel parlamento italiano…dai grillini ai verdini …

  37. maurozani Says:

    Vedi Claudio, il problema del “nostro” è che non ha mai capito le persone.
    Troppo pieno di sé.
    A me rimproverò di “non essere un uomo di relazioni” a differenza di un tal ligure il cui nome mai pronuncerò perché , secondo me, porta una sfiga tremenda.
    Salvo che senza di me lui le elezioni del 2006 le avrebbe perse. come , probabilmente pensava.
    Vedi alla voce : relazioni umane sulla spartizione dei collegi nel centro sinistra.
    Relazioni dure assai , io imposi. Libero da pastoie.
    Ma lo stesso vale per tal Minniti, portavoce dei servizi con qualsiasi governo.
    Potrei proseguire.
    Quanto a Cuperlo, il ragazzo, ormai invecchiato, ha un problema. Serio.
    Ha dovuto adattarsi a fare lo staff per lungo tempo , dopo aver fatto il segretario della FGCI.
    Ne ha sempre sofferto.
    Adesso crede di capire che Renzi sia imbattibile, se non scendere sul suo stesso terreno.
    Insomma si gioca una carta.
    Ma è il due di coppe mentre briscola è bastoni.
    Non è colpa sua.
    Solo bravura di Renzi che lo coopta nella commissione di sto’ cazzo!
    A Renzi va benissimo, ovvio.
    Usa Cuperlo nel caso in cui dovesse vincere il NO.
    Perché se vince il SI, Cuperlo, come tutti gli altri saranno fucilati in pubblico.
    Ma , come sai , è assai difficile che vinca il NO.

  38. maurozani Says:

    Andrea, come sai rispetto sempre , da tempo immemore , le tue idee.
    Per la semplice ragione che ce le hai.
    Non le condivido.

  39. maurozani Says:

    Ah, Andrea col tempo, molto tempo, son arrivato alla conclusione che la politica incorpora il tradimento. Tutta la politica.

    • Andrea Says:

      Certo. Però, vedi, il dramma della modernità è che si tira dietro la sinistra come “la” parte attiva, la maschera della modernità stessa, e ora, della post-modernità. Siamo alle repliche fuori stagione e fuori cartellone. Tu sei “a posto”, in linea generale, fatto salvo il fatto che porti una croce che ti appartiene solo perché hai imparato a narrare la tua vita come spettatore di una falsa via crucis. In quanto alla destra consentita e liberale – “orleanista” – non c’è nessun problema a definirla “traditrice”, perché è la sua storia dal 1830. Io non sono di destra in quel senso. In un altro senso, che è quasi di sinistra.

  40. Alessio Says:

    Penso che su Cuperlo bisogna stendere un velo pietoso. Capisco che Zani avendo un rapporto personale di vecchia data con Cuperlo non voglia infierire. Ma credo che la cosa della commissione sia solo l’ ultima vergogna o l’ ultima cazzata prima di sparire comunque sia che vinca il sì sia che vinca il NO. Non c’ entra l ‘aver fatto parte dello staff: questo non è buono, non ne ha proprio un’ idea. Maledetto il giorno che l’ ho pure votato (l’ 8 dicembre 2013), anche se le alternative (Civati) non erano migliori. Cuperlo dopo quella disfatta accettò di fare il presidente Pd: già li si capiva quanto non capiva nulla. Bastarono pochi giorni perché Renzi gli spiegasse come sarebbero funzionate le cose, umiliandolo pubblicamente durante la direzione in streaming. Cuperlo si dimise e finì lì. Poi Cuperlo e i suoi appoggiarono il siluramento di Letta in favore di Renzi. Cuperlo ma anche (come direbbe un brutto personaggio) Speranza, tutti (a parte Civati a dir la verità). Di lì in avanti botte e schiaffoni, umiliazioni e derisioni fino a buttare fuori dalla commissione Affari Costituzionali Bersani e altri tra cui anche Epifani, già indegno segretario Cgil e altrettanto ex segretario dell’ indegno Pd. Buttati fuori come si fa con un ubriacone al bar, ma almeno l’ ubriacone normalmente ha la dignità di reagire, non si fa prendere a calci nel culo senza colpo ferire. E poi la fuga dal Senato per far passare il jobs act e 4 voti favorevoli alle riforme Boschi, etc..Fino alla pagliacciata di oggi sulla commissione. Ma questi hanno votato l’ oscena riforma della Boschi sotto condizione della modifica dell’ italicum. Un discorso moralmente ripugnante e politicamente demenziale. Bersani diceva che quella roba la (ddl Boschi + italicum) ci porta in sudamerica. Insomma ddl Boschi + italicum è sudamerica, ma ddl Boschi invece va bene e lo vota 4 volte. Ma si piuò modificare la Costituzione in cambio di una legge elettorale? La legge elettorale è una legge ordinaria, in balia di qualunque maggioranza parlamentare presenta e futura. Tu dici che il combinato ci porta in Sudamerica e che fa? Lo voti!!!! Diceva sempre “prima l’ Italia!!”. Mentiva, prima la Ditta, anzi solo la Ditta. Questo da un punto di vista morale. Da un punto di vista politico è una totale idiozia che ti lascia col cerino in mano. Lo capiva un cretino che Renzi avrebbe potuto offrirti la modifica. E allora che dici? Resti col cerino in mano. Anzi, ti fai pure fottere come uno scemo con sta storia della commissione. Con Renzi che ti dice votate Sì PRIMA che poi cambierà la legge elettorale DOPO. Ridicoli, dovevano avere le palle di fare la battaglia contro da subito e votare contro la riforma Boschi, al netto della legge elettorale. Per l’ unità del Pd? Ma che cazzo di discorso è? Il Pd prima della Costituzione? E un’ ultima cosa. I Dc si davano coltellate continuamente, erano di una durezza estrema anche tra di loro e contro quelli del loro partito. Cadevano governi mediamente ogni 10 mesi, ma sono rimasti lì 50 anni e non si sono mai scissi. Stare nel Pd come fanno le minoranze è ridicolo, inutile e dannoso. Bisogna starci come facevano i democristiani, che lavorano per far cadere i loro stessi Governi, che tiravano pugnalate ai loro compagni di partito senza alcuna pietà. Altra scuola quella democristiana, e, non me ne voglia nessuno, ha sconfitto quella comunista nettamente. Che dire? Che bisogna aggiungere su sti personaggi? Che vinca il Sì o che vinca il No a loro li attende l’ oblio

    • Andrea Says:

      Vedi, la Dc era il partito della nazione perché aveva dietro l’adesione alla Chiesa Cattolica: tutti avevano una trascendenza che pareva di stare per Pasqua in una basilica romana. Non è possibile la replica di un partito simile, che riuscì a conciliare cattolicesimo romano e democrazia, cattolicesimo romano e liberalismo. Cose inconciliabili e francamente opposte. Io, che sono stato un ammiratore di Franco Rodano, e ancora rido del suo artificio di coniugare Togliatti e Pio XII – artificio di una dialettica elevatissima, se consideri che era pure ammiratore di Stalin – penso che solo genio italiano e tedesco potevano creare le democrazie cristiane… la Francia cartesiana mandò tutto a monte. Nessun partito della nazione in vista: solo un partito di potere che vivrà quanto vorrà l’ambasciata americana, che ha già creato il suo successore nel Movimento Cinque Stelle.

  41. maurozani Says:

    Alessio.
    Le cose stan così. Come le scrivi. Salvo sulla scuola (quella vecchia) comunista sulla quale avrei da discutere.

  42. maurozani Says:

    E non ne discuterei con eccessiva indulgenza…

  43. Alessio Says:

    Appunto, quella vecchia. Ma non vedo in giro Togliatti o Pecchioli o altri. Vedo personaggi ben sotto la sufficienza politica. L’ unico che si salva è D’ Alema, non a caso l’ unico contro cui da anni si sono accaniti i media in mano ai poteri forti, non a caso l’ unico contro cui si sia veramente lanciata la rottamazione di Renzi. Se fosse un personaggio senza dignità come buona parte del gruppo dirigente ex Ds si sarebbe riciclato, avrebbe leccato il culo. E Renzi lo avrebbe accolto a braccia aperte, dandogli una ciotola piena e mettendogli un bel guinzaglio d’ oro, basta che scodinzolasse a favor di telecamera. Come una Finocchiaro qualunque, come Walter “disastro” Veltroni, come Dario “vicedisastro” Franceschini, come Latorre, Burlando (è lui il ligure…?), come Fassino, e come tanti altri su cui è meglio stendere un velo pietoso. Lui non lo ha fatto e fa la battaglia come può e coi mezzi che può. Fa ciò che puoi accade quel che deve. Non è affatto detto che noi del NO perderemo

  44. andreaventura (@andreaventura01) Says:

    @Mauro, perché bisogna anche godere dell’intelligenza altrui, e il genio di Trotsky è elevatissimo…

    Era il luglio 1924. Era stato lanciato il Piano Dawes,  la geniale costruzione con cui la finanza americana  consentì alla Germania di tornare a pagare le riparazioni della Grande Guerra   facendole  un prestito obbligazionario di 200 milioni di dollari collocati a Wall Street, alle industrie Usa di esportare in Europa la sovrapproduzione, e inoltre  di legare l’economia tedesca, e in subordine l’europea,  a Washington.  Leone Trotsky (Lev Davidovic Bronstejn) che era ancora  Commissario del Popolo alla Guerra, pronunciò un discorso sulle prospettive dell’evoluzione mondiale, che un simpatico bibliofilo francese – Nicolas Bonnal – ha ripescato dal dimenticatoio. Eccone uno stralcio.

    “Adesso il capitale americano comanda ai diplomatici; si prepara a comandare  ugualmente alle banche e ai trust europei, a tutta la borghesia europea. In una parola, vuol ridurre l’Europa capitalista ai minimi termini; ossia, indicare ad essa quante tonnellate, litri o chili di questa o quella  materia ha diritto di comprare o di vendere”.

    A questo  scopo, l’Europa sarà balcanizzata. “Già nelle  tesi   per  il terzo congresso dell’Internazionale Comunista  scrivevamo che l’Europa è balcanizzata. Questa balcanizzazione continua tuttora”.
    E come lo faranno i banchieri?   Per esempio, “Se sarà in guerra [commerciale] con l’Inghilterra,  l’America farà appello alle centinaia di milioni di indù e  li inciterà  a sollevarsi per difendere i loro intangibili diritti nazionali. Agirà allo stesso modo nei riguardi dell’Egitto, dell’Irlanda eccetera.  Esattamente come ora, per metter sotto pressione l’Europa, si ammanta del mantello del pacifismo, essa interverrà come la grande liberatrice dei popoli coloniali”.

    L’intervento umanitario. Anzi gli “interventi umanitari” che abbiamo visto in Afghanistan, Irak,, Libia, Siria.  (Abbiamo invaso l’Afghanistan, si ricorderà, per liberare le donne dal burka).
    “La storia favorisce il capitalismo americano, proseguiva Trotsky.   Per ogni rapina, gli serve una parola d’ordine di emancipazione,   In Europa, gli Stati Uniti domandano l’applicazione della politica delle ‘porte aperte’ […]  la loro politica riveste sempre  l’apparenza di pacifismo, a volte anche di fattore di emancipazione”.

    Non saranno le destre – preconizza ancora  Trosky –  ad aiutare gli americani nella balcanizzazione  e subordinazione   d’Europa; no, saranno le sinistre, i “progressisti”. “Mentre l’America edifica il suo piano   e si prepara a  mettere tutto il mondo ai minimi termini, […] la socialdemocrazia è incaricata di preparare questa nuova situazione, ossia  ad aiutare politicamente il capitale americano  a razionare  l’Europa.  Che fanno in questo momento la socialdemocrazia tedesca e francese, che fanno i socialisti di tutta Europa?  Educano e si sforzano  di educare le masse operaie nella religione dell’americanismo; ossia fanno dell’americanismo, del ruolo del capitale americano in Europa, una nuova religione politica”.

    “In altri termini, la socialdemocrazia europea diventa attualmente l’agente politica del capitale americano. E’ forse un fatto inatteso? No, perché la socialdemocrazia essendo l’agente della borghesia, doveva fatalmente, nella sua degenerazione politica, diventare  l’agente della borghesia più forte, la più potente”.

    L’esito finale è parimenti descritto con insuperabile chiarezza: una interdipendenza nell’indebitamento.  “La politica  europea dell’America è  basata interamente su questo principio.  Germania, tu paga alla Francia [coi soldi che noi ti prestiamo, ndr.] ; Italia, paga  all’Inghilterra; Francia, paga all’Inghilterra; Russia, Germania , Italia, Francia e Inghilterra, pagate me. Ecco cosa sta dicendo l’America.  Questa gerarchia dei debiti è una delle basi del “pacifismo” americano

  45. Remo Tedeschi Says:

    Questo ,continua la campagna elettorale in America, manca il si del compagno Putin , … tombola. ( ma però noi abbiamo don Nicolini…)

  46. maurozani Says:

    Andrea. Tutto vero. Adesso son pigro ma potrei cercare qualcosa anche su Gramsci: americanismo e fordismo.

  47. maurozani Says:

    Alessio, una sola cosa. Non profferire mai il nome del ligure…prego. Porta una sfiga che neppure te lo immagini.
    Incrocio le dita.

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